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Miriam Rizzo – Senza Senzi
Nella suggestiva cornice del Castello Baronale di Felline, che evoca nell’artista ricordi d’infanzia e adolescenziali, la nuova personale pittorica di Miriam Rizzo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella suggestiva cornice del Castello Baronale di Felline, che evoca nell’artista ricordi d’infanzia e adolescenziali, la nuova personale pittorica di Miriam Rizzo.
Con una maturità artistica e una impronta identificativa che critici e appassionati del mondo dell’arte ormai quasi unanimemente le riconoscono, Miriam nuovamente e felicemente danza da supporto a supporto.
Cosa aggiungere ad un titolo del genere se non fornire, per dovere d’ospitalità, una traduzione in italiano dello stesso?
Senzu, perlopiù usato al plurale nel dialetto salentino, significa cervello, lucidità mentale, senno…
E allora, tra il serio e il faceto, tra ironia e autoironia, vieni a visitare la mostra e ad esprimere la tua opinione sul libro presenze.
Vernissage 16 agosto dalle ore 21.30.
La mostra proseguirà sino al 31 agosto con orari d’apertura al pubblico dalle 21.00 alle 23.00.
Gradita la presenza dei bambini.
Ingresso libero.
Miriam Rizzo è pittrice e grafica salentina. Nata a Gallipoli si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1998 ed è titolare, dal 2001, di un piccolo studio di grafica, pubblicità e design in Taviano a pochi chilometri da Lecce.
La pittura è il suo mondo nel quale si rintana per dare libero sfogo alle proprie pulsioni espressive, finalmente scevra da tabù, stereotipi e condizionamenti, per piacere agli affetti più cari e forse, finalmente, a sé stessa. Da questa fragilità e insicurezza la sua inconsapevole forza che la sprona a nuove sperimentazioni di tecniche e di supporti, sostenute da un eccezionale e congenito senso estetico, che le consente di fugare il rischio di standardizzazioni e di generare sempre nuove emozioni.
Nel suo percorso artistico ha dato luogo a quattro personali pittoriche e ha preso parte a numerose collettive d’arte in Italia e all’estero tra le quali si menzionano: Romart 2015 - biennale internazionale d’arte e cultura (Roma, maggio 2015); “Veritas Feminae” Art Contest - Casa Cava (Spazio espositivo ipogeo nei “ Sassi” - Matera, marzo 2016); “Veritas Feminae” Art Contest – Museo Della Bussola (Amalfi, luglio 2016); “I Colori dell’Alleanza” - mostra collettiva – Hall ex Palazzo delle Poste (Bari, agosto 2016); Arte Firenze 2016 - Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Sandro Botticelli - Fortezza Da Basso (Firenze, novembre 2016); “ Stupor Mundi” - mostra d’arte contemporanea - Museo Diocesano (Melfi, febbraio - marzo 2017); “Italian Vanity Art Exhibition” Art Contest - D.U.C.T.A.C - Gallery Of Light (Dubai, maggio 2017); Premio Art Exhibition International Gallipoli 2017 – Castello Aragonese e Hotel Bellavista (Gallipoli settembre 2017); “Oniricamente” - mostra d’arte contemporanea - Giardini Ravino (Ischia, maggio - giugno 2018); Pesaro Arte & Cultura 2018 – Alexander Museum Palace (Pesaro, novembre 2018); “Tratti Mediterranei” – Incontri artistici tra Oriente e Occidente - Ateneo “Aldo Moro”, galleria del Salone degli Affreschi (Bari, novembre – dicembre 2018); “Maggio Nicolaiano 2019 – La cultura e le arti nel segno del Santo di Myra” - Ateneo “Aldo Moro”, galleria del Salone degli Affreschi (Bari, maggio 2019).
Prima personale di pittura e grafica “Fucina d’idee” – Palazzo Trisolino - Taviano – Lecce – maggio / dicembre 2008.
Seconda personale pittorica “Visioni” - Teatro Garibaldi - Gallipoli – Lecce – agosto 2015.
Terza personale pittorica “Contingenze” - Villa la Meridiana - Santa Maria di Leuca - Lecce - settembre 2016.
Quarta personale pittorica “Retrospettiva” - Museo Janora - Irsina - Matera - luglio / settembre 2017.
Dicono di lei:
“Miriam Rizzo vive un linguaggio artistico del tutto personale e profondamente intimo, proponendo immagini di forti suggestioni. Le pulsioni della sua cifra narrativa, emergono da figurazioni irreali e quasi astratte che sembrano narrare un misterioso segreto.”
Recensione critica del Prof. Vincenzo Abati, critico e storico dell’arte, in occasione del Premio Lupiae 2015 – Palazzo Carafa - Lecce
“Come fotogrammi di un film di animazione appaiono le pitture di Miriam al nostro sguardo, con la coerenza delle immagini che si inseguono a cercare le ragioni di un'unica storia.
Nature, che escono dal suo lavoro con la disinvoltura delle lettere d'alfabeto di un bravo scrittore, oppure come le texture di un'abile ricamatrice. Un respiro il suo, che pare non interrompersi mai, dovuto all'estroversione continua delle forme e dei colori come se scandissero tutto il suo tempo. Un orologio nel quale pulsa l'immagine in un continuo fluire, quasi indifferente al risultato. Frammenti quindi di un unico vaso del quale non ci è dato di conoscere la sua forma circolare, ne percepiamo con lo sguardo soltanto una porzione che ci consente di immaginare le rotondità nascoste. Il suo ricorso ai soggetti noti e di genere di una natura mai così minacciata come nel nostro tempo, ne diventano un felice allarme e anche un ammonimento a guardare la natura nel suo meraviglioso dettaglio. Come uno storyboard, i dipinti di Miriam diventano stilizzazioni di organismi complessi che il suo occhio, o meglio la sua memoria rivela attraverso il gesto veloce, dettagli che soltanto la lente dell'entomologo potrebbe restituirci. Se si volesse trovare analogie con la pittura recente, si dovrebbe ricorrere al vasto repertorio ultimo di Mario Schifano, quando appunto il suo pennello cerca la velocità dello scatto fotografico. I dipinti qui presentati rivelano l'azione danzante dell'artista, il suo movimento intorno al supporto che riceve le immagini e lei conosce, quasi senza guardare il mondo per frammenti che descrive con assoluta felicità. Brava Miriam!”
Presentazione dell’artista modenese Franco Guerzoni, in occasione della personale pittorica “Visioni” – Teatro Garibaldi – Gallipoli – 12/20 agosto 2015
Mio padre mi chiama: “Guarda la raganella!”. Sorride, ed io gli chiedo perché sorride guardando una raganella triste... e lui, quasi beffardo, guardandomi con gli occhi di chi la sa lunga, mi mette una mano sulla spalla e mi dice: “Prima di essere una raganella era una grande donna, con il suo gozzo e i suoi grandi occhi incantava il popolo, amava il sorriso e amava far sorridere. Era una figura sorniona, a momenti triste, ma anche molto rassicurante, come le anziane donne sedute davanti l’uscio di casa, con sguardo assente, ma sempre vicine a tutto, protettive, rassicuranti, amorevoli”.
La raganella ci guarda e ci invita ad avvicinarci alla natura, ci invita a baciare lei, lei che è figlia della natura, per finalmente tornare ad essere donna.
Pensiero della critica d’arte Teresa Stacca (Belle Morgan) sull’opera “Raganella” selezionata per “Veritas Feminae”, Art Contest - Casa Cava (spazio espositivo ipogeo) – Matera - 24/31 marzo 2016
“La materia si aggrega sulla tela a formare grumi, tracce, escrescenze ed il colore è il mezzo supremo per tendere verso l’interminabile o lenire un’amarezza: ecco l’opera di Rizzo”.
Nota della curatrice Gina Affinito, sull’opera “Infinito” partecipante a STUPOR MUNDI, mostra d’arte contemporanea – Museo Diocesano Melfi – 25 febbraio / 5 marzo 2017
NEL FIRMAMENTO DELL'IRSINA FESTIVAL BRILLA UNA PITTRICE E GRAFICA SALENTINA
“Se la pittrice e grafica salentina Miriam Rizzo fosse vissuta nell’antica Grecia – ai tempi in cui gli dei vivevano, felici e beati, sul monte Olimpo – avrebbe senz’altro dato filo da torcere alla dea Minerva; e quasi certamente sarebbe incorsa, grazie alle sue impareggiabili “performances” pittoriche, simili a serici ricami, nella punizione che la diletta figlia di Giove, nata da una coscia del padre, riservò ad Aracne, la virtuosa ricamatrice che osò sfidarla nell’arte del silenzio.
Esperta nell’arte della tessitura, Aracne si montò a tal punto la testa che un giorno osò sfidare la dea della Sapienza.
Sia pure presa alla sprovvista, la figlia di Giove accettò la singolar tenzone. Che, purtroppo, fu vinta da Aracne che non aveva esitato a ricamare sulla tela tutti gli amori, noti o clandestini, di Minerva. Costei, infuriata, la trasformò in ragno - in greco aracne – condannandola in tal modo a tessere per tutta la vita.
Ma la nostra pittrice è di diverso avviso. Non ama sfide, né tanto meno pericolose tenzoni.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Lecce, è titolare, dal 2001, di uno studio di grafica pubblicitaria in Taviano, ad un tiro di scoppio dal capoluogo salentino.
La pittura è il suo mondo, nel quale si rintana per dare libero sfogo alle “voci di dentro”, alle ascose pulsioni espressive, finalmente non più condizionata da tabù e stereotipi. Pulsioni che potremo ammirare al Festival di Irsina, in Basilicata, promosso, a partire dal 15 luglio, dall’Associazione Ruggiero DitePa.
Sin dalla giornata inaugurale in cui il giornalista e critico d’arte e critico d’arte Vinicio Coppola presenterà, oltre a Miriam, gli artisti Giovanni Fornarelli, Annamaria Caravella, Teo Ciracì, Francesca Citarella e Giorgio Pica.
Vedremo, quindi da vicino come la dolce e romantica Miriam si sia impegnata a fondo per vincere fragilità e insicurezze, e dare spazio a nuove e ardite sperimentazioni di tecniche e supporti, che puntano le loro “chances” con l’ausilio di texture che sembrano ordite da un’abile ricamatrice, su un eccezionale senso estetico, che le consente di fugare il rischio di standardizzazioni. Tutto ciò allo scopo di generare sempre inedite emozioni.
Va anche detto che, nel suo impegnativo percorso artistico, la nostra pittrice ha preso parte a numerose collettive, tra le quali vanno citate: “Romart 2015”, biennale internazionale d’arte e cultura – Roma maggio 2015 -; “Veritas Feminae” – Casa Cava, Matera marzo 2016 -; “Veritas Feminae” – Museo della Bussola, Amalfi luglio 2016 -; “I Colori dell’Alleanza” – Bari agosto 2016 -; “Arte Firenze 2016”, premio Internazionale D’Arte Contemporanea Sandro Botticelli – Fortezza Da Basso, Firenze novembre 2016 -; “Stupor Mundi” – Museo Diocesano di Melfi febbraio 2017 -; “Italian Vanity Art Exhibition” – The Gallery of Light, Dubai maggio 2017 -.
Nel 2008 è scesa in campo con la prima personale di pittura e grafica “Fucina d’idee” a Taviano, in quel di Lecce, seguita, nell’agosto del 2015, da “Visioni”, Teatro Garibaldi a Gallipoli; e, nel settembre 2016, dalla recentissima “Contingenze”, nella villa “La Meridiana” a Santa Maria di Leuca”.
Articolo del giornalista e critico d’arte Vinicio Coppola pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno a presentazione della personale pittorica “Retrospettiva” all’interno dell’Irsina International Art Festival – Museo Janora – Irsina, 15 luglio / 9 settembre 2017.
“Ricordi d’infanzia, di grida rumorose, di sapori acerbi e senza peccato. Guardandomi mi passa davanti la vita e, come in un volo all’indietro, ritorno alla mia tenera età”.
Nota della curatrice, gallerista e critica d’arte Gina Affinito sull’opera “Secchiello” a ONIRICAMENTE - Il sogno creativo di una realtà nascosta – Giardini Ravino – Ischia, dal 26 maggio al 3 giugno 2018.
“Per la pittrice Miriam Rizzo la tela diventa un bassorilievo di colori, di pieghe polimorfiche che diventano sfumature esse stesse”.
Nota del gallerista e critico d’arte Federico Guiscardo a Pesaro Arte & Cultura 2018 – Alexander Museum Palace – Pesaro, dal 10 al 24 novembre 2018.
“Miriam Rizzo è un ‘artista che definirei “espressiva” le sue opere parlano di sensibilità, di fragilità, avvolgente meraviglia del creato tra pennellate poetiche che vibrano nelle tele di uno charme che catturano l’occhio di chi le ammira.
Miriam, la donna, esplode nelle sue opere come se fosse lei a voler entrare nelle stesse come abbraccio sublime di fusione dono d’amore interiore di un’anima bella che germoglia proprio lì dove inizia il suo esser artista”.
Pensiero della poetessa Crescenza Caradonna in occasione di “Tratti Mediterranei”, incontri artistici tra Oriente e Occidente – Ateneo “Aldo Moro, Galleria del Salone degli Affreschi – Bari, 26 novembre / 7 dicembre 2018.
Con una maturità artistica e una impronta identificativa che critici e appassionati del mondo dell’arte ormai quasi unanimemente le riconoscono, Miriam nuovamente e felicemente danza da supporto a supporto.
Cosa aggiungere ad un titolo del genere se non fornire, per dovere d’ospitalità, una traduzione in italiano dello stesso?
Senzu, perlopiù usato al plurale nel dialetto salentino, significa cervello, lucidità mentale, senno…
E allora, tra il serio e il faceto, tra ironia e autoironia, vieni a visitare la mostra e ad esprimere la tua opinione sul libro presenze.
Vernissage 16 agosto dalle ore 21.30.
La mostra proseguirà sino al 31 agosto con orari d’apertura al pubblico dalle 21.00 alle 23.00.
Gradita la presenza dei bambini.
Ingresso libero.
Miriam Rizzo è pittrice e grafica salentina. Nata a Gallipoli si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1998 ed è titolare, dal 2001, di un piccolo studio di grafica, pubblicità e design in Taviano a pochi chilometri da Lecce.
La pittura è il suo mondo nel quale si rintana per dare libero sfogo alle proprie pulsioni espressive, finalmente scevra da tabù, stereotipi e condizionamenti, per piacere agli affetti più cari e forse, finalmente, a sé stessa. Da questa fragilità e insicurezza la sua inconsapevole forza che la sprona a nuove sperimentazioni di tecniche e di supporti, sostenute da un eccezionale e congenito senso estetico, che le consente di fugare il rischio di standardizzazioni e di generare sempre nuove emozioni.
Nel suo percorso artistico ha dato luogo a quattro personali pittoriche e ha preso parte a numerose collettive d’arte in Italia e all’estero tra le quali si menzionano: Romart 2015 - biennale internazionale d’arte e cultura (Roma, maggio 2015); “Veritas Feminae” Art Contest - Casa Cava (Spazio espositivo ipogeo nei “ Sassi” - Matera, marzo 2016); “Veritas Feminae” Art Contest – Museo Della Bussola (Amalfi, luglio 2016); “I Colori dell’Alleanza” - mostra collettiva – Hall ex Palazzo delle Poste (Bari, agosto 2016); Arte Firenze 2016 - Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Sandro Botticelli - Fortezza Da Basso (Firenze, novembre 2016); “ Stupor Mundi” - mostra d’arte contemporanea - Museo Diocesano (Melfi, febbraio - marzo 2017); “Italian Vanity Art Exhibition” Art Contest - D.U.C.T.A.C - Gallery Of Light (Dubai, maggio 2017); Premio Art Exhibition International Gallipoli 2017 – Castello Aragonese e Hotel Bellavista (Gallipoli settembre 2017); “Oniricamente” - mostra d’arte contemporanea - Giardini Ravino (Ischia, maggio - giugno 2018); Pesaro Arte & Cultura 2018 – Alexander Museum Palace (Pesaro, novembre 2018); “Tratti Mediterranei” – Incontri artistici tra Oriente e Occidente - Ateneo “Aldo Moro”, galleria del Salone degli Affreschi (Bari, novembre – dicembre 2018); “Maggio Nicolaiano 2019 – La cultura e le arti nel segno del Santo di Myra” - Ateneo “Aldo Moro”, galleria del Salone degli Affreschi (Bari, maggio 2019).
Prima personale di pittura e grafica “Fucina d’idee” – Palazzo Trisolino - Taviano – Lecce – maggio / dicembre 2008.
Seconda personale pittorica “Visioni” - Teatro Garibaldi - Gallipoli – Lecce – agosto 2015.
Terza personale pittorica “Contingenze” - Villa la Meridiana - Santa Maria di Leuca - Lecce - settembre 2016.
Quarta personale pittorica “Retrospettiva” - Museo Janora - Irsina - Matera - luglio / settembre 2017.
Dicono di lei:
“Miriam Rizzo vive un linguaggio artistico del tutto personale e profondamente intimo, proponendo immagini di forti suggestioni. Le pulsioni della sua cifra narrativa, emergono da figurazioni irreali e quasi astratte che sembrano narrare un misterioso segreto.”
Recensione critica del Prof. Vincenzo Abati, critico e storico dell’arte, in occasione del Premio Lupiae 2015 – Palazzo Carafa - Lecce
“Come fotogrammi di un film di animazione appaiono le pitture di Miriam al nostro sguardo, con la coerenza delle immagini che si inseguono a cercare le ragioni di un'unica storia.
Nature, che escono dal suo lavoro con la disinvoltura delle lettere d'alfabeto di un bravo scrittore, oppure come le texture di un'abile ricamatrice. Un respiro il suo, che pare non interrompersi mai, dovuto all'estroversione continua delle forme e dei colori come se scandissero tutto il suo tempo. Un orologio nel quale pulsa l'immagine in un continuo fluire, quasi indifferente al risultato. Frammenti quindi di un unico vaso del quale non ci è dato di conoscere la sua forma circolare, ne percepiamo con lo sguardo soltanto una porzione che ci consente di immaginare le rotondità nascoste. Il suo ricorso ai soggetti noti e di genere di una natura mai così minacciata come nel nostro tempo, ne diventano un felice allarme e anche un ammonimento a guardare la natura nel suo meraviglioso dettaglio. Come uno storyboard, i dipinti di Miriam diventano stilizzazioni di organismi complessi che il suo occhio, o meglio la sua memoria rivela attraverso il gesto veloce, dettagli che soltanto la lente dell'entomologo potrebbe restituirci. Se si volesse trovare analogie con la pittura recente, si dovrebbe ricorrere al vasto repertorio ultimo di Mario Schifano, quando appunto il suo pennello cerca la velocità dello scatto fotografico. I dipinti qui presentati rivelano l'azione danzante dell'artista, il suo movimento intorno al supporto che riceve le immagini e lei conosce, quasi senza guardare il mondo per frammenti che descrive con assoluta felicità. Brava Miriam!”
Presentazione dell’artista modenese Franco Guerzoni, in occasione della personale pittorica “Visioni” – Teatro Garibaldi – Gallipoli – 12/20 agosto 2015
Mio padre mi chiama: “Guarda la raganella!”. Sorride, ed io gli chiedo perché sorride guardando una raganella triste... e lui, quasi beffardo, guardandomi con gli occhi di chi la sa lunga, mi mette una mano sulla spalla e mi dice: “Prima di essere una raganella era una grande donna, con il suo gozzo e i suoi grandi occhi incantava il popolo, amava il sorriso e amava far sorridere. Era una figura sorniona, a momenti triste, ma anche molto rassicurante, come le anziane donne sedute davanti l’uscio di casa, con sguardo assente, ma sempre vicine a tutto, protettive, rassicuranti, amorevoli”.
La raganella ci guarda e ci invita ad avvicinarci alla natura, ci invita a baciare lei, lei che è figlia della natura, per finalmente tornare ad essere donna.
Pensiero della critica d’arte Teresa Stacca (Belle Morgan) sull’opera “Raganella” selezionata per “Veritas Feminae”, Art Contest - Casa Cava (spazio espositivo ipogeo) – Matera - 24/31 marzo 2016
“La materia si aggrega sulla tela a formare grumi, tracce, escrescenze ed il colore è il mezzo supremo per tendere verso l’interminabile o lenire un’amarezza: ecco l’opera di Rizzo”.
Nota della curatrice Gina Affinito, sull’opera “Infinito” partecipante a STUPOR MUNDI, mostra d’arte contemporanea – Museo Diocesano Melfi – 25 febbraio / 5 marzo 2017
NEL FIRMAMENTO DELL'IRSINA FESTIVAL BRILLA UNA PITTRICE E GRAFICA SALENTINA
“Se la pittrice e grafica salentina Miriam Rizzo fosse vissuta nell’antica Grecia – ai tempi in cui gli dei vivevano, felici e beati, sul monte Olimpo – avrebbe senz’altro dato filo da torcere alla dea Minerva; e quasi certamente sarebbe incorsa, grazie alle sue impareggiabili “performances” pittoriche, simili a serici ricami, nella punizione che la diletta figlia di Giove, nata da una coscia del padre, riservò ad Aracne, la virtuosa ricamatrice che osò sfidarla nell’arte del silenzio.
Esperta nell’arte della tessitura, Aracne si montò a tal punto la testa che un giorno osò sfidare la dea della Sapienza.
Sia pure presa alla sprovvista, la figlia di Giove accettò la singolar tenzone. Che, purtroppo, fu vinta da Aracne che non aveva esitato a ricamare sulla tela tutti gli amori, noti o clandestini, di Minerva. Costei, infuriata, la trasformò in ragno - in greco aracne – condannandola in tal modo a tessere per tutta la vita.
Ma la nostra pittrice è di diverso avviso. Non ama sfide, né tanto meno pericolose tenzoni.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Lecce, è titolare, dal 2001, di uno studio di grafica pubblicitaria in Taviano, ad un tiro di scoppio dal capoluogo salentino.
La pittura è il suo mondo, nel quale si rintana per dare libero sfogo alle “voci di dentro”, alle ascose pulsioni espressive, finalmente non più condizionata da tabù e stereotipi. Pulsioni che potremo ammirare al Festival di Irsina, in Basilicata, promosso, a partire dal 15 luglio, dall’Associazione Ruggiero DitePa.
Sin dalla giornata inaugurale in cui il giornalista e critico d’arte e critico d’arte Vinicio Coppola presenterà, oltre a Miriam, gli artisti Giovanni Fornarelli, Annamaria Caravella, Teo Ciracì, Francesca Citarella e Giorgio Pica.
Vedremo, quindi da vicino come la dolce e romantica Miriam si sia impegnata a fondo per vincere fragilità e insicurezze, e dare spazio a nuove e ardite sperimentazioni di tecniche e supporti, che puntano le loro “chances” con l’ausilio di texture che sembrano ordite da un’abile ricamatrice, su un eccezionale senso estetico, che le consente di fugare il rischio di standardizzazioni. Tutto ciò allo scopo di generare sempre inedite emozioni.
Va anche detto che, nel suo impegnativo percorso artistico, la nostra pittrice ha preso parte a numerose collettive, tra le quali vanno citate: “Romart 2015”, biennale internazionale d’arte e cultura – Roma maggio 2015 -; “Veritas Feminae” – Casa Cava, Matera marzo 2016 -; “Veritas Feminae” – Museo della Bussola, Amalfi luglio 2016 -; “I Colori dell’Alleanza” – Bari agosto 2016 -; “Arte Firenze 2016”, premio Internazionale D’Arte Contemporanea Sandro Botticelli – Fortezza Da Basso, Firenze novembre 2016 -; “Stupor Mundi” – Museo Diocesano di Melfi febbraio 2017 -; “Italian Vanity Art Exhibition” – The Gallery of Light, Dubai maggio 2017 -.
Nel 2008 è scesa in campo con la prima personale di pittura e grafica “Fucina d’idee” a Taviano, in quel di Lecce, seguita, nell’agosto del 2015, da “Visioni”, Teatro Garibaldi a Gallipoli; e, nel settembre 2016, dalla recentissima “Contingenze”, nella villa “La Meridiana” a Santa Maria di Leuca”.
Articolo del giornalista e critico d’arte Vinicio Coppola pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno a presentazione della personale pittorica “Retrospettiva” all’interno dell’Irsina International Art Festival – Museo Janora – Irsina, 15 luglio / 9 settembre 2017.
“Ricordi d’infanzia, di grida rumorose, di sapori acerbi e senza peccato. Guardandomi mi passa davanti la vita e, come in un volo all’indietro, ritorno alla mia tenera età”.
Nota della curatrice, gallerista e critica d’arte Gina Affinito sull’opera “Secchiello” a ONIRICAMENTE - Il sogno creativo di una realtà nascosta – Giardini Ravino – Ischia, dal 26 maggio al 3 giugno 2018.
“Per la pittrice Miriam Rizzo la tela diventa un bassorilievo di colori, di pieghe polimorfiche che diventano sfumature esse stesse”.
Nota del gallerista e critico d’arte Federico Guiscardo a Pesaro Arte & Cultura 2018 – Alexander Museum Palace – Pesaro, dal 10 al 24 novembre 2018.
“Miriam Rizzo è un ‘artista che definirei “espressiva” le sue opere parlano di sensibilità, di fragilità, avvolgente meraviglia del creato tra pennellate poetiche che vibrano nelle tele di uno charme che catturano l’occhio di chi le ammira.
Miriam, la donna, esplode nelle sue opere come se fosse lei a voler entrare nelle stesse come abbraccio sublime di fusione dono d’amore interiore di un’anima bella che germoglia proprio lì dove inizia il suo esser artista”.
Pensiero della poetessa Crescenza Caradonna in occasione di “Tratti Mediterranei”, incontri artistici tra Oriente e Occidente – Ateneo “Aldo Moro, Galleria del Salone degli Affreschi – Bari, 26 novembre / 7 dicembre 2018.
16
agosto 2019
Miriam Rizzo – Senza Senzi
Dal 16 al 31 agosto 2019
personale
Location
CASTELLO BARONALE DI FELLINE
Felline, via Forno, 7
Felline, via Forno, 7
Orario di apertura
21 - 23
Vernissage
16 Agosto 2019, h 21.30
Sito web
Autore
Curatore
Allestimento
EnricoFederico
Progetto grafico
Produzione organizzazione