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Mirko Baricchi
Un progetto curato da Riccardo Zelatore ed Enrico Citriniti dedicato interamente all’ultimo ciclo di lavori del giovane ma affermato artista spezzino
Comunicato stampa
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Sabato 16 Aprile alle ore 18:00, nella sede di piazza Dante 10 in Spotorno, con la mostra Mirko Baricchi, la galleria Vintage prosegue la sua stagione espositiva con un progetto curato da Riccardo Zelatore ed Enrico Citriniti dedicato interamente all'ultimo ciclo di lavori del giovane ma affermato artista spezzino.
Come ha scritto Flamino Gualdoni "Abbastanza solitario e intransigente da non smaniare per le mode di deriva mediale attualmente in corso, Baricchi è affetto da una sorta di ineludibile febbre, e verrebbe da dire demone, per il disegno. Le sue visioni sono essenziali, ai limiti dell’elementare, una sorta di metafisica domestica nella quale poco a poco lo stereotipo lieviti a simbolo: la sedia, la tazza, come la sagoma di Pinocchio, protagonista ormai d’un parallelo, tutto personale fairy tale, con implicazioni d’autobiografia. Sono visioni essenziali, ma caricate d’una spinta emotiva pulsante, densa, che Baricchi padroneggia scandendo gli spazi della pittura secondo geometrie interne oppure agenti come irritazioni sottili della superficie, in una interpretazione del collage tutta interna all’avvertimento materiale dell’immagine. Baricchi ha rastremato la propria concentrazione a poche sostanze, e soprattutto a uno spettro circoscritto di toni. Sono, soprattutto, colori di terra, incarnati in spessori smagriti sino a farsi inameni, aggirantisi intorno a tonalità che sentono un rosso disagiato, rugginoso, oppure di giallo malato, nelle more dell’immediata captazione estetica; e bruni che si aggirano intorno alla misura del noir couleur.
Baricchi, oltre alla propria evidente qualità, un’altra riflessione suscita d’acchito: quella sulla persistenza incoercibile della pittura, dell’arcangeliano pezzo di tela o di tavola in cui ancora, ove si voglia, tutto può essere detto, di ciò che si è, che si pensa, cui si aspira".
Come ha scritto Flamino Gualdoni "Abbastanza solitario e intransigente da non smaniare per le mode di deriva mediale attualmente in corso, Baricchi è affetto da una sorta di ineludibile febbre, e verrebbe da dire demone, per il disegno. Le sue visioni sono essenziali, ai limiti dell’elementare, una sorta di metafisica domestica nella quale poco a poco lo stereotipo lieviti a simbolo: la sedia, la tazza, come la sagoma di Pinocchio, protagonista ormai d’un parallelo, tutto personale fairy tale, con implicazioni d’autobiografia. Sono visioni essenziali, ma caricate d’una spinta emotiva pulsante, densa, che Baricchi padroneggia scandendo gli spazi della pittura secondo geometrie interne oppure agenti come irritazioni sottili della superficie, in una interpretazione del collage tutta interna all’avvertimento materiale dell’immagine. Baricchi ha rastremato la propria concentrazione a poche sostanze, e soprattutto a uno spettro circoscritto di toni. Sono, soprattutto, colori di terra, incarnati in spessori smagriti sino a farsi inameni, aggirantisi intorno a tonalità che sentono un rosso disagiato, rugginoso, oppure di giallo malato, nelle more dell’immediata captazione estetica; e bruni che si aggirano intorno alla misura del noir couleur.
Baricchi, oltre alla propria evidente qualità, un’altra riflessione suscita d’acchito: quella sulla persistenza incoercibile della pittura, dell’arcangeliano pezzo di tela o di tavola in cui ancora, ove si voglia, tutto può essere detto, di ciò che si è, che si pensa, cui si aspira".
16
aprile 2005
Mirko Baricchi
Dal 16 aprile al 06 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA VINTAGE
Spotorno, Piazza Dante, 10, (Savona)
Spotorno, Piazza Dante, 10, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-12:30 e 16-19
Vernissage
16 Aprile 2005, ore 18
Autore
Curatore