Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mirko Basaldella
Una panoramica dell’ampio spettro di sperimentazioni dell’artista friulano, che approfondisce parallelamente più filoni di ricerca contenutisticamente affini ma linguisticamente distanti costeggiando e reinventando con intelligenza i modi del New Dada.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra, che si apre a breve distanza dal cinquantesimo anniversario della morte dell’artista (Udine, 28 settembre 1910 – Cambridge, 24 novembre 1969), propone al pubblico una selezione di opere della Raccolta Mirko Basaldella, acquisita negli anni Settanta in vista della costituzione di una fondazione dedicata a lui e al pittore Corrado Cagli, che avrebbe dovuto trovare spazio negli ambienti di Palazzo Strozzi.
I lavori esposti al Museo Novecento offrono una panoramica esaustiva dell’ampio spettro di sperimentazioni dell’artista friulano, su cui incide molto l’assidua frequentazione con Corrado Cagli, da cui acquisisce l’idea di una ricerca eclettica. Basaldella approfondisce parallelamente più filoni di ricerca contenutisticamente affini ma linguisticamente distanti – dalle tecniche dell’assemblaggio alla modellazione della foglia metallica ritagliata – costeggiando e reinventando con intelligenza i modi del New Dada. Prende vita così un mondo di presenze inquiete, fra nuovi totem e animali fantastici, da cui emerge il costante e onnivoro interesse dell’artista per le arti primarie ed extraeuropee. Seguendo la via aperta dal Surrealismo e segnando un punto importante nel ritorno di interesse verso questo movimento d’avanguardia, Mirko traduce in immagini un interesse antropologico per modi e riti di culture lontane e arcaiche, e contribuisce così ad una nuova fortuna del Primitivismo, fra Informale e Nuova Figurazione.
Mirko Basaldella (Udine, 29 settembre 1910 – Cambridge, 24 novembre 1969), scultore e pittore, è stato fra i protagonisti del rinnovamento della scultura italiana del dopoguerra. Secondo di tre fratelli anch’essi artisti (lo scultore Dino e il pittore Afro) si forma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia, per poi concludere gli studi a Firenze con Domenico Trentacoste. Nel 1932, all’ISIA di Monza, studia con Arturo Martini, grazie al quale matura l’interesse per la scultura fittile etrusca e il gusto per l’arcaico. Nel 1934 si trasferisce a Roma e conosce il pittore Corrado Cagli – del quale sposerà la sorella Serena – che lo inserisce nel circolo della Galleria La Cometa, dove nel 1936 tiene la sua prima mostra personale. L’ambiente della Scuola romana contribuisce a orientare la sua ricerca verso la mitologia classica, riscoprendo metodi di lavorazione risalenti all’antica scultura greca. Nel 1938 espone a New York presso la Comet Gallery, succursale statunitense della Cometa. Nel dopoguerra vince il bando per la realizzazione del cancello del Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, realizzato con ampie costruzioni ad intreccio spaziale in una libertà immaginativa che diventa il segno della sua ricerca. Una serie di viaggi in Medio Oriente e il trasferimento negli U.S.A. nel 1957 contribuiscono alla realizzazione di opere ispirate alla cultura orientale. Su questo filone, lungo il corso degli anni Sessanta, le invenzioni totemiche e strutturali si uniscono alla suggestione magica e antropologica di culture lontane. In quegli stessi anni affianca all’attività artistica quella didattica, dirigendo il Design Workshop della Harvard University.
I lavori esposti al Museo Novecento offrono una panoramica esaustiva dell’ampio spettro di sperimentazioni dell’artista friulano, su cui incide molto l’assidua frequentazione con Corrado Cagli, da cui acquisisce l’idea di una ricerca eclettica. Basaldella approfondisce parallelamente più filoni di ricerca contenutisticamente affini ma linguisticamente distanti – dalle tecniche dell’assemblaggio alla modellazione della foglia metallica ritagliata – costeggiando e reinventando con intelligenza i modi del New Dada. Prende vita così un mondo di presenze inquiete, fra nuovi totem e animali fantastici, da cui emerge il costante e onnivoro interesse dell’artista per le arti primarie ed extraeuropee. Seguendo la via aperta dal Surrealismo e segnando un punto importante nel ritorno di interesse verso questo movimento d’avanguardia, Mirko traduce in immagini un interesse antropologico per modi e riti di culture lontane e arcaiche, e contribuisce così ad una nuova fortuna del Primitivismo, fra Informale e Nuova Figurazione.
Mirko Basaldella (Udine, 29 settembre 1910 – Cambridge, 24 novembre 1969), scultore e pittore, è stato fra i protagonisti del rinnovamento della scultura italiana del dopoguerra. Secondo di tre fratelli anch’essi artisti (lo scultore Dino e il pittore Afro) si forma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Venezia, per poi concludere gli studi a Firenze con Domenico Trentacoste. Nel 1932, all’ISIA di Monza, studia con Arturo Martini, grazie al quale matura l’interesse per la scultura fittile etrusca e il gusto per l’arcaico. Nel 1934 si trasferisce a Roma e conosce il pittore Corrado Cagli – del quale sposerà la sorella Serena – che lo inserisce nel circolo della Galleria La Cometa, dove nel 1936 tiene la sua prima mostra personale. L’ambiente della Scuola romana contribuisce a orientare la sua ricerca verso la mitologia classica, riscoprendo metodi di lavorazione risalenti all’antica scultura greca. Nel 1938 espone a New York presso la Comet Gallery, succursale statunitense della Cometa. Nel dopoguerra vince il bando per la realizzazione del cancello del Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma, realizzato con ampie costruzioni ad intreccio spaziale in una libertà immaginativa che diventa il segno della sua ricerca. Una serie di viaggi in Medio Oriente e il trasferimento negli U.S.A. nel 1957 contribuiscono alla realizzazione di opere ispirate alla cultura orientale. Su questo filone, lungo il corso degli anni Sessanta, le invenzioni totemiche e strutturali si uniscono alla suggestione magica e antropologica di culture lontane. In quegli stessi anni affianca all’attività artistica quella didattica, dirigendo il Design Workshop della Harvard University.
25
ottobre 2019
Mirko Basaldella
Dal 25 ottobre 2019 al 16 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
MUSEO NOVECENTO
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Firenze, Piazza Di Santa Maria Novella, 10, (Firenze)
Biglietti
http://www.museonovecento.it/info/
Vernissage
25 Ottobre 2019, , su invito
Autore
Curatore