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Miroslaw Balka – nehtyM
“nehtyM”, titolo della mostra, è la versione speculare della parola tedesca “Mythen” che rivela il viaggio dell’artista nel concetto di mito attraverso tre simbolici momenti: Desiderio, Gravità e Unione.
Comunicato stampa
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Galleria Raffaella Cortese presenta nehtyM, quinta personale di Miroslaw Balka (Varsavia, 1958) in galleria. L’artista, già protagonista dell’importante retrospettiva CROSSOVER/S, tenutasi al Pirelli HangarBicocca nel 2017 a cura di Vicente Todolí, ritorna a Milano con un nuovo progetto di opere inedite nello spazio di via Stradella 7.
nehtyM, titolo della mostra, è la versione speculare della parola tedesca “Mythen” che rivela il viaggio dell’artista nel concetto di mito attraverso tre simbolici momenti: Desiderio, Gravità e Unione. Il percorso espositivo è così scandito in tre macro-aree attraverso nuove sculture e disegni, opere che proseguono l’indagine, avviata da Miroslaw Balka negli anni ’80, sul delicato rapporto tra arte e vita, intrecciando le esperienze personali con l’immaginario della memoria collettiva.
Desiderio è il primo tempo della mostra, caratterizzato da tre disegni di grandi dimensioni che rappresentano due personaggi della mitologia greca: Afrodite, l’antica dea greca dell’amore e della bellezza, e Niobe, figlia di Tantalo, che fu punita per l’arroganza con cui si vantava dei propri numerosi figli. Le due divinità appartengono alla storia personale dell’artista che le ricorda come i primi soggetti del desiderio, scoperti mentre curiosava tra i libri di mitologia in bianco e nero all’età di 12 anni.
Segue Gravità che vede come protagonista 84 kg, una scultura in cemento composta da forme differenti di vasi da fiori. Dell’opera, che è stata sviluppato attraverso strutture, livelli e intensità diversi, l’unica informazione dataci è il peso: mentre la misura del titolo suggerisce la totalità dell’oggetto finale e ne demarca la presenza nello spazio, i dettagli sono taciuti. Nella compresenza di visibile, quantificabile, e invisibile, latente, l’opera evoca un immaginario senza tempo.
Unione è la terza area della mostra con 273 x 23 x 23 / NowHereWe, una scultura composta da campane provenienti da luoghi, culture e iconografie religiose diverse. Attraverso l’associazione di oggetti comuni trovati, raccolti e rimossi dal loro contesto originario, Miroslaw Balka avvicina storie e memorie lontane mettendole in relazione con uno spazio inedito, quello espositivo, e sviluppa un nuovo linguaggio formale il cui significato è libero da ogni esplicita interpretazione.
L’artista conclude il percorso con un frammento della sua sfera privata, rappresentato dall’opera Heaven – Jerzy, una carta da regalo dorata che rievoca un ricordo ormai distante: l’ultimo Natale trascorso con suo padre. Sospesa tra il tempo perduto e quello ritrovato, questa narrazione che Balka costruisce a partire da una memoria personale allude al mito collettivo della dimora famigliare, dell’infanzia e della condizione umana.
nehtyM, titolo della mostra, è la versione speculare della parola tedesca “Mythen” che rivela il viaggio dell’artista nel concetto di mito attraverso tre simbolici momenti: Desiderio, Gravità e Unione. Il percorso espositivo è così scandito in tre macro-aree attraverso nuove sculture e disegni, opere che proseguono l’indagine, avviata da Miroslaw Balka negli anni ’80, sul delicato rapporto tra arte e vita, intrecciando le esperienze personali con l’immaginario della memoria collettiva.
Desiderio è il primo tempo della mostra, caratterizzato da tre disegni di grandi dimensioni che rappresentano due personaggi della mitologia greca: Afrodite, l’antica dea greca dell’amore e della bellezza, e Niobe, figlia di Tantalo, che fu punita per l’arroganza con cui si vantava dei propri numerosi figli. Le due divinità appartengono alla storia personale dell’artista che le ricorda come i primi soggetti del desiderio, scoperti mentre curiosava tra i libri di mitologia in bianco e nero all’età di 12 anni.
Segue Gravità che vede come protagonista 84 kg, una scultura in cemento composta da forme differenti di vasi da fiori. Dell’opera, che è stata sviluppato attraverso strutture, livelli e intensità diversi, l’unica informazione dataci è il peso: mentre la misura del titolo suggerisce la totalità dell’oggetto finale e ne demarca la presenza nello spazio, i dettagli sono taciuti. Nella compresenza di visibile, quantificabile, e invisibile, latente, l’opera evoca un immaginario senza tempo.
Unione è la terza area della mostra con 273 x 23 x 23 / NowHereWe, una scultura composta da campane provenienti da luoghi, culture e iconografie religiose diverse. Attraverso l’associazione di oggetti comuni trovati, raccolti e rimossi dal loro contesto originario, Miroslaw Balka avvicina storie e memorie lontane mettendole in relazione con uno spazio inedito, quello espositivo, e sviluppa un nuovo linguaggio formale il cui significato è libero da ogni esplicita interpretazione.
L’artista conclude il percorso con un frammento della sua sfera privata, rappresentato dall’opera Heaven – Jerzy, una carta da regalo dorata che rievoca un ricordo ormai distante: l’ultimo Natale trascorso con suo padre. Sospesa tra il tempo perduto e quello ritrovato, questa narrazione che Balka costruisce a partire da una memoria personale allude al mito collettivo della dimora famigliare, dell’infanzia e della condizione umana.
22
settembre 2022
Miroslaw Balka – nehtyM
Dal 22 settembre al 12 novembre 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10:00-13:00 e 14:30-19:00
Sito web
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