Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Misa Poltronieri – Nel primo risveglio
La mostra campiona oltre quaranta opere di questa giovane artista italiana capace di perlustrare la natura non solo esteriore ma specie interiore; forme e colori emozionano e portano a un atteggiamento di contemplazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare oggetti che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La settima mostra mette in cornice con il titolo “Nel primo risveglio” oltre quaranta opere che argomentano in modo colto, il percorso singolare di questa giovane artista italiana, capace di estendere il repertorio più dichiaratamente “autre” o neoinformale verso l’ansia di essere.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“Il segno dello spazio quando entra in combinazione diventa segno del tempo. Lo è oggi anche per Misa Poltronieri che perlustrando la natura non solo esteriore ma specie interiore, croce e delizia degli occhi, quel qua e là traforato da una serie incalcolabile di minimi spazi, chiede al segno l’impossibile dono della purezza primigenia, della comunicazione originaria e intatta. E nell’oggettiva presenza dei segni assunti come fenomeni primari, ritrova il valore dell’immagine come forma e come storia. Questa pittura così si fa racconto, storia a puntate, strumento di narrazione episodica, linguaggio del possibile, continuamente sottoposto al mobile incalzare dell’invenzione, alla capricciosa varietà della vita. Ed allora questo sottile e lirico lavoro lievitante della Poltronieri si attesta su un ritmo interno di dolce eco naturale, di meditazione sulla poetica del gesto quale è stata espressa da Hans Hartung, dove la risonanza di vibrazioni di colore e luce veicolano il richiamo alla essenzialità degli spazi di Rothko. Seguendo i moti della psiche l’artista ci porge opere con importanti campiture di luci e di ombre, dove la corporeità è compatta ma per nulla rilevata, spesso non sollecita una risposta emozionale ma fa appello a un atteggiamento di contemplazione, tanto che l’aspetto del colore fa pensare alla visione attraverso un vetro appannato dal fiato e stabilisce subito il senso di lontananza che è della malinconia e del ricordo. Nell’area neoinfiormale che ella ci propone si leggono i labili segni dell’esistere, espressi da una griglia costruttiva, pacificati nella preziosità dei colori che si esercitano a reiterati ritorni e slanci, e sono addirittura dichiarazioni di stima per vicende di assoluta e sofferta verità artistica e umana.”
Cenni biografici dell’artista
Misa Poltronieri, è nata a Sermide (Mantova) nel 1976, ma vive e lavora a Roma. Nel 1994 si diploma a pieni voti presso il Liceo Artistico “U. Boccioni” di Verona, ma poco dopo interrompe il percorso artistico dedicandosi a studi e attività in ambito sociale. Il suo percorso di ricerca riparte solo dieci anni più tardi, dopo il conseguimento della laurea in Scienze Politiche, nel 2001. La sua attività artistica si caratterizza in particolare per la lunga e intima analisi sugli stati più cruciali dell’esistenza. Lavorando su più livelli, sperimentando la compresenza di spunti figurativi ed elementi informali, ha operato in particolare nell'ambito di una pittura di tipo gestuale, spiccatamente energica, ma al contempo trasparente ed eterea. Dal 2003 le sue opere vengono timidamente esposte in ambienti privati e non convenzionali, e dal 2009 l’artista inizia un percorso espositivo più strutturato e maturo, con la mostra collettiva “Work in Progress” tenutasi a Roma (Galleria Vista), la mostra personale sempre a Roma presso il Laboratorio Sinergy Art Studio, e una storica personale all’Otel Ristotheatre di Firenze nel progetto Osservatorio delle Arti curata dal Prof. Carlo Franza, il quale curerà anche nella primavera 2010 la personale che si terrà a Roma nel Centrale Ristotheatre.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998 e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, del quale è oggi presidente di Giuria.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“Il segno dello spazio quando entra in combinazione diventa segno del tempo. Lo è oggi anche per Misa Poltronieri che perlustrando la natura non solo esteriore ma specie interiore, croce e delizia degli occhi, quel qua e là traforato da una serie incalcolabile di minimi spazi, chiede al segno l’impossibile dono della purezza primigenia, della comunicazione originaria e intatta. E nell’oggettiva presenza dei segni assunti come fenomeni primari, ritrova il valore dell’immagine come forma e come storia. Questa pittura così si fa racconto, storia a puntate, strumento di narrazione episodica, linguaggio del possibile, continuamente sottoposto al mobile incalzare dell’invenzione, alla capricciosa varietà della vita. Ed allora questo sottile e lirico lavoro lievitante della Poltronieri si attesta su un ritmo interno di dolce eco naturale, di meditazione sulla poetica del gesto quale è stata espressa da Hans Hartung, dove la risonanza di vibrazioni di colore e luce veicolano il richiamo alla essenzialità degli spazi di Rothko. Seguendo i moti della psiche l’artista ci porge opere con importanti campiture di luci e di ombre, dove la corporeità è compatta ma per nulla rilevata, spesso non sollecita una risposta emozionale ma fa appello a un atteggiamento di contemplazione, tanto che l’aspetto del colore fa pensare alla visione attraverso un vetro appannato dal fiato e stabilisce subito il senso di lontananza che è della malinconia e del ricordo. Nell’area neoinfiormale che ella ci propone si leggono i labili segni dell’esistere, espressi da una griglia costruttiva, pacificati nella preziosità dei colori che si esercitano a reiterati ritorni e slanci, e sono addirittura dichiarazioni di stima per vicende di assoluta e sofferta verità artistica e umana.”
Cenni biografici dell’artista
Misa Poltronieri, è nata a Sermide (Mantova) nel 1976, ma vive e lavora a Roma. Nel 1994 si diploma a pieni voti presso il Liceo Artistico “U. Boccioni” di Verona, ma poco dopo interrompe il percorso artistico dedicandosi a studi e attività in ambito sociale. Il suo percorso di ricerca riparte solo dieci anni più tardi, dopo il conseguimento della laurea in Scienze Politiche, nel 2001. La sua attività artistica si caratterizza in particolare per la lunga e intima analisi sugli stati più cruciali dell’esistenza. Lavorando su più livelli, sperimentando la compresenza di spunti figurativi ed elementi informali, ha operato in particolare nell'ambito di una pittura di tipo gestuale, spiccatamente energica, ma al contempo trasparente ed eterea. Dal 2003 le sue opere vengono timidamente esposte in ambienti privati e non convenzionali, e dal 2009 l’artista inizia un percorso espositivo più strutturato e maturo, con la mostra collettiva “Work in Progress” tenutasi a Roma (Galleria Vista), la mostra personale sempre a Roma presso il Laboratorio Sinergy Art Studio, e una storica personale all’Otel Ristotheatre di Firenze nel progetto Osservatorio delle Arti curata dal Prof. Carlo Franza, il quale curerà anche nella primavera 2010 la personale che si terrà a Roma nel Centrale Ristotheatre.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998 e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, del quale è oggi presidente di Giuria.
19
dicembre 2009
Misa Poltronieri – Nel primo risveglio
Dal 19 dicembre 2009 al 19 marzo 2010
arte contemporanea
Location
OTEL RISTOTHEATRE
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Orario di apertura
da giovedì a domenica, ad eventi
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore