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Miscellanea. L’esercizio dell’Arte Capitolo 6: Roberto Nistri – Sopravvissuti alla modernità
In mostra tre lavori di Roberto Nistri appartenenti al progetto fotografico “Sopravvissuti alla modernità”, per raccontare, nel tentativo di difenderla dall’estinzione e dal degrado, una parte remota quanto importante della nostra umanità, attraverso la documentazione di un universo arcaico.
Comunicato stampa
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La MAC Maja Arte Contemporanea propone nel ciclo di appuntamenti "Miscellanea. L’esercizio dell’Arte" tre lavori di Roberto Nistri appartenenti al progetto fotografico "Sopravvissuti alla modernità. Visioni da mondi passati".
Il progetto vuole raccontare, nel tentativo di difenderla dall’estinzione e dal degrado, una parte remota quanto importante della nostra umanità, attraverso la documentazione di un universo arcaico ma sorprendentemente attuale.
L’immagine comune che gli occidentali hanno del Pianeta è quella di un luogo in cui la modernità, con il suo bagaglio di tecnologie avanzate e modelli culturali omologati e omologanti, ha ormai definitivamente avuto il sopravvento sulle antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Esistono in realtà, in quasi tutti i continenti, moltissime sacche di irriducibile resistenza al suo inarrestabile incedere planetario che sembrano contraddire radicalmente questa visione.
Migliaia di etnie, molte delle quali a rischio di sparizione, e gruppi religiosi e sociali con ampio seguito nei paesi del sud del mondo, praticano riti e seguono organizzazione sociali risalenti e proprie di tempi remoti, arrivate a noi immutate attraverso un cammino di millenni. È il caso, ad esempio, del Maha Kumbh Mela, la più importante delle feste induiste, che si svolge in quattro città sacre dell’India attirando decine di milioni di persone appartenenti ai più disparati strati sociali. Moltitudini che nel bagno rituale di massa nelle acque del Gange vedono un’indispensabile tappa della propria esistenza terrena di credenti. Una convinzione irriducibile rappresentata da una delle immagini in mostra, vincitrice del primo premio "Travel Photographer of the Year Award 2013" nella categoria “Best Single Image in Portfolio / Vanishing & Emerging Culture”, ed esposta in varie sedi – tra cui la Royal Albert Hall di Londra – nell’ambito della "Royal Photographic Society, International Print Exhibition 157".
Roberto Nistri (Roma, 1958) – Breve biografia
Laureato in Scienze Biologiche all’Università “La Sapienza” di Roma, Roberto Nistri inizia come fotografo naturalista interessandosi ai paesaggi incontaminati e alla vita acquatica. Successivamente allarga la prospettiva alla fotografia di viaggio, di reportage e alla ritrattistica.
Vincitore di concorsi fotografici internazionali, come fotografo professionista collabora con numerose riviste e periodici, italiani ed esteri, fra cui “Airone”, "Class", “L’Espresso”, “National Geographic Italia”, “Traveller”, “Donna moderna”, “Il Venerdì di Repubblica”, e con numerose case editrici, fra le quali De Vecchi, Fabbri, Giunti e Mondadori. Tramite l’agenzia internazionale “Alamy.com” centinaia di sue foto sono pubblicate in tutto il mondo, su siti web, riviste e libri. Collabora inoltre con numerosi enti pubblici, fra cui la Regione Lazio, l’Università di Roma “Tor Vergata”, il Museo Friulano di Storia Naturale e il Ministero dell’Ambiente.
Da anni organizza corsi di fotografia, proiezioni e workshop di successo, sia in Italia che all’estero. Nei suoi numerosi viaggi concentra l’attenzione sulla documentazione di gruppi etnici e popoli minacciati dal progresso e da particolari condizioni politico-sociali, attenzione che lo porta in Etiopia, Kenya, India, Irlanda del Nord, Burkina Faso, Libano, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Albania.
Nel 2013 espone al Palazzo delle Esposizioni di Roma il progetto fotografico “Nel selvaggio mondo degli scrittori”, per il quale realizza, con attitudine “naturalistica”, novantanove ritratti alle più note narratrici e narratori italiani. La mostra è successivamente presentata a Forte Marghera (Venezia), a Pordenone e a Villa Contarini (Padova), accompagnata da un catalogo edito da Palombi Editore.
Nel 2013 vince il primo premio nella categoria “Best Single Image in Portfolio / Vanishing & Emerging Culture” del “Travel Photographer of the Year Award 2013” ed è raccomandato nella categoria “Portfolio - Monochromal”. Tra il 2014 e il 2015 il suo lavoro è presente nella mostra itinerante “Royal Photographic Society, International Print Exhibition 157” (tra le cinque prestigiose sedi del Regno Unito anche la Royal Albert Hall di Londra). Nel 2014 riceve il terzo premio nella categoria "Professional People Life Style” alla prestigiosa “Moscow International Foto Awards ‘14 Competition”.
Il progetto vuole raccontare, nel tentativo di difenderla dall’estinzione e dal degrado, una parte remota quanto importante della nostra umanità, attraverso la documentazione di un universo arcaico ma sorprendentemente attuale.
L’immagine comune che gli occidentali hanno del Pianeta è quella di un luogo in cui la modernità, con il suo bagaglio di tecnologie avanzate e modelli culturali omologati e omologanti, ha ormai definitivamente avuto il sopravvento sulle antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Esistono in realtà, in quasi tutti i continenti, moltissime sacche di irriducibile resistenza al suo inarrestabile incedere planetario che sembrano contraddire radicalmente questa visione.
Migliaia di etnie, molte delle quali a rischio di sparizione, e gruppi religiosi e sociali con ampio seguito nei paesi del sud del mondo, praticano riti e seguono organizzazione sociali risalenti e proprie di tempi remoti, arrivate a noi immutate attraverso un cammino di millenni. È il caso, ad esempio, del Maha Kumbh Mela, la più importante delle feste induiste, che si svolge in quattro città sacre dell’India attirando decine di milioni di persone appartenenti ai più disparati strati sociali. Moltitudini che nel bagno rituale di massa nelle acque del Gange vedono un’indispensabile tappa della propria esistenza terrena di credenti. Una convinzione irriducibile rappresentata da una delle immagini in mostra, vincitrice del primo premio "Travel Photographer of the Year Award 2013" nella categoria “Best Single Image in Portfolio / Vanishing & Emerging Culture”, ed esposta in varie sedi – tra cui la Royal Albert Hall di Londra – nell’ambito della "Royal Photographic Society, International Print Exhibition 157".
Roberto Nistri (Roma, 1958) – Breve biografia
Laureato in Scienze Biologiche all’Università “La Sapienza” di Roma, Roberto Nistri inizia come fotografo naturalista interessandosi ai paesaggi incontaminati e alla vita acquatica. Successivamente allarga la prospettiva alla fotografia di viaggio, di reportage e alla ritrattistica.
Vincitore di concorsi fotografici internazionali, come fotografo professionista collabora con numerose riviste e periodici, italiani ed esteri, fra cui “Airone”, "Class", “L’Espresso”, “National Geographic Italia”, “Traveller”, “Donna moderna”, “Il Venerdì di Repubblica”, e con numerose case editrici, fra le quali De Vecchi, Fabbri, Giunti e Mondadori. Tramite l’agenzia internazionale “Alamy.com” centinaia di sue foto sono pubblicate in tutto il mondo, su siti web, riviste e libri. Collabora inoltre con numerosi enti pubblici, fra cui la Regione Lazio, l’Università di Roma “Tor Vergata”, il Museo Friulano di Storia Naturale e il Ministero dell’Ambiente.
Da anni organizza corsi di fotografia, proiezioni e workshop di successo, sia in Italia che all’estero. Nei suoi numerosi viaggi concentra l’attenzione sulla documentazione di gruppi etnici e popoli minacciati dal progresso e da particolari condizioni politico-sociali, attenzione che lo porta in Etiopia, Kenya, India, Irlanda del Nord, Burkina Faso, Libano, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Albania.
Nel 2013 espone al Palazzo delle Esposizioni di Roma il progetto fotografico “Nel selvaggio mondo degli scrittori”, per il quale realizza, con attitudine “naturalistica”, novantanove ritratti alle più note narratrici e narratori italiani. La mostra è successivamente presentata a Forte Marghera (Venezia), a Pordenone e a Villa Contarini (Padova), accompagnata da un catalogo edito da Palombi Editore.
Nel 2013 vince il primo premio nella categoria “Best Single Image in Portfolio / Vanishing & Emerging Culture” del “Travel Photographer of the Year Award 2013” ed è raccomandato nella categoria “Portfolio - Monochromal”. Tra il 2014 e il 2015 il suo lavoro è presente nella mostra itinerante “Royal Photographic Society, International Print Exhibition 157” (tra le cinque prestigiose sedi del Regno Unito anche la Royal Albert Hall di Londra). Nel 2014 riceve il terzo premio nella categoria "Professional People Life Style” alla prestigiosa “Moscow International Foto Awards ‘14 Competition”.
18
giugno 2019
Miscellanea. L’esercizio dell’Arte Capitolo 6: Roberto Nistri – Sopravvissuti alla modernità
Dal 18 al 22 giugno 2019
fotografia
Location
Maja Arte Contemporanea
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.30-20, sabato ore 11-13 e 15-19.30
Vernissage
18 Giugno 2019, ore 15.30-19.30
Autore
Curatore