Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mistero e Armonia dell’uomo. Omaggio a Federico Velludo
Mistero e Armonia dell’uomo è il ultimo evento della rasssegna di arte
contemporanea 2022/2023 SCENARI DELL’UMANO a Spinea. E dedicata a
Federico Velludo (1945 – 2022), artista sandonatese recentemente scomparso, delle cui
opere Dolores Modonutti e Renzo Favaretto sono i maggiori collezionisti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mistero e Armonia dell’uomo espone al pubblico dipinti eseguiti da Federico Velludo in vari anni: ritratti, nudi e nature morte ad olio su tavola, tutti appartenenti alla collezione
Dolores Modonutti e Renzo Favaretto. Federico Velludo era nato a Grado nel 1945. Aveva vissuto per un certo periodo a Venezia usufruendo degli atelier a Palazzo Carminati, frequentando gli incontri degli artisti alla Bevilacqua la Masa e, successivamente, lo studio di Vittorio Basaglia. Con Basaglia ha fondato negli anni ’70 un centro per la grafica in campo San Polo a Venezia e condiviso il laboratorio collettivo all’Ospedale psichiatrico di Trieste. Dopo l’esperienza artistica veneziana ha vissuto a San Donà di Piave dedicandosi alla ricerca pittorica con rigore, sostenuto da collezionisti e appassionati esperti che hanno saputo apprezzare il genio e la serietà dell’artista.
[...] Che ritraesse oggetti o persone, cercava l’astrazione dalla realtà pur nella sua più nitida e riconoscibile rappresentazione, quella degli elementi quotidiani e del corpo umano nudo. Non c’è infatti nessun intento descrittivo o narrativo nei suoi dipinti, bensì l’esigenza, esistenziale, di cogliere la realtà più vera, ripulita dai dettagli del contingente. Gli sfondi piatti, lineari e spogli consentono al soggetto di emergere. Quando questo è umano, vi si legge lo sforzo di catturare con il pennello la verità della persona, trasformando ogni ritratto in una rappresentazione universale della condizione umana [...] Forse è proprio per l’uso della pittura come forma essenziale di indagine esistenziale, che nel suo lavoro si possono leggere certe assonanze con la ricerca di Giorgio Morandi, Carlo Carrà e di alcuni pittori della Nuova Oggettività, consentendoci di definirla una pittura metafisica. (dal testo critico La nudità del corpo e dello Spirito di Luca Berta e Francesca Giubilei).
Dolores Modonutti e Renzo Favaretto. Federico Velludo era nato a Grado nel 1945. Aveva vissuto per un certo periodo a Venezia usufruendo degli atelier a Palazzo Carminati, frequentando gli incontri degli artisti alla Bevilacqua la Masa e, successivamente, lo studio di Vittorio Basaglia. Con Basaglia ha fondato negli anni ’70 un centro per la grafica in campo San Polo a Venezia e condiviso il laboratorio collettivo all’Ospedale psichiatrico di Trieste. Dopo l’esperienza artistica veneziana ha vissuto a San Donà di Piave dedicandosi alla ricerca pittorica con rigore, sostenuto da collezionisti e appassionati esperti che hanno saputo apprezzare il genio e la serietà dell’artista.
[...] Che ritraesse oggetti o persone, cercava l’astrazione dalla realtà pur nella sua più nitida e riconoscibile rappresentazione, quella degli elementi quotidiani e del corpo umano nudo. Non c’è infatti nessun intento descrittivo o narrativo nei suoi dipinti, bensì l’esigenza, esistenziale, di cogliere la realtà più vera, ripulita dai dettagli del contingente. Gli sfondi piatti, lineari e spogli consentono al soggetto di emergere. Quando questo è umano, vi si legge lo sforzo di catturare con il pennello la verità della persona, trasformando ogni ritratto in una rappresentazione universale della condizione umana [...] Forse è proprio per l’uso della pittura come forma essenziale di indagine esistenziale, che nel suo lavoro si possono leggere certe assonanze con la ricerca di Giorgio Morandi, Carlo Carrà e di alcuni pittori della Nuova Oggettività, consentendoci di definirla una pittura metafisica. (dal testo critico La nudità del corpo e dello Spirito di Luca Berta e Francesca Giubilei).
12
maggio 2023
Mistero e Armonia dell’uomo. Omaggio a Federico Velludo
Dal 12 maggio al 04 giugno 2023
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
SEDI VARIE – Spinea
Spinea, (Venezia)
Spinea, (Venezia)
Orario di apertura
Da giovedì a domenica 16-19; sabato e domenica anche 10-12
Vernissage
30 Novembre -0001, Venerdì 12 maggio 2023 ore 17,30 in Oratorio Villa Simion
Autore
Curatore