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Miwa Yanagi – My Grandmothers
Miwa Yanagi, artista rappresentante il Giappone presso la presente edizione della Biennale di Venezia, espone a Roma una parte della serie MY GRANDMOTHERS (1999 -) in cui chiede alle venti/trentenni ritratte di immaginarsi a distanza di un cinquantennio: ne nascono visioni oniriche e reali nel contempo, materializzazioni del sé proiettato in un futuro a volte ideale e a volte contaminato da una realismo di chiaro stampo pessimista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Miwa Yanagi, artista rappresentante il Giappone presso la presente edizione della
Biennale di Venezia, espone a Roma una parte della serie MY GRANDMOTHERS (1999 -
) in cui chiede alle venti/trentenni ritratte di immaginarsi a distanza di un cinquantennio: ne
nascono visioni oniriche e reali nel contempo, materializzazioni del sé proiettato in un
futuro a volte ideale e a volte contaminato da una realismo di chiaro stampo pessimista.
Il grande formato delle immagini digitali, manipolate e arricchite da effetti speciali e
tecniche prese a prestito dal cinema, è una scelta stilistica distintiva e suggestiva, che dà
generosamente adito alla riflessione divertita ed emozionale.
La mostra è introdotta dalla conferenza Protagonisti della fotografia giapponese
contemporanea, a cura di Filippo Maggia, chief curator presso la Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena.
Miwa Yanagi nasce a Kobe (Giappone) e completa I corsi postlauream presso la Kyoto
City University of Arts. Nel 1993 tiene la prima personale a Kyoto, dove attualmente
risiede. Dal 1996 i suoi lavori sono apparsi in personali e collettive in Europa e Stati Uniti.
Nel 1999 inaugura la serie My Grandmothers, che visualizza le percezioni del sè di diverse
giovani donne interrogate sulla propria immagine dopo cinquant’anni. Nel 2004 è invitata a
esporre presso il Deutsche Guggenheim a Berlino e il Marugame Genichiro-Inokuma
Museum of Contemporary Art (Kagawa, Giappone). Una mostra della sua recente serie
Fairy Tale, che indaga le relazioni tra donne giovani e anziane, viene organizzata dallo
Hara Museum of Contemporary Art (Tokyo) nel 2005. Ha tenuto varie mostre personali,
presso il Museum of Fine Arts a Houston nel 2007 e il Tokyo Metropolitan Museum of
Photography nel 2009, e altre ancora. Contemporaneamente all’esposizione presso La
Biennale di Venezia, il National Museum of Modern Art di Osaka le dedicherà una vasta
panoramica sulla sua produzione artistica.
Sito ufficiale dell’artista: http://www.yanagimiwa.net/e/index.html
info/immagini: Maria Cristina Gasperini/Istituto Giapponese di Cultura www.jfroma.it
tel 06 3224754 fax 06 3222165 gasperini@jfroma.it
Come si evince dai primi lavori, come Elevator Girls o dalle serie più recenti, My Grandmothers e
Fairy Tale, Miwa Yanagi è un’artista che ha trattato la “morte” nelle sue giovani e vecchie trickster
attraverso l’esclusivo utilizzo dei legami di sangue e l’adozione di un atteggiamento del tutto
positivo verso le circostanze della vita, dedalo di passato, presente e futuro. Così, se l’ascensore è
una metafora della morte in viaggio attraverso spazio e tempo, e il “sè” di cinquanta anni dopo
protagonista di My Grandmothers è la morte stessa, stavolta la Yanagi si confronta con la morte
come il comandante di una brigata che marcia nel labirinto della morte, in un tentativo paradossale
di trovare il vero significato della vita non ancora nata.
Tale sensazione, che evoca il dolore, è la sensazione della “morte” umana eterna, espressa
attraverso donne giovani e vecchie. Ma allo stesso tempo ogni forma di esistenza si manifesta
attraverso la memoria di una molecola di “morte”. Alcune di queste esistono per un solo istante,
mentre altre intraprendono viaggi e sembrano permanere per un lasso di tempo simile all’eternità.
La mobilità e la fluidità della morte infinita sembrano venire scoperte dalla Yanagi in un momento
di “vita”.
Un’allegoria, dunque, estremamente semplice da capire a dispetto di età e luogo d’origine di
ciascuno, che si tuffa nella retina con lo stesso grado di purezza e, attraverso la “storia” visuale,
conduce a un mondo unico, yanagi-esque, di sensazioni in cui i bambini si fanno adulti, gli adulti si
fanno ancora più adulti, e gli adulti più adulti si fanno sempre più adulti, fino a una trasposizione
per cui i sempre più adulti sono riletti da bambini, in un orizzonte che, grazie a sofisticati toni
umoristici che pervadono l’espressione artistica, non mancherà di raccogliere i consensi del
pubblico…
Hiroshi Minamishima
Commissario del Padiglione Giappone
presso la 52. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia
con il contributo di Byblos Art Gallery
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Collezione privata Verona
Biennale di Venezia, espone a Roma una parte della serie MY GRANDMOTHERS (1999 -
) in cui chiede alle venti/trentenni ritratte di immaginarsi a distanza di un cinquantennio: ne
nascono visioni oniriche e reali nel contempo, materializzazioni del sé proiettato in un
futuro a volte ideale e a volte contaminato da una realismo di chiaro stampo pessimista.
Il grande formato delle immagini digitali, manipolate e arricchite da effetti speciali e
tecniche prese a prestito dal cinema, è una scelta stilistica distintiva e suggestiva, che dà
generosamente adito alla riflessione divertita ed emozionale.
La mostra è introdotta dalla conferenza Protagonisti della fotografia giapponese
contemporanea, a cura di Filippo Maggia, chief curator presso la Fondazione Cassa
di Risparmio di Modena.
Miwa Yanagi nasce a Kobe (Giappone) e completa I corsi postlauream presso la Kyoto
City University of Arts. Nel 1993 tiene la prima personale a Kyoto, dove attualmente
risiede. Dal 1996 i suoi lavori sono apparsi in personali e collettive in Europa e Stati Uniti.
Nel 1999 inaugura la serie My Grandmothers, che visualizza le percezioni del sè di diverse
giovani donne interrogate sulla propria immagine dopo cinquant’anni. Nel 2004 è invitata a
esporre presso il Deutsche Guggenheim a Berlino e il Marugame Genichiro-Inokuma
Museum of Contemporary Art (Kagawa, Giappone). Una mostra della sua recente serie
Fairy Tale, che indaga le relazioni tra donne giovani e anziane, viene organizzata dallo
Hara Museum of Contemporary Art (Tokyo) nel 2005. Ha tenuto varie mostre personali,
presso il Museum of Fine Arts a Houston nel 2007 e il Tokyo Metropolitan Museum of
Photography nel 2009, e altre ancora. Contemporaneamente all’esposizione presso La
Biennale di Venezia, il National Museum of Modern Art di Osaka le dedicherà una vasta
panoramica sulla sua produzione artistica.
Sito ufficiale dell’artista: http://www.yanagimiwa.net/e/index.html
info/immagini: Maria Cristina Gasperini/Istituto Giapponese di Cultura www.jfroma.it
tel 06 3224754 fax 06 3222165 gasperini@jfroma.it
Come si evince dai primi lavori, come Elevator Girls o dalle serie più recenti, My Grandmothers e
Fairy Tale, Miwa Yanagi è un’artista che ha trattato la “morte” nelle sue giovani e vecchie trickster
attraverso l’esclusivo utilizzo dei legami di sangue e l’adozione di un atteggiamento del tutto
positivo verso le circostanze della vita, dedalo di passato, presente e futuro. Così, se l’ascensore è
una metafora della morte in viaggio attraverso spazio e tempo, e il “sè” di cinquanta anni dopo
protagonista di My Grandmothers è la morte stessa, stavolta la Yanagi si confronta con la morte
come il comandante di una brigata che marcia nel labirinto della morte, in un tentativo paradossale
di trovare il vero significato della vita non ancora nata.
Tale sensazione, che evoca il dolore, è la sensazione della “morte” umana eterna, espressa
attraverso donne giovani e vecchie. Ma allo stesso tempo ogni forma di esistenza si manifesta
attraverso la memoria di una molecola di “morte”. Alcune di queste esistono per un solo istante,
mentre altre intraprendono viaggi e sembrano permanere per un lasso di tempo simile all’eternità.
La mobilità e la fluidità della morte infinita sembrano venire scoperte dalla Yanagi in un momento
di “vita”.
Un’allegoria, dunque, estremamente semplice da capire a dispetto di età e luogo d’origine di
ciascuno, che si tuffa nella retina con lo stesso grado di purezza e, attraverso la “storia” visuale,
conduce a un mondo unico, yanagi-esque, di sensazioni in cui i bambini si fanno adulti, gli adulti si
fanno ancora più adulti, e gli adulti più adulti si fanno sempre più adulti, fino a una trasposizione
per cui i sempre più adulti sono riletti da bambini, in un orizzonte che, grazie a sofisticati toni
umoristici che pervadono l’espressione artistica, non mancherà di raccogliere i consensi del
pubblico…
Hiroshi Minamishima
Commissario del Padiglione Giappone
presso la 52. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia
con il contributo di Byblos Art Gallery
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Collezione privata Verona
01
ottobre 2009
Miwa Yanagi – My Grandmothers
Dal primo ottobre al 20 novembre 2009
fotografia
Location
ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA
Roma, Via Antonio Gramsci, 74, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 74, (Roma)
Orario di apertura
lun-ven 9-12.30/13.30-18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18 La mostra è introdotta da
conferenza di Filippo Maggia, , chief curator presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Autore