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Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia
La mostra esplora una scena giovane e in divenire, presentando al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, in collaborazione con la Fondazione Victoria - The Art of being Contemporary di Mosca, dedica una grande esposizione all’arte contemporanea russa: Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia, a cura di Francesco Bonami e Irene Calderoni. La mostra è realizzata con il Patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il 2011 sarà all’insegna dello scambio reciproco tra Italia e Russia e la mostra anticipa il programma delle iniziative culturali organizzate in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia.
La mostra esplora una scena giovane e in divenire, presentando al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale. Il sistema dell’arte contemporanea in Russia si è formato negli anni Novanta, in concomitanza con gli estremi rivolgimenti politici e sociali seguiti alla caduta dell’Unione Sovietica. In quel periodo molti artisti hanno considerato l’arte uno strumento d’intervento sociale, un mezzo per agire direttamente sulla realtà, nella grande tradizione dell’avanguardia storica. La nuova arte aveva connotazioni politiche e un’estetica radicale, caratterizzata dal gusto per la provocazione e lo scandalo. Oggi l’arte contemporanea russa è entrata in una nuova fase della sua evoluzione, come ha dichiarato Anatoly Osmolovsky, uno tra i più interessanti e influenti artisti russi. L’idea della pratica artistica come forma di azione diretta ha lasciato spazio a un approccio più riflessivo che mette al centro l’opera d’arte, riconsiderando l’eredità modernista e le sue ambizioni di rinnovamento sociale ed estetico. Il titolo della mostra, Modernikon, fonde il riferimento al moderno con la più classica delle forme artistiche russe, è una parola sospesa tra presente e passato, tra l’idea di un’immagine che vuol essere nuova e attuale e, al contrario, la mitologia di un progetto culturale superato.
Gli artisti in mostra gettano uno sguardo su questo luogo sospeso, creando immagini caratterizzate da una forte impronta autoriflessiva. Alcuni, tra cui lo stesso Osmolovsky, Dmitry Gutov, Victor Alimpiev, Vladimir Logutov, Stas Shuripa rivendicano lo spazio di un discorso artistico autonomo, di un’opera d’arte indipendente dalla rappresentazione della realtà, esplorando le potenzialità di ogni mezzo espressivo e di ogni genere artistico, da quelli più tradizionali quali pittura e scultura a quelli contemporanei come il video e l’installazione.
Altri artisti percorrono una strada differente, recuperando immagini passate e ricaricandole di dinamismo e materialità. Alexandra Galkina, Yakov Kazhdan, Anna Parkina, David Ter-Oganyan si appropriano di un immaginario artistico riconoscibile, dal Suprematismo e Costruttivismo alla cinematografia sovietica d’avanguardia, per crearne uno del tutto nuovo, che parla del proprio tempo, di pressanti questioni politiche e sociali.
Queste emergono più direttamente nel lavoro di artisti quali Olga Chernysheva, Sergey Bratkov, Alina Gutkina, che pur con linguaggi molto differenti esprimono un’urgenza di racconto della realtà, dall’umanità post-sovietica alla giovane scena underground alla poesia della vita quotidiana, immagini-documento che interrogano se stesse e il proprio statuto di verità. Un’opera in mostra, realizzata da Arseny Zhilyaev, riassume simbolicamente questo percorso. Creando un monumento-archivio dell’avanguardia radicale
degli anni Novanta, Zhilyaev crea una mitologia dell’artista di ieri e, allo stesso tempo, apre il discorso ad un nuovo spazio di creazione rivoluzionaria. L’esposizione include 20 artisti, alcuni dei quali già conosciuti sulla scena internazionale e altri emergenti, che lavorano in una molteplicità di mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura, al video alla fotografia all’installazione.
Oltre ad opere già esistenti sono incluse numerose nuove produzioni commissionate per l’esposizione. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo, pubblicato da SRR Press, che contiene la documentazione delle opere e saggi di critici italiani e russi. Nel corso dell’esposizione, saranno organizzati numerosi incontri di approfondimento, conferenze, rassegne cinematografiche, attività educative per adulti e bambini.
LISTA DEGLI ARTISTI IN MOSTRA
− Victor Alimpiev, Mosca, 1973. Vive e lavora a Mosca.
− Alexandra Auerbakh, Mosca, 1985. Vive a lavora a Mosca.
− Sergey Bratkov, Kharkiv, Ucraina,1960. Vive e lavora a Mosca.
− Olga Chernysheva, Mosca, 1962. Vive e lavora a Mosca.
− Alexandra Galkina, Mosca, 1982. Vive e lavora a Mosca.
− Dmitri Gutov, Mosca, 1960. Vive e lavora a Mosca.
− Alina Gutkina, Mosca, 1985. Vive a Mosca
− Iced Architects (Igor Bury - Pavlodar (Kazakhistan) 1961;
Ilya Voznesensky - Mosca 1970; Alexei Kononenko - Kiev (Ucraina) 1968;
Mikhail Leiken - Volgograd 1962; Vera Samorodova - Shcherbinka (Regione
moscovita) 1974; Sergey Sitar - Mosca 1969) Vivono e lavorano a Mosca.
Comunicato stampa
− Yakov Kazhdan, Mosca, 1973. Vive e lavora a Mosca.
− Elena Kovylina, Mosca, 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Andrey Kuzkin, Mosca, 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Vladimir Logutov, Samara 1980. Vive e lavora a Samara.
− Anatoly Osmolovsky, Mosca, 1969. Vive e lavora a Mosca.
− Anna Parkina, Mosca, 1979. Vive e lavora a Mosca.
− Pavel Pepperstein, Mosca, 1966. Vive e lavora a Mosca.
– Anastasia Ryabova, Mosca, 1985. Vive a Mosca.
− Sergey Sapozhnikov / Albert Pogorelkin, Rostov-on-Don, 1984. Vivono e
lavorano a Mosca
− Stanislav Shuripa, South Sakhalinsk (Isola dell’Estremo Oriente
appartenente alla Russia), 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Ter-Oganyan David, Rostov-on-Don, 1981. Vive e lavora a Mosca.
− Zhilyaev Arseny, Voronezh, 1984. Vive e lavora a Mosca e a Goteborg.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Giovedì 23 settembre 2010
dalle 19 alle 21
MODERNIKON. Arte Contemporanea dalla Russia
Inaugurazione, performance e aperitivo
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con la Fondazione Victoria - The Art of being Contemporary di Mosca, dedica una grande esposizione all’arte contemporanea russa: Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia. La mostra presenta al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale.
Performance:
dalle 19.00
Andrey Kuzkin
Nell'opera in mostra, Levitation Heroes, l’artista ha dato vita ad un gruppo di giganti modellati con pane e sale, che sembrano imprigionati tra le mura dello spazio espositivo. In occasione dell'inaugurazione al pubblico della mostra, Kuzkin prenderà posto all'interno dell'installazione, sospendendosi, nudo, con un'amaca a 6 metri d'altezza, sopra le proprie sculture, per alludere al possibile riscatto sulla caducità della vita.
Iced Architects
Gli Iced Architects propongono una casa sospesa, una piattaforma agganciata alla facciata dell'edificio che offre asilo temporaneo ai senzatetto e la possibilità di ricevere assistenza dall'interno. Dall'inaugurazione e per tre giorni consecutivi gli architetti vivranno e dormiranno sulla loro casa, collocata sulla facciata della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Elena Kovylina
Elena Kovylina è un'artista nota per le proprie performance intense e provocatorie attraverso cui riflette sulla società contemporanea, indagando sul ruolo della donna, sull'utopia della democrazia e dell'uguaglianza di diritti e libertà nella Russia post Sovietica. In questa performance l'artista interpreta una raffinata signora borghese che invita il pubblico ad unirsi a lei per una elegante merenda. Ospiti e pubblico saranno sorpresi e allarmati dall'improvviso svilupparsi di un violento incendio. La signora manterrà la sua pacifica eleganza, incurante del mondo intorno a lei che viene ridotto in cenere.
Il 2011 sarà all’insegna dello scambio reciproco tra Italia e Russia e la mostra anticipa il programma delle iniziative culturali organizzate in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia.
La mostra esplora una scena giovane e in divenire, presentando al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale. Il sistema dell’arte contemporanea in Russia si è formato negli anni Novanta, in concomitanza con gli estremi rivolgimenti politici e sociali seguiti alla caduta dell’Unione Sovietica. In quel periodo molti artisti hanno considerato l’arte uno strumento d’intervento sociale, un mezzo per agire direttamente sulla realtà, nella grande tradizione dell’avanguardia storica. La nuova arte aveva connotazioni politiche e un’estetica radicale, caratterizzata dal gusto per la provocazione e lo scandalo. Oggi l’arte contemporanea russa è entrata in una nuova fase della sua evoluzione, come ha dichiarato Anatoly Osmolovsky, uno tra i più interessanti e influenti artisti russi. L’idea della pratica artistica come forma di azione diretta ha lasciato spazio a un approccio più riflessivo che mette al centro l’opera d’arte, riconsiderando l’eredità modernista e le sue ambizioni di rinnovamento sociale ed estetico. Il titolo della mostra, Modernikon, fonde il riferimento al moderno con la più classica delle forme artistiche russe, è una parola sospesa tra presente e passato, tra l’idea di un’immagine che vuol essere nuova e attuale e, al contrario, la mitologia di un progetto culturale superato.
Gli artisti in mostra gettano uno sguardo su questo luogo sospeso, creando immagini caratterizzate da una forte impronta autoriflessiva. Alcuni, tra cui lo stesso Osmolovsky, Dmitry Gutov, Victor Alimpiev, Vladimir Logutov, Stas Shuripa rivendicano lo spazio di un discorso artistico autonomo, di un’opera d’arte indipendente dalla rappresentazione della realtà, esplorando le potenzialità di ogni mezzo espressivo e di ogni genere artistico, da quelli più tradizionali quali pittura e scultura a quelli contemporanei come il video e l’installazione.
Altri artisti percorrono una strada differente, recuperando immagini passate e ricaricandole di dinamismo e materialità. Alexandra Galkina, Yakov Kazhdan, Anna Parkina, David Ter-Oganyan si appropriano di un immaginario artistico riconoscibile, dal Suprematismo e Costruttivismo alla cinematografia sovietica d’avanguardia, per crearne uno del tutto nuovo, che parla del proprio tempo, di pressanti questioni politiche e sociali.
Queste emergono più direttamente nel lavoro di artisti quali Olga Chernysheva, Sergey Bratkov, Alina Gutkina, che pur con linguaggi molto differenti esprimono un’urgenza di racconto della realtà, dall’umanità post-sovietica alla giovane scena underground alla poesia della vita quotidiana, immagini-documento che interrogano se stesse e il proprio statuto di verità. Un’opera in mostra, realizzata da Arseny Zhilyaev, riassume simbolicamente questo percorso. Creando un monumento-archivio dell’avanguardia radicale
degli anni Novanta, Zhilyaev crea una mitologia dell’artista di ieri e, allo stesso tempo, apre il discorso ad un nuovo spazio di creazione rivoluzionaria. L’esposizione include 20 artisti, alcuni dei quali già conosciuti sulla scena internazionale e altri emergenti, che lavorano in una molteplicità di mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura, al video alla fotografia all’installazione.
Oltre ad opere già esistenti sono incluse numerose nuove produzioni commissionate per l’esposizione. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo, pubblicato da SRR Press, che contiene la documentazione delle opere e saggi di critici italiani e russi. Nel corso dell’esposizione, saranno organizzati numerosi incontri di approfondimento, conferenze, rassegne cinematografiche, attività educative per adulti e bambini.
LISTA DEGLI ARTISTI IN MOSTRA
− Victor Alimpiev, Mosca, 1973. Vive e lavora a Mosca.
− Alexandra Auerbakh, Mosca, 1985. Vive a lavora a Mosca.
− Sergey Bratkov, Kharkiv, Ucraina,1960. Vive e lavora a Mosca.
− Olga Chernysheva, Mosca, 1962. Vive e lavora a Mosca.
− Alexandra Galkina, Mosca, 1982. Vive e lavora a Mosca.
− Dmitri Gutov, Mosca, 1960. Vive e lavora a Mosca.
− Alina Gutkina, Mosca, 1985. Vive a Mosca
− Iced Architects (Igor Bury - Pavlodar (Kazakhistan) 1961;
Ilya Voznesensky - Mosca 1970; Alexei Kononenko - Kiev (Ucraina) 1968;
Mikhail Leiken - Volgograd 1962; Vera Samorodova - Shcherbinka (Regione
moscovita) 1974; Sergey Sitar - Mosca 1969) Vivono e lavorano a Mosca.
Comunicato stampa
− Yakov Kazhdan, Mosca, 1973. Vive e lavora a Mosca.
− Elena Kovylina, Mosca, 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Andrey Kuzkin, Mosca, 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Vladimir Logutov, Samara 1980. Vive e lavora a Samara.
− Anatoly Osmolovsky, Mosca, 1969. Vive e lavora a Mosca.
− Anna Parkina, Mosca, 1979. Vive e lavora a Mosca.
− Pavel Pepperstein, Mosca, 1966. Vive e lavora a Mosca.
– Anastasia Ryabova, Mosca, 1985. Vive a Mosca.
− Sergey Sapozhnikov / Albert Pogorelkin, Rostov-on-Don, 1984. Vivono e
lavorano a Mosca
− Stanislav Shuripa, South Sakhalinsk (Isola dell’Estremo Oriente
appartenente alla Russia), 1971. Vive e lavora a Mosca.
− Ter-Oganyan David, Rostov-on-Don, 1981. Vive e lavora a Mosca.
− Zhilyaev Arseny, Voronezh, 1984. Vive e lavora a Mosca e a Goteborg.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Giovedì 23 settembre 2010
dalle 19 alle 21
MODERNIKON. Arte Contemporanea dalla Russia
Inaugurazione, performance e aperitivo
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con la Fondazione Victoria - The Art of being Contemporary di Mosca, dedica una grande esposizione all’arte contemporanea russa: Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia. La mostra presenta al pubblico le più nuove ed interessanti ricerche artistiche di un Paese che solo di recente si è proposto sulla scena internazionale.
Performance:
dalle 19.00
Andrey Kuzkin
Nell'opera in mostra, Levitation Heroes, l’artista ha dato vita ad un gruppo di giganti modellati con pane e sale, che sembrano imprigionati tra le mura dello spazio espositivo. In occasione dell'inaugurazione al pubblico della mostra, Kuzkin prenderà posto all'interno dell'installazione, sospendendosi, nudo, con un'amaca a 6 metri d'altezza, sopra le proprie sculture, per alludere al possibile riscatto sulla caducità della vita.
Iced Architects
Gli Iced Architects propongono una casa sospesa, una piattaforma agganciata alla facciata dell'edificio che offre asilo temporaneo ai senzatetto e la possibilità di ricevere assistenza dall'interno. Dall'inaugurazione e per tre giorni consecutivi gli architetti vivranno e dormiranno sulla loro casa, collocata sulla facciata della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Elena Kovylina
Elena Kovylina è un'artista nota per le proprie performance intense e provocatorie attraverso cui riflette sulla società contemporanea, indagando sul ruolo della donna, sull'utopia della democrazia e dell'uguaglianza di diritti e libertà nella Russia post Sovietica. In questa performance l'artista interpreta una raffinata signora borghese che invita il pubblico ad unirsi a lei per una elegante merenda. Ospiti e pubblico saranno sorpresi e allarmati dall'improvviso svilupparsi di un violento incendio. La signora manterrà la sua pacifica eleganza, incurante del mondo intorno a lei che viene ridotto in cenere.
23
settembre 2010
Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia
Dal 23 settembre 2010 al 27 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Biglietti
Intero € 5, Gruppi € 4, Ridotto € 3
Orario di apertura
Mar-Mer-Ven 14-20
Giov 14-23 (dalle 20 alle 23 l'ingresso è gratuito)
Sab-Dom 12-20
Lunedì chiuso. Chiusura spazio espositivo:
Venerdì 24 dicembre
Sabato 25 dicembre
Venerdì 31 dicembre
Sabato 1 gennaio
Vernissage
23 Settembre 2010, ore 18.30 Durante l'inaugurazione il pubblico potrà assistere alle performance di Andrey Kuzkin, Iced Architects e Elena Kovylina.
Autore
Curatore