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Modigliani | Picasso | Jacob
Gouaches, disegni, incisioni
Comunicato stampa
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La storia dell’amicizia tra Modigliani, Picasso e Max Jacob è quella di un sodalizio umano, artistico e intellettuale che nasce nella bohème della Parigi degli inizi del novecento e continua per tutta la vita dei tre artisti, e oltre, nella memoria che Picasso conserva dei due amici scomparsi da tempo.
Max Jacob conosce Picasso nel 1901, in occasione di una mostra in cui l’artista spagnolo presenta alcuni quadri ispirati a Toulouse Lautrec. Max Jacob, poeta e pittore, arrivato anni prima a Parigi dalla Bretagna, figlio di un modesto sarto ebreo, ha venticinque anni. Picasso, da poco in Francia, ne ha venti, e si stabilisce a casa dell’amico non molto tempo dopo. Nel 1907, sarà Max Jacob a seguire Picasso a Montmartre, dove insieme vivono al Bateau-Lavoir. L’anno prima era arrivato dall’Italia Amedeo Modigliani. Jacob diventa così un testimone d’eccezione della nascita del cubismo, di cui subisce l’influenza, evidente nelle opere di quegli anni dalle figure composte di forme geometriche, e secondo alcuni sarebbe proprio un ritratto del poeta la figura di sinistra delle Démoiselles d’Avignon, dipinte nel 1907. Sarà Kahnweiler, mercante di Picasso, a creare l’occasione per unire il lavoro dei due amici: nel 1910 esce l’opera Saint Matorel di Jacob, illustrata da acqueforti di Picasso.
Nel 1916 Modigliani dipinge un celebre ritratto dell’amico poeta. E’ il periodo in cui l’arte d’avanguardia si è spostata da Montmartre a Montparnasse, e in quello stesso anno i tre amici partecipano insieme in una mostra “L’art moderne en France”: Modigliani con un ritratto, Picasso con le Démoiselles d’Avignon, e Max Cyprien Jacob con due paesaggi a pastello. L’anno prima Jacob, dopo anni di visioni mistiche, aveva rinunciato all’ebraismo e si era convertito al cattolicesimo con il nome del martire cristiano Cipriano. Picasso era stato il suo padrino di battesimo.
Modigliani morirà di lì a poco, nel 1920, consumato dalla tubercolosi. Max Jacob, arrestato nel 1944 in quanto ebreo dai nazisti, morirà di polmonite nel campo di concentramento di Drancy, da dove partivano i convogli per la Germania. Ma Jacob rimane nei pensieri di Picasso, che nel ’53 dipinge un ritratto dell’amico, e nel ’58, in una caricatura, traccia una freccia puntata su una figura e scrive “assomiglia a Max Jacob”.
La mostra presenta circa quaranta opere tra gouaches e disegni dipinti da Amedeo Modigliani, Max Jacob, Pablo Picasso tra gli anni dieci e venti, all’epoca della loro assidua frequentazioni. Ritratti di amici comuni e artisti del milieu parigino, scene di teatro, di circo, interni di caffè, personaggi ambigui e creature marginali, resti di tavole imbandite e giocatori di carte. Un mondo di contraddizioni, scandali, poesia, frequentazioni mondane e sodalizi intellettuali, caducità umana e ricerca della verità, di cui una poesia di Jacob contenuta nell’opera Le Cornet à dés (1917), dedicata a Picasso, e intitolata Génerosité espagnole, è l’eco sublimato letterariamente:
“Sur la conduite de la Vie …
Par un Espagnol de mes amis
le roi d'Espagne m'a fait donner
trois gros diamants sur une
chemise, une collerette de dentelle
sur une veste de toréador, un
portefeuille contenant des
recommandations sur la conduite de la vie .”
Max Jacob – Biografia
1876 Max Jacob nasce a Quimper l’11 luglio.
1894 E’ ammesso al Concorso Generale di dissertazione francese e ottiene l’ottava menzione. Si iscrive alla Scuola Coloniale di Parigi che abbandona nel 1897 per consacrarsi alla carriera artistica.
1898 Critico d’arte per il Moniteur des arts con lo pseudonimo di Leon David.
1901 Incontra a Parigi Pablo Picasso.
1902 Lavora come scrivano d’avvocato, precettore, magazziniere presso l’“Entrepôt Voltaire”. Divide con Picasso una stanza nel Boulevard Voltaire.
1904 Incontra Andrè Salmon e Apollinaire.
1907 Abita in rue Ravignan al numero 7. Frequenta i pittori e i poeti del Bateau-Lavoir. Viene presentato a Braque da Apollinaire.
1909 Prima visione di Gesù. Adesione al cattolicesimo.
1911 Si trasferisce al Bateau-Lavoir al numero 13 di rue Ravignan, nell’atelier precedentemente occupato da Andrè Salmon e Pierre Mac-Orlan.
1913 Trascorre l’estate a Céret con Braque, Picasso e Juan Gris.
1914 Riformato, vive a Parigi in rue Gabrielle al numero 17 e si presta da intermediario fra i suoi amici arruolati.
1915 Il 18 febbraio Cyprien Max Jacob viene battezzato nel Convento di Sion. Picasso gli è padrino.
1916 Frequenta Montparnasse. Modigliani fa il suo ritratto.
1917 Muore suo padre Lazare. Appare nel coro di un dramma surrealista del suo amico Apollinaire: Les Mammelles de Tirésias. Pubblica per suo conto Le cornet à dès.
1919 Pierre Berlin mette in scena Ruffian toujours, truand jamais di Max Jacob.
Recandosi all’Opera, dove si rappresentava El Sombrero di Manuel de Falla con la scenografia di Picasso, viene investito da un’automobile e ricoverato all’ospedale Lariboisière. Presenta Raymond Radiguet a Jean Cocteau.
1920 Mostra di gouaches alla galleria Bernheim-Jeune.
1921 Si ritira a Saint-Benoît-sur-Loire e vive nel monastero. Collabora alla rivista di Julien Lanoé La Ligne de coeur, a Nantes, sotto lo pseudonimo di Morven le Gaélique.
1925 Viaggio in Italia.
1926 Viaggio in Spagna.
1927 Ritorno a Parigi.
1928 Abita in rue Nollet nella stessa casa dove vive il musicista Henri Sauguet.
1929 Viene ancora una volta investito da un’automobile.
1933 E’ nominato cavaliere della Légion d’Honneur.
1936 Recita le sue poesie sulla scena dei Noctambules. Espone le sue gouaches alla galleria aperta da Christian Dior. Ritorno definitivo a Saint-Benoît-sur-Loire dove alloggia presso Madame Persillard. Muore sua madre.
1942 In aprile, l’ultimo viaggio a Quimper per i funerali della sorella Delphine.
1944 In quanto ebreo, Max Jacob viene arrestato dalla Gestapo il 24 febbraio, alle 11 del mattino. Condotto alla prigione d’Orléans, è poi trasferito a Drancy il 28 febbraio. Muore il 5 marzo di polmonite. Provvisoriamente sepolto a Ivry, i suoi resti saranno trasferiti nel cimitero di Saint-Benoît-sur-Loire il 5 marzo del 1949.
Amedeo Modigliani – Biografia
1884 Nasce a Livorno da Flaminio Modigliani e da Eugenia Garsin, ultimo di quattro figli. La famiglia, di religione ebraica, vanta una discendenza (non verificabile) dal filosofo Spinoza.
1895 Inizia gli studi liceali. Si ammala gravemente di pleurite e durante la malattia esprime il desiderio di disegnare. La madre, nel diario personale, annota che Dedo (così viene chiamato in famiglia) potrebbe diventare un artista.
1901 A causa della salute precaria, passa l’inverno al sud: Napoli, Capri, Amalfi, poi visita Roma, Firenze, Venezia. Entra così in contatto con tutte le più importanti espressioni dell’arte italiana. Scopre anche l’arte arcaica ed egizia.
1902 Si iscrive alla Scuola Libera di Nudo a Firenze. Frequenta anche le lezioni di Fattori.
1903 Si iscrive alla Scuola di Belle Arti di Venezia. Visita la Biennale e scopre l’arte di Cézanne e Van Gogh. Conosce Ortiz de Zarate.
1906 Si trasferisce a Parigi, e si iscrive all’Accademia Colarossi. Conosce il fauvismo e le opere di Toulouse Lautrec, il periodo blu di Picasso, e l’esposizione al Salon des Indépendants.
1907 Conosce Paul Alexandre, suo medico curante, che acquista il quadro La Juive, e lo convince a iscriversi al Salon des Indépendants.
1908 Il 20 marzo espone al Salon des Indépendants con sei opere. Tra il 1907 e il 1909 sembra che Modigliani abbai realizzato delle sculture in legno.
1909 Lacero e malnutrito torna nell’estate a Livorno. Rientrato a Parigi, Alexandre lo presenta al padre che gli compra sei dipinti. Incontra lo scultore portoghese Souza Cardoso, con il quale comincia a lavorare e ad esporre.
1910 Espone sei opere al Salon des Indépendants.
1911 Espone sette delle sculture eseguite nello studio di Souza Cardoso in rue Colonel Combes.
1912 Espone al Salon d’Automne sette sculture in pietra. Ortiz de Zarate lo trova svenuto nello studio, e organizza una colletta per mandarlo in Italia, dove compie l’ultimo viaggio.
1914 Incontra la poetessa anglo-sudafricana Béatrice Hastings, e nello stesso anno conosce il mercante, Paul Guillaume, presentatogli da Max Jacob, che in una lettera a Giovanni a Scheiwiller in data del 1932 rivendica di essere stato in quegli anni l’unico ad acquistare le opere di Modigliani.
Lascia la scultura.
1916 Conosce il poeta polacco Leopold Zborowski, che diventa poi suo mercante, e di cui esegue il primo ritratto. Partecipa a esposizioni collettive.
1917 Incontra Jeanne Hébuterne. Dipinge a casa di Zborowski, dove lavorano anche Soutine, e, nello stesso edificio, alloggia Kisling. Prima personale, tramite Zborowski, alla galleria Berte Weill. Vengono esposte trentadue opere, ma i nudi fanno scandalo e vengono censurate dalla polizia.
1918 La salute di Modigliani peggiora e a marzo Jeanne è incinta. La coppia, con la madre di Jeanne e la famiglia Zborowski, parte per Nizza, dove Modigliani conosce Survage. Il 29 novembre nasce Jeanne.
1919 Torna a Parigi dove apprende, per corrispondenza, che Jeanne è nuovamente incinta. Il 14 giugno Jeanne torna a Parigi e il 7 luglio Amedeo si impegna per iscritto a sposarla non appena saranno pronti i documenti e firma, davanti a testimoni. Espone al Salon d’Automne.
1920 Cade in agonia il 18 gennaio e viene portato in ospedale, dove muore il 24 dello stesso mese. Il 26 gennaio si svolgono i funerali e, nello stesso giorno Jeanne, incinta di otto mesi, si uccide gettandosi dal quinto piano della casa dei genitori.
Pablo Picasso – Biografia
1881 Nasce il 25 ottobre a Malaga.
1891-94 La famiglia si trasferisce a La Coruña, dove il padre, insegnante di disegno, è stato nominato professore nella scuola d’arte locale. Sotto la guida paterna, il piccolo Pablo studia disegno e pittura, dimostrando un innato talento artistico.
1895-96 La famiglia si trasferisce a Barcellona, dove Picasso, nonostante la giovane età, frequenta i corsi superiori dell’Accademia di Belle Arti. Nel 1896, in Calle de La Plata, apre il suo primo studio di pittura.
1897 Dipinge il quadro Scienza e Carità, che espone con successo a Madrid e poi a Malaga, dove viene premiato con una medaglia d’oro. In autunno viene ammesso alla Real Accademia de San Ferdinando di Madrid.
1900 Con l’amico Carlos Casagemas compie il suo primo viaggio a Parigi.
1901 Dopo alcuni mesi a Madrid, rientra a Parigi per esporre nella sua prima mostra nella galleria del mercante Ambrosie Vollard. Dipinge alcuni ritratti e La camera blu, che segnano l’inizio del cosiddetto “periodo blu”. Conosce Max Jacob, con cui stringe una forte amicizia. Muore suicida l’amico Carlos Casagemas, al quale dedica il famoso quadro Il funerale di Casagemas, dominato da tonalità blu e azzurre.
1904 Dopo essere tornato in Spagna per alcuni periodi, si stabilisce definitivamente a Parigi, al Bateau-Lavoir. Si appassiona al mondo del circo e dipinge opere dai toni più chiari e con tematiche meno angoscianti: il cosiddetto “periodo rosa”.
1907 Affascinato dalla semplificazione delle sculture proto-iberiche, dall’arte africana e dalle opere di Cézanne realizza Les Demoiselles d’Avignon. Conosce Georges Braque, con cui lavorerà negli anni successivi a strettissimo contatto, dando vita al cubismo.
1912 Dal “cubismo analitico”, caratterizzato da una minuziosa scomposizione della forma, passa con la Natura morta con sedia impagliata al “cubismo sintetico”, che recupera forme maggiormente riconoscibili tratte dalla realtà.
1913 Prime mostre dedicate alla pittura cubista a Parigi, Berlino e New York.
1914 L’inizio della guerra segna la disgregazione del movimento cubista. Picasso realizza alcuni ritratti utilizzando una tecnica classica e tradizionale, pur non abbandonando le sue ricerche e sperimentazioni.
1916 Inizia la sua collaborazione con Jean Cocteau ed Erik Satie. Per i Balletti Russi di Sergej Diaghilev realizzerà negli anni scenografie e costumi.
1917 Si reca a Roma con Cocteau per lavorare al balletto Parade di Diaghilev.
1918 Sposa la ballerina Olga Koklova, componente dei Balletti Russi. Da lei avrà il figlio Paulo.
1920 Dipinge nature morte e nudi secondo il nuovo stile monumentale e classicheggiante, come Tre donne alla fonte del ’21.
1925 Breton esalta in un suo scritto l’importanza dell’opera di Picasso per il movimento surrealista. Espone alla prima mostra su “La Peinture Surréaliste” alla Galleria Pierre di Parigi.
1928 Si appassiona sempre di più alla scultura; inizia a frequentare lo studio dello scultore Julio Gonzalez.
1930 Per Albert Skira realizza trenta acqueforti per illustrare Le Metamorfosi di Ovidio.
1931 Pubblica per Vollard Le Chef-d’oeuvre inconnu di Balzac.
1932 Alla galleria Georges Petit di Parigi viene allestita una grande retrospettiva di Picasso.
1934 Compie un lungo viaggio in Spagna. Assiste a numerose corride e ne elabora il tema in dipinti, disegni ed acqueforti.
1935 Dalla convivenza con la nuova compagna Marie Thérèse Walter nasce la figlia Maïa.
1936 Il 18 luglio inizia la guerra civile spagnola e Picasso si schiera dalla parte dei repubblicani, contro Franco.
1937 Dipinge Guernica, ispirato alla distruzione della città avvenuta il 26 aprile dello stesso anno per opera dei bombardieri tedeschi.
1938 Il Comitato Nazionale di Sostegno alla Spagna organizza una mostra itinerante di Picasso in Inghilterra, con l’esposizione di Guernica e dei suoi dipinti preparatori. L’anno successivo la mostra verrà presentata anche a New York, Los Angeles, Chicago e San Francisco.
1945 Conosce i fratelli Moulot ed inizia ad appassionarsi alla tecnica della litografia, realizzando una prima serie di opere sul tema della “tauromachia”.
1947 Si reca a Vallauris, presso il laboratorio di ceramiche Madoura di Georges Ramié. Inizia a produrre una serie di ceramiche sul tema del Ratto delle sabine di Poussin.
1950 Continua a dedicarsi alla scultura e crea le famose opere La capra e Donna con carrozza, realizzate assemblando alla creta gli oggetti di scarto più disparati.
1953 Si separa dalla compagna Françoise Gilot, da cui ha avuto i figli Claude e Paloma.
1963 A Barcellona viene inaugurato il Museo Picasso.
1964-67 Importanti retrospettive a Toronto, Tokyo, Parigi, Londra, New York.
1973 L’8 aprile, all’età di novantadue anni, Picasso si spegne a Mougins.
Max Jacob conosce Picasso nel 1901, in occasione di una mostra in cui l’artista spagnolo presenta alcuni quadri ispirati a Toulouse Lautrec. Max Jacob, poeta e pittore, arrivato anni prima a Parigi dalla Bretagna, figlio di un modesto sarto ebreo, ha venticinque anni. Picasso, da poco in Francia, ne ha venti, e si stabilisce a casa dell’amico non molto tempo dopo. Nel 1907, sarà Max Jacob a seguire Picasso a Montmartre, dove insieme vivono al Bateau-Lavoir. L’anno prima era arrivato dall’Italia Amedeo Modigliani. Jacob diventa così un testimone d’eccezione della nascita del cubismo, di cui subisce l’influenza, evidente nelle opere di quegli anni dalle figure composte di forme geometriche, e secondo alcuni sarebbe proprio un ritratto del poeta la figura di sinistra delle Démoiselles d’Avignon, dipinte nel 1907. Sarà Kahnweiler, mercante di Picasso, a creare l’occasione per unire il lavoro dei due amici: nel 1910 esce l’opera Saint Matorel di Jacob, illustrata da acqueforti di Picasso.
Nel 1916 Modigliani dipinge un celebre ritratto dell’amico poeta. E’ il periodo in cui l’arte d’avanguardia si è spostata da Montmartre a Montparnasse, e in quello stesso anno i tre amici partecipano insieme in una mostra “L’art moderne en France”: Modigliani con un ritratto, Picasso con le Démoiselles d’Avignon, e Max Cyprien Jacob con due paesaggi a pastello. L’anno prima Jacob, dopo anni di visioni mistiche, aveva rinunciato all’ebraismo e si era convertito al cattolicesimo con il nome del martire cristiano Cipriano. Picasso era stato il suo padrino di battesimo.
Modigliani morirà di lì a poco, nel 1920, consumato dalla tubercolosi. Max Jacob, arrestato nel 1944 in quanto ebreo dai nazisti, morirà di polmonite nel campo di concentramento di Drancy, da dove partivano i convogli per la Germania. Ma Jacob rimane nei pensieri di Picasso, che nel ’53 dipinge un ritratto dell’amico, e nel ’58, in una caricatura, traccia una freccia puntata su una figura e scrive “assomiglia a Max Jacob”.
La mostra presenta circa quaranta opere tra gouaches e disegni dipinti da Amedeo Modigliani, Max Jacob, Pablo Picasso tra gli anni dieci e venti, all’epoca della loro assidua frequentazioni. Ritratti di amici comuni e artisti del milieu parigino, scene di teatro, di circo, interni di caffè, personaggi ambigui e creature marginali, resti di tavole imbandite e giocatori di carte. Un mondo di contraddizioni, scandali, poesia, frequentazioni mondane e sodalizi intellettuali, caducità umana e ricerca della verità, di cui una poesia di Jacob contenuta nell’opera Le Cornet à dés (1917), dedicata a Picasso, e intitolata Génerosité espagnole, è l’eco sublimato letterariamente:
“Sur la conduite de la Vie …
Par un Espagnol de mes amis
le roi d'Espagne m'a fait donner
trois gros diamants sur une
chemise, une collerette de dentelle
sur une veste de toréador, un
portefeuille contenant des
recommandations sur la conduite de la vie .”
Max Jacob – Biografia
1876 Max Jacob nasce a Quimper l’11 luglio.
1894 E’ ammesso al Concorso Generale di dissertazione francese e ottiene l’ottava menzione. Si iscrive alla Scuola Coloniale di Parigi che abbandona nel 1897 per consacrarsi alla carriera artistica.
1898 Critico d’arte per il Moniteur des arts con lo pseudonimo di Leon David.
1901 Incontra a Parigi Pablo Picasso.
1902 Lavora come scrivano d’avvocato, precettore, magazziniere presso l’“Entrepôt Voltaire”. Divide con Picasso una stanza nel Boulevard Voltaire.
1904 Incontra Andrè Salmon e Apollinaire.
1907 Abita in rue Ravignan al numero 7. Frequenta i pittori e i poeti del Bateau-Lavoir. Viene presentato a Braque da Apollinaire.
1909 Prima visione di Gesù. Adesione al cattolicesimo.
1911 Si trasferisce al Bateau-Lavoir al numero 13 di rue Ravignan, nell’atelier precedentemente occupato da Andrè Salmon e Pierre Mac-Orlan.
1913 Trascorre l’estate a Céret con Braque, Picasso e Juan Gris.
1914 Riformato, vive a Parigi in rue Gabrielle al numero 17 e si presta da intermediario fra i suoi amici arruolati.
1915 Il 18 febbraio Cyprien Max Jacob viene battezzato nel Convento di Sion. Picasso gli è padrino.
1916 Frequenta Montparnasse. Modigliani fa il suo ritratto.
1917 Muore suo padre Lazare. Appare nel coro di un dramma surrealista del suo amico Apollinaire: Les Mammelles de Tirésias. Pubblica per suo conto Le cornet à dès.
1919 Pierre Berlin mette in scena Ruffian toujours, truand jamais di Max Jacob.
Recandosi all’Opera, dove si rappresentava El Sombrero di Manuel de Falla con la scenografia di Picasso, viene investito da un’automobile e ricoverato all’ospedale Lariboisière. Presenta Raymond Radiguet a Jean Cocteau.
1920 Mostra di gouaches alla galleria Bernheim-Jeune.
1921 Si ritira a Saint-Benoît-sur-Loire e vive nel monastero. Collabora alla rivista di Julien Lanoé La Ligne de coeur, a Nantes, sotto lo pseudonimo di Morven le Gaélique.
1925 Viaggio in Italia.
1926 Viaggio in Spagna.
1927 Ritorno a Parigi.
1928 Abita in rue Nollet nella stessa casa dove vive il musicista Henri Sauguet.
1929 Viene ancora una volta investito da un’automobile.
1933 E’ nominato cavaliere della Légion d’Honneur.
1936 Recita le sue poesie sulla scena dei Noctambules. Espone le sue gouaches alla galleria aperta da Christian Dior. Ritorno definitivo a Saint-Benoît-sur-Loire dove alloggia presso Madame Persillard. Muore sua madre.
1942 In aprile, l’ultimo viaggio a Quimper per i funerali della sorella Delphine.
1944 In quanto ebreo, Max Jacob viene arrestato dalla Gestapo il 24 febbraio, alle 11 del mattino. Condotto alla prigione d’Orléans, è poi trasferito a Drancy il 28 febbraio. Muore il 5 marzo di polmonite. Provvisoriamente sepolto a Ivry, i suoi resti saranno trasferiti nel cimitero di Saint-Benoît-sur-Loire il 5 marzo del 1949.
Amedeo Modigliani – Biografia
1884 Nasce a Livorno da Flaminio Modigliani e da Eugenia Garsin, ultimo di quattro figli. La famiglia, di religione ebraica, vanta una discendenza (non verificabile) dal filosofo Spinoza.
1895 Inizia gli studi liceali. Si ammala gravemente di pleurite e durante la malattia esprime il desiderio di disegnare. La madre, nel diario personale, annota che Dedo (così viene chiamato in famiglia) potrebbe diventare un artista.
1901 A causa della salute precaria, passa l’inverno al sud: Napoli, Capri, Amalfi, poi visita Roma, Firenze, Venezia. Entra così in contatto con tutte le più importanti espressioni dell’arte italiana. Scopre anche l’arte arcaica ed egizia.
1902 Si iscrive alla Scuola Libera di Nudo a Firenze. Frequenta anche le lezioni di Fattori.
1903 Si iscrive alla Scuola di Belle Arti di Venezia. Visita la Biennale e scopre l’arte di Cézanne e Van Gogh. Conosce Ortiz de Zarate.
1906 Si trasferisce a Parigi, e si iscrive all’Accademia Colarossi. Conosce il fauvismo e le opere di Toulouse Lautrec, il periodo blu di Picasso, e l’esposizione al Salon des Indépendants.
1907 Conosce Paul Alexandre, suo medico curante, che acquista il quadro La Juive, e lo convince a iscriversi al Salon des Indépendants.
1908 Il 20 marzo espone al Salon des Indépendants con sei opere. Tra il 1907 e il 1909 sembra che Modigliani abbai realizzato delle sculture in legno.
1909 Lacero e malnutrito torna nell’estate a Livorno. Rientrato a Parigi, Alexandre lo presenta al padre che gli compra sei dipinti. Incontra lo scultore portoghese Souza Cardoso, con il quale comincia a lavorare e ad esporre.
1910 Espone sei opere al Salon des Indépendants.
1911 Espone sette delle sculture eseguite nello studio di Souza Cardoso in rue Colonel Combes.
1912 Espone al Salon d’Automne sette sculture in pietra. Ortiz de Zarate lo trova svenuto nello studio, e organizza una colletta per mandarlo in Italia, dove compie l’ultimo viaggio.
1914 Incontra la poetessa anglo-sudafricana Béatrice Hastings, e nello stesso anno conosce il mercante, Paul Guillaume, presentatogli da Max Jacob, che in una lettera a Giovanni a Scheiwiller in data del 1932 rivendica di essere stato in quegli anni l’unico ad acquistare le opere di Modigliani.
Lascia la scultura.
1916 Conosce il poeta polacco Leopold Zborowski, che diventa poi suo mercante, e di cui esegue il primo ritratto. Partecipa a esposizioni collettive.
1917 Incontra Jeanne Hébuterne. Dipinge a casa di Zborowski, dove lavorano anche Soutine, e, nello stesso edificio, alloggia Kisling. Prima personale, tramite Zborowski, alla galleria Berte Weill. Vengono esposte trentadue opere, ma i nudi fanno scandalo e vengono censurate dalla polizia.
1918 La salute di Modigliani peggiora e a marzo Jeanne è incinta. La coppia, con la madre di Jeanne e la famiglia Zborowski, parte per Nizza, dove Modigliani conosce Survage. Il 29 novembre nasce Jeanne.
1919 Torna a Parigi dove apprende, per corrispondenza, che Jeanne è nuovamente incinta. Il 14 giugno Jeanne torna a Parigi e il 7 luglio Amedeo si impegna per iscritto a sposarla non appena saranno pronti i documenti e firma, davanti a testimoni. Espone al Salon d’Automne.
1920 Cade in agonia il 18 gennaio e viene portato in ospedale, dove muore il 24 dello stesso mese. Il 26 gennaio si svolgono i funerali e, nello stesso giorno Jeanne, incinta di otto mesi, si uccide gettandosi dal quinto piano della casa dei genitori.
Pablo Picasso – Biografia
1881 Nasce il 25 ottobre a Malaga.
1891-94 La famiglia si trasferisce a La Coruña, dove il padre, insegnante di disegno, è stato nominato professore nella scuola d’arte locale. Sotto la guida paterna, il piccolo Pablo studia disegno e pittura, dimostrando un innato talento artistico.
1895-96 La famiglia si trasferisce a Barcellona, dove Picasso, nonostante la giovane età, frequenta i corsi superiori dell’Accademia di Belle Arti. Nel 1896, in Calle de La Plata, apre il suo primo studio di pittura.
1897 Dipinge il quadro Scienza e Carità, che espone con successo a Madrid e poi a Malaga, dove viene premiato con una medaglia d’oro. In autunno viene ammesso alla Real Accademia de San Ferdinando di Madrid.
1900 Con l’amico Carlos Casagemas compie il suo primo viaggio a Parigi.
1901 Dopo alcuni mesi a Madrid, rientra a Parigi per esporre nella sua prima mostra nella galleria del mercante Ambrosie Vollard. Dipinge alcuni ritratti e La camera blu, che segnano l’inizio del cosiddetto “periodo blu”. Conosce Max Jacob, con cui stringe una forte amicizia. Muore suicida l’amico Carlos Casagemas, al quale dedica il famoso quadro Il funerale di Casagemas, dominato da tonalità blu e azzurre.
1904 Dopo essere tornato in Spagna per alcuni periodi, si stabilisce definitivamente a Parigi, al Bateau-Lavoir. Si appassiona al mondo del circo e dipinge opere dai toni più chiari e con tematiche meno angoscianti: il cosiddetto “periodo rosa”.
1907 Affascinato dalla semplificazione delle sculture proto-iberiche, dall’arte africana e dalle opere di Cézanne realizza Les Demoiselles d’Avignon. Conosce Georges Braque, con cui lavorerà negli anni successivi a strettissimo contatto, dando vita al cubismo.
1912 Dal “cubismo analitico”, caratterizzato da una minuziosa scomposizione della forma, passa con la Natura morta con sedia impagliata al “cubismo sintetico”, che recupera forme maggiormente riconoscibili tratte dalla realtà.
1913 Prime mostre dedicate alla pittura cubista a Parigi, Berlino e New York.
1914 L’inizio della guerra segna la disgregazione del movimento cubista. Picasso realizza alcuni ritratti utilizzando una tecnica classica e tradizionale, pur non abbandonando le sue ricerche e sperimentazioni.
1916 Inizia la sua collaborazione con Jean Cocteau ed Erik Satie. Per i Balletti Russi di Sergej Diaghilev realizzerà negli anni scenografie e costumi.
1917 Si reca a Roma con Cocteau per lavorare al balletto Parade di Diaghilev.
1918 Sposa la ballerina Olga Koklova, componente dei Balletti Russi. Da lei avrà il figlio Paulo.
1920 Dipinge nature morte e nudi secondo il nuovo stile monumentale e classicheggiante, come Tre donne alla fonte del ’21.
1925 Breton esalta in un suo scritto l’importanza dell’opera di Picasso per il movimento surrealista. Espone alla prima mostra su “La Peinture Surréaliste” alla Galleria Pierre di Parigi.
1928 Si appassiona sempre di più alla scultura; inizia a frequentare lo studio dello scultore Julio Gonzalez.
1930 Per Albert Skira realizza trenta acqueforti per illustrare Le Metamorfosi di Ovidio.
1931 Pubblica per Vollard Le Chef-d’oeuvre inconnu di Balzac.
1932 Alla galleria Georges Petit di Parigi viene allestita una grande retrospettiva di Picasso.
1934 Compie un lungo viaggio in Spagna. Assiste a numerose corride e ne elabora il tema in dipinti, disegni ed acqueforti.
1935 Dalla convivenza con la nuova compagna Marie Thérèse Walter nasce la figlia Maïa.
1936 Il 18 luglio inizia la guerra civile spagnola e Picasso si schiera dalla parte dei repubblicani, contro Franco.
1937 Dipinge Guernica, ispirato alla distruzione della città avvenuta il 26 aprile dello stesso anno per opera dei bombardieri tedeschi.
1938 Il Comitato Nazionale di Sostegno alla Spagna organizza una mostra itinerante di Picasso in Inghilterra, con l’esposizione di Guernica e dei suoi dipinti preparatori. L’anno successivo la mostra verrà presentata anche a New York, Los Angeles, Chicago e San Francisco.
1945 Conosce i fratelli Moulot ed inizia ad appassionarsi alla tecnica della litografia, realizzando una prima serie di opere sul tema della “tauromachia”.
1947 Si reca a Vallauris, presso il laboratorio di ceramiche Madoura di Georges Ramié. Inizia a produrre una serie di ceramiche sul tema del Ratto delle sabine di Poussin.
1950 Continua a dedicarsi alla scultura e crea le famose opere La capra e Donna con carrozza, realizzate assemblando alla creta gli oggetti di scarto più disparati.
1953 Si separa dalla compagna Françoise Gilot, da cui ha avuto i figli Claude e Paloma.
1963 A Barcellona viene inaugurato il Museo Picasso.
1964-67 Importanti retrospettive a Toronto, Tokyo, Parigi, Londra, New York.
1973 L’8 aprile, all’età di novantadue anni, Picasso si spegne a Mougins.
05
dicembre 2006
Modigliani | Picasso | Jacob
Dal 05 dicembre 2006 al 10 febbraio 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
STUDIO GUASTALLA
Milano, Via Senato, 24, (Milano)
Milano, Via Senato, 24, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 15-19
Vernissage
5 Dicembre 2006, ore 18-21
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