Sala 1 espone i ritratti di Mojmir Ježek per richiamare la riflessione su questo genere, oggi trascurato, che può invece ritrovare una valenza stimolante come opera d’arte contemporanea. L’interpretazione originale dell’autore, in questo settore, merita tutta l’attenzione.

L’eclettico artista, anche illustratore, indaga uno dei più antichi temi dell’arte e lo affronta con gusto e materiali assolutamente attuali: utilizzando la gommapiuma dipinta e contenuta da punti metallici, che ora imprigionano ora rilasciano la materia formando un morbido bassorilievo da cui emergono i lineamenti del volto impresso.
L’opera-oggetto gioca sul contrasto statico e inerte del ritratto, che qui si dilata attraverso superfici e cromatismi dinamici.

La decisione della mostra nasce anche dall’intento di rendere la galleria un “cantiere aperto”, non solo per esibire, ma soprattutto per creare un’atmosfera d’atelier, offrendo al pubblico la possibilità di seguire l’artista che, durante l’inaugurazione, eseguirà un suo lavoro. Sarà inoltre possibile commissionarne uno, riscoprendo così la più antica tradizione della committenza legata al ritratto.
Ultimamente ha rivolto la sua attenzione verso questo nuovo lavoro, tenendo lo sguardo sul corpo femminile e sui volti: l’artista ritrae alcuni personaggi quali Roberto D’Agostino, Idi Amin Dada (apparso nella collettiva “Pagine nere” alla galleria l’Attico a Roma), Fabio Sargentini ed Amnon Barzel.
La mostra verrà ospitata nella galleria insieme all’ allestimento semi-permanente dello scultore Tito a cura di Giuseppe Apella.
L’evento è curato da Chiara Piermattei Masetti e coordinato da Barbara Santamato per Sala 1.
Testi in catalogo di Roberto Gramiccia e Fabio Sargentini.

Si ringrazia l' azienda agricola Taurino e La Luisa - Tenuta dei conti Stajano - per lo sponsor.
Per contatti: 06 7008691; 3409008073