Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Molinaro | Pappolla | Siniscalco – Warning!
L’immagine brulicante della città contemporanea, cantiere sempre aperto e realtà in fieri, diventa metafora del cammino evolutivo percorso da ogni artista: la ricerca dello Stile, compromesso tra reminescenze del passato e rivoluzioni che guardano al futuro, risulta un approdo mai definitivo, un perenne lavorio che impegna spesso una vita intera.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Warning!
Warning! Achtung! Attenzione lavori in corso!
La città contemporanea è un cantiere in continuo allestimento: il ventre della metropoli viene svuotato e riempito di cemento, attraversato da treni, gli edifici non più funzionali finiscono con l’essere ben presto demoliti mentre gli scheletri di ferro dei palazzi in costruzione dominano il paesaggio delle periferie.
Lavori continuamente in corso, che sembra non debbano avere mai fine, perché per ogni cantiere che chiude ce ne sono altri due pronti ad essere aperti, proprio lì accanto.
E così l’immagine brulicante e continuamente in fieri di una metropoli diventa metafora del processo creativo, della ricerca della Forma e della sua continua metamorfosi ed evoluzione.
Spesso lacerante e problematico, in altri casi giocoso e spensierato, il processo che dovrebbe portare alla conquista del tanto agognato “Stile” e della dimensione espressiva più congeniale non conduce ad un approdo definitivo.
Come una città che punta ad ampliarsi nei quartieri moderni ma al contempo a preservare il suo cuore antico, anche l’artista scava tra reminescenze e suggestioni, si fa “poeta”, “colui che crea”, ma anche demolitore di luoghi comuni e portatore di rivoluzioni.
Difficile dunque trovare un equilibrio tra forze centrifughe: è un cammino che dura spesso una vita intera, un cantiere sempre aperto.
Spesso lungo questo cammino, che pur bisogna percorrere da soli, si incontrano compagni di viaggio, si condividono paesaggi e mete. Questa mostra ci accompagna lungo le strade percorse da Dario Molinaro, Jonathan Pappolla e Raffaele Siniscalco: tre percorsi paralleli che prendono il via, per tutti e tre, nel 1985 e che, in barba alla geometria tradizionale, sono destinati ad intersecarsi.
Eclettica la scelta dei soggetti operata da Dario Molinaro, artista onnivoro per il quale mondi reali e mondi immaginari sono ugualmente degni di essere rappresentati, spesso sovrapposti. Non ci sono limiti per questa irriverente ricerca che scardina dall’interno l’immaginario dell’uomo medio, un mondo fatto di cartoon e belle donne, di pubblicità e favole ascoltate da piccoli. La parola, con tutto il suo bagaglio evocativo, spesso enigmatico, accompagna costantemente l’immagine e genera effetti stranianti, paradossali.
Jonathan Pappolla apre le porte ad una dimensione distorta ed allucinata: la figura femminile, tradizionalmente emblema del Bello artistico, subisce un processo di trasfigurazione assumendo tratti di mostruosità, mentre il mostro per eccellenza, il drago, e “l’altro”, l’alieno, vengono immortalati in atteggiamenti e gesti tipicamente umani. La scelta di cromie acide ed innaturali – che non si trovano in natura – ci scaraventa, nostro malgrado, in una inquietante dimensione surreale.
La mostra propone una breve escursione attraverso i paesaggi poetici tracciati da Raffaele Siniscalco: dimensioni oniriche e metafisiche, immagini dominate dal colore o perse nella soluzione del bianco/nero, mondi in cui rifugiarsi o dai quali rifuggire, strade lungo le quali incontrare gli strambi personaggi usciti dalla mente dell’artista e, se si guarda bene, l’artista stesso.
Annalisa Mentana
Warning! Achtung! Attenzione lavori in corso!
La città contemporanea è un cantiere in continuo allestimento: il ventre della metropoli viene svuotato e riempito di cemento, attraversato da treni, gli edifici non più funzionali finiscono con l’essere ben presto demoliti mentre gli scheletri di ferro dei palazzi in costruzione dominano il paesaggio delle periferie.
Lavori continuamente in corso, che sembra non debbano avere mai fine, perché per ogni cantiere che chiude ce ne sono altri due pronti ad essere aperti, proprio lì accanto.
E così l’immagine brulicante e continuamente in fieri di una metropoli diventa metafora del processo creativo, della ricerca della Forma e della sua continua metamorfosi ed evoluzione.
Spesso lacerante e problematico, in altri casi giocoso e spensierato, il processo che dovrebbe portare alla conquista del tanto agognato “Stile” e della dimensione espressiva più congeniale non conduce ad un approdo definitivo.
Come una città che punta ad ampliarsi nei quartieri moderni ma al contempo a preservare il suo cuore antico, anche l’artista scava tra reminescenze e suggestioni, si fa “poeta”, “colui che crea”, ma anche demolitore di luoghi comuni e portatore di rivoluzioni.
Difficile dunque trovare un equilibrio tra forze centrifughe: è un cammino che dura spesso una vita intera, un cantiere sempre aperto.
Spesso lungo questo cammino, che pur bisogna percorrere da soli, si incontrano compagni di viaggio, si condividono paesaggi e mete. Questa mostra ci accompagna lungo le strade percorse da Dario Molinaro, Jonathan Pappolla e Raffaele Siniscalco: tre percorsi paralleli che prendono il via, per tutti e tre, nel 1985 e che, in barba alla geometria tradizionale, sono destinati ad intersecarsi.
Eclettica la scelta dei soggetti operata da Dario Molinaro, artista onnivoro per il quale mondi reali e mondi immaginari sono ugualmente degni di essere rappresentati, spesso sovrapposti. Non ci sono limiti per questa irriverente ricerca che scardina dall’interno l’immaginario dell’uomo medio, un mondo fatto di cartoon e belle donne, di pubblicità e favole ascoltate da piccoli. La parola, con tutto il suo bagaglio evocativo, spesso enigmatico, accompagna costantemente l’immagine e genera effetti stranianti, paradossali.
Jonathan Pappolla apre le porte ad una dimensione distorta ed allucinata: la figura femminile, tradizionalmente emblema del Bello artistico, subisce un processo di trasfigurazione assumendo tratti di mostruosità, mentre il mostro per eccellenza, il drago, e “l’altro”, l’alieno, vengono immortalati in atteggiamenti e gesti tipicamente umani. La scelta di cromie acide ed innaturali – che non si trovano in natura – ci scaraventa, nostro malgrado, in una inquietante dimensione surreale.
La mostra propone una breve escursione attraverso i paesaggi poetici tracciati da Raffaele Siniscalco: dimensioni oniriche e metafisiche, immagini dominate dal colore o perse nella soluzione del bianco/nero, mondi in cui rifugiarsi o dai quali rifuggire, strade lungo le quali incontrare gli strambi personaggi usciti dalla mente dell’artista e, se si guarda bene, l’artista stesso.
Annalisa Mentana
28
agosto 2009
Molinaro | Pappolla | Siniscalco – Warning!
Dal 28 al 30 agosto 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Pietramontecorvino, Borgo medievale, (Foggia)
Pietramontecorvino, Borgo medievale, (Foggia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle h.19.00 alle 24.00
Vernissage
28 Agosto 2009, ore 19
Autore
Curatore