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Molte spiritualità
La mostra propone molte interpretazioni della spiritualità, sintomatiche dei diversi modi di sentire contemporanei. Gli artisti sono stati invitati ad interrogarsi sul loro modo di sentire la spiritualità oggi.
Comunicato stampa
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Rosetta Berardi / Paola Belletti / Silvia Bellettini / Caterina Biancolella / Maria Grazia Cimatti / Paola Codeluppi / Christian Contin / Agostino Cordelli / Elisa Eusebi / Filippo Farneti / Michele Frank / Marcello Galvani / Maria Elena Gramolelli / Gianluca Liverani / Stefano Meldolesi / Lia Pari / Patrizia Piccino / Antonio Rinaldi / Nadia Trotta.
La mostra propone molte interpretazioni della spiritualità, sintomatiche dei diversi modi di sentire
contemporanei. In mostra ci saranno opere fotografiche di Gian Luca Liverani, Patrizia Piccino, Paola Codeluppi, Michele Frank, Marcello Galvani, Agostino Cordelli, Christian Contin, Lia Pari, Maria Elena Gramolelli, installazioni di Rosetta Berardi, Maria Grazia Cimatti, Lia Pari, Nadia Trotta, pergamene di Paola Belletti, dipinti di Caterina Biancolella e Silvia Bellettini, ed una performance di Filippo Farneti ed Elisa Eusebi, curata dal giovane regista Antonio Rinaldi.
Gli artisti sono stati invitati ad interrogarsi sul loro modo di sentire la spiritualità oggi.
Il 21 dicembre 2004 alle ore 21.30, nella Sala Forum della Seconda Circoscrizione, in Via Berlinguer 11, (RA), verrà proiettato il video del regista Stefano Meldolesi, "Esplumeor".
Meldolesi, attivo d propone con questo lavoro un ritratto-intervista al grande poeta anconetano Franco Scataglini (Ancona’ 1930-Numana’ 1994) che ha lasciato un’opera importante e imponente ormai riconosciuta dalla critica, che lo pone fra le massime figure della poesia secolare.
Di per sé il titolo di questa mostra dice tutto e nulla. Preannuncia una moltitudine, tipica di ogni collettiva, potrebbe obiettare qualcuno. COLLETTIVA è già una parola che mette ansia. E' finita da parecchio tempo l'epoca dei collettivi, collettivi politici, scolastici, di quartiere, femminili, collettivi di ogni tipo, comunità. Eppure, dopo la loro scomparsa, dopo la perdita del centro teorizzata da Vattimo, dagli anni ottanta in poi, e nonostante tutto quel che è accaduto, gli artisti continuano ad esporre in collettive. La scelta, che si può definire insensata e delirante, è dettata da due fattori: il primo è senz’altro la difficoltà a trovare spazi per esporre intere e personali ricerche, il secondo è sintomo di un esigenza al confronto con il lavoro degli altri.
L’argomento del confronto in questo caso verte su quel che forse non è tangibile agli occhi dei più, quel che spesso non si può vedere o non si vuol vedere, quel che sentiamo e si mostra come un segno della nostra spiritualità. L’intento di questa mostra è comunicare di come ci sia spiritualità anche in un filo d'erba, in un raggio di sole colto all'improvviso sul viso del nostro amico, sui resti di un banchetto d'immagini divorati ad un'inaugurazione, su foglie trasparenti, su sagome leggere come ombre, su presenze avvertibili, anche se non visibili, nella contemplazione di altari collocati lungo le strade in luoghi di incidenti, nel prendersi cura di un malato, in una stanza d’ospedale. Vorremmo distogliervi un attimo dalle vostre belle case calde per catapultarvi dentro scene intime ed insolite. Una volta dicevano che al freddo ci sia amava di più. Al freddo, per vedere questa mostra, vorremmo scaldarvi con le immagini che ogni artista presenta. Premettiamo subito di non addurre pretese. Non vogliamo rendere la vostra domenica migliore di quella precedente. Non vi promettiamo un mondo migliore, non cerchiamo voti perché ci soffermiamo a parlare di spiritualità. Diversamente da quel che ha affermato Bush, non stiamo a dirvi che la conoscenza di Gesù ha cambiato le nostre vite, né noi vogliamo cambiare le vostre, anzi, lassù, Qualcuno ce ne scampi dal compiere analogo scempio…
La mostra propone molte interpretazioni della spiritualità, sintomatiche dei diversi modi di sentire
contemporanei. In mostra ci saranno opere fotografiche di Gian Luca Liverani, Patrizia Piccino, Paola Codeluppi, Michele Frank, Marcello Galvani, Agostino Cordelli, Christian Contin, Lia Pari, Maria Elena Gramolelli, installazioni di Rosetta Berardi, Maria Grazia Cimatti, Lia Pari, Nadia Trotta, pergamene di Paola Belletti, dipinti di Caterina Biancolella e Silvia Bellettini, ed una performance di Filippo Farneti ed Elisa Eusebi, curata dal giovane regista Antonio Rinaldi.
Gli artisti sono stati invitati ad interrogarsi sul loro modo di sentire la spiritualità oggi.
Il 21 dicembre 2004 alle ore 21.30, nella Sala Forum della Seconda Circoscrizione, in Via Berlinguer 11, (RA), verrà proiettato il video del regista Stefano Meldolesi, "Esplumeor".
Meldolesi, attivo d propone con questo lavoro un ritratto-intervista al grande poeta anconetano Franco Scataglini (Ancona’ 1930-Numana’ 1994) che ha lasciato un’opera importante e imponente ormai riconosciuta dalla critica, che lo pone fra le massime figure della poesia secolare.
Di per sé il titolo di questa mostra dice tutto e nulla. Preannuncia una moltitudine, tipica di ogni collettiva, potrebbe obiettare qualcuno. COLLETTIVA è già una parola che mette ansia. E' finita da parecchio tempo l'epoca dei collettivi, collettivi politici, scolastici, di quartiere, femminili, collettivi di ogni tipo, comunità. Eppure, dopo la loro scomparsa, dopo la perdita del centro teorizzata da Vattimo, dagli anni ottanta in poi, e nonostante tutto quel che è accaduto, gli artisti continuano ad esporre in collettive. La scelta, che si può definire insensata e delirante, è dettata da due fattori: il primo è senz’altro la difficoltà a trovare spazi per esporre intere e personali ricerche, il secondo è sintomo di un esigenza al confronto con il lavoro degli altri.
L’argomento del confronto in questo caso verte su quel che forse non è tangibile agli occhi dei più, quel che spesso non si può vedere o non si vuol vedere, quel che sentiamo e si mostra come un segno della nostra spiritualità. L’intento di questa mostra è comunicare di come ci sia spiritualità anche in un filo d'erba, in un raggio di sole colto all'improvviso sul viso del nostro amico, sui resti di un banchetto d'immagini divorati ad un'inaugurazione, su foglie trasparenti, su sagome leggere come ombre, su presenze avvertibili, anche se non visibili, nella contemplazione di altari collocati lungo le strade in luoghi di incidenti, nel prendersi cura di un malato, in una stanza d’ospedale. Vorremmo distogliervi un attimo dalle vostre belle case calde per catapultarvi dentro scene intime ed insolite. Una volta dicevano che al freddo ci sia amava di più. Al freddo, per vedere questa mostra, vorremmo scaldarvi con le immagini che ogni artista presenta. Premettiamo subito di non addurre pretese. Non vogliamo rendere la vostra domenica migliore di quella precedente. Non vi promettiamo un mondo migliore, non cerchiamo voti perché ci soffermiamo a parlare di spiritualità. Diversamente da quel che ha affermato Bush, non stiamo a dirvi che la conoscenza di Gesù ha cambiato le nostre vite, né noi vogliamo cambiare le vostre, anzi, lassù, Qualcuno ce ne scampi dal compiere analogo scempio…
18
dicembre 2004
Molte spiritualità
Dal 18 al 31 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
SPAZIO FOTOGRAFICO GIANLUCA LIVERANI
Ravenna, Via Cella, 94, (Ravenna)
Ravenna, Via Cella, 94, (Ravenna)
Vernissage
18 Dicembre 2004, ore 17.00
Curatore