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Mondo Pop Show
Pop Surrealism e Urban Art in disegni, tele, tavole, ma anche in mirabilia, gadgets, serigrafie. Per un’arte di contaminazione: decorativa, riproducibile, attualissima. Protagonisti assoluti, gli artisti internazionali che hanno fatto il successo della galleria romana Mondo Pop.
Comunicato stampa
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Proseguendo l'esperienza di collaborazione con giovani gallerie attente alle tendenze artistiche più vitali della scena contemporanea internazionale, la Galleria Miomao di Perugia apre le porte al progetto transpop della MondoPOP Gallery di Roma: una rassegna di opere trasgressive, trasversali, transnazionali che sintetizzano la linea di ricerca della galleria romana nel campo della Urban e Pop Surrealist Art.
L’arte come rifugio, come divertissement, come decorazione. L'arte come ficcante traccia urbana, come estenuazione surreale, come feticcio neo-pop. L'arte come mix di generi e codici, come contaminazione di disegno e pittura, come innesto di racconto e icona.
A interpretare la ricerca della MondoPOP Gallery sono convocati i massimi artisti internazionali dell'attuale scena Urban e Pop Surrealism: Glenn Barr, poliedrico protagonista dell'ambiente underground di Detroit; l'indo-canadese Gary Taxali, con la grafica spregiudicata e irriverente di pupazzi-icona ormai noti in tutto il mondo; la lituana Jana Brike, con le atmosfere di glaciale e sospesa sensualità del suo pantheon infantile; Charles Krafft, con la riedizione in porcellana di Delft di disturbanti oggetti della memoria. E ancora: Gary Baseman, star di un pop affollato di icone molli, riportate dall'identità di plastica a un'ambigua, disturbante carnalità; David Vecchiato aka Diavù, con la sua ossessiva ricerca di un'umanità vera e primordiale; Dan Barry, con 'combines' poetici e ironici; lo scozzese Paul Barnes e Tiffany Liu, con le allegorie folk e miniaturistiche di un'arcadia poeticissima; Edward Robin Coronel, che traghetta in polveri di stelle immagini microscopiche di un'infanzia vista attraverso bolle di sapone; Mijn Shatie con la malinconia da carta da parati delle sue protagoniste femminili, campite su fondi di ricercata bidimensionalità; l'inglese Jon Burgeman, con i suoi tag post-dubuffet; Boris Hoppek, con i suoi feticci wall.
Ma pop significa reinvenzione di forma e forme, oltre le rigide divisioni di generi e arti. La mostra presenterà quindi anche oggetti e mirabilia del pop firmati da grandi nomi, dal tedesco Jim Avignon alla giapponese Naoshi all'australiano Jeremyville: vinili e skate desks customizzati; taglieri/manifesto; serigrafie d'autore.
Il poliedrico curatore e artista David Vecchiato (in arte Diavù), ormai noto al pubblico perugino dell'arte, sarà nei mesi seguenti ospite, con un personalissimo progetto wall painting, di Comma, festival di Urban Art promosso dalla città di Perugia che inaugura quest'anno la seconda edizione.
L’arte come rifugio, come divertissement, come decorazione. L'arte come ficcante traccia urbana, come estenuazione surreale, come feticcio neo-pop. L'arte come mix di generi e codici, come contaminazione di disegno e pittura, come innesto di racconto e icona.
A interpretare la ricerca della MondoPOP Gallery sono convocati i massimi artisti internazionali dell'attuale scena Urban e Pop Surrealism: Glenn Barr, poliedrico protagonista dell'ambiente underground di Detroit; l'indo-canadese Gary Taxali, con la grafica spregiudicata e irriverente di pupazzi-icona ormai noti in tutto il mondo; la lituana Jana Brike, con le atmosfere di glaciale e sospesa sensualità del suo pantheon infantile; Charles Krafft, con la riedizione in porcellana di Delft di disturbanti oggetti della memoria. E ancora: Gary Baseman, star di un pop affollato di icone molli, riportate dall'identità di plastica a un'ambigua, disturbante carnalità; David Vecchiato aka Diavù, con la sua ossessiva ricerca di un'umanità vera e primordiale; Dan Barry, con 'combines' poetici e ironici; lo scozzese Paul Barnes e Tiffany Liu, con le allegorie folk e miniaturistiche di un'arcadia poeticissima; Edward Robin Coronel, che traghetta in polveri di stelle immagini microscopiche di un'infanzia vista attraverso bolle di sapone; Mijn Shatie con la malinconia da carta da parati delle sue protagoniste femminili, campite su fondi di ricercata bidimensionalità; l'inglese Jon Burgeman, con i suoi tag post-dubuffet; Boris Hoppek, con i suoi feticci wall.
Ma pop significa reinvenzione di forma e forme, oltre le rigide divisioni di generi e arti. La mostra presenterà quindi anche oggetti e mirabilia del pop firmati da grandi nomi, dal tedesco Jim Avignon alla giapponese Naoshi all'australiano Jeremyville: vinili e skate desks customizzati; taglieri/manifesto; serigrafie d'autore.
Il poliedrico curatore e artista David Vecchiato (in arte Diavù), ormai noto al pubblico perugino dell'arte, sarà nei mesi seguenti ospite, con un personalissimo progetto wall painting, di Comma, festival di Urban Art promosso dalla città di Perugia che inaugura quest'anno la seconda edizione.
19
maggio 2012
Mondo Pop Show
Dal 19 maggio al 09 giugno 2012
arte contemporanea
giovane arte
disegno e grafica
giovane arte
disegno e grafica
Location
GALLERIA MIOMAO
Perugia, Via Podiani, 19, (Perugia)
Perugia, Via Podiani, 19, (Perugia)
Orario di apertura
da martedì a sabato, 15-19
Vernissage
19 Maggio 2012, ore 18.30
Autore
Curatore