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Monet dalle Collezioni del Musée d’Orsay
Un’eccezionale rassegna monografica dedicata al grande maestro francese, con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay
Comunicato stampa
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Un’eccezionale rassegna monografica dedicata al grande maestro francese,
con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay
La collaborazione tra la Città di Torino, e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Skira,
inaugurata nel 2012 con la mostra di Degas e proseguita nel 2013 con Renoir alla
GAM, si rinnova con una straordinaria esposizione dedicata a Claude MONET
(1840-1926), tra i protagonisti, con Manet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne e Renoir,
della grande stagione dell’Impressionismo francese, tra gli anni Ottanta dell’Ottocento
e il primo ventennio del Novecento.
Grazie a un nuovo importante accordo siglato tra la GAM - Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Torino, Skira editore e il Musée d’Orsay di Parigi, il
capoluogo piemontese ospita una mostra di grande valenza scientifica, esclusiva per la
qualità delle opere presentate, che illustreranno la poetica di Monet.
Il Musée d’Orsay, che conserva la collezione più importante dell’opera dell’artista, ha
concesso per quattro mesi oltre quaranta capolavori, per dare vita a una speciale
rassegna che documenta l’attività del maestro, testimoniando i momenti più
significativi e le svolte che, partendo dagli esordi, hanno portato l’artista a essere
considerato il padre dell’Impressionismo.
La curatela della mostra è affidata a Xavier Rey, Conservatore presso il Musée
d’Orsay e specialista di Monet, e a Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di
Torino.
Skira, in stretta collaborazione con la GAM, produce la rassegna, curandone gli
aspetti organizzativi e promozionali e pubblicandone il catalogo.
La mostra sarà allestita al primo piano della GAM, nella sala dell’Exhibition Area,
all’interno del percorso delle collezioni permanenti.
Dopo un esordio all’insegna del realismo courbettiano negli anni 60 dell’Ottocento, i
dipinti di Monet mostrano la cifra più pura dell’Impressionismo, prima di dare vita,
inizialmente tramite uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una
libertà e un lirismo sempre più marcati, a un intero capitolo dell’arte del XX secolo.
Gli studi condotti a partire dal 1980 hanno messo in luce alcuni aspetti meno
conosciuti del lavoro dell’artista, emersi nell’ultima importante retrospettiva parigina
dedicata al pittore organizzata dal Musée d’Orsay al Grand Palais nel 2010. La mostra
di Torino si prefigge, dunque, di presentare una selezione delle opere più significative
di Monet e di rendere omaggio a uno dei più grandi artisti francesi, facendo
comprendere il suo ruolo di figura chiave per la storia dell’arte.
A rendere la mostra di eccezionale interesse è la concessione di prestiti di diverse
opere mai prima presentate in Italia: un esempio su tutti è quello del grande
frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe, opera capitale nel percorso di
Monet per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en
plein air e come passaggio cruciale per giungere all’Impressionismo.
Per meglio contestualizzare questa straordinaria presenza, cui si lega anche il superbo
ritratto a figura intera di Madame Louis Joachim Gaudibert, sono stati selezionati
due prestigiosi nuclei di dipinti che documentano i luoghi che accolsero le fasi decisive
della sua ricerca, da un lato gli studi dei riflessi della luce sull’acqua ad
Argenteuil, dall’altro quelli legati al soggiorno di Vétheuil, che riprendono nello
studio della resa luminosa della neve il precoce motivo de La pie (La gazza),
anch’essa esposta.
Tra le opere rare poste in apertura di percorso è il trittico composto e appartenuto al
mercante Durand-Ruel, la cui azione fu decisa per l’affermazione dell’Impressionismo
e che svolse un ruolo di primo piano anche nelle vicende biografiche di Monet: la
composizione vede al centro il dipinto di Camille Pissaro, Entrée du village de
Voisins (1872), affiancato a sinistra da Alfred Sisley, L’’ile Saint-Denis (1872), e a
destra da Claude Monet, Bateaux de plaisance (1872).
La mostra documenta momenti decisivi di un arco cronologico che giunge sino al
1886, anno in cui Monet realizza l’emblematica figura intrisa di luce dell’Essai de
figure en plein air Femme à l’ombrelle tournée vers droite, affiancando ad essa
capolavori come La rue Montergueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878, con
l’immagine delle bandiere che si sfaldano nella luce parigina o Les villas à
Bordighera (1884) che restituisce gli sfolgoranti colori che egli registra nel suo primo
soggiorno nella Riviera ligure.
Ad evocare la ricchezza dell’ultima parte della produzione dell’artista sono altre
presenze d’eccezione come le due straordinarie versioni della Cattedrale di Rouen:
Le portail, temps gris e Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil: qui il
gioco di scelte cromatiche quasi antitetiche rimanda alla messa a punto di serie e
ripetizioni che egli compone tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, mentre in
Londres, le Parlement, l’architettura monumentale del parlamento inglese è ormai
pressoché dissolta nella luce.
L’esposizione consentirà dunque di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della
complessa evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la varietà e qualità
della sua tecnica pittorica, concentrando lo sguardo su temi e innovative soluzioni che
ne fanno il padre indiscusso dell’arte moderna.
con i capolavori dalle Collezioni del Musée d’Orsay
La collaborazione tra la Città di Torino, e l’asse Musée d’Orsay e gruppo Skira,
inaugurata nel 2012 con la mostra di Degas e proseguita nel 2013 con Renoir alla
GAM, si rinnova con una straordinaria esposizione dedicata a Claude MONET
(1840-1926), tra i protagonisti, con Manet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne e Renoir,
della grande stagione dell’Impressionismo francese, tra gli anni Ottanta dell’Ottocento
e il primo ventennio del Novecento.
Grazie a un nuovo importante accordo siglato tra la GAM - Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Torino, Skira editore e il Musée d’Orsay di Parigi, il
capoluogo piemontese ospita una mostra di grande valenza scientifica, esclusiva per la
qualità delle opere presentate, che illustreranno la poetica di Monet.
Il Musée d’Orsay, che conserva la collezione più importante dell’opera dell’artista, ha
concesso per quattro mesi oltre quaranta capolavori, per dare vita a una speciale
rassegna che documenta l’attività del maestro, testimoniando i momenti più
significativi e le svolte che, partendo dagli esordi, hanno portato l’artista a essere
considerato il padre dell’Impressionismo.
La curatela della mostra è affidata a Xavier Rey, Conservatore presso il Musée
d’Orsay e specialista di Monet, e a Virginia Bertone, Conservatrice della GAM di
Torino.
Skira, in stretta collaborazione con la GAM, produce la rassegna, curandone gli
aspetti organizzativi e promozionali e pubblicandone il catalogo.
La mostra sarà allestita al primo piano della GAM, nella sala dell’Exhibition Area,
all’interno del percorso delle collezioni permanenti.
Dopo un esordio all’insegna del realismo courbettiano negli anni 60 dell’Ottocento, i
dipinti di Monet mostrano la cifra più pura dell’Impressionismo, prima di dare vita,
inizialmente tramite uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una
libertà e un lirismo sempre più marcati, a un intero capitolo dell’arte del XX secolo.
Gli studi condotti a partire dal 1980 hanno messo in luce alcuni aspetti meno
conosciuti del lavoro dell’artista, emersi nell’ultima importante retrospettiva parigina
dedicata al pittore organizzata dal Musée d’Orsay al Grand Palais nel 2010. La mostra
di Torino si prefigge, dunque, di presentare una selezione delle opere più significative
di Monet e di rendere omaggio a uno dei più grandi artisti francesi, facendo
comprendere il suo ruolo di figura chiave per la storia dell’arte.
A rendere la mostra di eccezionale interesse è la concessione di prestiti di diverse
opere mai prima presentate in Italia: un esempio su tutti è quello del grande
frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe, opera capitale nel percorso di
Monet per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en
plein air e come passaggio cruciale per giungere all’Impressionismo.
Per meglio contestualizzare questa straordinaria presenza, cui si lega anche il superbo
ritratto a figura intera di Madame Louis Joachim Gaudibert, sono stati selezionati
due prestigiosi nuclei di dipinti che documentano i luoghi che accolsero le fasi decisive
della sua ricerca, da un lato gli studi dei riflessi della luce sull’acqua ad
Argenteuil, dall’altro quelli legati al soggiorno di Vétheuil, che riprendono nello
studio della resa luminosa della neve il precoce motivo de La pie (La gazza),
anch’essa esposta.
Tra le opere rare poste in apertura di percorso è il trittico composto e appartenuto al
mercante Durand-Ruel, la cui azione fu decisa per l’affermazione dell’Impressionismo
e che svolse un ruolo di primo piano anche nelle vicende biografiche di Monet: la
composizione vede al centro il dipinto di Camille Pissaro, Entrée du village de
Voisins (1872), affiancato a sinistra da Alfred Sisley, L’’ile Saint-Denis (1872), e a
destra da Claude Monet, Bateaux de plaisance (1872).
La mostra documenta momenti decisivi di un arco cronologico che giunge sino al
1886, anno in cui Monet realizza l’emblematica figura intrisa di luce dell’Essai de
figure en plein air Femme à l’ombrelle tournée vers droite, affiancando ad essa
capolavori come La rue Montergueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878, con
l’immagine delle bandiere che si sfaldano nella luce parigina o Les villas à
Bordighera (1884) che restituisce gli sfolgoranti colori che egli registra nel suo primo
soggiorno nella Riviera ligure.
Ad evocare la ricchezza dell’ultima parte della produzione dell’artista sono altre
presenze d’eccezione come le due straordinarie versioni della Cattedrale di Rouen:
Le portail, temps gris e Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil: qui il
gioco di scelte cromatiche quasi antitetiche rimanda alla messa a punto di serie e
ripetizioni che egli compone tra gli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta, mentre in
Londres, le Parlement, l’architettura monumentale del parlamento inglese è ormai
pressoché dissolta nella luce.
L’esposizione consentirà dunque di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della
complessa evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la varietà e qualità
della sua tecnica pittorica, concentrando lo sguardo su temi e innovative soluzioni che
ne fanno il padre indiscusso dell’arte moderna.
01
ottobre 2015
Monet dalle Collezioni del Musée d’Orsay
Dal primo ottobre 2015 al 14 febbraio 2016
arte moderna
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Torino, Via Magenta, 31, (Torino)
Biglietti
Intero € 12,00 Ridotto € 9,00 Gruppi € 8,00 Scuole € 5,00 Famiglia € 24,00 (2 adulti + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni) Ingresso libero con Abbonamento Musei, Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card
Orario di apertura
Lunedì chiuso. Da Martedì a Domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
1 Ottobre 2015, ore 18
Sito web
www.mostramonet.it
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore