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Money, fonte d’ispirazione comune
Una selezione di opere di artisti che hanno utilizzato nei loro lavori il denaro come icona (Angeli), come materia pittorica (Turcato), come soggetto (Bansky), come contestazione (Colosimo, Peter Hide 311065)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Franco Angeli classe 1935 si avvicina alla pittura da autodidatta, frequentando gli artisti
che gravitano intorno alle gallerie di piazza del popolo, nel momento di passaggio tra
l'informale e la pop art americana. Espone per la prima volta alla galleria "la salita" nel 1959
con Festa e Uncini e l'anno successivo, nella stessa galleria, con una personale. Esordisce con
una figurazione monocroma, dal nero al grigio, al verde: con i simboli della romanità e del
potere, espresso dalle aquile e dalle luci accanto a svastiche, croci, falci e martello e dollari.
Nel 1964 Angeli è presente alla XXXII biennale e alla mostra "8 giovani pittori Romani" alla
galleria "la tartaruga" di Roma. Per circa vent'anni mantiene viva la sua figuratività e la sua
ricerca esponendo in alcune rassegne nazionali ed internazionali. Franco Angeli muore a Roma
il 12 ottobre 1988.
Bansky è uno dei maggiori esponenti della street art. Il vero nome dell'artista non è noto. Si
sa tuttavia con certezza che è cresciuto a Bristol. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e
riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica che preferisce per i suoi
lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil che, proprio con Banksy, è arrivato a riscuotere un
successo sempre maggiore presso street artist di tutto il mondo.
Gianni Colosimo cresciuto nell’ambiente effervescente del teatro e delle performance
sperimentali degli anni Ottanta a Roma e raro caso di artista “non riconciliato” con la
scena dell’arte italiana, sta portando avanti con coerenza una linea di outsider critico verso il
sistema dell’arte.
Peter Hide 311065 nasce a Varese nel 1965 e si Laurea a Milano in Architettura-Design
nel 1994. Espone alla prima Biennale di Malta nel 1995 e vince il secondo premio. Espone a
Cumbria (GB) e a Londra nel 2003, Varese nel 2010, Berlino e Venezia nel 2011 e nello stesso
anno espone presso la galleria Orler di San Martino di Castrozza, a Milano, Brescia e a
Gallarate nel 2012, alla Triennale di Milano nel 2014, sempre con importanti collettive e ben
riuscite personali ove mette in “mostra” il denaro e il malessere della nostra società in maniera
scherzosa ed irriverente, in tutte le sue accezioni.
Giulio Turcato Compie studi di carattere artistico a Venezia, frequentando il liceo artistico
e la scuola di nudo, dopo periodi a Palermo e Milano nel 1942 espone la sua prima opera (una
maternita') alla Biennali di Venezia. Arriva a Roma nel 1943 dove inizia a frequentare
l'ambiente creativo della capitale frequentando Renato Guttuso, Antonio Corpora e Piero
Dorazio e dove espone assieme ad Emilio Vedova e Toti Scialoja alla Galleria dello Zodiaco e
alla Quadriennale di Roma. Nel 1947 Firma il manifesto "Forma I", aderisce al gruppo del
“Fronte nuovo delle arti” e partecipa in questo gruppo alla Biennale del 1948, poi se ne
distacca per aderire nel 1952 al cosiddetto “Gruppo degli otto” insieme ad alcuni dei più noti
esponenti dell'astrattismo informale italiano. Intanto il suo astrattismo stava ormai trovando
una dimensione unica ed originale, usando materiali quali la sabbia ricorrendo al monocromo e
all'uso della gommapiuma, con la quale confeziona gelide ed affascinanti "Superfici lunari".
Espone con personali in tutto il mondo, includendo le rassegne documenta di Kassel e la
Biennale di San Paolo e, fra i musei, al MoMa di New York, al Padiglione d'Arte Contemporanea
di Milano, alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, al Musée de l’Athenée di Ginevra, il
Philadelphia Museum of Art e molti altri.
che gravitano intorno alle gallerie di piazza del popolo, nel momento di passaggio tra
l'informale e la pop art americana. Espone per la prima volta alla galleria "la salita" nel 1959
con Festa e Uncini e l'anno successivo, nella stessa galleria, con una personale. Esordisce con
una figurazione monocroma, dal nero al grigio, al verde: con i simboli della romanità e del
potere, espresso dalle aquile e dalle luci accanto a svastiche, croci, falci e martello e dollari.
Nel 1964 Angeli è presente alla XXXII biennale e alla mostra "8 giovani pittori Romani" alla
galleria "la tartaruga" di Roma. Per circa vent'anni mantiene viva la sua figuratività e la sua
ricerca esponendo in alcune rassegne nazionali ed internazionali. Franco Angeli muore a Roma
il 12 ottobre 1988.
Bansky è uno dei maggiori esponenti della street art. Il vero nome dell'artista non è noto. Si
sa tuttavia con certezza che è cresciuto a Bristol. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e
riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica che preferisce per i suoi
lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil che, proprio con Banksy, è arrivato a riscuotere un
successo sempre maggiore presso street artist di tutto il mondo.
Gianni Colosimo cresciuto nell’ambiente effervescente del teatro e delle performance
sperimentali degli anni Ottanta a Roma e raro caso di artista “non riconciliato” con la
scena dell’arte italiana, sta portando avanti con coerenza una linea di outsider critico verso il
sistema dell’arte.
Peter Hide 311065 nasce a Varese nel 1965 e si Laurea a Milano in Architettura-Design
nel 1994. Espone alla prima Biennale di Malta nel 1995 e vince il secondo premio. Espone a
Cumbria (GB) e a Londra nel 2003, Varese nel 2010, Berlino e Venezia nel 2011 e nello stesso
anno espone presso la galleria Orler di San Martino di Castrozza, a Milano, Brescia e a
Gallarate nel 2012, alla Triennale di Milano nel 2014, sempre con importanti collettive e ben
riuscite personali ove mette in “mostra” il denaro e il malessere della nostra società in maniera
scherzosa ed irriverente, in tutte le sue accezioni.
Giulio Turcato Compie studi di carattere artistico a Venezia, frequentando il liceo artistico
e la scuola di nudo, dopo periodi a Palermo e Milano nel 1942 espone la sua prima opera (una
maternita') alla Biennali di Venezia. Arriva a Roma nel 1943 dove inizia a frequentare
l'ambiente creativo della capitale frequentando Renato Guttuso, Antonio Corpora e Piero
Dorazio e dove espone assieme ad Emilio Vedova e Toti Scialoja alla Galleria dello Zodiaco e
alla Quadriennale di Roma. Nel 1947 Firma il manifesto "Forma I", aderisce al gruppo del
“Fronte nuovo delle arti” e partecipa in questo gruppo alla Biennale del 1948, poi se ne
distacca per aderire nel 1952 al cosiddetto “Gruppo degli otto” insieme ad alcuni dei più noti
esponenti dell'astrattismo informale italiano. Intanto il suo astrattismo stava ormai trovando
una dimensione unica ed originale, usando materiali quali la sabbia ricorrendo al monocromo e
all'uso della gommapiuma, con la quale confeziona gelide ed affascinanti "Superfici lunari".
Espone con personali in tutto il mondo, includendo le rassegne documenta di Kassel e la
Biennale di San Paolo e, fra i musei, al MoMa di New York, al Padiglione d'Arte Contemporanea
di Milano, alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, al Musée de l’Athenée di Ginevra, il
Philadelphia Museum of Art e molti altri.
07
aprile 2016
Money, fonte d’ispirazione comune
Dal 07 al 30 aprile 2016
arte contemporanea
Location
SHOWCASES GALLERY
Varese, Via San Martino Della Battaglia, 11, (Varese)
Varese, Via San Martino Della Battaglia, 11, (Varese)
Orario di apertura
dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00
Autore