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Mongarte. Racconti plurimi del Riciclaggio 2009 – Nero | Jagulli | Vernocchi
Nelle mani dei tre artisti romagnoli rottami e scarti assemblati con sentimento offrono nuovi bagliori
Comunicato stampa
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Ferro e fuoco, frammenti di specchi e pezzi di legno provenienti da scarti di falegnamerie e ditte di trasporto, oggetti di uso quotidiano recuperati dalle discariche, pezzi di ceramica, grafite e altri materiali di recupero tipici del territorio.
Sono questi i protagonisti della quarta edizione di MONGARTE® - Racconti plurimi del Riciclaggio, la rassegna dedicata all’arte del riciclo che torna a Sogliano al Rubicone (Fc) dal 10 ottobre all’8 dicembre 2009 (inaugurazione sabato 10 ottobre alle 17.30 presso il Teatro Comunale “Elisabetta Turroni”, in piazza Mazzini).
Con questa quarta edizione della rassegna si prosegue nella caratterizzazione di un progetto ideato da Marisa Zattini ad hoc per Sogliano al Rubicone, che vede nel materiale di scarto recuperato (dallo slang americano mongo) il tema centrale di riflessione. Un progetto voluto e promosso dalla Sogliano Ambiente (importante Società di Servizi specializzata in gestione dei rifiuti e cogenerazione, fondata nel 1996) in sinergia con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Sogliano al Rubicone, e curato da Marisa Zattini con l’organizzazione de IL VICOLO Sezione Arte di Cesena, Società di Servizi Culturali e Progetti Espositivi.
Dopo le precedenti edizioni dedicate a grandi protagonisti della scultura contemporanea come Anna Santinello (2006), Gabriella Benedini (2007) e Medhat Shafik (2008), quest’anno la rassegna è dedicata a tre giovani artisti romagnoli che nel corso della loro opera si sono più volte confrontati con il materiale di recupero.
Si tratta di NERO (Faenza, 1980), MICAELA JAGULLI (Cesena, 1971) e MATTIA VERNOCCHI (Cesena, 1980), che allestiranno le loro opere rispettivamente nel Palazzo Nardini, nella Cappella Paolotti, nel Centro Storico e nel Palazzo Marcosanti-Ripa.
Attraverso la loro fantasia e la loro sensibilità, questi tre artisti danno forma a scarti e agglomerati materici che, plasmati dalle loro abili mani, rinascono a nuova vita sotto forma di opera d’arte. Danno voce all’energia inarticolata di pezzi che hanno perduto il loro ‘vecchio smalto’, di ‘parti’ che hanno smarrito la loro coscienza: da qui nasce la vera bellezza e la caratteristica di unicità di ogni opera.
Ognuno di loro, scegliendo, scartando, disponendo, ridisegnando, ricomponendo e deformando, rafforza un’estetica basata sull’intuizione: così l’atto creativo si concretizza nella spettacolarità anche minimale di un frammento recuperato e già con questo solo atto nobilitato perchè tolto dal fluire magmatico nel caos.
“Declinazioni mnestiche: questo è MONGARTE®. Non c’è niente di smagliante, di fiammante, di nuovo... Solo rottami e scarti che, assemblati con sentimento, offrono nuovi bagliori - spiega la curatrice della mostra, Marisa Zattini, nel suo testo critico - La multietnicità, il plurilinguismo innato degli oggetti e delle cose ritrovano così dignità di essere, rinnovamento fisico di pelle, nuova efficacia e autenticità. L’anima della materia è dunque ritrovata e la poesia delle cose ci regala nuove emozioni”.
La rassegna verrà documentata in un catalogo edito per i tipi de IL VICOLO Editore che conterrà, oltre ai testi istituzionali, il testo critico della curatrice, un contributo di Andrea Pompili e la riproduzione di tutte le opere oggetto dell’esposizione.
Con questa nuova edizione di MONGARTE® il borgo suggestivo di Sogliano al Rubicone diventa teatro, museo a cielo aperto, grazie alle ideazioni, alle performance e ai progetti che rivitalizzano gli ambienti destinati ai tre artisti, in un work in progress altamente emotivo che fa del materiale di scarto un’eccellenza per l’arte.
Anche quest’anno sono previsti alcuni importanti eventi collaterali e numerose iniziative interdisciplinari, attività didattiche e visite guidate per scuole e famiglie, che verranno attivate parallelamente alla mostra. I laboratori sono curati dalla Cooperativa “La Finestra” (per info: Isabella 335 6097313).
Gli artisti, i luoghi e le opere
Alessandro Neretti, in arte Nero, è nato nel 1980 a Faenza. È stato protagonista di diverse mostre personali allestite tra Faenza, Lugo e Modena e ospitato in numerose mostre collettive a Bologna, Murano, Prato e al Principato di Monaco nel 2006. Ha vinto la borsa di studio della famiglia Biancini a Castel Bolognese nel 2003 per le ottime doti plastiche, ha partecipato a numerosi concorsi tra i quali il 55° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea tenutosi a Faenza nel 2007, aggiudicandosi il Premio Monica Biserni. Nel 2008 è stato invitato da Vittorio Sgarbi a Milano per una personale presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea): Le ossa del cane nel cuore a cui è seguita l’istallazione di un’opera di grandi dimensioni nella Galleria Vittorio Emanuele sempre a Milano. Oggi lavora tra Faenza e Napoli.
Per MONGARTE® Nero allestirà a Palazzo Nardini una sorta di “natural disco” dove, grazie all’aiuto dei materiali di scarto, andrà a ricreare una sfera piena di frammenti di specchi, riproducendo un effetto luminoso fortemente collegato all’idea della discoteca e quindi della estraniazione da un luogo che ne diventa un altro. In questo spazio sarà inoltre allestita una scenografia fatta dall’accostamento di numerosi pezzi di legno recuperati da scarti di falegnamerie e ditte di trasporto. Riciclaggio, natura e imprevisti creati dall’uomo e dal tempo danno forma a questo eclettico progetto, che vuole avere un forte richiamo naturalistico, pur rimanendo nella sua forma molto contemporaneo.
Micaela Jagulli è nata nel 1971 a Cesena. Si è formata a Granada, presso l’artista Francisco Torres, dal 1994 al 1995; dopo aver esordito con una personale fotografica a Bologna nel 1996, ha partecipato a Milano alla Collettiva Menotrenta, facendosi conoscere anche in Germania dove, nel 1997, ha ottenuto il Premio per il miglior Progetto al Foyer della Torre Televisiva in Alexander Platz di Berlino. Negli anni successivi ha continuato a lavorare alle sue opere traendone nuove ed originali idee, esponendone alcune lo scorso anno alla sua personale allestita presso IL VICOLO Sezione Arte a Cesena e curata dall’Architetto Marisa Zattini. Oggi vive e lavora a Longiano.
Per MONGARTE® l’artista realizzerà all’interno della Cappella Paolotti un allestimento che, prendendo ispirazione dalla passione di Cristo, vuole fare riflettere sul concetto di “rinnegare”, “RI-FIUTARE”. Con l’utilizzo della grafite, un materiale tipico di Sogliano al Rubicone, darà forma a un fonte battesimale che richiama un dipinto del paese del ‘500-‘600. La forma “a mandorla” della planimetria del paese viene riproposta nella forma allungata del fonte, intesa come rinascita del materiale. Lo stesso fonte riporterà i “segni” della passione di Cristo, reinterpretati secondo la visione dell’artista: così i dadi vengono sostituiti dai gratta e vinci, la corona di spine è fatta di siringhe, le monete d’oro di Giuda sono dei bancomat tagliati, gli sberleffi e gli scherni sono sostituiti dalle parole dei giornalisti.
Sull’altare sarà invece collocata una spada/preghiera, inserita nella nicchia, ristudiata appositamente per il luogo.
Mattia Vernocchi è nato nel 1980 a Cesena. Nella sua opera “fonde” - nel vero senso della parola - diverse tecniche e materiali, quali il ferro e la ceramica. Ha partecipato a numerose mostre collettive a partire dal 2002, esponendo anche in Danimarca dove gli è stato assegnato il primo premio European Ceramic Context nel 2006 al Bornholms Kunst Museum. Anche in Grecia ha suscitato molto interesse con un’opera che è stata segnalata al Concorso internazionale d’Arte Conteporanea “Eucieco”. È stato protagonista di diverse personali tra cui Pat de durmi, ospitata nel 2007 presso la Galleria Comunale d’Arte di Palazzo del Ridotto a Cesena e curata da Marisa Zattini. Oggi vive e lavora a Gambettola.
Per MONGARTE® Vernocchi rappresenterà all’interno di Palazzo Ripa-Marcosanti una situazione di degrado pronta per uno sconvolgimento, una devastazione incontrollata. Si tratta di sette gabbiette di diverso formato e colore all’interno delle quali l’artista va a collocare ceramica e diversi materiali ferrosi recuperati nelle discariche di ferro vecchio a Gambettola, curando l’accostamento e l’equilibrio di vari materiali di recupero. Prima di essere esposti, questi materiali saranno deformati in modo quasi casuale in laboratorio, dal fuoco e dall’alta temperatura, elementi dominanti nell’esecuzione del lavoro.
All’esterno, nel borgo di Sogliano, sarà invece collocata una grande gabbia con all’interno tanti oggetti di uso quotidiano (tavolini, reti da letto, sedie ecc.) raccolti e trovati nelle discariche, poi bruciati dalle fiamme per dare all’opera la sua forma finale.
Sono questi i protagonisti della quarta edizione di MONGARTE® - Racconti plurimi del Riciclaggio, la rassegna dedicata all’arte del riciclo che torna a Sogliano al Rubicone (Fc) dal 10 ottobre all’8 dicembre 2009 (inaugurazione sabato 10 ottobre alle 17.30 presso il Teatro Comunale “Elisabetta Turroni”, in piazza Mazzini).
Con questa quarta edizione della rassegna si prosegue nella caratterizzazione di un progetto ideato da Marisa Zattini ad hoc per Sogliano al Rubicone, che vede nel materiale di scarto recuperato (dallo slang americano mongo) il tema centrale di riflessione. Un progetto voluto e promosso dalla Sogliano Ambiente (importante Società di Servizi specializzata in gestione dei rifiuti e cogenerazione, fondata nel 1996) in sinergia con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Sogliano al Rubicone, e curato da Marisa Zattini con l’organizzazione de IL VICOLO Sezione Arte di Cesena, Società di Servizi Culturali e Progetti Espositivi.
Dopo le precedenti edizioni dedicate a grandi protagonisti della scultura contemporanea come Anna Santinello (2006), Gabriella Benedini (2007) e Medhat Shafik (2008), quest’anno la rassegna è dedicata a tre giovani artisti romagnoli che nel corso della loro opera si sono più volte confrontati con il materiale di recupero.
Si tratta di NERO (Faenza, 1980), MICAELA JAGULLI (Cesena, 1971) e MATTIA VERNOCCHI (Cesena, 1980), che allestiranno le loro opere rispettivamente nel Palazzo Nardini, nella Cappella Paolotti, nel Centro Storico e nel Palazzo Marcosanti-Ripa.
Attraverso la loro fantasia e la loro sensibilità, questi tre artisti danno forma a scarti e agglomerati materici che, plasmati dalle loro abili mani, rinascono a nuova vita sotto forma di opera d’arte. Danno voce all’energia inarticolata di pezzi che hanno perduto il loro ‘vecchio smalto’, di ‘parti’ che hanno smarrito la loro coscienza: da qui nasce la vera bellezza e la caratteristica di unicità di ogni opera.
Ognuno di loro, scegliendo, scartando, disponendo, ridisegnando, ricomponendo e deformando, rafforza un’estetica basata sull’intuizione: così l’atto creativo si concretizza nella spettacolarità anche minimale di un frammento recuperato e già con questo solo atto nobilitato perchè tolto dal fluire magmatico nel caos.
“Declinazioni mnestiche: questo è MONGARTE®. Non c’è niente di smagliante, di fiammante, di nuovo... Solo rottami e scarti che, assemblati con sentimento, offrono nuovi bagliori - spiega la curatrice della mostra, Marisa Zattini, nel suo testo critico - La multietnicità, il plurilinguismo innato degli oggetti e delle cose ritrovano così dignità di essere, rinnovamento fisico di pelle, nuova efficacia e autenticità. L’anima della materia è dunque ritrovata e la poesia delle cose ci regala nuove emozioni”.
La rassegna verrà documentata in un catalogo edito per i tipi de IL VICOLO Editore che conterrà, oltre ai testi istituzionali, il testo critico della curatrice, un contributo di Andrea Pompili e la riproduzione di tutte le opere oggetto dell’esposizione.
Con questa nuova edizione di MONGARTE® il borgo suggestivo di Sogliano al Rubicone diventa teatro, museo a cielo aperto, grazie alle ideazioni, alle performance e ai progetti che rivitalizzano gli ambienti destinati ai tre artisti, in un work in progress altamente emotivo che fa del materiale di scarto un’eccellenza per l’arte.
Anche quest’anno sono previsti alcuni importanti eventi collaterali e numerose iniziative interdisciplinari, attività didattiche e visite guidate per scuole e famiglie, che verranno attivate parallelamente alla mostra. I laboratori sono curati dalla Cooperativa “La Finestra” (per info: Isabella 335 6097313).
Gli artisti, i luoghi e le opere
Alessandro Neretti, in arte Nero, è nato nel 1980 a Faenza. È stato protagonista di diverse mostre personali allestite tra Faenza, Lugo e Modena e ospitato in numerose mostre collettive a Bologna, Murano, Prato e al Principato di Monaco nel 2006. Ha vinto la borsa di studio della famiglia Biancini a Castel Bolognese nel 2003 per le ottime doti plastiche, ha partecipato a numerosi concorsi tra i quali il 55° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea tenutosi a Faenza nel 2007, aggiudicandosi il Premio Monica Biserni. Nel 2008 è stato invitato da Vittorio Sgarbi a Milano per una personale presso il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea): Le ossa del cane nel cuore a cui è seguita l’istallazione di un’opera di grandi dimensioni nella Galleria Vittorio Emanuele sempre a Milano. Oggi lavora tra Faenza e Napoli.
Per MONGARTE® Nero allestirà a Palazzo Nardini una sorta di “natural disco” dove, grazie all’aiuto dei materiali di scarto, andrà a ricreare una sfera piena di frammenti di specchi, riproducendo un effetto luminoso fortemente collegato all’idea della discoteca e quindi della estraniazione da un luogo che ne diventa un altro. In questo spazio sarà inoltre allestita una scenografia fatta dall’accostamento di numerosi pezzi di legno recuperati da scarti di falegnamerie e ditte di trasporto. Riciclaggio, natura e imprevisti creati dall’uomo e dal tempo danno forma a questo eclettico progetto, che vuole avere un forte richiamo naturalistico, pur rimanendo nella sua forma molto contemporaneo.
Micaela Jagulli è nata nel 1971 a Cesena. Si è formata a Granada, presso l’artista Francisco Torres, dal 1994 al 1995; dopo aver esordito con una personale fotografica a Bologna nel 1996, ha partecipato a Milano alla Collettiva Menotrenta, facendosi conoscere anche in Germania dove, nel 1997, ha ottenuto il Premio per il miglior Progetto al Foyer della Torre Televisiva in Alexander Platz di Berlino. Negli anni successivi ha continuato a lavorare alle sue opere traendone nuove ed originali idee, esponendone alcune lo scorso anno alla sua personale allestita presso IL VICOLO Sezione Arte a Cesena e curata dall’Architetto Marisa Zattini. Oggi vive e lavora a Longiano.
Per MONGARTE® l’artista realizzerà all’interno della Cappella Paolotti un allestimento che, prendendo ispirazione dalla passione di Cristo, vuole fare riflettere sul concetto di “rinnegare”, “RI-FIUTARE”. Con l’utilizzo della grafite, un materiale tipico di Sogliano al Rubicone, darà forma a un fonte battesimale che richiama un dipinto del paese del ‘500-‘600. La forma “a mandorla” della planimetria del paese viene riproposta nella forma allungata del fonte, intesa come rinascita del materiale. Lo stesso fonte riporterà i “segni” della passione di Cristo, reinterpretati secondo la visione dell’artista: così i dadi vengono sostituiti dai gratta e vinci, la corona di spine è fatta di siringhe, le monete d’oro di Giuda sono dei bancomat tagliati, gli sberleffi e gli scherni sono sostituiti dalle parole dei giornalisti.
Sull’altare sarà invece collocata una spada/preghiera, inserita nella nicchia, ristudiata appositamente per il luogo.
Mattia Vernocchi è nato nel 1980 a Cesena. Nella sua opera “fonde” - nel vero senso della parola - diverse tecniche e materiali, quali il ferro e la ceramica. Ha partecipato a numerose mostre collettive a partire dal 2002, esponendo anche in Danimarca dove gli è stato assegnato il primo premio European Ceramic Context nel 2006 al Bornholms Kunst Museum. Anche in Grecia ha suscitato molto interesse con un’opera che è stata segnalata al Concorso internazionale d’Arte Conteporanea “Eucieco”. È stato protagonista di diverse personali tra cui Pat de durmi, ospitata nel 2007 presso la Galleria Comunale d’Arte di Palazzo del Ridotto a Cesena e curata da Marisa Zattini. Oggi vive e lavora a Gambettola.
Per MONGARTE® Vernocchi rappresenterà all’interno di Palazzo Ripa-Marcosanti una situazione di degrado pronta per uno sconvolgimento, una devastazione incontrollata. Si tratta di sette gabbiette di diverso formato e colore all’interno delle quali l’artista va a collocare ceramica e diversi materiali ferrosi recuperati nelle discariche di ferro vecchio a Gambettola, curando l’accostamento e l’equilibrio di vari materiali di recupero. Prima di essere esposti, questi materiali saranno deformati in modo quasi casuale in laboratorio, dal fuoco e dall’alta temperatura, elementi dominanti nell’esecuzione del lavoro.
All’esterno, nel borgo di Sogliano, sarà invece collocata una grande gabbia con all’interno tanti oggetti di uso quotidiano (tavolini, reti da letto, sedie ecc.) raccolti e trovati nelle discariche, poi bruciati dalle fiamme per dare all’opera la sua forma finale.
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ottobre 2009
Mongarte. Racconti plurimi del Riciclaggio 2009 – Nero | Jagulli | Vernocchi
Dal 10 ottobre all'otto dicembre 2009
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Sogliano Al Rubicone
Sogliano Al Rubicone, -, (Forlì-cesena)
Sogliano Al Rubicone, -, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
09.30-12.30 / 16.00-19.30 dal martedì alla domenica (lunedì chiuso)
Vernissage
10 Ottobre 2009, ore 17,30 presso il Teatro Comunale “Elisabetta Turroni” (Piazza Mazzini)
Sito web
www.ilvicolo.com
Editore
IL VICOLO
Ufficio stampa
PRIMAPAGINA
Autore
Curatore