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Monica Ferrando – La ragazza indicibile
Questa mostra (come il libro da cui si ispira, scritto dall’autrice in
collaborazione con Giorgio Agamben: La ragazza indicibile, Electa,
2010) cerca di restituire agli spettatori qualcosa dell’emozione che
dovevano provare gli iniziati che assistevano ai misteri di Eleusi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le Cartiere Vannucci – Magazzini dell'arte, in collaborazione con la casa
editrice Electa, presentano in via Atto Vannucci16 a Milano:
MONICA FERRANDO
Inaugurazione della mostra La ragazza indicibile (esposte le opere di
Monica Ferrando)
DAL 25 GENNAIO AL 26 FEBBRAIO 2011
e presentazione del volume Electa :
“La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore”
di Giorgio Agamben e Monica Ferrando
martedì 25 gennaio 2011 ore 18,00
Ne parlano ACHILLE BONITO OLIVA e ANTONIO GNOLI
Saranno presenti Giorgio Agamben e Monica Ferrando
Questa mostra (come il libro da cui si ispira, scritto dall'autrice in
collaborazione con Giorgio Agamben: La ragazza indicibile, Electa,
2010) cerca di restituire agli spettatori qualcosa dell'emozione che
dovevano provare gli iniziati che assistevano ai misteri di Eleusi.
La storia, inseme notturna e solare, della ragazza rapita nell'Ade mentre
coglie il fiore meraviglioso del narciso, la ricerca instancabile della madre
Demetra, il riso osceno di Baubo, le nozze infernali e il ritorno sulla terra a
ogni inizio di primavera, sono evocati allo sguardo attraverso una tecnica
insolitamente ricca, che riesce a coniugare ombre e colori, visione e
silenzio in un gesto pittorico che è, insieme, densamente concettuale e
altrettanto liberamente figurativo.
La scommessa di Monica Ferrando è infatti che sia oggi venuto il
momento di un ritorno alla pittura che si misuri ex novo con tutti i suoi
generi: dal paesaggio alla figura, alla natura morta, all' interieur, e anche
con tutte le sue tecniche: dall'olio, al pastello, all'inchiostro sumi, tutte
magistralmente padroneggiate.
Ma questo viaggio sul filo del mito non si lascia guidare soltanto dalle
voci del passato (dai pittori pompeiani ai bassorilievi classici, da Mantegna
a Poussin e Chardin, dai maestri dell'antica pittura cinese del trattato
del Giardino del granello di senape a Shitao), ma fa innanzitutto i conti
con i propri maestri moderni, da Klee a Ruggero Savinio a Avigdor
Arikha.
BIOGRAFIE
Monica Ferrando ha studiato filosofia e pittura a Torino e Berlino. Ha esordito a Mantova nel
1992 con una mostra alla Casa del Mantegna. Una monografia dedicata alla sua opera è stata
pubblicata da Moretti e Vitali nel 2000. Suoi lavori sono presenti al Landesmuseum di
Gelsenkirchen, al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi e alla Pinacoteca Comunale di
Arte Contemporanea di Gaeta. Fra le mostre recenti, nel 2009, la personale “Un ramo d'oro” presso
la Galleria Falteri di Firenze e le collettive “Lo sguardo e la visione” presso la Pinacoteca
Comunale di Gaeta, “Pittori d'Italia” a Rimini, “Amici pittori” presso la Galleria Ceribelli di
Bergamo e “Autoritratti di pittrici” attualmente in corso presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.
Giorgio Agamben si è dimesso dallʼinsegnamento di filosofia teoretica nellʼUniversità
italiana.
Ha pubblicato unʼampia opera, tradotta in tutto il mondo, di cui ricordiamo Homo
sacer (Einaudi, 1995), La comunità che viene (Bollati Boringhieri, 2001), Stato di
eccezione (Bollati Boringhieri, 2003), Profanazioni (Nottetempo,
2005), Nudità (Nottetempo, 2009), Categorie italiane (Laterza, 2010).
editrice Electa, presentano in via Atto Vannucci16 a Milano:
MONICA FERRANDO
Inaugurazione della mostra La ragazza indicibile (esposte le opere di
Monica Ferrando)
DAL 25 GENNAIO AL 26 FEBBRAIO 2011
e presentazione del volume Electa :
“La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore”
di Giorgio Agamben e Monica Ferrando
martedì 25 gennaio 2011 ore 18,00
Ne parlano ACHILLE BONITO OLIVA e ANTONIO GNOLI
Saranno presenti Giorgio Agamben e Monica Ferrando
Questa mostra (come il libro da cui si ispira, scritto dall'autrice in
collaborazione con Giorgio Agamben: La ragazza indicibile, Electa,
2010) cerca di restituire agli spettatori qualcosa dell'emozione che
dovevano provare gli iniziati che assistevano ai misteri di Eleusi.
La storia, inseme notturna e solare, della ragazza rapita nell'Ade mentre
coglie il fiore meraviglioso del narciso, la ricerca instancabile della madre
Demetra, il riso osceno di Baubo, le nozze infernali e il ritorno sulla terra a
ogni inizio di primavera, sono evocati allo sguardo attraverso una tecnica
insolitamente ricca, che riesce a coniugare ombre e colori, visione e
silenzio in un gesto pittorico che è, insieme, densamente concettuale e
altrettanto liberamente figurativo.
La scommessa di Monica Ferrando è infatti che sia oggi venuto il
momento di un ritorno alla pittura che si misuri ex novo con tutti i suoi
generi: dal paesaggio alla figura, alla natura morta, all' interieur, e anche
con tutte le sue tecniche: dall'olio, al pastello, all'inchiostro sumi, tutte
magistralmente padroneggiate.
Ma questo viaggio sul filo del mito non si lascia guidare soltanto dalle
voci del passato (dai pittori pompeiani ai bassorilievi classici, da Mantegna
a Poussin e Chardin, dai maestri dell'antica pittura cinese del trattato
del Giardino del granello di senape a Shitao), ma fa innanzitutto i conti
con i propri maestri moderni, da Klee a Ruggero Savinio a Avigdor
Arikha.
BIOGRAFIE
Monica Ferrando ha studiato filosofia e pittura a Torino e Berlino. Ha esordito a Mantova nel
1992 con una mostra alla Casa del Mantegna. Una monografia dedicata alla sua opera è stata
pubblicata da Moretti e Vitali nel 2000. Suoi lavori sono presenti al Landesmuseum di
Gelsenkirchen, al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi e alla Pinacoteca Comunale di
Arte Contemporanea di Gaeta. Fra le mostre recenti, nel 2009, la personale “Un ramo d'oro” presso
la Galleria Falteri di Firenze e le collettive “Lo sguardo e la visione” presso la Pinacoteca
Comunale di Gaeta, “Pittori d'Italia” a Rimini, “Amici pittori” presso la Galleria Ceribelli di
Bergamo e “Autoritratti di pittrici” attualmente in corso presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.
Giorgio Agamben si è dimesso dallʼinsegnamento di filosofia teoretica nellʼUniversità
italiana.
Ha pubblicato unʼampia opera, tradotta in tutto il mondo, di cui ricordiamo Homo
sacer (Einaudi, 1995), La comunità che viene (Bollati Boringhieri, 2001), Stato di
eccezione (Bollati Boringhieri, 2003), Profanazioni (Nottetempo,
2005), Nudità (Nottetempo, 2009), Categorie italiane (Laterza, 2010).
25
gennaio 2011
Monica Ferrando – La ragazza indicibile
Dal 25 gennaio al 26 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
CARTIERE VANNUCCI
Milano, Via Atto Vannucci, 16, (Milano)
Milano, Via Atto Vannucci, 16, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10,00 - 13,00 / 16,00 – 19,00
Vernissage
25 Gennaio 2011, dalle 18
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore