Nell’ambito delle attività espositive di Confindustria Arezzo proseguendo la serie delle mostre d’arte di giovani pittori, giovedì 12 ottobre 2006 si inaugura la mostra personale “Rilievi di luce e colore” dell’artista Monica Gori, curata dalla critica d’arte Liletta Fornasari e Daniela Meli.

Le creazioni pittoriche della Gori, scelte per questa occasione, presentano un codice espressivo autentico ed originale, fondato sul colore. Un colore che nella tela prende corpo, come estensione di sentimenti e di stati d’animo, e si libera nelle forme, negli impasti materici, acquistando rilievo.

Il tema floreale è solo un pretesto pittorico.

La giovane artista non si rifà ad un modello naturale. Dei fiori, vuole solo assumere e riprodurre il principio d’armonia, lo splendore cromatico incarnato nella forma. Così, mentre con il suo modo di comporre si allontana dalla pittura impressionista, improntata all’osservazione della realtà nella sua verità atmosferica, nell’esito finale, in alcuni casi, sembra riaccorciare le distanze con i riverberi di luce e lo sfaldarsi delle forme e dei colori delle Ninfee di Monet. Ma si tratta solo di apparenti e lontane analogie perché la sostanza del ductus pittorico della Gori risiede altrove.