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Monica Mazzone – Le buone intenzioni
L’esposizione Le buone intenzioni è un racconto fisico e oggettivo del territorio quotidiano che l’artista occupa con il suo corpo, quasi come a invaderlo, in cui poter riconoscere frammenti di un paesaggio intimo.
Comunicato stampa
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Vivere l’intensità delle emozioni, nell’inesauribile e incontrollabile movimento emotivo quotidiano che ci abita. Percepire la presenza dell’esistenza dentro di sé, come un’energia compressa e contenuta da un corpo che ne è al contempo confine, sostanza e strumento, un’energia modellata dalla realtà tangibile, materiale e codificata, presente al di fuori e attorno. Cercare di comprendere cosa siamo, con l’intento di conciliare un momento presente che contiene il tutto esistente.
Monica Mazzone con la sua ricerca fatta di misurazione, rigore e essenzialità descrive il suo esperire la vita attraverso se stessa come un corpo-spazio da esplorare, definito da un confine che contiene e divide un dentro da un fuori, membrana osmotica di emozioni cui tentare di dare ordine per riuscire a riconoscerle.
“La geometria emotiva - così l’artista definisce il suo processo artistico - è un percorso di misurazione empirica degli stati emotivi, un discorso aperto e passionale di conoscenza del mondo in cui tento con ogni strumento tecnico, compositivo e di senso, di appiattire la mia presenza in un ossimorico gesto di ricordo talvolta mistico e spirituale del mio esserci”.
I suoi lavori sono composizioni percepibili come segmenti di una successione definita che l’artista ottiene mediante regole matematiche giustificabili ma utilizzate in modo del tutto arbitrario per rendere razionali le dinamiche emotive del quotidiano, e che contengono in ogni linea l’impulsività e la violenza della forza emotiva compresse in una sintesi totale.
L’esposizione Le buone intenzioni è tutto questo: un racconto fisico e oggettivo del territorio quotidiano che l’artista occupa con il suo corpo, quasi come a invaderlo, in cui poter riconoscere frammenti di un paesaggio intimo.
Le opere esposte (bidimensionali e 1 tridimensionale in alluminio) sono una serie di lavori in cui i moduli e le proporzioni geometriche vanno oltre le finalità tecniche costruttive e compositive, con l’intento di costruire visivamente una “sintesi architettonica emozionale”.
Le opere bidimensionali della serie nera - novità della produzione artistica della Mazzone per la prima volta presentata al pubblico - segna l’utilizzo del fondo scuro che oggettiva maggiormente le presenze geometriche nello spazio del dipinto.
Il binomio cromatico verde e viola delle opere esposte, spesso con sfumature accese, sottolinea l’aspetto sentimentale del lavoro in antitesi con la freddezza del disegno, con punti blu come unico momento di incontro fra il verde e viola e su una base colore grigio equivalente al silenzio.
Ospitata a Verona nell’atelier di Alice Voglino, pittrice che concepisce il colore come un fattore intimo attraverso cui entrare in contatto con se stessi e indagare l’essenza delle cose, questa esposizione è stata pensata per indurre il visitatore a interrogarsi sull’esistenza attraverso modi differenti ma sinergici di osservare la realtà propri delle due artiste, affinché ciascuno, secondo la personale sensibilità, possa entrare in relazione con il colore materia-immateriale e energia capace di parlare alla parte più intima del nostro essere.
L’esposizione è organizzata da Manuel Zoia Gallery di Milano, galleria che propone l’arte contemporanea in contesti urbani e lavorativi di differenti città del territorio nazionale. Questo è il suo secondo evento organizzato a Verona nell’atelier Alice Voglino.
Monica Mazzone con la sua ricerca fatta di misurazione, rigore e essenzialità descrive il suo esperire la vita attraverso se stessa come un corpo-spazio da esplorare, definito da un confine che contiene e divide un dentro da un fuori, membrana osmotica di emozioni cui tentare di dare ordine per riuscire a riconoscerle.
“La geometria emotiva - così l’artista definisce il suo processo artistico - è un percorso di misurazione empirica degli stati emotivi, un discorso aperto e passionale di conoscenza del mondo in cui tento con ogni strumento tecnico, compositivo e di senso, di appiattire la mia presenza in un ossimorico gesto di ricordo talvolta mistico e spirituale del mio esserci”.
I suoi lavori sono composizioni percepibili come segmenti di una successione definita che l’artista ottiene mediante regole matematiche giustificabili ma utilizzate in modo del tutto arbitrario per rendere razionali le dinamiche emotive del quotidiano, e che contengono in ogni linea l’impulsività e la violenza della forza emotiva compresse in una sintesi totale.
L’esposizione Le buone intenzioni è tutto questo: un racconto fisico e oggettivo del territorio quotidiano che l’artista occupa con il suo corpo, quasi come a invaderlo, in cui poter riconoscere frammenti di un paesaggio intimo.
Le opere esposte (bidimensionali e 1 tridimensionale in alluminio) sono una serie di lavori in cui i moduli e le proporzioni geometriche vanno oltre le finalità tecniche costruttive e compositive, con l’intento di costruire visivamente una “sintesi architettonica emozionale”.
Le opere bidimensionali della serie nera - novità della produzione artistica della Mazzone per la prima volta presentata al pubblico - segna l’utilizzo del fondo scuro che oggettiva maggiormente le presenze geometriche nello spazio del dipinto.
Il binomio cromatico verde e viola delle opere esposte, spesso con sfumature accese, sottolinea l’aspetto sentimentale del lavoro in antitesi con la freddezza del disegno, con punti blu come unico momento di incontro fra il verde e viola e su una base colore grigio equivalente al silenzio.
Ospitata a Verona nell’atelier di Alice Voglino, pittrice che concepisce il colore come un fattore intimo attraverso cui entrare in contatto con se stessi e indagare l’essenza delle cose, questa esposizione è stata pensata per indurre il visitatore a interrogarsi sull’esistenza attraverso modi differenti ma sinergici di osservare la realtà propri delle due artiste, affinché ciascuno, secondo la personale sensibilità, possa entrare in relazione con il colore materia-immateriale e energia capace di parlare alla parte più intima del nostro essere.
L’esposizione è organizzata da Manuel Zoia Gallery di Milano, galleria che propone l’arte contemporanea in contesti urbani e lavorativi di differenti città del territorio nazionale. Questo è il suo secondo evento organizzato a Verona nell’atelier Alice Voglino.
06
maggio 2021
Monica Mazzone – Le buone intenzioni
Dal 06 maggio al 12 giugno 2021
arte contemporanea
personale
personale
Location
Atelier Alice Voglino
Verona, Corso Milano, 23, (VR)
Verona, Corso Milano, 23, (VR)
Orario di apertura
da Lunedì a Venerdì ore 15:00 - 19:00 su prenotazione al numero +39 3407998911
Vernissage
6 Maggio 2021, dalle 17:00 alle 20:00 su prenotazione al numero +39 3407998911
Sito web
Ufficio stampa
Manuel Zoia
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
Produzione organizzazione