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Monika Grycko / Giovanni Ruggiero – Il corpo dentro e fuori
Monika Grycko e Giovanni Ruggiero, due artisti che hanno scelto di vivere e lavorare a Faenza, presentano le loro riflessioni sul Corpo come grande protagonista della nostra epoca
Comunicato stampa
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Il corpo è il tema conduttore della prossima mostra allestita alla Gam di Faenza dal 20 aprile al 12 maggio. Monika Grycko e Giovanni Ruggiero, due artisti che hanno scelto di vivere e lavorare a Faenza, presentano le loro riflessioni sul Corpo come grande protagonista della nostra epoca. Mai come in questo periodo la materia corporale viene infatti manipolata, controllata, esibita e identificata con l’identità. La biogenetica la manipola e la controlla, tanta arte contemporanea utilizza il corpo come strumento linguistico per esprimere e riflettere sulle identità.
Alla Gam Monika Grycko, artista di origine polacca, presenta una serie di fotografie tratte dal video "Personal" in cui, camuffata con una parrucca e vestita con un seducente vestito rosso, si fotografa da angolazioni estreme ed improbabili, fabbricandosi un’identità "altra", allo stesso tempo inquieta e frammentata. Il corpo della Grycko, come nella nostra società, è un corpo fatto di superficie. Un’immagine patinata da rotocalco dove tutto deve essere perfetto come nei manichini dei negozi di abbigliamento. "Lampada relax" è nient'altro che un manichino, una donna inginocchiata, con testa e piedi mozzati. Sono bellezze perfette che tradiscono ad ogni istante un dramma: quello della vulnerabilità, della difficoltà dell’esistenza e del riconoscersi in certi modelli sociali.
La Grycko, poi, attraversa la superficie per indagare sulle anatomie dei corpi. Allora gli organi vitali del corpo vengono collegati da vasi sanguigni rappresentati da circuiti elettrici. E’ un corpo cibernetico, seppure descritto con una tecnologia domestica e collegato alla cultura domestica del cibo proprio dalla tela cerata sopra la quale è collocato.
Giovanni Ruggiero, riflette sull’interno del corpo, sugli organi vitali, per arrivare all’opposto della Grycko ad afferrare l’anima e la spiritualità dell’uomo. Il corpo umano diventa nelle sue opere un calco in negativo impresso in profondità su pannelli monocolori.
Forte della lezione Yves Klein Ruggiero utilizza gli stessi colori: il bianco, l’oro, l’argento, il blu per rendere ancora più efficace la resa dello smaterializzarsi della materia corporale. Un corpo che in alcuni casi addirittura trasfigura in segni grafici simili ad anelli di energia elettro-magnetica. Un intrecciarsi di tratti che richiamano la spina dorsale, centro vitale e portante dell’essere. Ruggiero scava in fondo alla materia per riuscire almeno per un attimo a toccarne l’essenza e allora i corpi rimangono vuoti, solo segni impressi come sacre sindoni dell'anima.
Alla Gam Monika Grycko, artista di origine polacca, presenta una serie di fotografie tratte dal video "Personal" in cui, camuffata con una parrucca e vestita con un seducente vestito rosso, si fotografa da angolazioni estreme ed improbabili, fabbricandosi un’identità "altra", allo stesso tempo inquieta e frammentata. Il corpo della Grycko, come nella nostra società, è un corpo fatto di superficie. Un’immagine patinata da rotocalco dove tutto deve essere perfetto come nei manichini dei negozi di abbigliamento. "Lampada relax" è nient'altro che un manichino, una donna inginocchiata, con testa e piedi mozzati. Sono bellezze perfette che tradiscono ad ogni istante un dramma: quello della vulnerabilità, della difficoltà dell’esistenza e del riconoscersi in certi modelli sociali.
La Grycko, poi, attraversa la superficie per indagare sulle anatomie dei corpi. Allora gli organi vitali del corpo vengono collegati da vasi sanguigni rappresentati da circuiti elettrici. E’ un corpo cibernetico, seppure descritto con una tecnologia domestica e collegato alla cultura domestica del cibo proprio dalla tela cerata sopra la quale è collocato.
Giovanni Ruggiero, riflette sull’interno del corpo, sugli organi vitali, per arrivare all’opposto della Grycko ad afferrare l’anima e la spiritualità dell’uomo. Il corpo umano diventa nelle sue opere un calco in negativo impresso in profondità su pannelli monocolori.
Forte della lezione Yves Klein Ruggiero utilizza gli stessi colori: il bianco, l’oro, l’argento, il blu per rendere ancora più efficace la resa dello smaterializzarsi della materia corporale. Un corpo che in alcuni casi addirittura trasfigura in segni grafici simili ad anelli di energia elettro-magnetica. Un intrecciarsi di tratti che richiamano la spina dorsale, centro vitale e portante dell’essere. Ruggiero scava in fondo alla materia per riuscire almeno per un attimo a toccarne l’essenza e allora i corpi rimangono vuoti, solo segni impressi come sacre sindoni dell'anima.
20
aprile 2006
Monika Grycko / Giovanni Ruggiero – Il corpo dentro e fuori
Dal 20 aprile al 12 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Faenza, Via Maestri Del Lavoro, 1, (Ravenna)
Faenza, Via Maestri Del Lavoro, 1, (Ravenna)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 09-18,30. Sabato e domenica dalle 15 alle 18
Editore
CHRISTIAN MARETTI
Autore
Curatore