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Monika Pirone / Mazzocca&Pony – Inferno e Paradiso
Due donne, due artiste e una lunga chiacchierata notturna in un bistrot di Roma davanti a un bicchiere di buon rosso che si raccontano la propria vita.
Comunicato stampa
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Due donne, due artiste e una lunga chiacchierata notturna in un bistrot di Roma davanti a un bicchiere di buon rosso che si raccontano la propria vita. Se la raccontano senza riserve, senza paura di essere giudicate, ammonite o biasimate. Sedute a un tavolino, all’aperto per poter fumare liberamente in una fredda giornata di gennaio, non sentono il freddo. Ma questo è l’Inferno e il Paradiso, si son dette! Così ha avuto origine la mostra-evento che la galleria Castellano Arte Contemporanea ospita dal 3 al 24 maggio. Due vite difficili, due storie diverse che solo con e nell’arte interagiscono per essere specchio e consolazione a molte “anime” che visiteranno lo spettacolo. Monika Pirone, romana, è l'autrice del “Ventaglio d'artista” che nel 2012 è stato consegnato, come è ormai tradizione, all'allora Presidente del Senato, Renato Schifani. Una consuetudine della Associazione stampa Parlamentare che si svolge fin dal 1893, Governo Zanardelli.
Che cos’è l’Inferno se non mancanza di comunicazione e di tolleranza, di violenza quotidiana, di assenza di obiettivi e di apatia, di evasione della mente che si ritrova a fare i conti con la follia propria e collettiva. Spirale di morte interiore che ti fa fare sempre e ancora scelte sbagliate. Da questa matrice si articola la mostra-installazione di Monika Pirone. Un grande feto a collage sul pavimento, ci accoglie e ci ricorda il primo evento traumatico dell’esistenza: la fatica di emettere il primo disperato vagito che da il via al duro percorso della vita. “Per me si va ne la città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente.” (Divina Commedia, Inferno, canto terzo, versi 1-3 Dante Alighieri). La conoscenza del dolore e l’accettazione dello stesso, è ciò che delinea la tematica esistenziale di Monika la quale sostiene che solo conoscendo l’Inferno possiamo affacciarci alle porte dell’Eden e comprenderne il senso. Performance, video, tele e acquerelli svilupperanno questo pensiero.
Luminosa, eterea e avvolgente è invece l’installazione del Giardino dell’Eden di Mazzocca&Pony: una molteplicità di alberi, di forme e fogge diverse, proiettati verso il cielo e con andamento orizzontale per abbracciare chi voglia fermarsi a guardare, accogliendo e coccolando come solo Madre Terra sa fare. Il suo desiderio di rinascita e la speranza che ci sia in tutti la possibilità di ripartire da capo è la linea guida della sua poetica: tabula rasa e l’ebbrezza di un progetto da iniziare. La sua forza creativa piega il metallo zincato risolto nel disegno, col tratto unico e continuo dell’innocenza dei bambini, e lo arricchisce con fiori o frutti realizzati da vestiti dell’artista usati, spezzettati, compattati e resinati. La rinascita o la resurrezione (termine coniato da Papa Francesco in un incontro personale lo scorso gennaio, in cui l'artista fece dono di un suo Albero dell'Eden) a nuova identità, per Mazzocca&Pony, passa attraverso la conoscenza e quindi il vissuto. In mostra un video dell’artista renderà comprensibile il suo concetto.
Che cos’è l’Inferno se non mancanza di comunicazione e di tolleranza, di violenza quotidiana, di assenza di obiettivi e di apatia, di evasione della mente che si ritrova a fare i conti con la follia propria e collettiva. Spirale di morte interiore che ti fa fare sempre e ancora scelte sbagliate. Da questa matrice si articola la mostra-installazione di Monika Pirone. Un grande feto a collage sul pavimento, ci accoglie e ci ricorda il primo evento traumatico dell’esistenza: la fatica di emettere il primo disperato vagito che da il via al duro percorso della vita. “Per me si va ne la città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente.” (Divina Commedia, Inferno, canto terzo, versi 1-3 Dante Alighieri). La conoscenza del dolore e l’accettazione dello stesso, è ciò che delinea la tematica esistenziale di Monika la quale sostiene che solo conoscendo l’Inferno possiamo affacciarci alle porte dell’Eden e comprenderne il senso. Performance, video, tele e acquerelli svilupperanno questo pensiero.
Luminosa, eterea e avvolgente è invece l’installazione del Giardino dell’Eden di Mazzocca&Pony: una molteplicità di alberi, di forme e fogge diverse, proiettati verso il cielo e con andamento orizzontale per abbracciare chi voglia fermarsi a guardare, accogliendo e coccolando come solo Madre Terra sa fare. Il suo desiderio di rinascita e la speranza che ci sia in tutti la possibilità di ripartire da capo è la linea guida della sua poetica: tabula rasa e l’ebbrezza di un progetto da iniziare. La sua forza creativa piega il metallo zincato risolto nel disegno, col tratto unico e continuo dell’innocenza dei bambini, e lo arricchisce con fiori o frutti realizzati da vestiti dell’artista usati, spezzettati, compattati e resinati. La rinascita o la resurrezione (termine coniato da Papa Francesco in un incontro personale lo scorso gennaio, in cui l'artista fece dono di un suo Albero dell'Eden) a nuova identità, per Mazzocca&Pony, passa attraverso la conoscenza e quindi il vissuto. In mostra un video dell’artista renderà comprensibile il suo concetto.
03
maggio 2014
Monika Pirone / Mazzocca&Pony – Inferno e Paradiso
Dal 03 al 24 maggio 2014
arte contemporanea
Location
CASTELLANO ARTE CONTEMPORANEA
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Castelfranco Veneto, Via Roma, 38, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19
Vernissage
3 Maggio 2014, ore 17.00
Autore
Curatore