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Monika Wolf – Dove sei stupido sole?
Riparte l’attività espositiva di SBLU_spazioalbello con la mostra dedicata al lavoro di Monika Wolf.
Comunicato stampa
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Per descrivere il particolare lavoro dell’artista tedesca è necessario ripercorrerne la storia personale. Negli anni settanta, giovane graphic designer, visita a più riprese gli Stati Uniti e il Messico, dove viene a contatto con la storia e l’arte rituale dei nativi americani: se ne appassiona profondamente e inizia un lungo periodo di documentazione e approfondimento.
Rientrata in Europa abbandona il lavoro in pubblicità e si dedica allo studio dell’arte, conoscendo di persona e restando contaminata dal lavoro e dalla personalità di Joseph Beuys. Influenza che possiamo riconoscere in alcuni lavori della Wolf, soprattutto nel tema delle camicie che rimandano esplicitamente all’abito di feltro di Beuys e che negli intenti della artista tedesca richiamano le ghost shirt, gli abiti rituali dei nativi americani. Il contenuto simbolico delle opere, tele come paramenti sacri, si rivela attraverso segni, decori, figurazioni mutuate dallo studio degli originali.
Una ricerca che verte su una simbologia dedita al connubio tra spirito e materia, tra natura terrena e soprannaturale e che rilancia il concetto di Natura Madre, nutrice di tutte le cose.
Motivo per il quale alcuni temi esplicitati dalla Wolf parlano di cibo e dell’atto d’amore legato al nutrirmento, di famiglia e di memoria.
La memoria si esplicita anche nella scelta dei materiali, cartoni e carte che recupera da una loro storia d’uso ormai esurita e che nobilita con il tocco dell’arte conferendo loro la dignità di medium che conduce alla vera essenza delle cose.
Infine tutto il suo lavoro porta le tracce del suo lavoro di graphic designer che include una vera passione per la forma grafica del testo, elemento essenziale per le sue opere informali, cariche di stati d’animo e poesia.
Lei stessa dichiara di voler “scrivere un quadro”, un quadro che sia come una scrittura non controllata dalla ragione, una scrittura indecifrabile o resa al contrario, specchiata, che impedisce la lettura immediata. Una teoria di segni che sostituiscono il disegno, ma non la comunicazione.
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Monika Wolf nasce a Essen, in Germania. Si diploma alla Folkwang Hochschule di Essen specializzandosi in graphic design. Studia educazione artistica alla facoltà di pedagogia presso l’Università di Düsseldorf dove approfondisce la teoria dell’artista, pedagogo e politico Joseph Beuys. Espone dal 1977 in Europa e negli Stati Uniti d’America. Recentemente la sua ricerca l’ha portata a realizzare progetti di land art. Dal 1980 vive e lavora a Milano.
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SBLU_spazioalbello è uno spazio libero per esporre bellezza, con la finalità di diffondere cultura visiva, di provocare dubbi e muovere domande nell’ambito della ricerca del bello, per recuperare la capacità di costruire un’etica della bellezza. SBLU_spazioalbello nasce da un’idea di Susanna Vallebona, visual designer, titolare di Esseblu, che da oltre 30 anni opera nel campo della comunicazione visiva, del design e dell’arte, ed è curatrice dello spazio.
Rientrata in Europa abbandona il lavoro in pubblicità e si dedica allo studio dell’arte, conoscendo di persona e restando contaminata dal lavoro e dalla personalità di Joseph Beuys. Influenza che possiamo riconoscere in alcuni lavori della Wolf, soprattutto nel tema delle camicie che rimandano esplicitamente all’abito di feltro di Beuys e che negli intenti della artista tedesca richiamano le ghost shirt, gli abiti rituali dei nativi americani. Il contenuto simbolico delle opere, tele come paramenti sacri, si rivela attraverso segni, decori, figurazioni mutuate dallo studio degli originali.
Una ricerca che verte su una simbologia dedita al connubio tra spirito e materia, tra natura terrena e soprannaturale e che rilancia il concetto di Natura Madre, nutrice di tutte le cose.
Motivo per il quale alcuni temi esplicitati dalla Wolf parlano di cibo e dell’atto d’amore legato al nutrirmento, di famiglia e di memoria.
La memoria si esplicita anche nella scelta dei materiali, cartoni e carte che recupera da una loro storia d’uso ormai esurita e che nobilita con il tocco dell’arte conferendo loro la dignità di medium che conduce alla vera essenza delle cose.
Infine tutto il suo lavoro porta le tracce del suo lavoro di graphic designer che include una vera passione per la forma grafica del testo, elemento essenziale per le sue opere informali, cariche di stati d’animo e poesia.
Lei stessa dichiara di voler “scrivere un quadro”, un quadro che sia come una scrittura non controllata dalla ragione, una scrittura indecifrabile o resa al contrario, specchiata, che impedisce la lettura immediata. Una teoria di segni che sostituiscono il disegno, ma non la comunicazione.
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Monika Wolf nasce a Essen, in Germania. Si diploma alla Folkwang Hochschule di Essen specializzandosi in graphic design. Studia educazione artistica alla facoltà di pedagogia presso l’Università di Düsseldorf dove approfondisce la teoria dell’artista, pedagogo e politico Joseph Beuys. Espone dal 1977 in Europa e negli Stati Uniti d’America. Recentemente la sua ricerca l’ha portata a realizzare progetti di land art. Dal 1980 vive e lavora a Milano.
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SBLU_spazioalbello è uno spazio libero per esporre bellezza, con la finalità di diffondere cultura visiva, di provocare dubbi e muovere domande nell’ambito della ricerca del bello, per recuperare la capacità di costruire un’etica della bellezza. SBLU_spazioalbello nasce da un’idea di Susanna Vallebona, visual designer, titolare di Esseblu, che da oltre 30 anni opera nel campo della comunicazione visiva, del design e dell’arte, ed è curatrice dello spazio.
12
settembre 2017
Monika Wolf – Dove sei stupido sole?
Dal 12 al 30 settembre 2017
arte contemporanea
Location
SBLU_SPAZIOALBELLO
Milano, Via Antonio Cecchi, 8, (Milano)
Milano, Via Antonio Cecchi, 8, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato su appuntamento
Vernissage
12 Settembre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore