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Morena Antonucci – Proiezioni sostenibili
Attraverso la scelta di sentirsi parte dello spazio stesso della natura e della storia di un territorio, prende forma la sua attuale stagione pittorica
Comunicato stampa
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Sabato 5 marzo alle ore 17.30 sarà inaugurata, presso la Galleria Trifoglio Arte di Chieti, la personale dell’artista Morena Antonucci, con un’introduzione critica della dott.ssa Maria Cristina Ricciardi.
Autodidatta, la Antonucci vive e lavora a Colledimacine (Ch).
Determinante per la sua carriera artistica fu l’incontro con il Maestro Ennio Calabria, a cui sono seguite due esposizioni in Italia e vari premi, tra cui nel 2002 la Targa d’Argento al XXXIX Premio Sulmona.
Trasferitasi di recente in Abruzzo, ha avviato il processo di ricerca denominato “Proiezioni sostenibili”, dal quale scaturisce l’omonimo ciclo pittorico che, con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Majella, è stato presentato ufficialmente lo scorso anno al Mumi di Francavilla al Mare e che continua nella personale allestita in questi giorni presso la Galleria Trifoglio Arte.
Scrive di lei Maria Cristina Ricciardi: « […] L’attenzione verso la natura non nasce da un semplice intento “en plein air”. Essa va necessariamente riconnessa alla linea di pensiero, testimoniata dall’artista che riconosce un ruolo al sostenibile recupero dell’identità uomo-ambiente.
Recupero non sostenibile senza l’assoluto convincimento del concreto contributo offerto dall’arte ad un progetto di vita migliore, meno snaturata e lontana dalla vera essenza dell’individuo.
Attraverso la scelta di sentirsi parte dello spazio stesso della natura e della storia di un territorio, prende forma la sua attuale stagione pittorica, immersione coinvolgente e totale che individua nella pittura l’esigenza di varcare la soglia dei contenuti più immediati e di guardare oltre. Assecondare questo processo significa ritrovarsi senza banalità dentro la realtà dei fenomeni naturali, poterne cogliere la straripante energia, i ritmi e le sonorità più profonde, attingere alle forze energetiche dei suoi elementi, arrivare a sentire che la vita biologica e la vita spirituale possono ancora riconquistare il proprio nesso frantumato».
Di Salvatore dott. Vittorio
Morena Antonucci (Priverno, Latina 1965)
Morena Antonucci è una pittrice per istinto, vocazione, passione. Disegnava e giocava con i colori sin da bambina, scoprendo da sé la misteriosa qualità dei colori, apprendendo con meraviglia che con il giallo e il blu si otteneva il verde. Aveva incominciato col fare pastelli e dipingere su stoffa, per poi passare alla tempera e ad altre tecniche. Nello stesso tempo leggeva libri d’arte e manuali di tecnica della pittura.
Pittrice e donna dall’esistenza un po’ rapsodica, (…) amava e ama i futuristi, specialmente Balla e Boccioni, ed era rimasta come folgorata quando aveva potuto vedere le loro opere, specialmente del secondo, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Ha seguito anche gli esponenti della Transavanguardia, Chia, Cucchi, Clemente, Paladino, pur sempre tesa però ad obbedire ai propri impulsi, alle proprie urgenze interiori, al bisogno imperioso di esprimere se stessa, al fine di tradurre in qualcosa di valido i propri stati d’animo e i propri sentimenti, di comunicare con gli altri. Ama i colori forti come il rosso, il blu, il verde, ma anche i colori meno accesi o più tenui, come la gamma degli azzurri, dei viola, dei rosa (…).
E’ convinta che oggi un artista (o un’artista), debba fare tutte le esperienze possibili, senza tuttavia disperdere il proprio talento specifico e sempre mirando a raggiungere la massima autonomia espressiva.
Costanzo Costantini
(da una intervista all’artista dell’ottobre 2001)
Cenni biografici
Vive e lavora a Colledimacine (Ch); il Parco Nazionale della Maiella è il suo studio.
Espone al pubblico dal 1996 e, dal 1999, si confronta con la realtà artistica romana grazie alle frequentazioni con il Maestro Ennio Calabria.
Sono del 2001 una serie di collettive presso la Galleria “Il Gianicolo” di Perugia che la portano a partecipare, nella scuderia della stessa galleria, al 23° Expo Arte di Bari.
Nel 2002 Costanzo Costantini, redattore culturale de “Il Messaggero”, recensisce le sue opere con presentazione nel catalogo élan vital edito dalla VE.LA. Editrice.
Nell’ottobre 2002 viene premiata con Targa D’Argento al XXIX° Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea.
Nel marzo del 2003 il critico d’arte Lucio Del Gobbo la presenta presso la Galleria Civica Guzzini del Comune di Recanati (Mc); nell’agosto dello stesso anno il prof. Leo Strozzieri recensisce le sue opere nel catalogo della collana ArteChiara – Pescara in occasione della mostra personale “Colore come energia” di Fara San Martino (Ch), riproposta successivamente dalla The Artistic Heritage a “Contemporanea” Fiera Internazionale d’Arte di Forlì.
In seguito si trasferisce in Abruzzo, dove avvia il processo di ricerca denominato “Proiezioni sostenibili”, dal quale scaturisce l’omonimo ciclo pittorico che, con il Patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Majella e con recensione della scrittrice Rosalba Silvestri, viene presentato ufficialmente presso il Mu. Mi. Museo Michetti di Francavilla al Mare (Ch) dal 1 al 30 marzo 2004.
Tale mostra, divenuta itinerante, viene presentata a Lanciano, Latina ed infine a Guardiagrele, nell’agosto 2004, con presentazione della storica d’arte Maria Cristina Ricciardi ed il patrocinio dell’amministrazione locale, dell’Ente Parco e della Regione Abruzzo.
Con il primo numero del 2005 la rivista D’Abruzzo pubblica un redazionale sull’Antonucci dal titolo “Le belve sacre”, che la consacra come artista abruzzese e riconosce alla sua ricerca un valore culturale che travalica la dimensione locale – regionale, dalla quale essa ha origine, per approdare ad una dimensione globale – universale legata alla contemporaneità, in chiave sostenibile, del suo linguaggio artistico.
Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, quali ad esempio la Pinacoteca Internazionale d’Arte Francescana Contemporanea di Falconara Marittima (An) e l’Amministrazione Provinciale di Chieti (Ch).
Hanno scritto – si sono interessati di lei:
Giorgio Agnisola, Luigi Berliri, Maria Teresa Bovenzi, Ennio Calabria, Alfredo Cardone, Giuseppe Catania, Costanzo Costantini, Francesca Del Grande, Lucio Del Gobbo, Roberta Diomede, Generoso Di Paolo, Nino Germano, Vincenzo Lucarelli, Pasquale Maffeo, Renato Mammucari, Mario Palmerio, Tommaso Pisanti, Maria Cristina Ricciardi, Romano Rossi, Gioia Salvatore, Giorgio Segato, Rosalba Silvestri, Gabriele Simongini, Leo Strozzieri, Marianna Vicinanza.
Autodidatta, la Antonucci vive e lavora a Colledimacine (Ch).
Determinante per la sua carriera artistica fu l’incontro con il Maestro Ennio Calabria, a cui sono seguite due esposizioni in Italia e vari premi, tra cui nel 2002 la Targa d’Argento al XXXIX Premio Sulmona.
Trasferitasi di recente in Abruzzo, ha avviato il processo di ricerca denominato “Proiezioni sostenibili”, dal quale scaturisce l’omonimo ciclo pittorico che, con il patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Majella, è stato presentato ufficialmente lo scorso anno al Mumi di Francavilla al Mare e che continua nella personale allestita in questi giorni presso la Galleria Trifoglio Arte.
Scrive di lei Maria Cristina Ricciardi: « […] L’attenzione verso la natura non nasce da un semplice intento “en plein air”. Essa va necessariamente riconnessa alla linea di pensiero, testimoniata dall’artista che riconosce un ruolo al sostenibile recupero dell’identità uomo-ambiente.
Recupero non sostenibile senza l’assoluto convincimento del concreto contributo offerto dall’arte ad un progetto di vita migliore, meno snaturata e lontana dalla vera essenza dell’individuo.
Attraverso la scelta di sentirsi parte dello spazio stesso della natura e della storia di un territorio, prende forma la sua attuale stagione pittorica, immersione coinvolgente e totale che individua nella pittura l’esigenza di varcare la soglia dei contenuti più immediati e di guardare oltre. Assecondare questo processo significa ritrovarsi senza banalità dentro la realtà dei fenomeni naturali, poterne cogliere la straripante energia, i ritmi e le sonorità più profonde, attingere alle forze energetiche dei suoi elementi, arrivare a sentire che la vita biologica e la vita spirituale possono ancora riconquistare il proprio nesso frantumato».
Di Salvatore dott. Vittorio
Morena Antonucci (Priverno, Latina 1965)
Morena Antonucci è una pittrice per istinto, vocazione, passione. Disegnava e giocava con i colori sin da bambina, scoprendo da sé la misteriosa qualità dei colori, apprendendo con meraviglia che con il giallo e il blu si otteneva il verde. Aveva incominciato col fare pastelli e dipingere su stoffa, per poi passare alla tempera e ad altre tecniche. Nello stesso tempo leggeva libri d’arte e manuali di tecnica della pittura.
Pittrice e donna dall’esistenza un po’ rapsodica, (…) amava e ama i futuristi, specialmente Balla e Boccioni, ed era rimasta come folgorata quando aveva potuto vedere le loro opere, specialmente del secondo, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Ha seguito anche gli esponenti della Transavanguardia, Chia, Cucchi, Clemente, Paladino, pur sempre tesa però ad obbedire ai propri impulsi, alle proprie urgenze interiori, al bisogno imperioso di esprimere se stessa, al fine di tradurre in qualcosa di valido i propri stati d’animo e i propri sentimenti, di comunicare con gli altri. Ama i colori forti come il rosso, il blu, il verde, ma anche i colori meno accesi o più tenui, come la gamma degli azzurri, dei viola, dei rosa (…).
E’ convinta che oggi un artista (o un’artista), debba fare tutte le esperienze possibili, senza tuttavia disperdere il proprio talento specifico e sempre mirando a raggiungere la massima autonomia espressiva.
Costanzo Costantini
(da una intervista all’artista dell’ottobre 2001)
Cenni biografici
Vive e lavora a Colledimacine (Ch); il Parco Nazionale della Maiella è il suo studio.
Espone al pubblico dal 1996 e, dal 1999, si confronta con la realtà artistica romana grazie alle frequentazioni con il Maestro Ennio Calabria.
Sono del 2001 una serie di collettive presso la Galleria “Il Gianicolo” di Perugia che la portano a partecipare, nella scuderia della stessa galleria, al 23° Expo Arte di Bari.
Nel 2002 Costanzo Costantini, redattore culturale de “Il Messaggero”, recensisce le sue opere con presentazione nel catalogo élan vital edito dalla VE.LA. Editrice.
Nell’ottobre 2002 viene premiata con Targa D’Argento al XXIX° Premio Sulmona, Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea.
Nel marzo del 2003 il critico d’arte Lucio Del Gobbo la presenta presso la Galleria Civica Guzzini del Comune di Recanati (Mc); nell’agosto dello stesso anno il prof. Leo Strozzieri recensisce le sue opere nel catalogo della collana ArteChiara – Pescara in occasione della mostra personale “Colore come energia” di Fara San Martino (Ch), riproposta successivamente dalla The Artistic Heritage a “Contemporanea” Fiera Internazionale d’Arte di Forlì.
In seguito si trasferisce in Abruzzo, dove avvia il processo di ricerca denominato “Proiezioni sostenibili”, dal quale scaturisce l’omonimo ciclo pittorico che, con il Patrocinio dell’Ente Parco Nazionale della Majella e con recensione della scrittrice Rosalba Silvestri, viene presentato ufficialmente presso il Mu. Mi. Museo Michetti di Francavilla al Mare (Ch) dal 1 al 30 marzo 2004.
Tale mostra, divenuta itinerante, viene presentata a Lanciano, Latina ed infine a Guardiagrele, nell’agosto 2004, con presentazione della storica d’arte Maria Cristina Ricciardi ed il patrocinio dell’amministrazione locale, dell’Ente Parco e della Regione Abruzzo.
Con il primo numero del 2005 la rivista D’Abruzzo pubblica un redazionale sull’Antonucci dal titolo “Le belve sacre”, che la consacra come artista abruzzese e riconosce alla sua ricerca un valore culturale che travalica la dimensione locale – regionale, dalla quale essa ha origine, per approdare ad una dimensione globale – universale legata alla contemporaneità, in chiave sostenibile, del suo linguaggio artistico.
Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, quali ad esempio la Pinacoteca Internazionale d’Arte Francescana Contemporanea di Falconara Marittima (An) e l’Amministrazione Provinciale di Chieti (Ch).
Hanno scritto – si sono interessati di lei:
Giorgio Agnisola, Luigi Berliri, Maria Teresa Bovenzi, Ennio Calabria, Alfredo Cardone, Giuseppe Catania, Costanzo Costantini, Francesca Del Grande, Lucio Del Gobbo, Roberta Diomede, Generoso Di Paolo, Nino Germano, Vincenzo Lucarelli, Pasquale Maffeo, Renato Mammucari, Mario Palmerio, Tommaso Pisanti, Maria Cristina Ricciardi, Romano Rossi, Gioia Salvatore, Giorgio Segato, Rosalba Silvestri, Gabriele Simongini, Leo Strozzieri, Marianna Vicinanza.
05
marzo 2005
Morena Antonucci – Proiezioni sostenibili
Dal 05 marzo al 02 aprile 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA TRIFOGLIO ARTE
Chieti, Piazza Gian Battista Vico, 7, (Chieti)
Chieti, Piazza Gian Battista Vico, 7, (Chieti)
Orario di apertura
9.30-13 e 16-20
Vernissage
5 Marzo 2005, ore 17,30
Autore