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Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane
La gloriosa stagione dell’arte italiana tra XV e XVIII secolo ha avuto come protagonisti gli artisti, i committenti e i collezionisti, legati tra di loro da un comune denominatore: il “gusto per il bello”. Gli artisti, con estro creativo e perizia tecnica, diedero alla luce straordinarie opere d’arte che ancor oggi ci emozionano facendo vibrare le corde del cuore; i committenti, appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche, alla nobiltà o alle classi medie arricchitesi col fiorire dei commerci, investirono parte dei loro capitali nell’arte e nella cultura, commissionando agli artisti dipinti, sculture e arredi destinati ad abbellire chiese e palazzi, ville e castelli; infine i collezionisti, raffinati esteti dotati di una particolare sensibilità per il bello, costituirono durante la loro vita dei veri e propri “musei privati” che talvolta, spinti da un nobile intento educativo e da un forte senso civico, donarono alla propria città per condividere con la popolazione la gioia per l’arte ed educare le future generazioni
L’esposizione si articolerà lungo un percorso cronologico che inizia dal XV secolo per concludersi alla fine del XVIII, e sarà suddivisa in sette sezioni tematiche dedicate rispettivamente a:
•Il ‘400 a Brescia
•Il ‘500 a Brescia: Moretto, Savoldo, Romanino
•La pittura barocca e rococò • Il trionfo della natura morta
•Nani e pigmei: Bocchi e Albrici
•Pittura di genere: paesaggi, vedute, capricci ed interni
•I pittori della realtà (Monsù Bernardo, Cipper, Romani, Bellotti, Cifrondi, Ceruti)
Fascino e suggestione, arte e storia, scoperte e novità: quest’esposizione dalla forte valenza territoriale mira a riscoprire la storia collezionistica locale e a far conoscere al grande pubblico sia i grandi maestri che i cosiddetti “petit maître”, in realtà valenti pittori dal cui pennello uscirono veri capolavori dell’arte italiana che attendono di essere ancora valorizzati appieno, promuovendo al contempo una rinnovata affezione alle radici culturali della nostra terra, ricca come poche altre di straordinari Alessandro Bonvicino detto Moretto, La visitazione. tesori artistici.
Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane
Brescia, Via Dei Musei, 30, (Brescia)