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Morg Armeni – Morgasmatron.30 Minutes of fear
30 minuti, di paura, è il tempo necessario per visualizzare tutte le opere presenti in mostra, solo osservando con curiosità le opere, si avrà l’occasione di capire cos’è il Morgasmatron.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 12 Novembre 2011 dalle ore 18:00
Sarà la personale di Morg a essere inaugurata come quarantesimo evento presso gli spazi di Violabox.
Poliedrica artista e tatuatrice di fama Mondiale esporrà a Genova, sua città natale, la sua prima mostra personale.
30 minuti, di paura, è il tempo necessario per visualizzare tutte le opere presenti in mostra, solo osservando con curiosità le opere, si avrà l’occasione di capire cos’è il Morgasmatron.
Ogni forza racchiude in se il suo opposto, la bellezza racchiude in se la mostruosità.
E’ l’oscurantismo della specie, che spinge Morg a realizzare tele che raccontano il nostro reale decadimento.
L’ artista rigetta sulle sue opere ciò che assorbe, coscientemente ed incoscientemente, nella quotidianità. Dal caos interno nascono tele dipinte, ordinate nella loro perfetta composizione ove tutto coesiste in un totale equilibrio.
Morg con le sue opere ci trasporta in un’avariata società che crea e fa scontrare falsi dei.
Morg Nasce a Genova nel 1977, diplomata all’Accademia Ligustica di Genova, continua il suo percorso di studi in Olanda. Dal 2000 è attiva come tatuatrice fra Genova, Milano, Roma e Amsterdam. Nel 2005 a Genova ha fondato Morganic Heart, studio di tatuaggi.
Catalogo con testo critico di Gloria Bazzocchi
Da Sabato 12 Novembre 2011 a Giovedì 8 Dicembre 2011
Da martedi a Sabato dalle 16:00 alle 19:00
Testo critico
Morg è un’artista Italiana e una tatuatrice di fama internazionale, il cui talento è stato riconosciuto più o meno ovunque, dal Giappone agli Stati Uniti. Ma quello che interessa in questo specifico contesto è l’analisi della sua produzione pittorica. Da oltre dieci anni Morg dipinge quadri a olio di tipo figurativo e surreale, con espliciti riferimenti, fino a qualche tempo fa, a un’estetica di gusto pop e gotico, che poteva farla rientrare all’interno di quel movimento indicato con il termine di “pop-surrealismo”. Con quest’ultima serie di opere si scorge invece un rinnovato interesse per l’investigazione iconografica e per un più approfondito studio della pittura in sé, intesa come linguaggio della luce, del colore, della sensibilità compositiva , di una possibile ricerca in chiave simbolica della prospettiva e della plasticità delle figure. Un’attitudine questa che le ha consentito di ottenere risultati di gran lunga migliori, allontanandola dai noiosi clichè del pop-surrealismo, a favore di una via d’espressione molto personale e che, forse, ne decreta la maturità artistica.
L’influenza estetica della pittura del tardo Medioevo-inizio Rinascimento la si deduce con immediatezza dalla cifra realistica, talora narrativa e visionaria, che contraddistingue le sue opere. Dal punto di vista concettuale troviamo invece una spiccata affinità con lo spirito dei pittori fiamminghi, che amano porre l'accento sugli aspetti decadenti e irrazionali di un’umanità perduta, circondata dal male e corrotta dai pregiudizi di una cultura bigotta e materialista, che volutamente nega la supremazia dell'intelletto.
Ne scaturiscono figure archetipiche di stampo apocalittico, nuove divinità del Kali-Yuga contrassegnate da una bellezza torbida, pregna di una sofferenza e di una sensualità viscerale, in bilico tra la gioia e il dolore, la paura e il coraggio di vivere. Come nella serie Springtime, ispirata al disastro nucleare di Fukushima, dove la resurrezione è affidata alla forza pura del corpo e dello spirito insieme ad un’eroica accettazione della mutazione, che sempre si verifica tramite la “grazia alchemica” di Madre Natura. Queste figure di donne, ironicamente coronate da sfondi d’oro o da squarci di luce celeste (alla maniera dei Santi), sono inquietanti ma al tempo stesso simboli di una speranza, simboleggiata dagli elementi naturali che le circondano, che indicano l’esistenza di una sorta di tacita alleanza tra loro e le forze della Natura.
L’atmosfera generale dei quadri di Morg denuncia uno stato di decadenza avanzato, in cui gli umani sono ridotti a poveri diavoli destinati a vivere in uno stato di frustrazione perenne, deviati dall’ignoranza dei veri valori spirituali e vittime di credenze becere e di false paure. A questo riguardo è emblematico il quadro che ritrae la sfortunata “donna bozzolo”, opera che fa parte di un trittico molto impegnato sotto il profilo tematico: la denuncia della visione misogina della Chiesa. I volti scuri dei personaggi raffigurati sono quelli di due cardinali che, ottenebrati dagli ardori di una cruda passionalità infliggono pene corporali alle loro amanti: una donna legata e una donna-ragno. Esse sono chiaramente i simboli dell’odio e del disprezzo del modo di vedere la femminilità da parte del mondo ecclesiastico, che riduce il potere trascendente e magico della natura femminile a una sterile immagine di deformità fisica e psichica di cui si possa perfino abusare.
I numerosi ritratti al femminile di questo interessante ciclo pittorico di Morg sembrano indicare che l’unica via di salvezza, per un’umanità allettata da istinti primitivi, sia proprio quella della comunione con il mondo della Natura e la reintegrazione dell’universo mistico, sensuale e trascendente della componente foeminina.
Anche il tema dell’ex-voto, trattato nella riuscitissima opera titolata “Il Carro”, fa la sua apparizione in qualità di testimonianza viva dell’arte come atto di fede, di credenza religiosa popolare rispecchiando l’ispirato approccio dell’artista. Qui, la cura per l’aspetto compositivo e strettamente pittorico di Morg ne rivelano una capacità espressiva matura: basti osservare la qualità degli elementi naturali, la cui stilizzazione in chiave allegorica conferisce loro un’austerità che li muta, per “incantesimo artistico”, in simboli di un’efficacia eccellente. Verdi colline, foreste in fiamme, cieli plumbei, nuvole minacciose, rocce scoscese fanno da contraltare alle lacerazioni dell’animo umano, simboleggiando la presenza rivitalizzante di un’antica e immutata saggezza di cui Madre Natura è depositaria e che può fungere sia da sostegno per lo spirito umano, sia da potente talismano che reca forza, protezione, equilibrio, armonia cosmica, verità.
Gloria Bazzocchi
Sarà la personale di Morg a essere inaugurata come quarantesimo evento presso gli spazi di Violabox.
Poliedrica artista e tatuatrice di fama Mondiale esporrà a Genova, sua città natale, la sua prima mostra personale.
30 minuti, di paura, è il tempo necessario per visualizzare tutte le opere presenti in mostra, solo osservando con curiosità le opere, si avrà l’occasione di capire cos’è il Morgasmatron.
Ogni forza racchiude in se il suo opposto, la bellezza racchiude in se la mostruosità.
E’ l’oscurantismo della specie, che spinge Morg a realizzare tele che raccontano il nostro reale decadimento.
L’ artista rigetta sulle sue opere ciò che assorbe, coscientemente ed incoscientemente, nella quotidianità. Dal caos interno nascono tele dipinte, ordinate nella loro perfetta composizione ove tutto coesiste in un totale equilibrio.
Morg con le sue opere ci trasporta in un’avariata società che crea e fa scontrare falsi dei.
Morg Nasce a Genova nel 1977, diplomata all’Accademia Ligustica di Genova, continua il suo percorso di studi in Olanda. Dal 2000 è attiva come tatuatrice fra Genova, Milano, Roma e Amsterdam. Nel 2005 a Genova ha fondato Morganic Heart, studio di tatuaggi.
Catalogo con testo critico di Gloria Bazzocchi
Da Sabato 12 Novembre 2011 a Giovedì 8 Dicembre 2011
Da martedi a Sabato dalle 16:00 alle 19:00
Testo critico
Morg è un’artista Italiana e una tatuatrice di fama internazionale, il cui talento è stato riconosciuto più o meno ovunque, dal Giappone agli Stati Uniti. Ma quello che interessa in questo specifico contesto è l’analisi della sua produzione pittorica. Da oltre dieci anni Morg dipinge quadri a olio di tipo figurativo e surreale, con espliciti riferimenti, fino a qualche tempo fa, a un’estetica di gusto pop e gotico, che poteva farla rientrare all’interno di quel movimento indicato con il termine di “pop-surrealismo”. Con quest’ultima serie di opere si scorge invece un rinnovato interesse per l’investigazione iconografica e per un più approfondito studio della pittura in sé, intesa come linguaggio della luce, del colore, della sensibilità compositiva , di una possibile ricerca in chiave simbolica della prospettiva e della plasticità delle figure. Un’attitudine questa che le ha consentito di ottenere risultati di gran lunga migliori, allontanandola dai noiosi clichè del pop-surrealismo, a favore di una via d’espressione molto personale e che, forse, ne decreta la maturità artistica.
L’influenza estetica della pittura del tardo Medioevo-inizio Rinascimento la si deduce con immediatezza dalla cifra realistica, talora narrativa e visionaria, che contraddistingue le sue opere. Dal punto di vista concettuale troviamo invece una spiccata affinità con lo spirito dei pittori fiamminghi, che amano porre l'accento sugli aspetti decadenti e irrazionali di un’umanità perduta, circondata dal male e corrotta dai pregiudizi di una cultura bigotta e materialista, che volutamente nega la supremazia dell'intelletto.
Ne scaturiscono figure archetipiche di stampo apocalittico, nuove divinità del Kali-Yuga contrassegnate da una bellezza torbida, pregna di una sofferenza e di una sensualità viscerale, in bilico tra la gioia e il dolore, la paura e il coraggio di vivere. Come nella serie Springtime, ispirata al disastro nucleare di Fukushima, dove la resurrezione è affidata alla forza pura del corpo e dello spirito insieme ad un’eroica accettazione della mutazione, che sempre si verifica tramite la “grazia alchemica” di Madre Natura. Queste figure di donne, ironicamente coronate da sfondi d’oro o da squarci di luce celeste (alla maniera dei Santi), sono inquietanti ma al tempo stesso simboli di una speranza, simboleggiata dagli elementi naturali che le circondano, che indicano l’esistenza di una sorta di tacita alleanza tra loro e le forze della Natura.
L’atmosfera generale dei quadri di Morg denuncia uno stato di decadenza avanzato, in cui gli umani sono ridotti a poveri diavoli destinati a vivere in uno stato di frustrazione perenne, deviati dall’ignoranza dei veri valori spirituali e vittime di credenze becere e di false paure. A questo riguardo è emblematico il quadro che ritrae la sfortunata “donna bozzolo”, opera che fa parte di un trittico molto impegnato sotto il profilo tematico: la denuncia della visione misogina della Chiesa. I volti scuri dei personaggi raffigurati sono quelli di due cardinali che, ottenebrati dagli ardori di una cruda passionalità infliggono pene corporali alle loro amanti: una donna legata e una donna-ragno. Esse sono chiaramente i simboli dell’odio e del disprezzo del modo di vedere la femminilità da parte del mondo ecclesiastico, che riduce il potere trascendente e magico della natura femminile a una sterile immagine di deformità fisica e psichica di cui si possa perfino abusare.
I numerosi ritratti al femminile di questo interessante ciclo pittorico di Morg sembrano indicare che l’unica via di salvezza, per un’umanità allettata da istinti primitivi, sia proprio quella della comunione con il mondo della Natura e la reintegrazione dell’universo mistico, sensuale e trascendente della componente foeminina.
Anche il tema dell’ex-voto, trattato nella riuscitissima opera titolata “Il Carro”, fa la sua apparizione in qualità di testimonianza viva dell’arte come atto di fede, di credenza religiosa popolare rispecchiando l’ispirato approccio dell’artista. Qui, la cura per l’aspetto compositivo e strettamente pittorico di Morg ne rivelano una capacità espressiva matura: basti osservare la qualità degli elementi naturali, la cui stilizzazione in chiave allegorica conferisce loro un’austerità che li muta, per “incantesimo artistico”, in simboli di un’efficacia eccellente. Verdi colline, foreste in fiamme, cieli plumbei, nuvole minacciose, rocce scoscese fanno da contraltare alle lacerazioni dell’animo umano, simboleggiando la presenza rivitalizzante di un’antica e immutata saggezza di cui Madre Natura è depositaria e che può fungere sia da sostegno per lo spirito umano, sia da potente talismano che reca forza, protezione, equilibrio, armonia cosmica, verità.
Gloria Bazzocchi
12
novembre 2011
Morg Armeni – Morgasmatron.30 Minutes of fear
Dal 12 novembre all'otto dicembre 2011
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Orario di apertura
da martedi a sabato dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
12 Novembre 2011, ore 18:00
Autore
Curatore