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Moria De Zen – Evoke
La rassegna si presenta come una raffinata messa in scena di brevi sequenze oniriche, quasi dei brevi filmati i cui fotogrammi sono stati congelati nel rettangolo della carta fotografica dall’artista, propensa “a innestare esplosioni visuali, che traggono godimento dalle voci del sogno o dall’ansimare dell’incubo, generando sottili apprensioni, indefinibili turbamenti.
Comunicato stampa
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L’intensità e la forza dirompente delle emozioni più toccanti in una straordinaria mostra fotografica: EVOKE, di Moria De Zen, in calendario dal 10 novembre, giorno dell’inaugurazione prevista per le ore 18.00, sino al 2 dicembre presso la Fornace di Asolo in via Strada Muson 2C, nella perla trevigiana.
La rassegna si presenta come una raffinata messa in scena di brevi sequenze oniriche, quasi dei brevi filmati i cui fotogrammi sono stati congelati nel rettangolo della carta fotografica dall’artista, propensa – come dichiara il curatore della mostra, il critico e antropologo dell’arte Roberto Roda – “a innestare esplosioni visuali, che traggono godimento dalle voci del sogno o dall’ansimare dell’incubo, generando sottili apprensioni, indefinibili turbamenti”.
“Se si dovesse dare un nome di riferimento assonante per orientare l‘eventuale visitatore al genere praticato da Moria – continua Roda – l’esempio più consono non sarebbe quello di altri fotografi che si sono felicemente occupati di “sogni” (come ad esempio l’americano Arthur Tress), bensì di un regista cinematografico di culto: David Cronenberg”.
Nata a Castelfranco Veneto ma operante ad Asolo, dove dirige lo studio di comunicazione integrata Angelstorm, l’artista De Zen si è formata professionalmente a Milano e a Londra. Impegnata anche nella produzione di visual clip, ha iniziato l’attività espositiva artistica nel 2003. Scrive di lei il curatore della mostra: “Fotografa Moria lo è per esigenze di lavoro ma, non di rado, come nel caso di questa intrigante esposizione, dimentica le esigenze della committenza per soddisfare solo intime e intimistiche esigenze artistiche. Condivide con molte altre donne dell’Arte contemporanea, una propensione ossessiva verso l’autoreferenzialità che mai, tuttavia, sconfina nel narcisismo. Moria De Zen è in grado di suscitare sensazioni contrastanti. Possiede un’aura aristocratica dispiegata su una trama impercettibile di pensieri aggraziati. Questa innata eleganza estetica, tutta femminile, ma mai leziosa, sembra tuttavia incapace di generare sentimenti “quieti”.
L’appuntamento nella terra natale dell’artista s’inserisce nell’ambito di un tour nazionale presentato in anteprima nazionale a Bologna lo scorso giugno presso la Galleria L’Ariete artecontemporanea e messo poi in parete, per tutto il mese di settembre, presso la Rocca di Cento (Fe), con un notevole successo di critica e pubblico.
La mostra, prodotta dall’Osservatorio Nazionale sulla Fotografia, operante presso il Comune di Ferrara, in collaborazione con la Galleria l’Ariete artecontemporanea di Bologna, il Consorzio per il recupero “La Fornace di Asolo”, la Galleria d’Arte Moderna del Comune di Cento, gode del patrocinio del Comune di Asolo ed è accompagnata da un catalogo edito dall’editore Sometti di Mantova che raccoglie tutte le immagini esposte (formato 21x17, 48 pp, prezzo di copertina € 10,00).
La rassegna si presenta come una raffinata messa in scena di brevi sequenze oniriche, quasi dei brevi filmati i cui fotogrammi sono stati congelati nel rettangolo della carta fotografica dall’artista, propensa – come dichiara il curatore della mostra, il critico e antropologo dell’arte Roberto Roda – “a innestare esplosioni visuali, che traggono godimento dalle voci del sogno o dall’ansimare dell’incubo, generando sottili apprensioni, indefinibili turbamenti”.
“Se si dovesse dare un nome di riferimento assonante per orientare l‘eventuale visitatore al genere praticato da Moria – continua Roda – l’esempio più consono non sarebbe quello di altri fotografi che si sono felicemente occupati di “sogni” (come ad esempio l’americano Arthur Tress), bensì di un regista cinematografico di culto: David Cronenberg”.
Nata a Castelfranco Veneto ma operante ad Asolo, dove dirige lo studio di comunicazione integrata Angelstorm, l’artista De Zen si è formata professionalmente a Milano e a Londra. Impegnata anche nella produzione di visual clip, ha iniziato l’attività espositiva artistica nel 2003. Scrive di lei il curatore della mostra: “Fotografa Moria lo è per esigenze di lavoro ma, non di rado, come nel caso di questa intrigante esposizione, dimentica le esigenze della committenza per soddisfare solo intime e intimistiche esigenze artistiche. Condivide con molte altre donne dell’Arte contemporanea, una propensione ossessiva verso l’autoreferenzialità che mai, tuttavia, sconfina nel narcisismo. Moria De Zen è in grado di suscitare sensazioni contrastanti. Possiede un’aura aristocratica dispiegata su una trama impercettibile di pensieri aggraziati. Questa innata eleganza estetica, tutta femminile, ma mai leziosa, sembra tuttavia incapace di generare sentimenti “quieti”.
L’appuntamento nella terra natale dell’artista s’inserisce nell’ambito di un tour nazionale presentato in anteprima nazionale a Bologna lo scorso giugno presso la Galleria L’Ariete artecontemporanea e messo poi in parete, per tutto il mese di settembre, presso la Rocca di Cento (Fe), con un notevole successo di critica e pubblico.
La mostra, prodotta dall’Osservatorio Nazionale sulla Fotografia, operante presso il Comune di Ferrara, in collaborazione con la Galleria l’Ariete artecontemporanea di Bologna, il Consorzio per il recupero “La Fornace di Asolo”, la Galleria d’Arte Moderna del Comune di Cento, gode del patrocinio del Comune di Asolo ed è accompagnata da un catalogo edito dall’editore Sometti di Mantova che raccoglie tutte le immagini esposte (formato 21x17, 48 pp, prezzo di copertina € 10,00).
10
novembre 2007
Moria De Zen – Evoke
Dal 10 novembre al 02 dicembre 2007
fotografia
giovane arte
giovane arte
Location
LA FORNACE INNOVAZIONE
Asolo, Via Strada Muson, 2c, (Treviso)
Asolo, Via Strada Muson, 2c, (Treviso)
Vernissage
10 Novembre 2007, ore 18
Ufficio stampa
ANGELSTORM
Autore
Curatore