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Mosche bianche
Mosche bianche.
La verità è che le donne da sempre, in ogni ambito, hanno dovuto ritagliarsi con fatica un posto nel mondo.
Una mostra di sole donne in un giorno qualsiasi perché in arte sono ancora troppo rare!
Comunicato stampa
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La sfida secolare delle donne, tra barriere sociali e legittime rivendicazioni. Troppo spesso si sente parlare delle donne nell’arte come solo muse ispiratrici di opere immortali o come soggetti principali delle stesse opere. Il mondo dell’arte è maschile, è un dato di fatto, in cui si concentrano dispute culturali a scapito di una realtà che storicamente ha affiancato sempre in sordina , l’infinito spazio artistico e culturale, affidato per diritto di nascita agli uomini. L’uomo era già l’artista unico e solo quando Dio plasmó una figura femminile per dare ad Adamo compagnia nell’Eden. Quella della donna viene sempre rappresentata come figura statica, che trova difficoltà a ritagliarsi uno spazio piccolissimo nel quotidiano. Nella memoria comune le donne sono angeli della casa, custodi del fuoco sacro, ancelle, madri, mogli, sorelle, figlie ; quanti secoli prima che la donna possa affrancarsi da quell’immagine dipinta che non le conferiva nessun posto nel mondo se non a fianco dei propri uomini. In realtà le artiste donne sono sempre esistite, fin dall’antica Grecia , anche se solo dal 1500 i primi lavori di alcune artiste vennero messi in circolazione . La storia femminile però è fatta di piccoli passi, che diventeranno via via pesanti e risonanti ; percorsi segnati da piccoli piedi che con sacrificio hanno camminato sino a oggi, dove ancora le donne chiedono a gran voce uguaglianza e parità . Amore per il progresso, per l’equità, per il basilare diritto di essere e di valere qualcosa; al tempo stesso guerra, battaglia senza sosta per rivendicare l’ovvietà di esistere e di contare, quell’“hic et nunc” che da secoli viene rivendicato, sono temi sempre affrontati dalle artiste . Quella della emancipazione è però una storia scritta da uomini per altri uomini, proprio quando alle donne non era concesso di imparare a leggere e a scrivere. Di femminismo si parla già durante la Rivoluzione francese, con grandi pensatrici come Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, ed Etta Palm d’Aelders ; e siamo solo alla fine del Settecento, perché le donne possano parlare di politica. Nonostante ciò ancora nessuno guarda interesse al mondo dell’arte femminile e ancora si parla di donne che si dedicano all’arte ponendosi interrogativi di genere sempre troppo marcati. La domanda più ricorrente è: “Sono esistite grandi artiste donne?”. Già utilizzare il termine artista donna lascia trasparire un certo scetticismo sulla questione. È necessario affiancarvi il genere ogni qualvolta si cita un’artista?
La riflessione certo è più ampia.
Quelle universalmente riconosciute troppo spesso hanno giovate di situazioni mediatiche importanti come per esempio Frida Kahlo, che negli ultimi anni è divenuta icona indiscussa di giovani generazioni che spesso però ignorano la vita e l’arte della grande artista messicana. E in pochissimi avrebbero conosciuto il genio di Artemisia Gentileschi se non si fossero trasmessi programmi in tv!
La verità è che le donne da sempre, in ogni ambito, hanno dovuto ritagliarsi con fatica un posto nel mondo.
E oggi?!? Oggi si assiste a un ribaltamento di posizioni: le donne restano in una zona arretrata rispetto alla fama degli artisti uomini, ma cresce la notorietà di alcune artiste che hanno rivoluzionato il concetto stesso di arte. Artiste di fama mondiale, come Diane Arbus, Tina Modotti, Dorothea Lange, Georgia O’Keeffe, Vanessa Beecroft, fanno il tutto esaurito nelle mostre a loro dedicate. E che dire delle performance artistiche di Marina Abramović? Un caso che ha avuto un grande risalto è stato quello della fotografa statunitense Vivian Maier, esempio eclatante di notorietà postuma. Ma tra la folla accorsa a vedere la mostra si sentirà sempre , sommessamente dire: brava , per essere una donna!
La riflessione certo è più ampia.
Quelle universalmente riconosciute troppo spesso hanno giovate di situazioni mediatiche importanti come per esempio Frida Kahlo, che negli ultimi anni è divenuta icona indiscussa di giovani generazioni che spesso però ignorano la vita e l’arte della grande artista messicana. E in pochissimi avrebbero conosciuto il genio di Artemisia Gentileschi se non si fossero trasmessi programmi in tv!
La verità è che le donne da sempre, in ogni ambito, hanno dovuto ritagliarsi con fatica un posto nel mondo.
E oggi?!? Oggi si assiste a un ribaltamento di posizioni: le donne restano in una zona arretrata rispetto alla fama degli artisti uomini, ma cresce la notorietà di alcune artiste che hanno rivoluzionato il concetto stesso di arte. Artiste di fama mondiale, come Diane Arbus, Tina Modotti, Dorothea Lange, Georgia O’Keeffe, Vanessa Beecroft, fanno il tutto esaurito nelle mostre a loro dedicate. E che dire delle performance artistiche di Marina Abramović? Un caso che ha avuto un grande risalto è stato quello della fotografa statunitense Vivian Maier, esempio eclatante di notorietà postuma. Ma tra la folla accorsa a vedere la mostra si sentirà sempre , sommessamente dire: brava , per essere una donna!
20
gennaio 2024
Mosche bianche
Dal 20 al 30 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
SPAZIO VIVACE
Novara, via Fratelli Rosselli, 13, (Novara)
Novara, via Fratelli Rosselli, 13, (Novara)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 16-19
Vernissage
20 Gennaio 2024, 17.00
Autore
Curatore
Progetto grafico
Produzione organizzazione