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Moshekwa Langa
La mostra comprende un’ampia selezione di opere recenti realizzate dall’artista di origini sudafricane e attivo in Olanda dal 1996, con tecniche differenti
Comunicato stampa
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Il Ministro Rocco Buttiglione e il Direttore generale della DARC Pio Baldi inaugurano, venerdì 7 ottobre 2005 al MAXXI, la prima mostra personale italiana di Moshekwa Langa, curata da Paolo Colombo.
La mostra comprende un’ampia selezione di opere recenti realizzate dall’artista di origini sudafricane e attivo in Olanda dal 1996, con tecniche differenti: pittura, collage, disegno e video, che affrontano il tema dell’identità culturale e delle relazioni tra le differenti culture presenti nella società europea contemporanea.
Nato in Sudafrica nel 1975, Moshekwa Langa si è trasferto in Europa nel 1996, quando il governo di Nelson Mandela era all’apice della sua popolarità. Quest’esilio post-apartheid, insieme con la sua educazione nella prima scuola steineriana integrata del paese, lo hanno situato nella non invidiabile posizione dell’outsider, non riconducibile a una visione idealizzata e politicamente corretta del mondo post-coloniale, né alla koiné artistica europea, suo continente d’elezione.
L’arte di Moshekwa Langa ha una qualità molto vicina al “flusso di coscienza” joyciano e all’automatismo surrealista: una stratificazione di immagini e testi apparentemente incongrua che suggerisce un’intensa vita interiore e una psicologia esplosiva. Le svariate tecniche impiegate da Langa (pittura, disegno, installazione, fotografia, collage, video), di mostra in mostra, vengono rielaborate, contrapposte e assemblate in temi di risonanza personale, sia che provengano dalla cultura popolare, dalla letteratura, dalla storia dell’arte, sia che alludano a ricordi e alla memoria personale dell’artista o alla sua condizione di intellettuale africano trapiantato in Europa.
Nelle sue opere, Langa tesse un complesso tessuto di associazioni e di emozioni che si distaccano dalla chiarezza e durezza dell’arte contemporanea del nord Europa (attualmente Langa vive a Amsterdam), per riproporre in chiave auto ironica i più attuali ed emergenti interrogativi sulla condizione umana, con articolate allusioni alla fragilità umana, alla sua interiorità e al suo inconscio.
Attraverso quadri, disegni e video, la mostra di Langa declinerà pressanti questioni relative all’identità culturale e alla memoria individuale nel mondo contraddittorio, complesso e vitale di oggi. In questo senso si inserisce perfettamente nella filosofia del MAXXI e delle sue mostre di arte visiva, che tradizionalmente esplorano la condizione dell’individuo e del consenso umano nel mondo di oggi.
Catalogo Electa, collana “Opera DARC”
La mostra comprende un’ampia selezione di opere recenti realizzate dall’artista di origini sudafricane e attivo in Olanda dal 1996, con tecniche differenti: pittura, collage, disegno e video, che affrontano il tema dell’identità culturale e delle relazioni tra le differenti culture presenti nella società europea contemporanea.
Nato in Sudafrica nel 1975, Moshekwa Langa si è trasferto in Europa nel 1996, quando il governo di Nelson Mandela era all’apice della sua popolarità. Quest’esilio post-apartheid, insieme con la sua educazione nella prima scuola steineriana integrata del paese, lo hanno situato nella non invidiabile posizione dell’outsider, non riconducibile a una visione idealizzata e politicamente corretta del mondo post-coloniale, né alla koiné artistica europea, suo continente d’elezione.
L’arte di Moshekwa Langa ha una qualità molto vicina al “flusso di coscienza” joyciano e all’automatismo surrealista: una stratificazione di immagini e testi apparentemente incongrua che suggerisce un’intensa vita interiore e una psicologia esplosiva. Le svariate tecniche impiegate da Langa (pittura, disegno, installazione, fotografia, collage, video), di mostra in mostra, vengono rielaborate, contrapposte e assemblate in temi di risonanza personale, sia che provengano dalla cultura popolare, dalla letteratura, dalla storia dell’arte, sia che alludano a ricordi e alla memoria personale dell’artista o alla sua condizione di intellettuale africano trapiantato in Europa.
Nelle sue opere, Langa tesse un complesso tessuto di associazioni e di emozioni che si distaccano dalla chiarezza e durezza dell’arte contemporanea del nord Europa (attualmente Langa vive a Amsterdam), per riproporre in chiave auto ironica i più attuali ed emergenti interrogativi sulla condizione umana, con articolate allusioni alla fragilità umana, alla sua interiorità e al suo inconscio.
Attraverso quadri, disegni e video, la mostra di Langa declinerà pressanti questioni relative all’identità culturale e alla memoria individuale nel mondo contraddittorio, complesso e vitale di oggi. In questo senso si inserisce perfettamente nella filosofia del MAXXI e delle sue mostre di arte visiva, che tradizionalmente esplorano la condizione dell’individuo e del consenso umano nel mondo di oggi.
Catalogo Electa, collana “Opera DARC”
07
ottobre 2005
Moshekwa Langa
Dal 07 ottobre 2005 all'otto gennaio 2006
arte contemporanea
Location
MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Roma, Via Guido Reni, 4a, (Roma)
Orario di apertura
11–19, chiuso il lunedì
Vernissage
7 Ottobre 2005, ore 19
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
INTESA & C.P.
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore