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Mostra collettiva del gruppo Boiler: il bollitore
Il bollitore
Collettiva del Gruppo Boiler
Françoise Calcagno Art Studio
Campo del Ghetto Novo 2918 Venezia
Info (+39)0415246039
www.calcagnoartstudio.com
calcagnoartstudio@gmail.com
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Françoise Calcagno, gallerista e presidente dell'Associazione Artistica Boiler, è lieta di presentare una nuova mostra collettiva del
Gruppo Boiler, con Elvezia Allari, Françoise Calcagno, Vittorio Bustaffa, Antonio Giancaterino, Cate Maggia, Jean Louis Poveda,
Alan Rogers, Elio Talon e Antonia Trevisan, new entry nel gruppo.
L'interior designer Elvezia Allari, nata a Schio (Vicenza), crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. Elvezia Allari
impiega i materiali in modo inconsueto, piegati ad ordire con trame leggere ma resistenti; accessori aerei, tele di ragno che
catturano tessere musive o cristalli, pellicole d'oro o piccoli oggetti del quotidiano che assecondano un immaginario gentile.
Vittorio Bustaffa, illustratore e pittore, è laureato in Arte presso l'Arts Academy di Venezia. Su di lui Francesca Brandes scrive:
“ Vittorio procede come un uomo che aspetta, avendo la pazienza di un sogno: al momento giusto, egli porta avanti una nascita dal
tempo, dalla struttura produttiva della provenienza in un primo momento gli stampi, poi -. discretamente - dorme lontano dalla tela.
Lui a volte lavora su diversi livelli, ma è finalmente in silenzio, per ascoltare le pause nel racconto (...) ".
Parlando della ricerca di Françoise Calcagno il plurale è dovuto e non potrebbe essere altrimenti, perché essa stessa è plurale,
assolutamente plurale ossia emancipata da se stessa; o meglio, questo è il suo unico obiettivo. Calcagno vuole mantenere la
memoria per poter tornare a questo stato. È la memoria del futuro, non ricordo del passato, è la necessità di diventare terza
persona plurale, di non separare. Tempo + pensiero, questi materiali sono la sostanza e la loro fusione, che noi chiamiamo memoria.
Nato a Penne in provincia di Pescara, lo scultore Antonio Giacanterino è capace di gettare un nuovo sguardo sulla realtà e di darne
una nuova interpretazione; se il silenzio può essere più significativo della parola, così l'immobilità può essere più espressiva del
movimento. Testimoni della condizione umana, le figure si presentano in una "eterna" attesa che riprenda quel gesto che per un
attimo, o per sempre, è stato fermato.
Cate Maggia ha sempre dipinto con varie tecniche sino a giungere all’elaborazione di una tecnica personale basata sull’impiego di
collage. “Femmina penso se penso l’umano” scriveva Edoardo Sanguineti nella sua celebre Ballata delle donne. Tutto il lavoro di
Cate Maggia richiama questi versi: osservatore e universo osservato hanno desinenza in “a”, ponendo al centro di ogni sua opera
occhi e volti femminili.
Il lavoro di Jean Louis Poveda è stato influenzato dalle sue origini mediterranee e dalla visione del deserto del Sahara. La sua pittura
attinge la forza che la caratterizza da Venezia e dai numerosi viaggi in barca nell'est del Mediterraneo, è il frutto dell'incontro di due
mondi: l'immaginario mediterraneo e la poetica del mondo orientale.
Artista brittanico, Alan Rogers ha studiato arte presso l'Exeter College of Art & Design, Glasgow School of Art e la University of
Wales Institute di Cardiff; ha ricevuto inoltre il premio Pollock-Krasner e ha tenuto oltre trenta mostre personali. L'artista
dice :”l'architettura è sempre presente, particolarmente fatiscenti e decadenti facciate e muri che rivelano livelli nascosti e storie del
passato. Io sono interessato alla attività inquieta dell'umanità, rifare costantemente quello che le forze naturali erodono e
distruggono.”
Elio Talon è poeta e artista veneto, trapiantato a Bologna, dove si è diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti. L a sua scultura
è pervasa da un’alchimia onirica che volge non tanto ad un nostalgico sentire del passato, ma ad una nuova visione della coscienza
futura. Le tematiche pescano di certo nell’inconscio collettivo, elaborando un’immagine angelicata del femminino come modello di
riferimento per un’evoluzione della coscienza.
Nata a Vicenza, Antonia Trevisan, ha studiato sociologia all'università di Trento ed ha insegnato composizione grafica e fotografia.
Nel 1988 crea “ Antonia trevisan idee colore” in cui progetta e realizza vetrate artistiche prestigiose. Quando si parla di dipingere lei
afferma: “dipingere è insieme ritrovamento e sottrazione,
Gruppo Boiler, con Elvezia Allari, Françoise Calcagno, Vittorio Bustaffa, Antonio Giancaterino, Cate Maggia, Jean Louis Poveda,
Alan Rogers, Elio Talon e Antonia Trevisan, new entry nel gruppo.
L'interior designer Elvezia Allari, nata a Schio (Vicenza), crea allestimenti, monili e opere di textile design artificiali. Elvezia Allari
impiega i materiali in modo inconsueto, piegati ad ordire con trame leggere ma resistenti; accessori aerei, tele di ragno che
catturano tessere musive o cristalli, pellicole d'oro o piccoli oggetti del quotidiano che assecondano un immaginario gentile.
Vittorio Bustaffa, illustratore e pittore, è laureato in Arte presso l'Arts Academy di Venezia. Su di lui Francesca Brandes scrive:
“ Vittorio procede come un uomo che aspetta, avendo la pazienza di un sogno: al momento giusto, egli porta avanti una nascita dal
tempo, dalla struttura produttiva della provenienza in un primo momento gli stampi, poi -. discretamente - dorme lontano dalla tela.
Lui a volte lavora su diversi livelli, ma è finalmente in silenzio, per ascoltare le pause nel racconto (...) ".
Parlando della ricerca di Françoise Calcagno il plurale è dovuto e non potrebbe essere altrimenti, perché essa stessa è plurale,
assolutamente plurale ossia emancipata da se stessa; o meglio, questo è il suo unico obiettivo. Calcagno vuole mantenere la
memoria per poter tornare a questo stato. È la memoria del futuro, non ricordo del passato, è la necessità di diventare terza
persona plurale, di non separare. Tempo + pensiero, questi materiali sono la sostanza e la loro fusione, che noi chiamiamo memoria.
Nato a Penne in provincia di Pescara, lo scultore Antonio Giacanterino è capace di gettare un nuovo sguardo sulla realtà e di darne
una nuova interpretazione; se il silenzio può essere più significativo della parola, così l'immobilità può essere più espressiva del
movimento. Testimoni della condizione umana, le figure si presentano in una "eterna" attesa che riprenda quel gesto che per un
attimo, o per sempre, è stato fermato.
Cate Maggia ha sempre dipinto con varie tecniche sino a giungere all’elaborazione di una tecnica personale basata sull’impiego di
collage. “Femmina penso se penso l’umano” scriveva Edoardo Sanguineti nella sua celebre Ballata delle donne. Tutto il lavoro di
Cate Maggia richiama questi versi: osservatore e universo osservato hanno desinenza in “a”, ponendo al centro di ogni sua opera
occhi e volti femminili.
Il lavoro di Jean Louis Poveda è stato influenzato dalle sue origini mediterranee e dalla visione del deserto del Sahara. La sua pittura
attinge la forza che la caratterizza da Venezia e dai numerosi viaggi in barca nell'est del Mediterraneo, è il frutto dell'incontro di due
mondi: l'immaginario mediterraneo e la poetica del mondo orientale.
Artista brittanico, Alan Rogers ha studiato arte presso l'Exeter College of Art & Design, Glasgow School of Art e la University of
Wales Institute di Cardiff; ha ricevuto inoltre il premio Pollock-Krasner e ha tenuto oltre trenta mostre personali. L'artista
dice :”l'architettura è sempre presente, particolarmente fatiscenti e decadenti facciate e muri che rivelano livelli nascosti e storie del
passato. Io sono interessato alla attività inquieta dell'umanità, rifare costantemente quello che le forze naturali erodono e
distruggono.”
Elio Talon è poeta e artista veneto, trapiantato a Bologna, dove si è diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti. L a sua scultura
è pervasa da un’alchimia onirica che volge non tanto ad un nostalgico sentire del passato, ma ad una nuova visione della coscienza
futura. Le tematiche pescano di certo nell’inconscio collettivo, elaborando un’immagine angelicata del femminino come modello di
riferimento per un’evoluzione della coscienza.
Nata a Vicenza, Antonia Trevisan, ha studiato sociologia all'università di Trento ed ha insegnato composizione grafica e fotografia.
Nel 1988 crea “ Antonia trevisan idee colore” in cui progetta e realizza vetrate artistiche prestigiose. Quando si parla di dipingere lei
afferma: “dipingere è insieme ritrovamento e sottrazione,
17
novembre 2013
Mostra collettiva del gruppo Boiler: il bollitore
Dal 17 novembre al 12 dicembre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-14
Vernissage
17 Novembre 2013, h 11.30
Autore