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Mostra di icone russe del 18° e 19° secolo
Diffuse soprattutto nell’ambito delle Chiese ortodosse, le icone (dal greco
eikòn, “immagine”) erano considerate miracolose e si attribuiva loro un
valore di presenza simbolica dei personaggi rappresentati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’”Esposizione di icone russe del 18° e 19° secolo”, a cura dell’
associazione culturale IKON di Solighetto è uno degli elementi qualificanti
delle manifestazioni di “Natale in Centro storico a Feltre”, ricco programma
di iniziative messe a punto dall’Amministrazione Comunale di Feltre, con la
collaborazione di Enti ed Associazioni e che si protrarranno fino all’8
gennaio.
Diffuse soprattutto nell’ambito delle Chiese ortodosse, le icone (dal greco
eikòn, “immagine”) erano considerate miracolose e si attribuiva loro un
valore di presenza simbolica dei personaggi rappresentati. Dipinte su tavola
o su tela, generalmente di piccole dimensioni, rappresentano Cristo, la
Vergine Maria, i Santi, resi generalmente con colori scuri su uno sfondo
dorato o adorno di pietre preziose. Di solito sono caratterizzate da una
forte stilizzazione, che sottolinea la spiritualità dei personaggi più che
l'espressione dei sentimenti o le fattezze umane, secondo moduli propri dell
’arte bizantina.
Poche icone antiche sono sopravvissute, e tra queste alcune pitture ad
encausto su tavola del monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai, databili
al 6°-7° secolo e caratterizzate dal realismo dei volti, animati da grandi
occhi ed espressioni intense.
A partire dall’8° secolo, nei territori dell’Impero bizantino si sviluppò il
movimento dell’iconoclastia, che accusò di idolatria il culto delle icone e
provocò la distruzione di molte opere di arte sacra: fu soltanto col secolo
successivo che le icone tornarono ad essere venerate come pratica religiosa.
Icone di Cristo, della Vergine e dei Santi - spesso esposte nell’
conostasi - divennero le principali immagini religiose delle Chiese
bizantina, greca e russa ortodossa. Nonostante gli autori di icone siano
solitamente risultati anonimi, sono noti i nomi di Andrej Rublèv e Teofane
il Greco, attivi in Russia tra la fine del 14° e l’inizio del 15° secolo: Le
loro opere combinano grazia ed eccellenza tecnica in una sintesi che non è
mai più stata eguagliata.
E’ solo da qualche anno che, anche in Italia, si sono diffusi curiosità ed
interesse notevoli per le antiche icone, per la loro origine, per il loro
significato più profondo, per la storia del loro lungo cammino. E’ un mondo
nuovo che si apre alla nostra conoscenza, un mondo per tanti versi
affascinante e la cui origine si perde nelle leggende dei primi tempi
cristiani.
associazione culturale IKON di Solighetto è uno degli elementi qualificanti
delle manifestazioni di “Natale in Centro storico a Feltre”, ricco programma
di iniziative messe a punto dall’Amministrazione Comunale di Feltre, con la
collaborazione di Enti ed Associazioni e che si protrarranno fino all’8
gennaio.
Diffuse soprattutto nell’ambito delle Chiese ortodosse, le icone (dal greco
eikòn, “immagine”) erano considerate miracolose e si attribuiva loro un
valore di presenza simbolica dei personaggi rappresentati. Dipinte su tavola
o su tela, generalmente di piccole dimensioni, rappresentano Cristo, la
Vergine Maria, i Santi, resi generalmente con colori scuri su uno sfondo
dorato o adorno di pietre preziose. Di solito sono caratterizzate da una
forte stilizzazione, che sottolinea la spiritualità dei personaggi più che
l'espressione dei sentimenti o le fattezze umane, secondo moduli propri dell
’arte bizantina.
Poche icone antiche sono sopravvissute, e tra queste alcune pitture ad
encausto su tavola del monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai, databili
al 6°-7° secolo e caratterizzate dal realismo dei volti, animati da grandi
occhi ed espressioni intense.
A partire dall’8° secolo, nei territori dell’Impero bizantino si sviluppò il
movimento dell’iconoclastia, che accusò di idolatria il culto delle icone e
provocò la distruzione di molte opere di arte sacra: fu soltanto col secolo
successivo che le icone tornarono ad essere venerate come pratica religiosa.
Icone di Cristo, della Vergine e dei Santi - spesso esposte nell’
conostasi - divennero le principali immagini religiose delle Chiese
bizantina, greca e russa ortodossa. Nonostante gli autori di icone siano
solitamente risultati anonimi, sono noti i nomi di Andrej Rublèv e Teofane
il Greco, attivi in Russia tra la fine del 14° e l’inizio del 15° secolo: Le
loro opere combinano grazia ed eccellenza tecnica in una sintesi che non è
mai più stata eguagliata.
E’ solo da qualche anno che, anche in Italia, si sono diffusi curiosità ed
interesse notevoli per le antiche icone, per la loro origine, per il loro
significato più profondo, per la storia del loro lungo cammino. E’ un mondo
nuovo che si apre alla nostra conoscenza, un mondo per tanti versi
affascinante e la cui origine si perde nelle leggende dei primi tempi
cristiani.
04
dicembre 2004
Mostra di icone russe del 18° e 19° secolo
Dal 04 dicembre 2004 al 06 gennaio 2005
arte antica
Location
CHIESA DI SAN ROCCO
Feltre, Piazza Maggiore, (Belluno)
Feltre, Piazza Maggiore, (Belluno)
Orario di apertura
dal 4 al 19 dicembre: sabato dalle 15.00 alle 19.00;
8 dicembre e domeniche: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
21-22-23-24 dicembre: dalle 15.00 alle 19.00;
Natale e Santo Stefano: chiuso
2 gennaio 2005: dalle 15.00 alle 19.00
6 gennaio 2005: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00