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Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia 2005
Shahrazàd, le Mille e una notte e le favole del mondo arabo e persiano faranno da spunto per le opere dei migliori illustratori del mondo
Comunicato stampa
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Tappeti volanti e parole magiche, lampade e geni, mercanti e ladroni, principesse e califfi, e tutti i sogni che il Medio Oriente può regalare.
Sarà così la ventitreesima edizione della Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia di Sarmede “Le immagini della fantasia” (Sarmede, Municipio e Museo Zavrel, 22 ottobre – 18 dicembre 2005), dove Shahrazàd, le Mille e una notte e le favole del mondo arabo e persiano faranno da spunto per le opere dei migliori illustratori del mondo.
Quella dell’ottobre 2005 sarà una edizione di svolta. Conclusa infatti la serie dedicata ai grandi personaggi delle fiabe e storie per ragazzi di matrice europea, la Mostra inizierà un lungo giro del mondo andando a scoprire le fiabe e le storie di altre terre e culture.
Prima tappa sarà dunque il vicino Oriente con le meravigliose fiabe e leggende del mondo arabo e persiano. La naturale citazione è per le storie delle Mille ed una notte ma non solo loro, come indica l’argomento 2005: “Le mille e una storia d’oriente”. I personaggi di una delle più celebri raccolte di novelle al mondo riportano ad una Bagdad mitica, quando a sorvolarla erano solo dei variopinti tappeti volanti. Le Mille e una notte (titolo originale in arabo: Alf laila wa laila) è un’opera vastissima – probabilmente la più celebre della letteratura araba – contenente fiabe, favole, novelle, racconti popolari di argomento fantastico o realistico, tutti inseriti in un racconto–cornice, elaborati in luoghi e tempi diversi ma che rinviano palesemente al mondo islamico, in particolare al Medioevo della cosmopolita città tra Tigri ed Eufrate.
Quei personaggi furono portati in Europa da un orientalista e viaggiatore francese, Antoine Galland, che non si limitò a tradurre gli antichi testi ma, spinto dal successo ottenuto, ne aggiunse altri in base ai racconti di un maronita d’Aleppo conosciuto a Parigi, creando un’opera composita che ha influenzato gli ultimi tre secoli d’immaginario occidentale. Generazioni di bambini d’Europa e d’America hanno vissuto sui libri illustrati (se ne contano centinaia di edizioni) le storie di Aladino e la sua lampada magica, di Ali Babà e i 40 ladroni, di Sindbad il marinaio o della bella Shahrazàd, storie che hanno incantato un po’ tutti, da Disney a Mozart, contribuendo a creare il mito del vicino Oriente. Molte sono anche le tavole esposte relative ai racconti della tradizione persiana, predisposte fra gli altri da una decina di giovani artisti iraniani.
Il percorso lungo i cinque continenti proseguirà nel 2006 con l’Africa, la Cina nel 2007, poi i nativi d’America settentrionale e le antiche civiltà centro e sudamericane, per chiudere infine le “Storie degli altri mondi” con le civiltà indigene dell’Australia e delle isole dell’Oceano indiano. Un caleidoscopio di storie, suggestioni, citazioni che testimoniano l’universalità del linguaggio della fantasia e della fiaba.
In catalogo, divenuto negli anni uno strumento indispensabile per tutti coloro che dell’illustrazione hanno fatto un lavoro o una passione, a commentare le immagini, ma soprattutto a ragionare liberamente sulle suggestive favole dell’oriente, sono stati invitato il professor Giangiorgio Pasqualotto, uno dei maggiori esperti italiani di filosofia orientale, Luigi Dal Cin, noto autore di libri per ragazzi e Francesco Giromini esperto di letteratura per l’infanzia.
Accanto all’omaggio alle favole del Medio Oriente, la XXIII edizione della Mostra di Sarmede propone il meglio delle illustrazioni pubblicate nel mondo negli ultimi due anni, con meravigliose tavole originali dei più noti artisti provenienti da una ventina di Paesi, che ben testimoniano come l’illustrazione sia un’arte viva e fantasiosa come poche altre.
Una sezione speciale della mostra sarà dedicata a Sita Jucker, nata nel 1921 a Rheinfelden in Svizzera, e scomparsa qualche anno fa, lasciando memoria di sé in molti, delicati racconti per bambini pubblicati in varie lingue. Le sue illustrazioni, potentemente libere e pittoriche sono state presenti in varie edizioni della Mostra; quest'anno la retrospettiva dedicata a Sita Jucker vuol essere un riconoscimento verso il suo lavoro di illustratrice ed una preziosa occasione di confronto offerta alle giovani generazioni che si dedicano all'editoria per l'infanzia. Per l'occasione Bohem Press Italia pubblicherà un suo libro inedito in italiano.
A contenere, per la verità sempre più a stento, le tre ricchissime proposte espositive della XXIII Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, è il Municipio di Sarmede, edificio che nel mondo degli illustratori viene definito come “la Cappella degli Scrovegni della fantasia”. E questo perché anonime pareti e soffitti di androni ed uffici sono state “prese in consegna” da uno dei massimi illustratori viventi: Jozef Wilkon che, anno dopo anno, aggiunge nuove sezioni al suo capolavoro, trasformando una seriosa sede municipale in un regno della immaginazione e della fantasia dove per entrare nell’ufficio del Sindaco bisogna passare tra leoni ed elefanti e dove persino i lampadari si sono trasformati in animali perfettamente ambientati nella giungla o nelle profondità marine nelle quali continuano a lavorare – certamente con il sorriso – gli addetti all’anagrafe e all’Ici.
Altri protagonisti del mondo dell’illustrazione, calamitati tra queste colline dalla magnetica personalità di Stepan Zavrel che qui aveva trovato rifugio, hanno lasciato il loro segno sulle pareti di molte case della zona, trasformando veramente Sarmede nel “Paese della fiaba”. Persino la Comunità Europea ha riconosciuto questa unicità decretando un suo finanziamento per i percorsi “Luoghi di Fiaba” che, percorrendo le Prealpi Trevigiane ai piedi del Gran Bosco del Cansiglio, portano il visitatore a scoprire angoli di assoluta suggestione resi ancora più indimenticabili dagli affreschi, tutti rigorosamente dedicati alla interpretazione di fiabe o di antiche storie locali, realizzati dai maggiori illustratori di mezzo mondo.
Dopo la “prima” di Sarmede la Mostra, come le precedenti, prende le vie del mondo riproposta in città italiane ed europee. Ogni edizione viaggia per anni, incantando ovunque un pubblico che – stando alle stime degli organizzatori – supera (per l’insieme delle edizioni in tutte le loro tappe) le duecentomila persone. Duecentomila bambini e adulti che con Sarmede hanno sognato, sorriso, pensato.
Sarà così la ventitreesima edizione della Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia di Sarmede “Le immagini della fantasia” (Sarmede, Municipio e Museo Zavrel, 22 ottobre – 18 dicembre 2005), dove Shahrazàd, le Mille e una notte e le favole del mondo arabo e persiano faranno da spunto per le opere dei migliori illustratori del mondo.
Quella dell’ottobre 2005 sarà una edizione di svolta. Conclusa infatti la serie dedicata ai grandi personaggi delle fiabe e storie per ragazzi di matrice europea, la Mostra inizierà un lungo giro del mondo andando a scoprire le fiabe e le storie di altre terre e culture.
Prima tappa sarà dunque il vicino Oriente con le meravigliose fiabe e leggende del mondo arabo e persiano. La naturale citazione è per le storie delle Mille ed una notte ma non solo loro, come indica l’argomento 2005: “Le mille e una storia d’oriente”. I personaggi di una delle più celebri raccolte di novelle al mondo riportano ad una Bagdad mitica, quando a sorvolarla erano solo dei variopinti tappeti volanti. Le Mille e una notte (titolo originale in arabo: Alf laila wa laila) è un’opera vastissima – probabilmente la più celebre della letteratura araba – contenente fiabe, favole, novelle, racconti popolari di argomento fantastico o realistico, tutti inseriti in un racconto–cornice, elaborati in luoghi e tempi diversi ma che rinviano palesemente al mondo islamico, in particolare al Medioevo della cosmopolita città tra Tigri ed Eufrate.
Quei personaggi furono portati in Europa da un orientalista e viaggiatore francese, Antoine Galland, che non si limitò a tradurre gli antichi testi ma, spinto dal successo ottenuto, ne aggiunse altri in base ai racconti di un maronita d’Aleppo conosciuto a Parigi, creando un’opera composita che ha influenzato gli ultimi tre secoli d’immaginario occidentale. Generazioni di bambini d’Europa e d’America hanno vissuto sui libri illustrati (se ne contano centinaia di edizioni) le storie di Aladino e la sua lampada magica, di Ali Babà e i 40 ladroni, di Sindbad il marinaio o della bella Shahrazàd, storie che hanno incantato un po’ tutti, da Disney a Mozart, contribuendo a creare il mito del vicino Oriente. Molte sono anche le tavole esposte relative ai racconti della tradizione persiana, predisposte fra gli altri da una decina di giovani artisti iraniani.
Il percorso lungo i cinque continenti proseguirà nel 2006 con l’Africa, la Cina nel 2007, poi i nativi d’America settentrionale e le antiche civiltà centro e sudamericane, per chiudere infine le “Storie degli altri mondi” con le civiltà indigene dell’Australia e delle isole dell’Oceano indiano. Un caleidoscopio di storie, suggestioni, citazioni che testimoniano l’universalità del linguaggio della fantasia e della fiaba.
In catalogo, divenuto negli anni uno strumento indispensabile per tutti coloro che dell’illustrazione hanno fatto un lavoro o una passione, a commentare le immagini, ma soprattutto a ragionare liberamente sulle suggestive favole dell’oriente, sono stati invitato il professor Giangiorgio Pasqualotto, uno dei maggiori esperti italiani di filosofia orientale, Luigi Dal Cin, noto autore di libri per ragazzi e Francesco Giromini esperto di letteratura per l’infanzia.
Accanto all’omaggio alle favole del Medio Oriente, la XXIII edizione della Mostra di Sarmede propone il meglio delle illustrazioni pubblicate nel mondo negli ultimi due anni, con meravigliose tavole originali dei più noti artisti provenienti da una ventina di Paesi, che ben testimoniano come l’illustrazione sia un’arte viva e fantasiosa come poche altre.
Una sezione speciale della mostra sarà dedicata a Sita Jucker, nata nel 1921 a Rheinfelden in Svizzera, e scomparsa qualche anno fa, lasciando memoria di sé in molti, delicati racconti per bambini pubblicati in varie lingue. Le sue illustrazioni, potentemente libere e pittoriche sono state presenti in varie edizioni della Mostra; quest'anno la retrospettiva dedicata a Sita Jucker vuol essere un riconoscimento verso il suo lavoro di illustratrice ed una preziosa occasione di confronto offerta alle giovani generazioni che si dedicano all'editoria per l'infanzia. Per l'occasione Bohem Press Italia pubblicherà un suo libro inedito in italiano.
A contenere, per la verità sempre più a stento, le tre ricchissime proposte espositive della XXIII Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, è il Municipio di Sarmede, edificio che nel mondo degli illustratori viene definito come “la Cappella degli Scrovegni della fantasia”. E questo perché anonime pareti e soffitti di androni ed uffici sono state “prese in consegna” da uno dei massimi illustratori viventi: Jozef Wilkon che, anno dopo anno, aggiunge nuove sezioni al suo capolavoro, trasformando una seriosa sede municipale in un regno della immaginazione e della fantasia dove per entrare nell’ufficio del Sindaco bisogna passare tra leoni ed elefanti e dove persino i lampadari si sono trasformati in animali perfettamente ambientati nella giungla o nelle profondità marine nelle quali continuano a lavorare – certamente con il sorriso – gli addetti all’anagrafe e all’Ici.
Altri protagonisti del mondo dell’illustrazione, calamitati tra queste colline dalla magnetica personalità di Stepan Zavrel che qui aveva trovato rifugio, hanno lasciato il loro segno sulle pareti di molte case della zona, trasformando veramente Sarmede nel “Paese della fiaba”. Persino la Comunità Europea ha riconosciuto questa unicità decretando un suo finanziamento per i percorsi “Luoghi di Fiaba” che, percorrendo le Prealpi Trevigiane ai piedi del Gran Bosco del Cansiglio, portano il visitatore a scoprire angoli di assoluta suggestione resi ancora più indimenticabili dagli affreschi, tutti rigorosamente dedicati alla interpretazione di fiabe o di antiche storie locali, realizzati dai maggiori illustratori di mezzo mondo.
Dopo la “prima” di Sarmede la Mostra, come le precedenti, prende le vie del mondo riproposta in città italiane ed europee. Ogni edizione viaggia per anni, incantando ovunque un pubblico che – stando alle stime degli organizzatori – supera (per l’insieme delle edizioni in tutte le loro tappe) le duecentomila persone. Duecentomila bambini e adulti che con Sarmede hanno sognato, sorriso, pensato.
22
ottobre 2005
Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia 2005
Dal 22 ottobre al 18 dicembre 2005
disegno e grafica
Location
PALAZZO DEL MUNICIPIO
Sarmede, Via Guglielmo Marconi, 2, (Treviso)
Sarmede, Via Guglielmo Marconi, 2, (Treviso)
Orario di apertura
feriali dalle 9.00 alle 13.00, dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 20.00 alle 21.30; festivi e prefestivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30
Vernissage
22 Ottobre 2005, ore 18,30
Sito web
www.sarmedemostra.it
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI