Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mostra temporanea
In occasione dei quaranta anni dalla nascita della Civica Raccolta del Disegno di Salò il MuSa propone una grande esposizione dedicata alla Collezione che vanta una preziosa raccolta di disegni.In questa mostra si presenta una selezione di più di 100 opere includendo importanti artisti contemporanei
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LA PASSEGGIATA DELLA LINEA
100 protagonisti del disegno contemporaneo
MuSa Museo di Salò
Dal 27 maggio 2023 al 7 gennaio 2024
100 artisti, 112 opere, 40 anni di attività
La Civica Raccolta del Disegno di Salò – una tra le più prestigiose collezioni di opere su carta in Italia – compie quarant’anni,
e celebra l’importante anniversario con la mostra “LA PASSEGGIATA DELLA LINEA. 100 protagonisti del disegno
contemporaneo”. Curata da Lisa Cervigni e Anna Lisa Ghirardi, con Federica Bolpagni, l’esposizione propone una
selezione di 110 opere su carta, realizzate dai grandi autori dal Novecento ai giorni nostri.
Partendo dalla citazione di Paul Klee, che interpreta il disegno come l'arte di condurre una linea a fare una passeggiata,
il progetto espositivo allestito al piano terra del MuSa - Museo di Salò (BS) - articola un’ideale “passeggiata del punto”
che diventa progressivamente linea e segno, disegno e movimento, gesto, delineando una panoramica in cui si trovano
rappresentate le principali correnti e stagioni storico-artistiche novecentesche.
Dalla figurazione all’astrazione, dall’informale alla sintesi progettuale, dalla materia alla sublimazione di quest’ultima in
parola e quindi concetto: le diverse sezioni allestite lungo le sale e i corridoi del Museo salodiano restituiscono le
sfaccettature di una produzione artistica cangiante, sulla scorta del rinnovamento dei linguaggi stilistici e dell’incalzare
delle vicende storiche vissute dai protagonisti.
La sezione dedicata ai volti accoglie, tra gli altri, il giovane viso in grafite di Filippo De Pisis, quello giocoso e caricaturale
di Pino Pascali (memore delle sue esperienze come autore di spot pubblicitari e Caroselli), quello sintetico e vibrante
realizzato da Ernesto Treccani - tra i fondatori del gruppo Corrente – ed il presunto ritratto dell’industriale farmaceutico
Zambeletti, opera di Angelo Landi. In quest’ultimo gli ultimi echi del naturalismo tardo-Ottocentesco convivono con la
saldezza tipica del Ritorno all’Ordine degli anni Venti. Tensione psicofisica e dramma esistenziale caratterizzano i lavori
di Piero Manai e Anton Zoran Mušič. Quest’ultimo traspose sulla superficie delle sue opere l’orrore della prigionia subita
nei campi di concentramento.
Tra eros e dramma, il corpo femminile diviene teatro della fusione di seduzione e malinconia. Accade nelle opere di Luigi
Broggini, di cui sorprende la forza espansiva del colore rosso, nel disegno di Orfeo Tamburi, nella Prostituta di Remo
Pasetto, in quello di Giacomo Manzù, nonché nel Nudo sdraiato di Renato Guttuso. Negli Undici studi di nudo di Bepi
Romagnoni, immagini frammentarie e in pose disarticolate, la carica erotica sfuma in favore del tormento, mentre il
Nudo femminile di Ennio Morlotti manifesta in tutta la sua evidenza segnica e cromatica come l’autore – che aderì prima
a Corrente, poi al Fronte Nuovo delle Arti e al Gruppo degli Otto - pur approdando negli anni Cinquanta all’arte informale,
non abbandonò mai del tutto la figurazione.
Al tema del paesaggio è dedicata una grande sala, dove la veduta di un angolo della Ville lumière parigina tracciata da
Osvaldo Licini – retaggio dei suoi soggiorni francesi – e due disegni sul celeberrimo tema dell’angelo ribelle cacciato dal
paradiso (tema prediletto da Licini dal 1941 al 1956, simbolo della volontà dell’uomo di non accettare i propri limiti) fanno
da contrappunto agli orizzonti urbani di Mario Sironi (Locomotiva) ed Enrico Della Torre (Tralicci). Il paesaggio marino è
protagonista della pittura di Piero Guccione, quello montuoso di Tullio Pericolo è ispirato ai luoghi della sua terra,mentre
in Mario Schifano l’orizzonte diviene pura sintesi cromatica.
Grandi esponenti della poetica dell’Informale sono, in questa sede, Emilio Vedova, Giuseppe Capogrossi, Emilio
Scanavino, Franco Meneguzzo, Afro e Gino Meloni. Le diverse declinazioni della poetica astratta trovano manifestazione
nei lavori di grandi Maestri come Atanasio Soldati, Renato Birolli, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi e
Lucio Fontana. Di quest’ultimo è lo Studio per pietre del 1956, legato alla serie dei celeberrimi Concetti spaziali.
Di Giosetta Fioroni è esposta una carta del 1932, periodo particolarmente significativo per l’artista che nel 1933 partecipò
alla Biennale di Venezia. Di Alighiero Boetti, tra i più importanti esponenti dell’Arte Povera e successivamente dell'Arte
Concettuale, sono esposte entrambe le opere della Raccolta: una grande carta intelata, del 1987, con scritte e con pantere
stampigliate (tipiche della sua produzione del periodo) e una carta ascrivibile alla serie Mano aperta pugno chiuso. La
scritta nera con lettere trasferibili No reproduction di Claudio Parmiggiani, unico elemento grafico su fondo bianco,
ribadisce l’atteggiamento iconoclasta che sottende tutta la sua opera, mentre di Dadamaino è esposta una carta
emblematica del ciclo Alfabeto della mente, basato sulla ripetizione modulare di un solo segno a inchiostro e riferito al
genocidio del villaggio palestinese di Tall El Zaatar nel 1976.
Una folta sezione è infine dedicata ai disegni preparatori, con molteplici esempi legati alla progettazione scultorea e
architettonica. Tra questi, gli Studi per architetture cacogoniometriche di Gianni Colombo, le carte di Eduard Habicher
Fausto Melotti, Alik Cavaliere, Piero Consagra, Alberto Viani e Regina, unica esponente femminile del MAC, Movimento
Arte Concreta. Di indirizzo opposto è invece il disegno di Grazia Varisco che, in linea con le sue Disarticolazioni dei primi
anni Novanta, delinea uno spazio dalla forma inattesa. Appartengono alla Collezione anche alcuni studi di costumi teatrali
di Domenico Gnoli: otto disegni ad inchiostro, realizzati nel 1952 circa, probabilmente nel camerino del regista Carlo
Lodovici, nel periodo in cui fu proposto all’artista di collaborare alla messa in scena dell’opera “Il borghese gentiluomo”
di Molière.
Alle opere di artisti di consolidata fama, celebrati dai più importanti musei del mondo, “La Passeggiata” affianca quelli di
artisti contemporanei che si sono distinti nel panorama nazionale, tra cui Arcangelo, Agostino Arrivabene, Guglielmo
Achille Cavellini, Giorgio Bertelli, Maurizio Donzelli, Antonella Gandini, Andrea Mariconti, Albano Morandi, Antonio
Mottolese, Nunzio, Nicola Samorì, Livio Scarpella, Giorgio Tentolini. Il percorso è inoltre punteggiato dai personaggi
scultorei in carta pesta di Roberto Ciroli, che osservano, spiano, contemplano spazi e disegni.
LE TECNICHE, L’ALLESTIMENTO
La varietà delle tematiche affrontate coincide con quella di tecniche e materiali adottati. Grafite, pastelli, matite,
acquerelli, china e inchiostri - talvolta con interventi pittorici che mitigano il confine tra disegno e pittura - ma anche
tecniche miste e collage, sino all’assenza completa del segno, inghiottito dalla materia. La collocazione delle opere
attraverso le sale rinuncia al criterio cronologico e predilige quello tematico, lasciando spazio a collegamenti ed
associazioni. Il visitatore è così chiamato a stabilire un dialogo libero e personale, evocato da colori, segni, tracce e
citazioni. Non si offrono spiegazioni didattiche da manuale, ma pagine da interpretare, con un bagaglio che può essere
diversificato da fruitore a fruitore. Il lettore più curioso proseguirà la propria passeggiata autonomamente, portando
con sé suggestioni e rileggendo le carte oltre l’uscita del museo. Il catalogo sarà un utile strumento di approfondimento.
AUTORI IN MOSTRA
Carla Accardi, Natale Addamiano, Afro Basaldella, Vincenzo Agnetti, Arcangelo, Agostino Arrivabene, Vasco Bendini,
Valentina Berardinone, Giorgio Bertelli, Renato Birolli, Alighiero Boetti, Arturo Bonfanti, Clara Bonfiglio, Maurizio
Bottarelli, Luigi Broggini, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Aldo Carpi, Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Pietro Coletta,
Gianni Colombo, Pietro Consagra, Pirro Cuniberti, Dadamaino, Enrico Della Torre, Fulvio Di Piazza, Filippo De Pisis,
Maurizio Donzelli, Piero Dorazio, Gianfranco Ferroni, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Attilio Forgioli, Franco Francese,
Antonella Gandini, Lino Gerosa, Giandante, Domenico Gnoli, Nedda Guidi, Piero Guccione, Renato Guttuso, Marco
Jaccond, Eduard Habicher, Paolo Icaro, Angelo Landi, Massimo Levati, Osvaldo Licini, Carlo Lorenzetti, Piero Manai,
Pompilio Mandelli, Giacomo Manzù, Andrea Mariconti, Vittorio Matino, Gino Meloni, Fausto Melotti, Franco
Meneguzzo, Marco Mirzan, Albano Morandi, Ennio Morlotti, Antonio Mottolese, Anton Zoran Mušič, Giulia Napoleone,
Mario Nigro, Nunzio, Claudio Olivieri, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Remo Pasetto, Tullio Pericoli, Piero Pizzi
Cannella, Concetto Pozzati, Mario Raciti, Regina, Bepi Romagnoni, Romolo Romani, Mimmo Rotella, Nicola Samorì,
Antonio Sanfilippo, Antonio Scaccabarozzi, Emilio Scanavino, Livio Scarpella, Mario Schifano, Mario Sironi, Atanasio
Soldati, Giuseppe Spagnulo, Graham Sutherland, Orfeo Tamburi, Tancredi Parmeggiani, Giorgio Tentolini, Armando
Tomasi, Jorrit Tornquist, Ernesto Treccani, Valentino Vago, Tino Vaglieri, Grazia Varisco, Emilio Vedova, Claudio Verna,
Alberto Viani, Gianfranco Zappettini.
LA CIVICA RACCOLTA DEL DISEGNO DI SALÒ
Nata nel 1983 a partire da un’idea di Pino Mongiello, all’epoca assessore alla cultura, dell’artista Attilio Forgioli e del
critico d’arte Flaminio Gualdoni, la Civica Raccolta del Disegno di Salò è tra le più prestigiose collezioni di opere su carta
in Italia. È attualmente costituita da più di 800 opere di artisti contemporanei, con focus particolare sull’arte italiana
dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il primo nucleo della Raccolta, costituito grazie alla donazione di opere da parte di alcuni sostenitori, è stato
progressivamente incrementato da acquisti e donazioni di artisti e collezionisti. Una significativa selezione di opere è
stata esposta al Museo d’Arte Moderna e contemporanea di Gazzoldo degli Ippoliti (Mn), al Museo d’Arte Moderna
Galleria Klatovy (Repubblica Ceca), al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (Mi), al Museo della Permanente di
Milano, alla Casa degli artisti di Tenno (Tn), alla Pinacoteca Civica di Civitanova Marche (Mc) e a Palazzo Martinengo a
Brescia. L’istituzione, dal carattere permanente, ha deposito, archivio e sede espositiva presso il MuSa. Suo compito è
quello di costituire un fondo collezionistico pubblico di opere prevalentemente su carta, promuovendone lo studio e la
fruizione.
Comitato direttivo:
Giampiero Cipani, Sindaco di Salò e Presidente della Civica Raccolta del Disegno
Giovanni Cigognetti
Vincenzo Denti
Attilio Forgioli
Pino Mongiello
Roberto Toffoli
Licia Zorzella
Anna Lisa Ghirardi, Conservatrice e curatrice della Civica Raccolta del Disegno
UFFICIO STAMPA:
Bianca Martinelli I BIANCA etc.
Mobile 349.0863743 - Email info@biancaetc.it
100 protagonisti del disegno contemporaneo
MuSa Museo di Salò
Dal 27 maggio 2023 al 7 gennaio 2024
100 artisti, 112 opere, 40 anni di attività
La Civica Raccolta del Disegno di Salò – una tra le più prestigiose collezioni di opere su carta in Italia – compie quarant’anni,
e celebra l’importante anniversario con la mostra “LA PASSEGGIATA DELLA LINEA. 100 protagonisti del disegno
contemporaneo”. Curata da Lisa Cervigni e Anna Lisa Ghirardi, con Federica Bolpagni, l’esposizione propone una
selezione di 110 opere su carta, realizzate dai grandi autori dal Novecento ai giorni nostri.
Partendo dalla citazione di Paul Klee, che interpreta il disegno come l'arte di condurre una linea a fare una passeggiata,
il progetto espositivo allestito al piano terra del MuSa - Museo di Salò (BS) - articola un’ideale “passeggiata del punto”
che diventa progressivamente linea e segno, disegno e movimento, gesto, delineando una panoramica in cui si trovano
rappresentate le principali correnti e stagioni storico-artistiche novecentesche.
Dalla figurazione all’astrazione, dall’informale alla sintesi progettuale, dalla materia alla sublimazione di quest’ultima in
parola e quindi concetto: le diverse sezioni allestite lungo le sale e i corridoi del Museo salodiano restituiscono le
sfaccettature di una produzione artistica cangiante, sulla scorta del rinnovamento dei linguaggi stilistici e dell’incalzare
delle vicende storiche vissute dai protagonisti.
La sezione dedicata ai volti accoglie, tra gli altri, il giovane viso in grafite di Filippo De Pisis, quello giocoso e caricaturale
di Pino Pascali (memore delle sue esperienze come autore di spot pubblicitari e Caroselli), quello sintetico e vibrante
realizzato da Ernesto Treccani - tra i fondatori del gruppo Corrente – ed il presunto ritratto dell’industriale farmaceutico
Zambeletti, opera di Angelo Landi. In quest’ultimo gli ultimi echi del naturalismo tardo-Ottocentesco convivono con la
saldezza tipica del Ritorno all’Ordine degli anni Venti. Tensione psicofisica e dramma esistenziale caratterizzano i lavori
di Piero Manai e Anton Zoran Mušič. Quest’ultimo traspose sulla superficie delle sue opere l’orrore della prigionia subita
nei campi di concentramento.
Tra eros e dramma, il corpo femminile diviene teatro della fusione di seduzione e malinconia. Accade nelle opere di Luigi
Broggini, di cui sorprende la forza espansiva del colore rosso, nel disegno di Orfeo Tamburi, nella Prostituta di Remo
Pasetto, in quello di Giacomo Manzù, nonché nel Nudo sdraiato di Renato Guttuso. Negli Undici studi di nudo di Bepi
Romagnoni, immagini frammentarie e in pose disarticolate, la carica erotica sfuma in favore del tormento, mentre il
Nudo femminile di Ennio Morlotti manifesta in tutta la sua evidenza segnica e cromatica come l’autore – che aderì prima
a Corrente, poi al Fronte Nuovo delle Arti e al Gruppo degli Otto - pur approdando negli anni Cinquanta all’arte informale,
non abbandonò mai del tutto la figurazione.
Al tema del paesaggio è dedicata una grande sala, dove la veduta di un angolo della Ville lumière parigina tracciata da
Osvaldo Licini – retaggio dei suoi soggiorni francesi – e due disegni sul celeberrimo tema dell’angelo ribelle cacciato dal
paradiso (tema prediletto da Licini dal 1941 al 1956, simbolo della volontà dell’uomo di non accettare i propri limiti) fanno
da contrappunto agli orizzonti urbani di Mario Sironi (Locomotiva) ed Enrico Della Torre (Tralicci). Il paesaggio marino è
protagonista della pittura di Piero Guccione, quello montuoso di Tullio Pericolo è ispirato ai luoghi della sua terra,mentre
in Mario Schifano l’orizzonte diviene pura sintesi cromatica.
Grandi esponenti della poetica dell’Informale sono, in questa sede, Emilio Vedova, Giuseppe Capogrossi, Emilio
Scanavino, Franco Meneguzzo, Afro e Gino Meloni. Le diverse declinazioni della poetica astratta trovano manifestazione
nei lavori di grandi Maestri come Atanasio Soldati, Renato Birolli, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi e
Lucio Fontana. Di quest’ultimo è lo Studio per pietre del 1956, legato alla serie dei celeberrimi Concetti spaziali.
Di Giosetta Fioroni è esposta una carta del 1932, periodo particolarmente significativo per l’artista che nel 1933 partecipò
alla Biennale di Venezia. Di Alighiero Boetti, tra i più importanti esponenti dell’Arte Povera e successivamente dell'Arte
Concettuale, sono esposte entrambe le opere della Raccolta: una grande carta intelata, del 1987, con scritte e con pantere
stampigliate (tipiche della sua produzione del periodo) e una carta ascrivibile alla serie Mano aperta pugno chiuso. La
scritta nera con lettere trasferibili No reproduction di Claudio Parmiggiani, unico elemento grafico su fondo bianco,
ribadisce l’atteggiamento iconoclasta che sottende tutta la sua opera, mentre di Dadamaino è esposta una carta
emblematica del ciclo Alfabeto della mente, basato sulla ripetizione modulare di un solo segno a inchiostro e riferito al
genocidio del villaggio palestinese di Tall El Zaatar nel 1976.
Una folta sezione è infine dedicata ai disegni preparatori, con molteplici esempi legati alla progettazione scultorea e
architettonica. Tra questi, gli Studi per architetture cacogoniometriche di Gianni Colombo, le carte di Eduard Habicher
Fausto Melotti, Alik Cavaliere, Piero Consagra, Alberto Viani e Regina, unica esponente femminile del MAC, Movimento
Arte Concreta. Di indirizzo opposto è invece il disegno di Grazia Varisco che, in linea con le sue Disarticolazioni dei primi
anni Novanta, delinea uno spazio dalla forma inattesa. Appartengono alla Collezione anche alcuni studi di costumi teatrali
di Domenico Gnoli: otto disegni ad inchiostro, realizzati nel 1952 circa, probabilmente nel camerino del regista Carlo
Lodovici, nel periodo in cui fu proposto all’artista di collaborare alla messa in scena dell’opera “Il borghese gentiluomo”
di Molière.
Alle opere di artisti di consolidata fama, celebrati dai più importanti musei del mondo, “La Passeggiata” affianca quelli di
artisti contemporanei che si sono distinti nel panorama nazionale, tra cui Arcangelo, Agostino Arrivabene, Guglielmo
Achille Cavellini, Giorgio Bertelli, Maurizio Donzelli, Antonella Gandini, Andrea Mariconti, Albano Morandi, Antonio
Mottolese, Nunzio, Nicola Samorì, Livio Scarpella, Giorgio Tentolini. Il percorso è inoltre punteggiato dai personaggi
scultorei in carta pesta di Roberto Ciroli, che osservano, spiano, contemplano spazi e disegni.
LE TECNICHE, L’ALLESTIMENTO
La varietà delle tematiche affrontate coincide con quella di tecniche e materiali adottati. Grafite, pastelli, matite,
acquerelli, china e inchiostri - talvolta con interventi pittorici che mitigano il confine tra disegno e pittura - ma anche
tecniche miste e collage, sino all’assenza completa del segno, inghiottito dalla materia. La collocazione delle opere
attraverso le sale rinuncia al criterio cronologico e predilige quello tematico, lasciando spazio a collegamenti ed
associazioni. Il visitatore è così chiamato a stabilire un dialogo libero e personale, evocato da colori, segni, tracce e
citazioni. Non si offrono spiegazioni didattiche da manuale, ma pagine da interpretare, con un bagaglio che può essere
diversificato da fruitore a fruitore. Il lettore più curioso proseguirà la propria passeggiata autonomamente, portando
con sé suggestioni e rileggendo le carte oltre l’uscita del museo. Il catalogo sarà un utile strumento di approfondimento.
AUTORI IN MOSTRA
Carla Accardi, Natale Addamiano, Afro Basaldella, Vincenzo Agnetti, Arcangelo, Agostino Arrivabene, Vasco Bendini,
Valentina Berardinone, Giorgio Bertelli, Renato Birolli, Alighiero Boetti, Arturo Bonfanti, Clara Bonfiglio, Maurizio
Bottarelli, Luigi Broggini, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Aldo Carpi, Alik Cavaliere, Mino Ceretti, Pietro Coletta,
Gianni Colombo, Pietro Consagra, Pirro Cuniberti, Dadamaino, Enrico Della Torre, Fulvio Di Piazza, Filippo De Pisis,
Maurizio Donzelli, Piero Dorazio, Gianfranco Ferroni, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Attilio Forgioli, Franco Francese,
Antonella Gandini, Lino Gerosa, Giandante, Domenico Gnoli, Nedda Guidi, Piero Guccione, Renato Guttuso, Marco
Jaccond, Eduard Habicher, Paolo Icaro, Angelo Landi, Massimo Levati, Osvaldo Licini, Carlo Lorenzetti, Piero Manai,
Pompilio Mandelli, Giacomo Manzù, Andrea Mariconti, Vittorio Matino, Gino Meloni, Fausto Melotti, Franco
Meneguzzo, Marco Mirzan, Albano Morandi, Ennio Morlotti, Antonio Mottolese, Anton Zoran Mušič, Giulia Napoleone,
Mario Nigro, Nunzio, Claudio Olivieri, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Remo Pasetto, Tullio Pericoli, Piero Pizzi
Cannella, Concetto Pozzati, Mario Raciti, Regina, Bepi Romagnoni, Romolo Romani, Mimmo Rotella, Nicola Samorì,
Antonio Sanfilippo, Antonio Scaccabarozzi, Emilio Scanavino, Livio Scarpella, Mario Schifano, Mario Sironi, Atanasio
Soldati, Giuseppe Spagnulo, Graham Sutherland, Orfeo Tamburi, Tancredi Parmeggiani, Giorgio Tentolini, Armando
Tomasi, Jorrit Tornquist, Ernesto Treccani, Valentino Vago, Tino Vaglieri, Grazia Varisco, Emilio Vedova, Claudio Verna,
Alberto Viani, Gianfranco Zappettini.
LA CIVICA RACCOLTA DEL DISEGNO DI SALÒ
Nata nel 1983 a partire da un’idea di Pino Mongiello, all’epoca assessore alla cultura, dell’artista Attilio Forgioli e del
critico d’arte Flaminio Gualdoni, la Civica Raccolta del Disegno di Salò è tra le più prestigiose collezioni di opere su carta
in Italia. È attualmente costituita da più di 800 opere di artisti contemporanei, con focus particolare sull’arte italiana
dal secondo dopoguerra ad oggi.
Il primo nucleo della Raccolta, costituito grazie alla donazione di opere da parte di alcuni sostenitori, è stato
progressivamente incrementato da acquisti e donazioni di artisti e collezionisti. Una significativa selezione di opere è
stata esposta al Museo d’Arte Moderna e contemporanea di Gazzoldo degli Ippoliti (Mn), al Museo d’Arte Moderna
Galleria Klatovy (Repubblica Ceca), al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (Mi), al Museo della Permanente di
Milano, alla Casa degli artisti di Tenno (Tn), alla Pinacoteca Civica di Civitanova Marche (Mc) e a Palazzo Martinengo a
Brescia. L’istituzione, dal carattere permanente, ha deposito, archivio e sede espositiva presso il MuSa. Suo compito è
quello di costituire un fondo collezionistico pubblico di opere prevalentemente su carta, promuovendone lo studio e la
fruizione.
Comitato direttivo:
Giampiero Cipani, Sindaco di Salò e Presidente della Civica Raccolta del Disegno
Giovanni Cigognetti
Vincenzo Denti
Attilio Forgioli
Pino Mongiello
Roberto Toffoli
Licia Zorzella
Anna Lisa Ghirardi, Conservatrice e curatrice della Civica Raccolta del Disegno
UFFICIO STAMPA:
Bianca Martinelli I BIANCA etc.
Mobile 349.0863743 - Email info@biancaetc.it
27
maggio 2023
Mostra temporanea
Dal 27 maggio 2023 al 07 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
MUSA – MUSEO DI SALO’
Salò, Via Brunati, 9, (Brescia)
Salò, Via Brunati, 9, (Brescia)
Biglietti
€ 9 biglietto intero
€ 7 biglietto ridotto
€ 5 biglietto 7-18 anni
Orario di apertura
Aperto dal 1 giugno al 30 settembre: da martedì a domenica dalle 10 alle 20
dal 1 ottobre al 31 ottobre : da martedì a domenica dalle 10 alle 18
dal 1 novembre al 7 gennaio 2024: venerdì, sabato, domenica dalle 10 alle 18
Sito web
Ufficio stampa
Bianca Martinelli I BIANCA etc.
Autore
Curatore