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Moussa Dazi – Palinsesti
La scarna essenzialità delle sue figure ci mettono di fronte ai temi dell’urgenza, dei bisogni primordiali che interi popoli reclamano. La mostra introduce il trentennale lavoro di un artista di grande personalità e impegno morale nella ricerca esistenziale dell’uomo contemporaneo.
Comunicato stampa
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La mostra “Palinsesti di MOUSSA DAZI”, con inaugurazione il 24 giugno, introduce il trentennale lavoro di un artista di grande personalità, impegnato in una ricerca non facile quanto affascinante sull’umanità esistenziale nella sua più intima rappresentazione. La scarna essenzialità delle sue figure ci mettono di fronte ai temi dell’urgenza, dei bisogni primordiali che interi popoli reclamano.
Ogni superficialità è bandita dalla rappresentazione che Moussa ci chiede di considerare: emergono quindi le problematiche dell’accoglienza, dell’immigrazione e l’uomo si presenta senza un volto e con la sua disperata solitudine. Ma scopriamo soprattutto nobiltà e fierezza in queste figure nella drammatica attesa del nulla, non c’è ansia né disperazione, ma solo coscienza dell’eternità.
Nato nel 1961 a Courbevoie (Francia), Moussa Dazi è cresciuto vicino a Parigi. Ha studiato arte all’Università Paris 1 Saint Charles e frequentato l’Ecole de Beaux Arts. Si è dedicato inoltre a lungo al giornalismo ed ai temi sociali.
Descrive la propria vita come una specie di palinsesto sul quale gli strati si susseguono e ricoprono i precedenti anziché associarsi a quelli. Caratteristica che applica anche alle sue opere, attraverso collages e sovrapposizioni di immagini. I suoi quadri hanno per cornice solo dei fregi come per rendere l’opera immediatamente accessibile ed abbattere così le frontiere con lo spettatore, come fu nel graffito o nella pittura rupestre.
Moussa Dazi dipinge su diversi temi indagando il ruolo dell’altro: l’immigrato nel contesto sociale, l’indifferenza della sorte degli operai, il diniego di giustizia fatto alle donne, l’arroganza e gli eccessi del potere, lo sfogo religioso. Dalle sue opere, anche di alto valore tecnico, emerge un profondo invito alla riflessione sull’attuale superficialità della società contemporanea.
Ogni superficialità è bandita dalla rappresentazione che Moussa ci chiede di considerare: emergono quindi le problematiche dell’accoglienza, dell’immigrazione e l’uomo si presenta senza un volto e con la sua disperata solitudine. Ma scopriamo soprattutto nobiltà e fierezza in queste figure nella drammatica attesa del nulla, non c’è ansia né disperazione, ma solo coscienza dell’eternità.
Nato nel 1961 a Courbevoie (Francia), Moussa Dazi è cresciuto vicino a Parigi. Ha studiato arte all’Università Paris 1 Saint Charles e frequentato l’Ecole de Beaux Arts. Si è dedicato inoltre a lungo al giornalismo ed ai temi sociali.
Descrive la propria vita come una specie di palinsesto sul quale gli strati si susseguono e ricoprono i precedenti anziché associarsi a quelli. Caratteristica che applica anche alle sue opere, attraverso collages e sovrapposizioni di immagini. I suoi quadri hanno per cornice solo dei fregi come per rendere l’opera immediatamente accessibile ed abbattere così le frontiere con lo spettatore, come fu nel graffito o nella pittura rupestre.
Moussa Dazi dipinge su diversi temi indagando il ruolo dell’altro: l’immigrato nel contesto sociale, l’indifferenza della sorte degli operai, il diniego di giustizia fatto alle donne, l’arroganza e gli eccessi del potere, lo sfogo religioso. Dalle sue opere, anche di alto valore tecnico, emerge un profondo invito alla riflessione sull’attuale superficialità della società contemporanea.
24
giugno 2011
Moussa Dazi – Palinsesti
Dal 24 giugno al 07 luglio 2011
arte contemporanea
Location
ANTICHITA’ VIA DEI FOSSI
Firenze, Via Dei Fossi, 55r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Fossi, 55r, (Firenze)
Orario di apertura
10-12,30 16-19,30 da lunedì a sabato
Vernissage
24 Giugno 2011, ore 18,30
Autore
Curatore