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Mozart. Note di viaggio in chiave di violino
La mostra nasce dal ritrovamento in una collezione privata trentina di un ritratto inedito di Wolfgang Amadeus Mozart in Trentino, e si sviluppa attraverso un percorso rivolto da un lato a ricostruire l’ambiente musicale italiano del Settecento, dall’altro a recuperare la complessa trama di incontri che accompagnarono tra il 1769 e il 1773 i viaggi dei due Mozart, padre e figlio, verso l’Italia
Comunicato stampa
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Secondo appuntamento con l’universo mozartiano al Museo di Riva del Garda; dopo la mostra dedicata alle scenografie del “Flauto Magico” di Luzzati, il 15 luglio sarà inaugurata: “Mozart. Note di viaggio in chiave di violino”, curata da Marina Botteri Ottaviani, Antonio Carlini, Giacomo Fornari e realizzata con la Soprintendenza per i Beni storico-artistici di Trento e la collaborazione di numerosi enti.
L’inaugurazione della mostra: “In viaggio con Mozart” si terrà sabato 15 giugno ad ore 11.00 presso il Museo, la mostra rimarrà aperta fino al 17 settembre, orario 10.00 – 18.00, ingresso libero, chiuso il lunedì.
La mostra nasce dal ritrovamento in una collezione privata trentina di un ritratto inedito di Wolfgang Amadeus Mozart in Trentino, e si sviluppa attraverso un percorso rivolto da un lato a ricostruire l’ambiente musicale italiano del Settecento, dall’altro a recuperare la complessa trama di incontri che accompagnarono tra il 1769 e il 1773 i viaggi dei due Mozart, padre e figlio, verso l’Italia, facendo tappa nella nostra regione. La cronaca dei passaggi trentini viene ricostruita attraverso le lettere e gli appunti di Leopold Mozart che descrivono l’ambiente locale caratterizzato da una grande vivacità intellettuale sia in campo artistico che musicale, e anche attraverso una cinquantina di preziosi quadri, alcuni del periodo, molti inediti.
L’esposizione punta inizialmente l’attenzione sul contesto musicale italiano nel XVIII secolo e, in particolare, dedica attenzione all’accademia musicale di Bologna, dove intorno alla figura di padre Martini, insegnante e collezionista, nella seconda metà del XVIII secolo si riuniscono numerosi musicisti di fama nazionale e internazionale capaci di attirare un giovane e promettente talento come Wolfgang Amadeus Mozart a cimentarsi per ottenerne il riconoscimento. Grazie alla collaborazione del Museo e Biblioteca internazionale della musica di Bologna vengono esposti i ritratti del fondatore e animatore padre Martini e di altri musicisti a lui legati, che testimoniano l’attività della scuola bolognese. La sezione della mostra dedicata all’ambiente musicale del Settecento viene arricchita da alcune preziose scene di concerti settecenteschi, tra cui un delicato disegno raffigurante un concerto di altissima qualità di Giambettino Cignaroli e il celeberrimo presunto ritratto di Antonio Vivaldi .
La seconda sezione della mostra offre al visitatore l’immagine di Wolfgang Amadeus Mozart, un quadro di cui, attraverso un restauro scrupoloso e indagini scientifiche accurate, è stato possibile risalire all’autore, Giandomenico Cignaroli, fratello del più celebre Giambettino, attivo a Verona e nei territori limitrofi. Accanto a questo figura un altro ritratto inedito di un giovane musicista inglese Thomas Linley, con cui Amadeus strinse una profonda seppur breve amicizia durante il soggiorno fiorentino.
La terza sezione della mostra illustra attraverso testimonianze iconografiche d’epoca il passaggio dei Mozart a Bolzano e a Trento: si potranno ammirare i ritratti dei personaggi che li accolsero e con i quali il giovane Mozart strinse legami di amicizia, (Lodron, Firmian, Pizzini, Tartarotti, Vannetti, Bridi) quadri familiari e rappresentazioni di manifestazioni musicali popolari che forniranno al visitatore un quadro realistico dell’insieme e della trama quanto mai ricca e variegata di umanità che accompagnò i viaggi dei due musicisti assecondando la fama che li precedeva.
L’ultima sezione invita a riflettere sulla recezione mozartiana nel XIX secolo: dal teatro ottocentesco, dove il tema del genio fanciullo rimase molto presente in opere popolari, alla ritrattistica, all’architettura celebrativa che, a Rovereto trovò nel giardino Bridi una sua significativa espressione.
Il significato di tale iniziativa, nella quale sono state coinvolte più istituzioni per i numerosi prestiti e collaborazioni scientifiche tra cui, il Castello del Buonconsiglio di Trento, il Museo Civico, la Biblioteca Civica, l’Accademia degli Agiati di Rovereto, l’Istituto Musicale Antonio Vivaldi, il Museo Civico, il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Bolzano, il Museo e Biblioteca Internazionale della Musica di Bologna, l’Associazione Mozart Italia (sede di Rovereto), la Pinacoteca di Castello Sforzesco e la Biblioteca Ambrosiana di Milano, sta nel voler aprire nuove piste di ricerca e di fruizione artistica in un campo solo apparentemente noto. L’approccio affianca, in senso rinnovato, musica e arte, nonché storia della musica e storia dell’arte, e promette ulteriori scoperte a chi volesse a sua volta cimentarsi nell’impegno di rintracciare obliati legami con la cultura del Trentino settecentesco, le sue grandi famiglie, il suo respiro inaspettatamente così europeo.
L’inaugurazione della mostra: “In viaggio con Mozart” si terrà sabato 15 giugno ad ore 11.00 presso il Museo, la mostra rimarrà aperta fino al 17 settembre, orario 10.00 – 18.00, ingresso libero, chiuso il lunedì.
La mostra nasce dal ritrovamento in una collezione privata trentina di un ritratto inedito di Wolfgang Amadeus Mozart in Trentino, e si sviluppa attraverso un percorso rivolto da un lato a ricostruire l’ambiente musicale italiano del Settecento, dall’altro a recuperare la complessa trama di incontri che accompagnarono tra il 1769 e il 1773 i viaggi dei due Mozart, padre e figlio, verso l’Italia, facendo tappa nella nostra regione. La cronaca dei passaggi trentini viene ricostruita attraverso le lettere e gli appunti di Leopold Mozart che descrivono l’ambiente locale caratterizzato da una grande vivacità intellettuale sia in campo artistico che musicale, e anche attraverso una cinquantina di preziosi quadri, alcuni del periodo, molti inediti.
L’esposizione punta inizialmente l’attenzione sul contesto musicale italiano nel XVIII secolo e, in particolare, dedica attenzione all’accademia musicale di Bologna, dove intorno alla figura di padre Martini, insegnante e collezionista, nella seconda metà del XVIII secolo si riuniscono numerosi musicisti di fama nazionale e internazionale capaci di attirare un giovane e promettente talento come Wolfgang Amadeus Mozart a cimentarsi per ottenerne il riconoscimento. Grazie alla collaborazione del Museo e Biblioteca internazionale della musica di Bologna vengono esposti i ritratti del fondatore e animatore padre Martini e di altri musicisti a lui legati, che testimoniano l’attività della scuola bolognese. La sezione della mostra dedicata all’ambiente musicale del Settecento viene arricchita da alcune preziose scene di concerti settecenteschi, tra cui un delicato disegno raffigurante un concerto di altissima qualità di Giambettino Cignaroli e il celeberrimo presunto ritratto di Antonio Vivaldi .
La seconda sezione della mostra offre al visitatore l’immagine di Wolfgang Amadeus Mozart, un quadro di cui, attraverso un restauro scrupoloso e indagini scientifiche accurate, è stato possibile risalire all’autore, Giandomenico Cignaroli, fratello del più celebre Giambettino, attivo a Verona e nei territori limitrofi. Accanto a questo figura un altro ritratto inedito di un giovane musicista inglese Thomas Linley, con cui Amadeus strinse una profonda seppur breve amicizia durante il soggiorno fiorentino.
La terza sezione della mostra illustra attraverso testimonianze iconografiche d’epoca il passaggio dei Mozart a Bolzano e a Trento: si potranno ammirare i ritratti dei personaggi che li accolsero e con i quali il giovane Mozart strinse legami di amicizia, (Lodron, Firmian, Pizzini, Tartarotti, Vannetti, Bridi) quadri familiari e rappresentazioni di manifestazioni musicali popolari che forniranno al visitatore un quadro realistico dell’insieme e della trama quanto mai ricca e variegata di umanità che accompagnò i viaggi dei due musicisti assecondando la fama che li precedeva.
L’ultima sezione invita a riflettere sulla recezione mozartiana nel XIX secolo: dal teatro ottocentesco, dove il tema del genio fanciullo rimase molto presente in opere popolari, alla ritrattistica, all’architettura celebrativa che, a Rovereto trovò nel giardino Bridi una sua significativa espressione.
Il significato di tale iniziativa, nella quale sono state coinvolte più istituzioni per i numerosi prestiti e collaborazioni scientifiche tra cui, il Castello del Buonconsiglio di Trento, il Museo Civico, la Biblioteca Civica, l’Accademia degli Agiati di Rovereto, l’Istituto Musicale Antonio Vivaldi, il Museo Civico, il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Bolzano, il Museo e Biblioteca Internazionale della Musica di Bologna, l’Associazione Mozart Italia (sede di Rovereto), la Pinacoteca di Castello Sforzesco e la Biblioteca Ambrosiana di Milano, sta nel voler aprire nuove piste di ricerca e di fruizione artistica in un campo solo apparentemente noto. L’approccio affianca, in senso rinnovato, musica e arte, nonché storia della musica e storia dell’arte, e promette ulteriori scoperte a chi volesse a sua volta cimentarsi nell’impegno di rintracciare obliati legami con la cultura del Trentino settecentesco, le sue grandi famiglie, il suo respiro inaspettatamente così europeo.
15
luglio 2006
Mozart. Note di viaggio in chiave di violino
Dal 15 luglio al 17 settembre 2006
arte antica
Location
MAG MUSEO ALTO GARDA – MUSEO RIVA DEL GARDA
Riva Del Garda, Piazza Cesare Battisti, 3a, (Trento)
Riva Del Garda, Piazza Cesare Battisti, 3a, (Trento)
Orario di apertura
10.00 – 18.00, chiuso il lunedì
Vernissage
15 Luglio 2006, ore 11
Curatore