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Muky / Maria Chiara Zarabini – Érgon
Di Muky, tra le opere esposte, vi sono alcune sculture in ceramica e ferro riallaccianti al periodo informale. Lo sguardo di Zarabini è più ancestrale, va alla ricerca delle radici, dell’origine delle cose e delle relazioni che regolano l’essere e la natura.
Comunicato stampa
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Casa Rossini si apre nuovamente al dialogo tra due artiste in un interessante confronto generazionale sui percorsi dell’arte presentando due personalità molto distinte, ciascuna con il proprio peso esperienziale, culturale e la propria scelta artistica. Entrambe sono faentine di adozione: Muky, artista scultrice, ceramista, autrice di testi poetici e Maria Chiara Zarabini, scultrice e video artista.
Di Muky, tra le importanti opere esposte in mostra, vi sono alcune sculture in ceramica e ferro riallaccianti al periodo informale, diversi piatti poetici che caratterizzano la sua produzione artistica sin dagli anni ’50 e alcune opere denominate da lei stessa, “Pupille” che appaiono particolarmente espressive: forse sono lo sguardo di Muky, uno sguardo attento al mondo circostante, un pensiero concentrato e critico, un occhio sensibile e partecipe, una presenza estremamente viva e vitale. Per Muky l’essere artista si esplicita non solo nel generare l’opera d’arte ma in molte altre e diversificate azioni, con dichiarazioni, convinzioni, passioni…Muky vive una vita intensissima in perenne connessione tra il suo lavoro e quello di molteplici altre persone di pensiero. La sua casa, la sua mente e il suo cuore, si aprono con grande generosità a numerose argomentazioni, dalle più attuali a quelle storiche e celebrative. Gli spazi della Loggetta del Trentanove sono luoghi prestigiosi attraversati dalla storia e dal contemporaneo, dove passato e presente si allacciano indissolubilmente, entrambi testimoni di una continua evoluzione; in questi luoghi può capitare di percepire con sensazione netta e precisa di essere partecipi a quello che è e che rimarrà come parte importante della nostra storia culturale.
Lo sguardo di Zarabini è più ancestrale, va alla ricerca delle radici, dell’origine delle cose e delle relazioni che regolano l’essere e la natura.
La sua ricerca parte dall’osservazione dei ritmi di crescita naturali ma poi è completamente rienventata attraverso la conoscenza e l’applicazione di varie tecniche e l’uso di insoliti materiali come la rete metallica, la quale viene piegata, ripiegata e poi avvolta su se stessa e cucita, per giungere all’ espressione formale dei “Nodi” che per l’artista rappresentano l’albero, il tronco, il legno madre. Dai primi esordi tridimensionali dell’’84 i concetti si rincorrono attorno al tema del mandorlo e i cespugli, il polimaterismo e gli assemblaggi, le sculture all’aperto e le sculture smontabili, dalle spirali al segno, i ricami naturali e la sacralità, proseguendo sino all’abbandono delle cromie, alle trasparenze e le leggerezze delle reti di alluminio, privilegiando l’aspetto installativo delle opere. Recentemente il lavoro di Zarabini si concentra inoltre sul tema dell’autoritratto, inoltrando ed espandendo il proprio corpo per esprimersi nella produzione di alcuni video, dove di volta in volta l’artista privilegia una parte di sé, pronunciando al mondo la propria fisicità.
E’ specificatamente attraverso l’utilizzo di questa nuova tecnologia che le distinte sensibilità delle artiste si sono concretamente confrontate, ovvero nella condivisione di un progetto finalizzato alla realizzazione dell’opera/video “Érgon”, che dal greco significa azione, lavoro, che le vede nei panni di protagoniste compiere tra una fitta nebbia un rituale carico di significati sacri e misterici.
Per Oltre Casa Rossini completano l’esposizione le seguenti Opere per il passante:
di Muky “Pupilla di luce sull’eternità” e di Maria Chiara Zarabini “Nodo” entrambe le opere saranno esposte all’interno della Chiesa Parrocchiale di San Giacomo di Lugo, in c.so Mazzini n. 48, sino al 16 dicembre 2007.
Muky, scultrice, ceramista e autrice di testi poetici.
Nasce a Trento, vive e lavora a Faenza.
Studia a Roma e lavora negli studi di villa Massimo assieme a Leoncillo Leonardi, Renato Guttuso e al suo maestro Marino Mazzacurati all’Accademia di Belle Arti a Roma fino al 1954; in questi anni realizza importanti mostre personali sia a Roma che in Canada.
A Faenza nel 1955 si specializza in ceramica e successivamente apre lo Studio Artistico Matteucci e Muky. Avvia una sua personale ricerca realizzando pannelli a bassorilievo interamente dedicati al colore bianco “il colore della trasparenza, della leggerezza e dell’innocenza”, alternato al colore nero “il colore della notte, dell’ombra e del buio assoluto”. Negli anni Settanta fonda il Circolo Culturale della "Loggetta del Trentanove", dove ha avuto come ospiti artisti e personaggi della cultura internazionale.
Numerose sono le mostre collettive e personali in tutto il mondo e le sue opere sono esposte in vari musei in Italia e all'estero. Ha scritto e pubblicato vari libri.
Maria Chiara Zarabini, scultrice e video artista.
Nasce a Bologna, attualmente vive e lavora nella campagna faentina.
Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nel Corso di Pittura, nel 1988 ha conseguito la laurea in Storia dell'arte contemporanea presso il Corso D.A.M.S. dell'ateneo bolognese. Dal 1984 inizia la sua ricerca sugli sviluppi tridimensionali di diversi materiali come la tela juta, il legno e la rete di alluminio. Dal 1992 è docente di Storia dell'arte. Socio e collaboratore della rivista di arte ed estetica on-line Artestetica, dal 1991 è socio e partecipa alle attività congressuali della Società di Studi Romagnoli. Affianca, da sempre, all'attività scultorea una propria produzione poetico-letteraria oltre a contributi storico-scientifici per cataloghi d'arte e per riviste specialistiche.
Rosaria Abate, nata a Roma, dove vive e lavora.
Si è laureata all’Università La Sapienza di Roma nel 2004 con una tesi sull’attività artistica di Mirella Bentivoglio, presentata in occasione della mostra personale dell’artista al Museo dell’Informazione di Senigallia (2005), che ne ha pubblicato un estratto nel documento della mostra. Sue recensioni sono pubblicate nella rivista “Terzo Occhio” (edizioni Bora, Bologna) e un saggio nel quaderno ligure “Resine” (edizioni Sabatelli, Savona). Ha curato una mostra collettiva nella Sala del Comune di Bassano in Teverina, Viterbo, per la XIII rassegna d’arte Stelle Candenti (2006). È autrice degli apparati bibliografici e critici della monografia Anna Torelli (edizioni De Luca, Roma, 2007), con testo critico di Mirella Bentivoglio. Attualmente collabora alla rivista “Metromorfosi” (edizioni Tic, Roma).
Di Muky, tra le importanti opere esposte in mostra, vi sono alcune sculture in ceramica e ferro riallaccianti al periodo informale, diversi piatti poetici che caratterizzano la sua produzione artistica sin dagli anni ’50 e alcune opere denominate da lei stessa, “Pupille” che appaiono particolarmente espressive: forse sono lo sguardo di Muky, uno sguardo attento al mondo circostante, un pensiero concentrato e critico, un occhio sensibile e partecipe, una presenza estremamente viva e vitale. Per Muky l’essere artista si esplicita non solo nel generare l’opera d’arte ma in molte altre e diversificate azioni, con dichiarazioni, convinzioni, passioni…Muky vive una vita intensissima in perenne connessione tra il suo lavoro e quello di molteplici altre persone di pensiero. La sua casa, la sua mente e il suo cuore, si aprono con grande generosità a numerose argomentazioni, dalle più attuali a quelle storiche e celebrative. Gli spazi della Loggetta del Trentanove sono luoghi prestigiosi attraversati dalla storia e dal contemporaneo, dove passato e presente si allacciano indissolubilmente, entrambi testimoni di una continua evoluzione; in questi luoghi può capitare di percepire con sensazione netta e precisa di essere partecipi a quello che è e che rimarrà come parte importante della nostra storia culturale.
Lo sguardo di Zarabini è più ancestrale, va alla ricerca delle radici, dell’origine delle cose e delle relazioni che regolano l’essere e la natura.
La sua ricerca parte dall’osservazione dei ritmi di crescita naturali ma poi è completamente rienventata attraverso la conoscenza e l’applicazione di varie tecniche e l’uso di insoliti materiali come la rete metallica, la quale viene piegata, ripiegata e poi avvolta su se stessa e cucita, per giungere all’ espressione formale dei “Nodi” che per l’artista rappresentano l’albero, il tronco, il legno madre. Dai primi esordi tridimensionali dell’’84 i concetti si rincorrono attorno al tema del mandorlo e i cespugli, il polimaterismo e gli assemblaggi, le sculture all’aperto e le sculture smontabili, dalle spirali al segno, i ricami naturali e la sacralità, proseguendo sino all’abbandono delle cromie, alle trasparenze e le leggerezze delle reti di alluminio, privilegiando l’aspetto installativo delle opere. Recentemente il lavoro di Zarabini si concentra inoltre sul tema dell’autoritratto, inoltrando ed espandendo il proprio corpo per esprimersi nella produzione di alcuni video, dove di volta in volta l’artista privilegia una parte di sé, pronunciando al mondo la propria fisicità.
E’ specificatamente attraverso l’utilizzo di questa nuova tecnologia che le distinte sensibilità delle artiste si sono concretamente confrontate, ovvero nella condivisione di un progetto finalizzato alla realizzazione dell’opera/video “Érgon”, che dal greco significa azione, lavoro, che le vede nei panni di protagoniste compiere tra una fitta nebbia un rituale carico di significati sacri e misterici.
Per Oltre Casa Rossini completano l’esposizione le seguenti Opere per il passante:
di Muky “Pupilla di luce sull’eternità” e di Maria Chiara Zarabini “Nodo” entrambe le opere saranno esposte all’interno della Chiesa Parrocchiale di San Giacomo di Lugo, in c.so Mazzini n. 48, sino al 16 dicembre 2007.
Muky, scultrice, ceramista e autrice di testi poetici.
Nasce a Trento, vive e lavora a Faenza.
Studia a Roma e lavora negli studi di villa Massimo assieme a Leoncillo Leonardi, Renato Guttuso e al suo maestro Marino Mazzacurati all’Accademia di Belle Arti a Roma fino al 1954; in questi anni realizza importanti mostre personali sia a Roma che in Canada.
A Faenza nel 1955 si specializza in ceramica e successivamente apre lo Studio Artistico Matteucci e Muky. Avvia una sua personale ricerca realizzando pannelli a bassorilievo interamente dedicati al colore bianco “il colore della trasparenza, della leggerezza e dell’innocenza”, alternato al colore nero “il colore della notte, dell’ombra e del buio assoluto”. Negli anni Settanta fonda il Circolo Culturale della "Loggetta del Trentanove", dove ha avuto come ospiti artisti e personaggi della cultura internazionale.
Numerose sono le mostre collettive e personali in tutto il mondo e le sue opere sono esposte in vari musei in Italia e all'estero. Ha scritto e pubblicato vari libri.
Maria Chiara Zarabini, scultrice e video artista.
Nasce a Bologna, attualmente vive e lavora nella campagna faentina.
Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna, nel Corso di Pittura, nel 1988 ha conseguito la laurea in Storia dell'arte contemporanea presso il Corso D.A.M.S. dell'ateneo bolognese. Dal 1984 inizia la sua ricerca sugli sviluppi tridimensionali di diversi materiali come la tela juta, il legno e la rete di alluminio. Dal 1992 è docente di Storia dell'arte. Socio e collaboratore della rivista di arte ed estetica on-line Artestetica, dal 1991 è socio e partecipa alle attività congressuali della Società di Studi Romagnoli. Affianca, da sempre, all'attività scultorea una propria produzione poetico-letteraria oltre a contributi storico-scientifici per cataloghi d'arte e per riviste specialistiche.
Rosaria Abate, nata a Roma, dove vive e lavora.
Si è laureata all’Università La Sapienza di Roma nel 2004 con una tesi sull’attività artistica di Mirella Bentivoglio, presentata in occasione della mostra personale dell’artista al Museo dell’Informazione di Senigallia (2005), che ne ha pubblicato un estratto nel documento della mostra. Sue recensioni sono pubblicate nella rivista “Terzo Occhio” (edizioni Bora, Bologna) e un saggio nel quaderno ligure “Resine” (edizioni Sabatelli, Savona). Ha curato una mostra collettiva nella Sala del Comune di Bassano in Teverina, Viterbo, per la XIII rassegna d’arte Stelle Candenti (2006). È autrice degli apparati bibliografici e critici della monografia Anna Torelli (edizioni De Luca, Roma, 2007), con testo critico di Mirella Bentivoglio. Attualmente collabora alla rivista “Metromorfosi” (edizioni Tic, Roma).
01
dicembre 2007
Muky / Maria Chiara Zarabini – Érgon
Dal primo al 16 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
CASA ROSSINI
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16,00/18,30 - domenica 10,00/12,00 – 16,00/18,30 - chiuso il lunedì
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 18
Sito web
www.comune.lugo.ra.it
Autore
Curatore