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multiplo_2, multipli, molteplici, moltiplicati
multiplo_2, “multipli, molteplici, moltiplicati” a cura di Stefano Coletto, è il secondo appuntamento del ciclo di mostre multiplo che in questa occasione la N.O.Gallery dedica interamente alla video arte
Comunicato stampa
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multiplo_2, “multipli, molteplici, moltiplicati” a cura di Stefano Coletto, è il secondo appuntamento del ciclo di mostre multiplo che in questa occasione la N.O.Gallery dedica interamente alla video arte.
“Mentre viene allo scoperto la prima generazione di video collezionisti, la video arte resta un mezzo espressivo che sconcerta il grande pubblico. A differenza della pittura la video arte quando è in funzione può avere un effetto dirompente. Di solito le opere d’arte fanno mostra di sé silenziose e raffinate su di una parete, mentre i video richiedono attenzione e non si confondono mai con lo sfondo… “(Edward Lewine,).
Nella cultura contemporanea la diffusione delle riprese video e del cinema è tale che ogni aspetto della nostra società viene metabolizzato da questi strumenti che producono rappresentazioni e forme di comunicazione. Il nostro stesso sistema percettivo che media con la realtà, è quindi inevitabilmente condizionato dall’abitudine all’immagine immateriale che scorre.
Il multiplo nella video arte va ripensato nel contesto della rivoluzione digitale e della produzione: infatti con il supporto digitale la replica e la manipolazione sono costitutive del lavoro realizzato e la loro economicità è intrinseca alla tecnologia utilizzata.
Moltiplicare opere di video arte, editarle a prezzi contenuti significa partire da un’idea democratica di cultura, perchè la diffusione di opere secondo questa modalità offre la possibilità ad un alto numero di persone di provare sensazioni estetiche che formano ed educano l’individuo al confronto attivo e consapevole con l’immagine in movimento, dalla quale oggi siamo circondati, quasi confusi. Possiamo godere a livello percettivo e cognitivo di un libro al di là del possesso dell’originale; della Divina Commedia non conosciamo il codice originale dantesco, ma quei versi sono accessibili a tutti, qualche anno fa anche in edizione a mille lire. Il sistema dell’arte contemporanea deve confrontarsi con questa necessità, deve permettere di visitare il castello delle opere che salvaguarda: l’opera d’arte multimediale ha bisogno del valore culturale della riproducibilità.
I multipli molteplici moltiplicati, nella condizione nomade dell’artista contemporaneo, sono i prodotti più significativi di questa esteticità diffusa che si stacca dall’oggetto unico irripetibile per sciogliersi in molteplici direzioni, campi e media. Quando l’attività artistica si fa pratica ipermediale e transmediale i messaggi complessi dell’artista sfruttano materiali e contesti ogni volta differenti; se oggi questa molteplicità di forme è diventata condizione indispensabile, necessaria e inevitabile grazie al digitale, il multiplo è ancora di più il veicolo principale di diffusione del messaggio estetico.
multipli, molteplici, moltiplicati, che sottotitolano multiplo_2, cercano di rendere conto di questo aspetto del contemporaneo; essi sono invertibili fra di loro, scambiabili, perchè profondamente connessi, forse generatori di altri termini, ma non isolabili da questa matrice semantica, pena la perdita della rappresentazione. Anch’essi provengono dalle regole del mondo digitale.
Per questa mostra sono state scelte opere video di autori internazionalmente conosciuti come
Francis Alys, David Claerbout, Douglas Gordon, Gary Hill, Pierre Huyghe, Joan Jonas, Isaac Julien, William Kentridge, Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri Sala
courtesy New Museum of Contemporary Art di New York
ed opere video di artisti più giovani come
Nemanja Cvijanovic, Elastic Group, Heinrich Gresbeck, Meta Grgurevic, Roberta Iachini, Chiara Passa, Gaston Ramirez Feltrin, Shoggoth, Ries Straver, Nikola Uzunovski.
“Mentre viene allo scoperto la prima generazione di video collezionisti, la video arte resta un mezzo espressivo che sconcerta il grande pubblico. A differenza della pittura la video arte quando è in funzione può avere un effetto dirompente. Di solito le opere d’arte fanno mostra di sé silenziose e raffinate su di una parete, mentre i video richiedono attenzione e non si confondono mai con lo sfondo… “(Edward Lewine,).
Nella cultura contemporanea la diffusione delle riprese video e del cinema è tale che ogni aspetto della nostra società viene metabolizzato da questi strumenti che producono rappresentazioni e forme di comunicazione. Il nostro stesso sistema percettivo che media con la realtà, è quindi inevitabilmente condizionato dall’abitudine all’immagine immateriale che scorre.
Il multiplo nella video arte va ripensato nel contesto della rivoluzione digitale e della produzione: infatti con il supporto digitale la replica e la manipolazione sono costitutive del lavoro realizzato e la loro economicità è intrinseca alla tecnologia utilizzata.
Moltiplicare opere di video arte, editarle a prezzi contenuti significa partire da un’idea democratica di cultura, perchè la diffusione di opere secondo questa modalità offre la possibilità ad un alto numero di persone di provare sensazioni estetiche che formano ed educano l’individuo al confronto attivo e consapevole con l’immagine in movimento, dalla quale oggi siamo circondati, quasi confusi. Possiamo godere a livello percettivo e cognitivo di un libro al di là del possesso dell’originale; della Divina Commedia non conosciamo il codice originale dantesco, ma quei versi sono accessibili a tutti, qualche anno fa anche in edizione a mille lire. Il sistema dell’arte contemporanea deve confrontarsi con questa necessità, deve permettere di visitare il castello delle opere che salvaguarda: l’opera d’arte multimediale ha bisogno del valore culturale della riproducibilità.
I multipli molteplici moltiplicati, nella condizione nomade dell’artista contemporaneo, sono i prodotti più significativi di questa esteticità diffusa che si stacca dall’oggetto unico irripetibile per sciogliersi in molteplici direzioni, campi e media. Quando l’attività artistica si fa pratica ipermediale e transmediale i messaggi complessi dell’artista sfruttano materiali e contesti ogni volta differenti; se oggi questa molteplicità di forme è diventata condizione indispensabile, necessaria e inevitabile grazie al digitale, il multiplo è ancora di più il veicolo principale di diffusione del messaggio estetico.
multipli, molteplici, moltiplicati, che sottotitolano multiplo_2, cercano di rendere conto di questo aspetto del contemporaneo; essi sono invertibili fra di loro, scambiabili, perchè profondamente connessi, forse generatori di altri termini, ma non isolabili da questa matrice semantica, pena la perdita della rappresentazione. Anch’essi provengono dalle regole del mondo digitale.
Per questa mostra sono state scelte opere video di autori internazionalmente conosciuti come
Francis Alys, David Claerbout, Douglas Gordon, Gary Hill, Pierre Huyghe, Joan Jonas, Isaac Julien, William Kentridge, Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri Sala
courtesy New Museum of Contemporary Art di New York
ed opere video di artisti più giovani come
Nemanja Cvijanovic, Elastic Group, Heinrich Gresbeck, Meta Grgurevic, Roberta Iachini, Chiara Passa, Gaston Ramirez Feltrin, Shoggoth, Ries Straver, Nikola Uzunovski.
05
ottobre 2005
multiplo_2, multipli, molteplici, moltiplicati
Dal 05 ottobre al 18 novembre 2005
arte contemporanea
Location
N.O. GALLERY
Milano, Via Matteo Bandello, 18, (Milano)
Milano, Via Matteo Bandello, 18, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 15-19
Vernissage
5 Ottobre 2005, ore 18-20.30
Autore
Curatore