Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Muri Contro
La mostra Muri Contro s’inserisce nel programma d’impegno politico e sociale della Galleria San Fedele teso a promuovere un dibattito su alcuni problemi centrali della società contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Muri Contro s’inserisce nel programma d’impegno politico e sociale della Galleria San Fedele teso a promuovere un dibattito su alcuni problemi centrali della società contemporanea.
Con la caduta del muro di Berlino si era sperato che altri muri sarebbero caduti. Al contrario, oggi più che mai, si continuano a costruire nuove barriere tra popoli, comunità, religioni, come se il muro fosse divenuto l’unico strumento per evitare i conflitti e isolare i “diversi”. Per affrontare questo tema sempre più d’attualità nel mondo contemporaneo la mostra Muri Contro propone le fotografie realizzate da alcuni detenuti presso il carcere di San Vittore di Milano e opere di artisti e fotografi che hanno riflettuto sul tema del “muro”: da quello che separa Israele dalla Cisgiordania (Alessandro Cassigoli e Dalia Castel, Giorgio Palmera, Ivo Saglietti) alla barriera "antispacciatori" che isola un quartiere di Padova (Matteo Danesin), dai muri delle celle in cui vennero chiusi i desaparecidos argentini (Paula Luttringer) al muro della cubana Yamilé Barcelò Hondares, che racconta metaforicamente la tenacia con cui molti cubani cercano di fuggire dalla loro isola; da quello di via Corelli a Milano (Alessandro Vicario) in cui vengono rinchiusi i cosiddetti clandestini prima del rimpatrio forzato, fino alle barriere di filo spinato fotografate da Livio Senigalliesi in varie parti del mondo e al video di Giovanni Sabatini che, assemblando spezzoni di film e fotografie declina il tema del muro nei suoi molteplici aspetti, non solo reali ma anche metaforici.
Le immagini realizzate nel carcere di San Vittore di Milano, durante il corso di fotografia tenuto da Andrea Dall’Asta S. I. e da Gigliola Foschi, raccontano invece, a partire dall’esperienza vissuta dei detenuti, cosa significa per loro il muro. Accanto a una ricerca documentaria e collettiva, che mostra per frammenti il reparto in cui vivono, le immagini proposte da Marco Caboni,Carlo Linciano, Mario Macione, Maurizio Franzoso, Filippo Bono - grazie anche alla libertà creativa offerta dal photoshop - svelano stati d'animo e desideri di libertà, sogni e sofferenze, senza talvolta rinunciare a un tocco ironico e vitale.
Che i muri non siano ineluttabili, ma possano essere superati almeno con la fantasia, l’impegno o il desiderio, ce lo mostrano le opere delle artiste israeliane Tarin Gardner e Nella Magen Cassouto, membro dell'associazione del Parents Circle che cerca di creare luoghi di riconciliazione tra Palestinesi e Israeliani che hanno avuto vittime nelle loro famiglie. Con una scultura, dove un alto muro dall'aspetto antico e corroso dal tempo si lascia attraversare dalla luce, Marcello Mondazzi suggerisce che i muri della storia, anche quelli più possenti, sono destinati a dissolversi. Sergio Lovati, infine, grazie a un calco dei graffiti fantastici realizzati da un degente sull’ex ospedale psichiatrico di Volterra, rivela che i muri possono divenire spazi di espressività e non solo di contenzione e separazione.
Con la caduta del muro di Berlino si era sperato che altri muri sarebbero caduti. Al contrario, oggi più che mai, si continuano a costruire nuove barriere tra popoli, comunità, religioni, come se il muro fosse divenuto l’unico strumento per evitare i conflitti e isolare i “diversi”. Per affrontare questo tema sempre più d’attualità nel mondo contemporaneo la mostra Muri Contro propone le fotografie realizzate da alcuni detenuti presso il carcere di San Vittore di Milano e opere di artisti e fotografi che hanno riflettuto sul tema del “muro”: da quello che separa Israele dalla Cisgiordania (Alessandro Cassigoli e Dalia Castel, Giorgio Palmera, Ivo Saglietti) alla barriera "antispacciatori" che isola un quartiere di Padova (Matteo Danesin), dai muri delle celle in cui vennero chiusi i desaparecidos argentini (Paula Luttringer) al muro della cubana Yamilé Barcelò Hondares, che racconta metaforicamente la tenacia con cui molti cubani cercano di fuggire dalla loro isola; da quello di via Corelli a Milano (Alessandro Vicario) in cui vengono rinchiusi i cosiddetti clandestini prima del rimpatrio forzato, fino alle barriere di filo spinato fotografate da Livio Senigalliesi in varie parti del mondo e al video di Giovanni Sabatini che, assemblando spezzoni di film e fotografie declina il tema del muro nei suoi molteplici aspetti, non solo reali ma anche metaforici.
Le immagini realizzate nel carcere di San Vittore di Milano, durante il corso di fotografia tenuto da Andrea Dall’Asta S. I. e da Gigliola Foschi, raccontano invece, a partire dall’esperienza vissuta dei detenuti, cosa significa per loro il muro. Accanto a una ricerca documentaria e collettiva, che mostra per frammenti il reparto in cui vivono, le immagini proposte da Marco Caboni,Carlo Linciano, Mario Macione, Maurizio Franzoso, Filippo Bono - grazie anche alla libertà creativa offerta dal photoshop - svelano stati d'animo e desideri di libertà, sogni e sofferenze, senza talvolta rinunciare a un tocco ironico e vitale.
Che i muri non siano ineluttabili, ma possano essere superati almeno con la fantasia, l’impegno o il desiderio, ce lo mostrano le opere delle artiste israeliane Tarin Gardner e Nella Magen Cassouto, membro dell'associazione del Parents Circle che cerca di creare luoghi di riconciliazione tra Palestinesi e Israeliani che hanno avuto vittime nelle loro famiglie. Con una scultura, dove un alto muro dall'aspetto antico e corroso dal tempo si lascia attraversare dalla luce, Marcello Mondazzi suggerisce che i muri della storia, anche quelli più possenti, sono destinati a dissolversi. Sergio Lovati, infine, grazie a un calco dei graffiti fantastici realizzati da un degente sull’ex ospedale psichiatrico di Volterra, rivela che i muri possono divenire spazi di espressività e non solo di contenzione e separazione.
14
febbraio 2007
Muri Contro
Dal 14 febbraio al 20 aprile 2007
fotografia
Location
GALLERIA SAN FEDELE
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Milano, Via Ulrico Hoepli, 3A-B, (Milano)
Orario di apertura
16.00 – 19.00
apertura al mattino su richiesta
chiuso festivi e lunedì
chiusa dal 12 al 16 marzo 2007
Vernissage
14 Febbraio 2007, ore 18
Autore