Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Museums, Galleries, Homes and other stories
mostra con “immagini” e “interventi” realizzati appositamente per l’occasione da artisti di generazioni e provenienze culturali differenti. Il progetto, con il pretesto di evidenziare e far convivere due tipologie di mostra apparentemente in contrasto tra di loro, ovvero quella che presenta opere in quanto immagini chiuse in loro stesse e quella che presenta invece opere in quanto processi aperti e in divenire nello spazio in cui si manifestano, permette di aprire una riflessione basica sul ruolo dei luoghi d’arte nella nostra società e sul perché si realizzano le mostre collettive
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Astuni presenta venerdì 10 giugno la mostra collettiva dal titolo “Museums, Galleries, Homes and other stories”, a cura di Lorenzo Bruni, con “immagini” e “interventi” realizzati appositamente per l'occasione da artisti di generazioni e provenienze culturali differenti. Il progetto, con il pretesto di evidenziare e far convivere due tipologie di mostra apparentemente in contrasto tra di loro, ovvero quella che presenta opere in quanto immagini chiuse in loro stesse e quella che presenta invece opere in quanto processi aperti e in divenire nello spazio in cui si manifestano, permette di aprire una riflessione basica sul ruolo dei luoghi d'arte nella nostra società e sul perché si realizzano le mostre collettive.
Queste domande che indagano i meccanismi del mostrare non vogliono spostare la questione solo su una dimensione concettuale e astratta, ma stimolare un dialogo proficuo di scambio e di riflessione tra lo spazio della vita e quello dell'arte e sul potere dello sguardo e dell'immaginazione da parte dello spettatore. Infatti, tutti gli artisti coinvolti, con le loro opere puntano sempre ad alzare il livello di percezione dell'osservatore oltre a farlo interrogare sui parametri culturali che gli permettono di riconoscere e condividere con gli altri suoi simili il proprio “principio di realtà”.
Quello che accomuna tutte le opere di questo progetto, divenendo così un'inedita chiave di lettura, è che nascono dalla stessa interrogazione sulle potenzialità che hanno oggi gli oggetti del quotidiano, o meglio le loro “presentazioni” o “rappresentazioni”, di evocare la particolare relazione con il loro proprietario o con il loro momentaneo osservatore. Infatti, le questioni che sollevano questi lavori, ch e indagano per prima cosa la differenza tra opera astratta e opera figurativa, sono: Cosa è che possiamo considerare familiare o estraneo e perchè? Quando è che possiamo dire di essere a casa e rispetto a quali parametri? Come possiamo renderlo evidente agli altri?
Gli artisti coinvolti nel progetto “Museums, Galleries, Homes and other stories”, a cura di Lorenzo Bruni, anche se di generazioni e aree geografiche molto diverse tra loro, sono internazionalmente apprezzati per il loro contributo all'attuale dibattito culturale. Tra le principali manifestazioni alle quali hanno partecipato recentemente: Roberto Ago (Roma, 1972; vive e lavora a Milano), III edizione Premio Maretti - Museo Pecci, Prato, 2011; Senza titolo #1 - Landscapes (confini in disordine), Magazzino, Roma, 2010. Martin Borowski (Hoyerswerda (D), 1970; vive e lavora a Berlino), Patience spielt man allein, Galerie Volker Diehl, Berlino; Zukunft seit 1560, mostra per il 450° anniver sario della Staatliche Kunstsammlung Dresda. Martin Creed (Wakefield (UK), 1968; vive e lavora a Londra), 54. Esposizione Internazionale d'Arte, ILLUMInazioni, Venezia, 2011; Hauser & Wirth, Mothers, London, England, 2011. Jan Dibbets (Weert, (D),1941; vive e lavora a Amsterdam), Horizons - Musée d´Art Moderne de la Ville de Paris – MAM/ARC, Parigi, 2010; I Believe in Miracles - 10thanniversary of the Lambert Collection - Collection Lambert, Avignon, 2010. Jimmie Durham (Arkansas (USA), 1940; vive e lavora a Roma), Rocks Encouraged - Portikus, Frankfurt/Main, 2010; Museo D'Arte Contemporanea Donna Regina - MADRE, Naples, 2008. Darius Miksys (Kaunas, Lituania, 1969. vive e lavora a Vilnius), 54. Esposizione Internazionale d'Arte, rappresentante padiglione nazionale della Lituania, Venezia, 2011; Manifesta 8, Murcia, Spagna, 2010. David Shaw (Rochester, New York, 1965; vive e lavora a New York), Kompass. Zeichnungen aus dem Museum of Modern Art, NY”, Martin-Gropius-Bau, Berlin 2011; Curious Crystals of Unusual Purity, P.S.1 Contemporary Art Center, Long Island City, NY, 2004. Kamen Stoyanov (Rousse, (BG), 1977; vive e lavora a Vienna), Biennale di Sidney, 2010; Manifesta 7, Trentino, Italia, 2008.
Queste domande che indagano i meccanismi del mostrare non vogliono spostare la questione solo su una dimensione concettuale e astratta, ma stimolare un dialogo proficuo di scambio e di riflessione tra lo spazio della vita e quello dell'arte e sul potere dello sguardo e dell'immaginazione da parte dello spettatore. Infatti, tutti gli artisti coinvolti, con le loro opere puntano sempre ad alzare il livello di percezione dell'osservatore oltre a farlo interrogare sui parametri culturali che gli permettono di riconoscere e condividere con gli altri suoi simili il proprio “principio di realtà”.
Quello che accomuna tutte le opere di questo progetto, divenendo così un'inedita chiave di lettura, è che nascono dalla stessa interrogazione sulle potenzialità che hanno oggi gli oggetti del quotidiano, o meglio le loro “presentazioni” o “rappresentazioni”, di evocare la particolare relazione con il loro proprietario o con il loro momentaneo osservatore. Infatti, le questioni che sollevano questi lavori, ch e indagano per prima cosa la differenza tra opera astratta e opera figurativa, sono: Cosa è che possiamo considerare familiare o estraneo e perchè? Quando è che possiamo dire di essere a casa e rispetto a quali parametri? Come possiamo renderlo evidente agli altri?
Gli artisti coinvolti nel progetto “Museums, Galleries, Homes and other stories”, a cura di Lorenzo Bruni, anche se di generazioni e aree geografiche molto diverse tra loro, sono internazionalmente apprezzati per il loro contributo all'attuale dibattito culturale. Tra le principali manifestazioni alle quali hanno partecipato recentemente: Roberto Ago (Roma, 1972; vive e lavora a Milano), III edizione Premio Maretti - Museo Pecci, Prato, 2011; Senza titolo #1 - Landscapes (confini in disordine), Magazzino, Roma, 2010. Martin Borowski (Hoyerswerda (D), 1970; vive e lavora a Berlino), Patience spielt man allein, Galerie Volker Diehl, Berlino; Zukunft seit 1560, mostra per il 450° anniver sario della Staatliche Kunstsammlung Dresda. Martin Creed (Wakefield (UK), 1968; vive e lavora a Londra), 54. Esposizione Internazionale d'Arte, ILLUMInazioni, Venezia, 2011; Hauser & Wirth, Mothers, London, England, 2011. Jan Dibbets (Weert, (D),1941; vive e lavora a Amsterdam), Horizons - Musée d´Art Moderne de la Ville de Paris – MAM/ARC, Parigi, 2010; I Believe in Miracles - 10thanniversary of the Lambert Collection - Collection Lambert, Avignon, 2010. Jimmie Durham (Arkansas (USA), 1940; vive e lavora a Roma), Rocks Encouraged - Portikus, Frankfurt/Main, 2010; Museo D'Arte Contemporanea Donna Regina - MADRE, Naples, 2008. Darius Miksys (Kaunas, Lituania, 1969. vive e lavora a Vilnius), 54. Esposizione Internazionale d'Arte, rappresentante padiglione nazionale della Lituania, Venezia, 2011; Manifesta 8, Murcia, Spagna, 2010. David Shaw (Rochester, New York, 1965; vive e lavora a New York), Kompass. Zeichnungen aus dem Museum of Modern Art, NY”, Martin-Gropius-Bau, Berlin 2011; Curious Crystals of Unusual Purity, P.S.1 Contemporary Art Center, Long Island City, NY, 2004. Kamen Stoyanov (Rousse, (BG), 1977; vive e lavora a Vienna), Biennale di Sidney, 2010; Manifesta 7, Trentino, Italia, 2008.
10
giugno 2011
Museums, Galleries, Homes and other stories
Dal 10 giugno al 27 novembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Bologna, Via Jacopo Barozzi Vignola, 3, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato
10-13 / 15-19
domenica e lunedì su appuntamento
Vernissage
10 Giugno 2011, ore 19
Autore
Curatore