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My Style
L’ISFCI prende parte alla XIII edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI. Per questa occasione propone in mostra la collettiva fotografica My Style, il progetto curato da Ottavio Celestino e realizzato da 10 giovani fotografi appena diplomati
Comunicato stampa
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L’ISFCI prende parte alla tredicesima edizione della Giornata del contemporaneo organizzata dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea. Per questa occasione propone in mostra la collettiva fotografica My style, il progetto curato da Ottavio Celestino e realizzato da 10 giovani fotografi appena diplomati.
My Style è il risultato di una sfida vinta dai suoi fotografi e dal curatore, che sono riusciti a creare un prodotto editoriale grazie ai finanziamenti raccolti con un’operazione di crowdfunding sulla piattaforma di Ulule.
Gli autori, hanno affrontato diversi temi con uno sguardo personale, alla ricerca di un’attitudine al bello e al futuro, trattando questioni di carattere universale:
Francesco Natale, My humanity, StoriEmigranti. È una sorta di memento. È un’esperienza non diversa e non lontana dalla nostra sorta, basterebbe il rovesciarsi di alcune condizioni per ritrovarci dall’altra parte.
Paolo Piantadosi, My humanity, Sguardi. Uno sguardo è capace di raccontare verità che la voce non riesce a pronunciare e che le orecchie, troppo spesso, non vogliono ascoltare.
Alessandra Oro, My Travel, Intimate walk. Il viaggio diventa un momento di riflessione, una ricerca dei proprio spazi e dei propri pensieri.
Mariapaola Braccio, My Travel, Sulle tracce di Pisacane. Questo viaggio, sulla strada ferrata, è un cammino “interiore” nella mia terra attraverso un luogo che ha portato molte persone lontane dalle proprie origini.
Luisa Antonangeli, My Travel, InTo. Ho sempre considerato il viaggio la chiave per meravigliarmi, per apprezzare, per ringraziare.
Bianca Simonetti, My Travel, Lisbona. Rua da Saudade. Nei vuoti lasciati bianchi, che dividono ogni immagine in due frammenti, c’è raccontata una storia.
Francesca Ocello, My Necessary, La dittatura sta per crollare. È come se la vista si fosse spostata dagli occhi verso qualcos’altro che cambia e cambierà, forse, il nostro modo di percepire il mondo, gli altri e soprattutto noi stessi.
Alessandra Martina D’Aleo, My Necessary, L’ “Io” che sarò. Per tanto è importante imparare ad osservare e osservarsi, ascoltare e ascoltarsi. Conoscersi ci rende liberi di scegliere un diverso presente o un diverso futuro.
Lorenzo Caramelli, My Necessary, L’uomo nuovo. Un suono, un pensiero legato a un posto intravisto da lontano. Un uomo che ricerca negli spazi della natura la sua identità.
Marilena Divito, My Eating, A panza chiena. Così il cibo da sempre dimensione concreta ci apre la strada verso il nostro mondo interiore, facendoci vivere in un tempo verticale.
Ad arricchire la produzione i contributi scritti da artisti del calibro di Matteo Basilé, lo stesso Ottavio Celestino, Mauro Di Silvestre e Pietro Ruffo, che esprimono il proprio punto di vista sulle tematiche trattate.
My Style è il risultato di una sfida vinta dai suoi fotografi e dal curatore, che sono riusciti a creare un prodotto editoriale grazie ai finanziamenti raccolti con un’operazione di crowdfunding sulla piattaforma di Ulule.
Gli autori, hanno affrontato diversi temi con uno sguardo personale, alla ricerca di un’attitudine al bello e al futuro, trattando questioni di carattere universale:
Francesco Natale, My humanity, StoriEmigranti. È una sorta di memento. È un’esperienza non diversa e non lontana dalla nostra sorta, basterebbe il rovesciarsi di alcune condizioni per ritrovarci dall’altra parte.
Paolo Piantadosi, My humanity, Sguardi. Uno sguardo è capace di raccontare verità che la voce non riesce a pronunciare e che le orecchie, troppo spesso, non vogliono ascoltare.
Alessandra Oro, My Travel, Intimate walk. Il viaggio diventa un momento di riflessione, una ricerca dei proprio spazi e dei propri pensieri.
Mariapaola Braccio, My Travel, Sulle tracce di Pisacane. Questo viaggio, sulla strada ferrata, è un cammino “interiore” nella mia terra attraverso un luogo che ha portato molte persone lontane dalle proprie origini.
Luisa Antonangeli, My Travel, InTo. Ho sempre considerato il viaggio la chiave per meravigliarmi, per apprezzare, per ringraziare.
Bianca Simonetti, My Travel, Lisbona. Rua da Saudade. Nei vuoti lasciati bianchi, che dividono ogni immagine in due frammenti, c’è raccontata una storia.
Francesca Ocello, My Necessary, La dittatura sta per crollare. È come se la vista si fosse spostata dagli occhi verso qualcos’altro che cambia e cambierà, forse, il nostro modo di percepire il mondo, gli altri e soprattutto noi stessi.
Alessandra Martina D’Aleo, My Necessary, L’ “Io” che sarò. Per tanto è importante imparare ad osservare e osservarsi, ascoltare e ascoltarsi. Conoscersi ci rende liberi di scegliere un diverso presente o un diverso futuro.
Lorenzo Caramelli, My Necessary, L’uomo nuovo. Un suono, un pensiero legato a un posto intravisto da lontano. Un uomo che ricerca negli spazi della natura la sua identità.
Marilena Divito, My Eating, A panza chiena. Così il cibo da sempre dimensione concreta ci apre la strada verso il nostro mondo interiore, facendoci vivere in un tempo verticale.
Ad arricchire la produzione i contributi scritti da artisti del calibro di Matteo Basilé, lo stesso Ottavio Celestino, Mauro Di Silvestre e Pietro Ruffo, che esprimono il proprio punto di vista sulle tematiche trattate.
13
ottobre 2017
My Style
13 ottobre 2017
fotografia
Location
ISFCI – ISTITUTO SUPERIORE DI FOTOGRAFIA
Roma, Via Degli Ausoni, 1, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 1, (Roma)
Orario di apertura
sabato 10-20.30
Vernissage
13 Ottobre 2017, h 18.30
Autore
Curatore