Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Myriam Cappelletti – A(m)BITO …e se…non fossero vestiti?
Il guardaroba che Cappelletti tratteggia sulle tele nasconde una ricerca concettuale approfondita e mai banale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A La Fortezza torna Myriam Cappelletti, apprezzata artista toscana che l'associazione GradiscArte ci aveva già fatto conoscere nell'ormai lontano 2010. Le suggestioni di questa sua più recente produzione si fanno evidenti già dal titolo: “A(m)BITO ...e se...non fossero vestiti?” ci pone da subito una domanda che è il filo conduttore stesso dell'intero percorso espositivo. Il guardaroba che Cappelletti tratteggia sulle tele nasconde, infatti, una ricerca concettuale approfondita e mai banale. Il vernissage avrà luogo alle 18.30 del prossimo Sabato 11 Maggio nei locali di Via Ciotti 25 (Gradisca d'Isonzo). Per l'occasione, Manuel Grosso dialogherà con l'artista. L'esposizione rimarrà poi aperta al pubblico fino al 28 Maggio p.v. con i seguenti orari:giovedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30 la domenica dalle 10.30 alle 12.30 su appuntamento in altri orari o giornate.
Rimane ben poco di quella “Transiti”, con cui all'inzio del 2010 Myriam Cappelletti portava per la prima volta le sue opere a La Fortezza. Di sicuro ne rimane lo stile, inconfondibile nel tratto, nella maestria della struttura compositiva, nella scelta e nell'uso dei colori. Ma, se una cosa salta all'occhio, guardando le sue opere recenti, è che la ricerca dell'artista è andata avanti, verso una continua evoluzione. I soggetti che oggi propone sono abiti, stilizzati e interpretati alla luce di una personalissima visione. Abiti che, però, non vanno intesi come simbolo di vanità femminile. Al contrario, essi si fanno emblemi del concetto stesso di forma, di rivestimento che accompagna, avvolgendoci, le continue mutazioni della nostra identità. Un capo di vestiario, come ricorda saggiamente Attilio Maltinti, “ci riveste con significati simbolici, ci segue, instaurando con noi un particolare rapporto simbiotico. Lo conserviamo per settimane, per anni, in qualche modo immedesimandoci con lui che ha fatto parte del nostro quotidiano. E’una traccia della nostra storia”. Ed è questo ad affascinare Myriam Cappelletti: l'idea di un tessuto che, contenendoci, seppur per un periodo limitato, diventa parte di noi. Con noi vive storie e sensazioni, e a noi le ricorda, facendosene simulacro e traccia concreta. “..E se non fossero vestiti?”, ci domanda l'artista. La risposta è implicita, come in ogni domanda retorica. Non lo sono affatto. Per dirla ancora con Attilio Maltinti, sono “rappresentazioni visuali dell'esperienza quotidiana”. Icone colorate che parlano, a conti fatti, dell'intera umanità.
Myriam Cappelletti è nata in Umbria, ma vive e lavora da diversi anni in Toscana, a Prato. Ha conseguito il diploma di maturità artistica a Lucca, poi successivamente ha studiato “pittura” all’Accademia di Belle Arti di Firenze conseguendo anche il diploma di grafica pubblicitaria all’Accademia Cappiello, sempre a Firenze. Negli ultimi anni ha frequentato un corso sulla tecnica dell’affresco e l’uso dell’intonaco e dei pigmenti naturali, che le si è rivelato particolarmente congeniale tanto da elaborare nel tempo una tecnica originale, con assemblaggio di stoffe, carta, garze, spago a volte cucito su tela preparata con strati di intonaco precedentemente inciso. Ha partecipato ad innumerevoli esposizioni personali e collettive in Italia e all'estero, oltre a frequentare alcune importanti fiere internazionali del settore. Alcune sue opere sono esposte in poli museali e pinacoteche (museo italiano di Arte Contemporanea in Costarica,pinacoteca di Gaeta,di Imola,di Follonica, Telesia Museum).
Ilaria Dot
Ufficio Stampa La Fortezza
Per INFO:347 4647937
Rimane ben poco di quella “Transiti”, con cui all'inzio del 2010 Myriam Cappelletti portava per la prima volta le sue opere a La Fortezza. Di sicuro ne rimane lo stile, inconfondibile nel tratto, nella maestria della struttura compositiva, nella scelta e nell'uso dei colori. Ma, se una cosa salta all'occhio, guardando le sue opere recenti, è che la ricerca dell'artista è andata avanti, verso una continua evoluzione. I soggetti che oggi propone sono abiti, stilizzati e interpretati alla luce di una personalissima visione. Abiti che, però, non vanno intesi come simbolo di vanità femminile. Al contrario, essi si fanno emblemi del concetto stesso di forma, di rivestimento che accompagna, avvolgendoci, le continue mutazioni della nostra identità. Un capo di vestiario, come ricorda saggiamente Attilio Maltinti, “ci riveste con significati simbolici, ci segue, instaurando con noi un particolare rapporto simbiotico. Lo conserviamo per settimane, per anni, in qualche modo immedesimandoci con lui che ha fatto parte del nostro quotidiano. E’una traccia della nostra storia”. Ed è questo ad affascinare Myriam Cappelletti: l'idea di un tessuto che, contenendoci, seppur per un periodo limitato, diventa parte di noi. Con noi vive storie e sensazioni, e a noi le ricorda, facendosene simulacro e traccia concreta. “..E se non fossero vestiti?”, ci domanda l'artista. La risposta è implicita, come in ogni domanda retorica. Non lo sono affatto. Per dirla ancora con Attilio Maltinti, sono “rappresentazioni visuali dell'esperienza quotidiana”. Icone colorate che parlano, a conti fatti, dell'intera umanità.
Myriam Cappelletti è nata in Umbria, ma vive e lavora da diversi anni in Toscana, a Prato. Ha conseguito il diploma di maturità artistica a Lucca, poi successivamente ha studiato “pittura” all’Accademia di Belle Arti di Firenze conseguendo anche il diploma di grafica pubblicitaria all’Accademia Cappiello, sempre a Firenze. Negli ultimi anni ha frequentato un corso sulla tecnica dell’affresco e l’uso dell’intonaco e dei pigmenti naturali, che le si è rivelato particolarmente congeniale tanto da elaborare nel tempo una tecnica originale, con assemblaggio di stoffe, carta, garze, spago a volte cucito su tela preparata con strati di intonaco precedentemente inciso. Ha partecipato ad innumerevoli esposizioni personali e collettive in Italia e all'estero, oltre a frequentare alcune importanti fiere internazionali del settore. Alcune sue opere sono esposte in poli museali e pinacoteche (museo italiano di Arte Contemporanea in Costarica,pinacoteca di Gaeta,di Imola,di Follonica, Telesia Museum).
Ilaria Dot
Ufficio Stampa La Fortezza
Per INFO:347 4647937
11
maggio 2013
Myriam Cappelletti – A(m)BITO …e se…non fossero vestiti?
Dall'undici al 28 maggio 2013
arte contemporanea
Location
LA FORTEZZA
Gradisca D'isonzo, Via Marzio Ciotti, 25, (Gorizia)
Gradisca D'isonzo, Via Marzio Ciotti, 25, (Gorizia)
Orario di apertura
giovedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30. Domenica dalle 10.30 alle 12.30, su appuntamento in altri orari o giornate
Vernissage
11 Maggio 2013, h 18.30
Autore