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N.G.I. Nuovi Giardini Industriali
Palazzo Grosso di Riva di Chieri ospita una mostra molto particolare, composta da opere che propongono soluzioni all’invasione industriale a detrimento del panorama naturale in una precisa area del paese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 6 al 23 settembre 2018 (da lunedì a sabato 10 – 12; domenica 16 – 19), Palazzo
Grosso di Riva di Chieri ospita una mostra molto particolare, composta da opere che
propongono soluzioni all’invasione industriale a detrimento del panorama naturale in una
precisa area del paese.
L’idea, infatti, parte da un impianto industriale ingombrante, un Palazzo storico prestigioso
e un giardino incompiuto, rimasto sui fogli ingialliti di antichi disegni: tre punti chiave per
un confronto con la natura e la storia di un territorio, alla ricerca di dialogo e
valorizzazione.
Per comprendere appieno il significato dell’evento, è necessario un salto nel passato: nel
1796-1797 la contessa Faustina Grosso Mazzetti (1750-1827) commissionava
all’architetto di origini viennesi, ma milanese d’adozione, Leopold Pollack (1751-1806) un
progetto di giardino paesaggistico all’inglese. Cinquant’anni dopo, il complesso veniva
venduto all’amministrazione comunale dagli eredi di Faustina: il parco paesaggistico fu
frazionato e, in buona parte, venduto a proprietari privati e convertito ad usi agricoli e,
dalla seconda metà del Novecento, ulteriormente trasformato per fini industriali. Il giardino
all’inglese è quindi rimasto solo sulla carta.
Nel 2015, seguendo una prima idea del maestro Borgarello, l’Associazione Culturale “Il
Carro” di Riva presso Chieri ha avviato una collaborazione con il prof. Paolo Belgioioso
dell’Accademia Albertina di Torino per elaborare una serie di proposte di intervento
artistico finalizzato al recupero dell’area adiacente a Palazzo Grosso, oggi occupata dalla
ditta Benedicenti-Alimenti zootecnici con strutture di forte impatto estetico e paesaggistico.
Ai giovani, che hanno aderito al progetto, è stato richiesto di confrontarsi con la natura e la
storia di un territorio come esempio di sostenibilità ambientale declinata in chiave artistica.
Gli studenti dell’Albertina hanno lavorato a progetti (ben 60 proposte elaborate da giovani
italiani e stranieri) per il recupero estetico dell’area industriale evocando il giardino con gli
strumenti dell’Arte.
La Mostra è composta da 20 opere selezionate degli studenti del corso di Anatomia
dell’immagine, che negli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 hanno partecipato al
progetto.
Esso si è configurato come un vero e proprio laboratorio in cui, con taglio interdisciplinare,
hanno dialogato professionisti di diversi settori nell’ambito della creazione e valorizzazione
della produzione artistica, antica e contemporanea.
Ecco quindi presentata al pubblico una selezione di archetipi che si differenziano
notevolmente tra loro, che in parte rivelano i tratti di contaminazioni artistiche ataviche o
che espongono esplorazioni intime e originali.
I venti progetti sono esposti in tavole di grande formato, completi di indicazioni sul
percorso ideativo. Ciascuno è il risultato dello studio degli aspetti formali, funzionali,
simbolici del giardino, anche attraverso la lettura di significative interpretazioni storiche e
artistiche. L’analisi di tecniche e materiali di impiego, in considerazione di una reale
fattibilità dell’intervento artistico ha contribuito a dare concretezza, all’immagine di un
giardino industriale.
Per info: +39 011 0897370 - +39 335 365662
Grosso di Riva di Chieri ospita una mostra molto particolare, composta da opere che
propongono soluzioni all’invasione industriale a detrimento del panorama naturale in una
precisa area del paese.
L’idea, infatti, parte da un impianto industriale ingombrante, un Palazzo storico prestigioso
e un giardino incompiuto, rimasto sui fogli ingialliti di antichi disegni: tre punti chiave per
un confronto con la natura e la storia di un territorio, alla ricerca di dialogo e
valorizzazione.
Per comprendere appieno il significato dell’evento, è necessario un salto nel passato: nel
1796-1797 la contessa Faustina Grosso Mazzetti (1750-1827) commissionava
all’architetto di origini viennesi, ma milanese d’adozione, Leopold Pollack (1751-1806) un
progetto di giardino paesaggistico all’inglese. Cinquant’anni dopo, il complesso veniva
venduto all’amministrazione comunale dagli eredi di Faustina: il parco paesaggistico fu
frazionato e, in buona parte, venduto a proprietari privati e convertito ad usi agricoli e,
dalla seconda metà del Novecento, ulteriormente trasformato per fini industriali. Il giardino
all’inglese è quindi rimasto solo sulla carta.
Nel 2015, seguendo una prima idea del maestro Borgarello, l’Associazione Culturale “Il
Carro” di Riva presso Chieri ha avviato una collaborazione con il prof. Paolo Belgioioso
dell’Accademia Albertina di Torino per elaborare una serie di proposte di intervento
artistico finalizzato al recupero dell’area adiacente a Palazzo Grosso, oggi occupata dalla
ditta Benedicenti-Alimenti zootecnici con strutture di forte impatto estetico e paesaggistico.
Ai giovani, che hanno aderito al progetto, è stato richiesto di confrontarsi con la natura e la
storia di un territorio come esempio di sostenibilità ambientale declinata in chiave artistica.
Gli studenti dell’Albertina hanno lavorato a progetti (ben 60 proposte elaborate da giovani
italiani e stranieri) per il recupero estetico dell’area industriale evocando il giardino con gli
strumenti dell’Arte.
La Mostra è composta da 20 opere selezionate degli studenti del corso di Anatomia
dell’immagine, che negli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017 hanno partecipato al
progetto.
Esso si è configurato come un vero e proprio laboratorio in cui, con taglio interdisciplinare,
hanno dialogato professionisti di diversi settori nell’ambito della creazione e valorizzazione
della produzione artistica, antica e contemporanea.
Ecco quindi presentata al pubblico una selezione di archetipi che si differenziano
notevolmente tra loro, che in parte rivelano i tratti di contaminazioni artistiche ataviche o
che espongono esplorazioni intime e originali.
I venti progetti sono esposti in tavole di grande formato, completi di indicazioni sul
percorso ideativo. Ciascuno è il risultato dello studio degli aspetti formali, funzionali,
simbolici del giardino, anche attraverso la lettura di significative interpretazioni storiche e
artistiche. L’analisi di tecniche e materiali di impiego, in considerazione di una reale
fattibilità dell’intervento artistico ha contribuito a dare concretezza, all’immagine di un
giardino industriale.
Per info: +39 011 0897370 - +39 335 365662
05
settembre 2018
N.G.I. Nuovi Giardini Industriali
Dal 05 al 23 settembre 2018
architettura
Location
PALAZZO GROSSO
Chieri, Loc. Riva, (Torino)
Chieri, Loc. Riva, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10 – 12; domenica 16 – 19
Vernissage
5 Settembre 2018, h 18