Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
NA/NT.06.04
O’artoteca ed il CCS Centro Culturale Svizzero di Milano presentano il progetto NA/NT.06.04. Nato dalla collaborazione tra le due istituzioni, vede la partecipazione di artisti internazionali, provenienti da Svizzera, Austria, Italia, Russia e Germania.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 10 giugno al 3 luglio 2004, O’artoteca ed il CCS Centro Culturale Svizzero di Milano, presentano il progetto NA/NT.06.04. Nato dalla collaborazione tra le due istituzioni, vede la partecipazione di artisti internazionali, provenienti da Svizzera, Austria, Italia, Russia e Germania che svolgono una ricerca che muove dentro e fuori dalle aree della scienza, della tecnologia e della natura.
Judith Egger (D), Barbara Fässler (CH), Erika e Frank Lehmann (CH), Gertrude Moser-Wagner (A), Elèna Nemkova (RU/I), Claus Prokop (A), Luca Rendina (I), Elisabeth Wörndl (A), Teres Wydler (CH) con mezzi ed intenzioni molto diverse (sperimentali, scientifiche, ironiche e poetiche) propongono sguardi, riflessioni e posizioni che vanno dall'abitudinario sguardo sul quotidiano alla scoperta dello straordinario, dalla percezione di spazio, tempo e luce fino agli esperimenti di teletrasporto. Questi elementi di artificio e realtà diventano la base per lo stimolo a ripensare e riformulare il mondo con i suoi contenuti e nelle sue forme, appoggiati sul confine tra poetica e ricerca.
Gli artisti, molti dei quali presenteranno lavori appositamente realizzati, si dividono tra gli spazi interni ed esterni del CCS Centro Culturale Svizzero e quelli di O' artoteca, costruendo ed offrendoci la loro personalissima visione di micro e macromondo. Veri e propri Istituti di Ibridazioni e Scienze Empiriche, buchi neri, piantumazioni di Arbre Magique, microcircuiti elettronici che diventano percezione di positivo e negativo, installazioni create dalla luce del giorno, piccoli marchingegni in movimento, pitture ed elaborazioni digitali di un’acqua straordinariamente densa di memoria e di organismi viventi, fino alla documentazione e registrazione di accadimenti, di processi e di abitudini.
Accompagna la mostra un’introduzione di Micaela Mander che presenterà gli artisti ed il loro lavoro in occasione dell’inaugurazione.
Judith Egger nata nel 1973, vive e lavora tra Monaco di Baviera e Londra. E’ diplomata in Communication Design alla Lancashire University a Preston, ha conseguito masters in Communication, Art & Design, presso il Royal College of Art [RCA]. Il suo lavoro si snoda tra varie discipline e media quali performances, installazioni, suono, progetti interdisciplinari, video che spesso si aprono a collaborazioni con musicisti, scienziati, filosofi, artisti. Nel 2003 con Stefan Feigl fonda le Edition Graphon, fusione di arte visiva e musica sperimentale contemporanea. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, conseguito grants in tutta Europa. Nel 2004 nasce il progetto Institute for Hybristics and Empiric Sciences of Swelling Bodies messo in atto nel mese di aprile.
Barbara Fässler è nata nel 1963 in Svizzera dove ha vissuto e lavorato per diversi anni, portando avanti, unitamente alla sua attività di artista anche quella di promotrice e organizzatrice di uno spazio sperimentale per l¹arte contemporanea a Zurigo. Ha svolto i suoi studi all’EPIAR, alla Villa Arson a Nizza, e vive attualmente a Milano. La sua ricerca artistica indaga i procedimenti percettivi e si materializza in installazioni, fotografie e video. La serie di fotografie “gli alberi di Pitagora” realizzati per la mostra, evidenzia il tentativo d’impatto concettuale dell’uomo sulla natura e la dinamica che si crea analoga a quella tra ragione e intuizione. Gli alberi tagliati nelle forme basiche della geometria diventano un’architettura vegetale in continuo mutamento. Numerose le partecipazioni a mostre collettive e le realizzazioni di progetti personali in gallerie e istituzioni d’arte contemporanea in tutta Europa.
Erika Lehmann nata a Basilea vive e lavora a Reinach; i suoi studi si snodano tra la Svizzera e Parigi. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie e musei in tutta Europa e in Australia, Giappone, India, Russia, Canada, Cina, Slovacchia, Bulgaria , Romania ecc. L’ Art Museum di Dortmund ha appena concluso una sua grande mostra che a breve verrà presentata anche dalla Kunsthalle di Halle, Germania. I progetti che saranno presentati a Milano "armonizzazione" e "alienazione" si rivolgono alle diverse percezioni della tecnologia. Ambedue i progetti sono composti da installazioni, computerprint, video e foto. La percezione della tecnica non dipende solo dal suo ambiente ma, in modo decisivo, dall'esperienza del singolo individuo; spetta così, all'osservatore stabilire dove collocare la "propria" verità nell'ambito uomo-tecnica-natura. I due progetti non intendono dare una risposta definitiva ma, piuttosto, offrire uno spunto per un confronto critico.
Gertrude Moser-Wagner vive e lavora a Vienna. Il suo lavoro si definisce concetto-scultura-video. Ha cominciato ad esporre e a realizzare progetti dal ’79; nel’83 inizia la produzione video. Dal ’85 si occupa di arte in spazi pubblici e di progetti di comunicazione. Iniziano le collaborazioni con artisti provenienti da altre discipline e con studiosi e scienziati. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie, musei, fondazioni, festival in Europa e negli Stati Uniti. Ha tenuto lectures, workshop, simposi e ideato progetti interdisciplinari in Italia, Austria, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca. Collabora con l’artista americana Beverly Piersol per il progetto Vice-Versa. Ha ideato e curato tutto il progetto TASTE attualmente in corso negli spazi pubblici della città di Vienna.
Eléna Nemkova è nata nel 1971 in Tagikistan, attualmente vive e lavora tra Milano e San Pietroburgo. Lavora sui possibili scenari dello sviluppo della vita contemporanea. I suoi progetti si basano sulle scoperte nel campo scientifico, sulle ricerche di comportamento umano collettivo, ed anche sulla sua esperienza personale accumulata durante degli anni della “grande utopia” in ex-URSS. Questo ultimo fatto ha generato il desiderio di cercare luoghi, relazioni e forme idealistiche, destinate al prossimo futuro; esse diventano le visioni, istantanee e libere come un sogno. Questo l’ha portata ad una strettissima collaborazione con L’istituto della Fisica Sperimentale e con il gruppo del prof. Anton Zeilinger (scienziato-leader nel campo della fisica quantistica). La ricerca scientifica, la tecnologia e la filosofia sono per l’artista un’indagine ed un sorprendente stimolo per ripensare e rielaborare la realtà. Ha partecipato a progetti transettoriali, master e borse di studio in Francia, USA, Italia, Svizzera, Svezia, Austria, Russia, Bosnia Herzegovina, Inghilterra.
Claus Prokop nato nel 1966 vive e lavora a Vienna. Si è laureato in Architettura e dopo aver fondato il gruppo "Stoß im Himmel" in cui lavora per alcuni anni, abbandona architettura per dedicarsi all’arte, grazie ad una borsa di studio presso "The Cooper Union School of Art" a New York, dove ha vissuto e lavorato per un periodo. Nel frattempo si diploma all’Accademia di belle arti di Vienna . Ha ricevuto diversi riconoscimenti e grants come architetto e artista in Austria, Germania e New York. Il suo è un lavoro prevalentemente pittorico, che inizia come ‘pittura di paesaggio’. La sua continua ricerca di ‘espansione’ della superficie pittorica è la base per nuovi lavori che utilizzano, a partire dall’idea di natura, mezzi quali video, film, suono, movimento. In un certo modo le sue installazioni sono schizzi per un’idea che non può essere formulata con le parole o semplicemente con la pittura.
Luca Rendina è nato nel 1961 a Milano, città in cui vive e lavora. Ha studiato all’Istituto D’Arte di Monza dove, dopo gli studi, è entrato a far parte del corpo docente. Con le sue opere ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. La sua attività artistica si svolge da anni nell’ambito della pittura e della scultura. Inoltre è ideatore e direttore artistico delle manifestazioni Art in Ice sculture di neve e Pietrarte (interventi artistici di Land art) che si svolgono ogni anno a Livigno. Nel 1997 ha curato la pubblicazione di “Sculture di neve a Livigno” e nel 2000 ha pubblicato un volume, edito dall’editore Charta di Milano, dal titolo “Pietrarte Land Art a Livigno”.
Elisabeth Wörndl nasce nel 1960 a Salisburgo; attualmente vive e lavora tra Salisburgo e Mondsee. La sua ricerca utilizza prevalentemente la fotografia nel senso più ampio. Ha lavorato con ricercatori e medici utilizzando tutti I tipi di attrezzature medico-scientifiche che producono o creano una immagine del corpo, dai raggi x, alle risonanze magnetiche, agli studi di anatomia e ricostruzione del corpo in 3D per la creazione di biancheria intima. Ha vinto numerosi grants e riconoscimenti, partecipato a mostre in Italia, Austria, Inghilterra, Francia, USA, Messico, Germania e Croazia. Il lavoro che l’artista presenta a Milano fa parte dell’ultima serie realizzata ‘Familiäre Wasser’. Da sempre interessata al mondo della scienza e della tecnologia, ha all’attivo numerose partecipazioni a simposi e progetti incentrati sul rapporto tra arte, scienza e tecnologia.
Teres Wydler è nata a Berna, attualmente vive e lavora in Ticino e a Zurigo.
Ha vissuto e lavorato per diverso tempo a New York e a Parigi. Ha fatto studi in linguistica applicata e arte sperimentale. Autonomamente si è formata sui fenomeni di processo e luce. Ha partecipato a mostre collettive al Kunsthaus Zurigo, Shedhalle Zurigo, Musée DAC Lausanna, VideoArt Locarno, Media Skulptur Kunsthaus Langenthal, Kunstakademie Budapest, Colonia. Suoi progetti personali sono stati presentati a Zurigo (Margine/Die Halle), Torino (Alberto Weber) e New York (Pier 36). Ha all’attivo numerosi progetti ed interventi artistici insieme ad architetti, come ad esempio il Centro Sportivo Nazionale a Tenero con l'architetto Mario Botta. I suoi lavori sono stati acquisti in collezioni pubbliche (Confederazione e Cantoni) e private in Europa e Stati Uniti. Riconoscimenti: Gran premio VideoArt Festival Locarno, Ufficio federale della cultura. Numerosi centri hanno richiesto e presentato il suo lavoro all’interno di workshop, conferenze, seminari e lectures di arte sperimentale.
Judith Egger (D), Barbara Fässler (CH), Erika e Frank Lehmann (CH), Gertrude Moser-Wagner (A), Elèna Nemkova (RU/I), Claus Prokop (A), Luca Rendina (I), Elisabeth Wörndl (A), Teres Wydler (CH) con mezzi ed intenzioni molto diverse (sperimentali, scientifiche, ironiche e poetiche) propongono sguardi, riflessioni e posizioni che vanno dall'abitudinario sguardo sul quotidiano alla scoperta dello straordinario, dalla percezione di spazio, tempo e luce fino agli esperimenti di teletrasporto. Questi elementi di artificio e realtà diventano la base per lo stimolo a ripensare e riformulare il mondo con i suoi contenuti e nelle sue forme, appoggiati sul confine tra poetica e ricerca.
Gli artisti, molti dei quali presenteranno lavori appositamente realizzati, si dividono tra gli spazi interni ed esterni del CCS Centro Culturale Svizzero e quelli di O' artoteca, costruendo ed offrendoci la loro personalissima visione di micro e macromondo. Veri e propri Istituti di Ibridazioni e Scienze Empiriche, buchi neri, piantumazioni di Arbre Magique, microcircuiti elettronici che diventano percezione di positivo e negativo, installazioni create dalla luce del giorno, piccoli marchingegni in movimento, pitture ed elaborazioni digitali di un’acqua straordinariamente densa di memoria e di organismi viventi, fino alla documentazione e registrazione di accadimenti, di processi e di abitudini.
Accompagna la mostra un’introduzione di Micaela Mander che presenterà gli artisti ed il loro lavoro in occasione dell’inaugurazione.
Judith Egger nata nel 1973, vive e lavora tra Monaco di Baviera e Londra. E’ diplomata in Communication Design alla Lancashire University a Preston, ha conseguito masters in Communication, Art & Design, presso il Royal College of Art [RCA]. Il suo lavoro si snoda tra varie discipline e media quali performances, installazioni, suono, progetti interdisciplinari, video che spesso si aprono a collaborazioni con musicisti, scienziati, filosofi, artisti. Nel 2003 con Stefan Feigl fonda le Edition Graphon, fusione di arte visiva e musica sperimentale contemporanea. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, conseguito grants in tutta Europa. Nel 2004 nasce il progetto Institute for Hybristics and Empiric Sciences of Swelling Bodies messo in atto nel mese di aprile.
Barbara Fässler è nata nel 1963 in Svizzera dove ha vissuto e lavorato per diversi anni, portando avanti, unitamente alla sua attività di artista anche quella di promotrice e organizzatrice di uno spazio sperimentale per l¹arte contemporanea a Zurigo. Ha svolto i suoi studi all’EPIAR, alla Villa Arson a Nizza, e vive attualmente a Milano. La sua ricerca artistica indaga i procedimenti percettivi e si materializza in installazioni, fotografie e video. La serie di fotografie “gli alberi di Pitagora” realizzati per la mostra, evidenzia il tentativo d’impatto concettuale dell’uomo sulla natura e la dinamica che si crea analoga a quella tra ragione e intuizione. Gli alberi tagliati nelle forme basiche della geometria diventano un’architettura vegetale in continuo mutamento. Numerose le partecipazioni a mostre collettive e le realizzazioni di progetti personali in gallerie e istituzioni d’arte contemporanea in tutta Europa.
Erika Lehmann nata a Basilea vive e lavora a Reinach; i suoi studi si snodano tra la Svizzera e Parigi. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie e musei in tutta Europa e in Australia, Giappone, India, Russia, Canada, Cina, Slovacchia, Bulgaria , Romania ecc. L’ Art Museum di Dortmund ha appena concluso una sua grande mostra che a breve verrà presentata anche dalla Kunsthalle di Halle, Germania. I progetti che saranno presentati a Milano "armonizzazione" e "alienazione" si rivolgono alle diverse percezioni della tecnologia. Ambedue i progetti sono composti da installazioni, computerprint, video e foto. La percezione della tecnica non dipende solo dal suo ambiente ma, in modo decisivo, dall'esperienza del singolo individuo; spetta così, all'osservatore stabilire dove collocare la "propria" verità nell'ambito uomo-tecnica-natura. I due progetti non intendono dare una risposta definitiva ma, piuttosto, offrire uno spunto per un confronto critico.
Gertrude Moser-Wagner vive e lavora a Vienna. Il suo lavoro si definisce concetto-scultura-video. Ha cominciato ad esporre e a realizzare progetti dal ’79; nel’83 inizia la produzione video. Dal ’85 si occupa di arte in spazi pubblici e di progetti di comunicazione. Iniziano le collaborazioni con artisti provenienti da altre discipline e con studiosi e scienziati. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in gallerie, musei, fondazioni, festival in Europa e negli Stati Uniti. Ha tenuto lectures, workshop, simposi e ideato progetti interdisciplinari in Italia, Austria, Stati Uniti, Polonia, Repubblica Ceca. Collabora con l’artista americana Beverly Piersol per il progetto Vice-Versa. Ha ideato e curato tutto il progetto TASTE attualmente in corso negli spazi pubblici della città di Vienna.
Eléna Nemkova è nata nel 1971 in Tagikistan, attualmente vive e lavora tra Milano e San Pietroburgo. Lavora sui possibili scenari dello sviluppo della vita contemporanea. I suoi progetti si basano sulle scoperte nel campo scientifico, sulle ricerche di comportamento umano collettivo, ed anche sulla sua esperienza personale accumulata durante degli anni della “grande utopia” in ex-URSS. Questo ultimo fatto ha generato il desiderio di cercare luoghi, relazioni e forme idealistiche, destinate al prossimo futuro; esse diventano le visioni, istantanee e libere come un sogno. Questo l’ha portata ad una strettissima collaborazione con L’istituto della Fisica Sperimentale e con il gruppo del prof. Anton Zeilinger (scienziato-leader nel campo della fisica quantistica). La ricerca scientifica, la tecnologia e la filosofia sono per l’artista un’indagine ed un sorprendente stimolo per ripensare e rielaborare la realtà. Ha partecipato a progetti transettoriali, master e borse di studio in Francia, USA, Italia, Svizzera, Svezia, Austria, Russia, Bosnia Herzegovina, Inghilterra.
Claus Prokop nato nel 1966 vive e lavora a Vienna. Si è laureato in Architettura e dopo aver fondato il gruppo "Stoß im Himmel" in cui lavora per alcuni anni, abbandona architettura per dedicarsi all’arte, grazie ad una borsa di studio presso "The Cooper Union School of Art" a New York, dove ha vissuto e lavorato per un periodo. Nel frattempo si diploma all’Accademia di belle arti di Vienna . Ha ricevuto diversi riconoscimenti e grants come architetto e artista in Austria, Germania e New York. Il suo è un lavoro prevalentemente pittorico, che inizia come ‘pittura di paesaggio’. La sua continua ricerca di ‘espansione’ della superficie pittorica è la base per nuovi lavori che utilizzano, a partire dall’idea di natura, mezzi quali video, film, suono, movimento. In un certo modo le sue installazioni sono schizzi per un’idea che non può essere formulata con le parole o semplicemente con la pittura.
Luca Rendina è nato nel 1961 a Milano, città in cui vive e lavora. Ha studiato all’Istituto D’Arte di Monza dove, dopo gli studi, è entrato a far parte del corpo docente. Con le sue opere ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. La sua attività artistica si svolge da anni nell’ambito della pittura e della scultura. Inoltre è ideatore e direttore artistico delle manifestazioni Art in Ice sculture di neve e Pietrarte (interventi artistici di Land art) che si svolgono ogni anno a Livigno. Nel 1997 ha curato la pubblicazione di “Sculture di neve a Livigno” e nel 2000 ha pubblicato un volume, edito dall’editore Charta di Milano, dal titolo “Pietrarte Land Art a Livigno”.
Elisabeth Wörndl nasce nel 1960 a Salisburgo; attualmente vive e lavora tra Salisburgo e Mondsee. La sua ricerca utilizza prevalentemente la fotografia nel senso più ampio. Ha lavorato con ricercatori e medici utilizzando tutti I tipi di attrezzature medico-scientifiche che producono o creano una immagine del corpo, dai raggi x, alle risonanze magnetiche, agli studi di anatomia e ricostruzione del corpo in 3D per la creazione di biancheria intima. Ha vinto numerosi grants e riconoscimenti, partecipato a mostre in Italia, Austria, Inghilterra, Francia, USA, Messico, Germania e Croazia. Il lavoro che l’artista presenta a Milano fa parte dell’ultima serie realizzata ‘Familiäre Wasser’. Da sempre interessata al mondo della scienza e della tecnologia, ha all’attivo numerose partecipazioni a simposi e progetti incentrati sul rapporto tra arte, scienza e tecnologia.
Teres Wydler è nata a Berna, attualmente vive e lavora in Ticino e a Zurigo.
Ha vissuto e lavorato per diverso tempo a New York e a Parigi. Ha fatto studi in linguistica applicata e arte sperimentale. Autonomamente si è formata sui fenomeni di processo e luce. Ha partecipato a mostre collettive al Kunsthaus Zurigo, Shedhalle Zurigo, Musée DAC Lausanna, VideoArt Locarno, Media Skulptur Kunsthaus Langenthal, Kunstakademie Budapest, Colonia. Suoi progetti personali sono stati presentati a Zurigo (Margine/Die Halle), Torino (Alberto Weber) e New York (Pier 36). Ha all’attivo numerosi progetti ed interventi artistici insieme ad architetti, come ad esempio il Centro Sportivo Nazionale a Tenero con l'architetto Mario Botta. I suoi lavori sono stati acquisti in collezioni pubbliche (Confederazione e Cantoni) e private in Europa e Stati Uniti. Riconoscimenti: Gran premio VideoArt Festival Locarno, Ufficio federale della cultura. Numerosi centri hanno richiesto e presentato il suo lavoro all’interno di workshop, conferenze, seminari e lectures di arte sperimentale.
10
giugno 2004
NA/NT.06.04
Dal 10 giugno al 03 luglio 2004
arte contemporanea
Location
ISTITUTO SVIZZERO – SEDE DI MILANO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, dalle 14.00 alle 18.00, chiuso nei giorni festivi
Vernissage
10 Giugno 2004, h. 18.30