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Nadia Medda – geografie inattese
In mostra i nuovi lavori dell’artista che porta avanti da molti anni una ricerca sul colore, la linea e le forme indefinite. Opere realizzate con tecniche miste che rappresentano un’inaspettata geometria umana, sintesi di tempo vissuto.
Comunicato stampa
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Geografia del tempo che da epoche remote riprende il movimento, la linea, attraversa indenne secoli di geometria euclidea senza mai perdere il colore delle emozioni.
Al limite dell’evanescenza, lascia intravedere bagliori dorati, isole di rosso dai confini indecisi, soglia oltre la quale la forma si perderebbe. Un altro approdo è previsto: le coordinate cartesiane si trasformano in tracce. Non segno di un nuovo alfabeto ma inaspettata geometria umana, sintesi del tempo vissuto.
La storia è qui, sotto i nostri occhi. Geografie in cui l’emozione del colore si fa fragile strato di pigmento con un tempo che lentamente trascolora verso il monocromo delle partenze dove il viaggio si distende in plaghe poco note, grumi di colore-non colore che si sfilacciano e si tendono nella costruzione di una trama, come una rete che giunge a riva portando con sé il tracciato del suo percorso e recupera forte il colore, si posa sulla superficie bidimensionale dei tessuti un attimo prima di diventare spazio-forma che non ha bisogno di aria e vento per muoversi perché ha in sé, dentro di sé, racchiuso in sé, quel movimento che è battito del cuore.
Al limite dell’evanescenza, lascia intravedere bagliori dorati, isole di rosso dai confini indecisi, soglia oltre la quale la forma si perderebbe. Un altro approdo è previsto: le coordinate cartesiane si trasformano in tracce. Non segno di un nuovo alfabeto ma inaspettata geometria umana, sintesi del tempo vissuto.
La storia è qui, sotto i nostri occhi. Geografie in cui l’emozione del colore si fa fragile strato di pigmento con un tempo che lentamente trascolora verso il monocromo delle partenze dove il viaggio si distende in plaghe poco note, grumi di colore-non colore che si sfilacciano e si tendono nella costruzione di una trama, come una rete che giunge a riva portando con sé il tracciato del suo percorso e recupera forte il colore, si posa sulla superficie bidimensionale dei tessuti un attimo prima di diventare spazio-forma che non ha bisogno di aria e vento per muoversi perché ha in sé, dentro di sé, racchiuso in sé, quel movimento che è battito del cuore.
15
aprile 2022
Nadia Medda – geografie inattese
Dal 15 aprile al primo maggio 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELL’EX MONTE DI PIETA’
San Felice Del Benaco, Piazza Municipio, 1, (Brescia)
San Felice Del Benaco, Piazza Municipio, 1, (Brescia)
Orario di apertura
Festivi e prefestivi: 11-20
Infrasettinanali: 16-19:30
Sito web
Autore
Autore testo critico
Ho visto questa mostra all’Ex Monte di Pietà a Spoleto (Perugia). Bellissima!