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Nadia Presotto / Renato Luparia – Sogno Confine Equilibrio
Il tema che caratterizza il confine è il suo essere tale, perché ogni di-visione è, come dice l’etimo della parola stessa, una doppia visione, un contemplare la diversità insita in ogni alterità che sorge ogni qualvolta che un limite o un confine viene tracciato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
S’ inaugura sabato 8 ottobre alle ore 17 la doppia personale “SOGNO CONFINE EQUILIBRIO”
allestita presso la Manica Lunga del Castello del Monferrato in Casale Monferrato; in mostra
acquerelli di Nadia Presotto e stampe fine art di Renato Luparia.
La mostra rientra nella rassegna “Arte Pratica in Monferrato - ci comunicata l’ Assessore Daria
Carmi – progetto nato con la collaborazione della Consulta Cultura del Comune di Casale
Monferrato, che anima ormai da sei mesi la manica lunga del Castello del Monferrato con l’
obiettivo di fare ricerca sulla produzione artistica del territorio e si arricchisce ora di un
appuntamento molto atteso: il bellissimo e appassionato duo Nadia Presotto e Renato Luparia. Il
loro è un percorso di vita, un dialogo che continua e “genera” da anni, che studia il paesaggio,
interiore ed esteriore, e lo restituisce trasformato agli occhi del fruitore. La qualità di questi due
artisti, diversi per sensibilità ed espressione formale, genera in questa mostra un terzo punto di
vista, unico e imperdibile, che coniuga mani e occhi e ritrae, con una delicatezza che sa di infinito,
la nostra storia, la nostra terra.
Questo il testo appositamente redatto dal curatore Piergiorgio Panelli: “L’arte oltrepassa i limiti
nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro” - Vasilij Kandinskij -
Sogno Confine Equilibrio
Il tema che caratterizza il confine è il suo essere tale, perché ogni di-visione è, come dice l’etimo
della parola stessa, una doppia visione, un contemplare la diversità insita in ogni alterità che sorge
ogni qualvolta che un limite o un confine viene tracciato. Tracciare un confine è segnare, donare
esistenza alla differenza, cioè creare una distanza pura e viva, pulsante nel suo creare e di-videre.
Ogni segno è quindi un rimando in quanto simbolo o allegoria di qualcosa che richiama
continuamente e più volte all’altro. Il segno ci mette di fronte all’Altro-da- noi, a ciò che ci viene in-
contro. L’ uomo che abita la soglia si fa soglia lui stesso in quanto limite – segreto, però, allo stesso
tempo, frontiera verso l’altro, aperta all’incontro e alla differenza; si fa tollerante perché la soglia –
frontiera è il luogo della tolleranza e rispetto del segreto. L’uomo, facendosi soglia, può fondare una
società in cui la passione e il conflitto cessino di essere distruttivi e si trasformino in un’energia
positiva.
Questo sogno di positività lo possiamo rivedere in questa coppia creativa Nadia Presotto e Renato
Luparia con due linguaggi e scritture diverse ma unite dall’equilibrio dell’armonia di questo viaggio
verso la forma e il confine.
La ricerca di una calibrata e armoniosa fusione tra viaggio fisico reale e viaggio mentale
sovradimensionale rappresenta uno degli aspetti centrali della recente produzione pittorica della
pittrice Nadia Presotto, impostata sul delicatissimo equilibrio gesto-materia- colore-luce. Sono
paesaggi della memoria, metafore ancestrali di un atavico dialogo tra l’uomo e l’infinito e l’oltre,
quasi una ricerca di tracciare una possibilità nell’essenza della poetica visiva per oltrepassare la
bellezza del confine, concentrando ogni energia creativa nel trasportarci dentro il confine. Un
viaggio questo che la Presotto preferisce condurre con la gestualità del silenzio, regalando sul foglio
acquerellato preziose trasparenze riverberanti l’eco del racconto naturale di spazi interrotti da
ombre di alberi - anima per confermare con sicurezza la concretezza di un percorso tra infinito e
reale, tra sotto e sopra, tra cielo e terra . Sulla carta preparata con cura il colore vola e sfiora con
delicate soluzioni la ricerca della propria forma, del proprio essere, come se lì ci fosse sempre stato,
anche in situazioni insospettabili, suggerito dalla natura; il colore diventa ricerca del nostro confine,
dove solo alla fine del viaggio riusciremo a svelarne i misteri. Nell’attesa di questo incontro
viviamo le dolcissime atmosfere di questo reale arcobaleno essenziale, sempre più vicini ai confini
e pronti a superarli con la nostra dimensione interiore.
La fotografia di Renato Luparia nel contesto contemporaneo può essere letta come un linguaggio di
narrazione: l’artista monferrino ha da sempre nei decenni narrato la sua terra con una vivacità
poetica attenta, scavandone le unicità, cercando cromatismi e forme sensibilissime per ritrovare quel
magico profumo del silenzio da sempre respirato. Il silenzio, questo misterioso colore che si scopre
in questa serie di nuovi lavori pensati e lavorati nel bianco e nero, ci conduce all’ Assenza che
regala equilibrio, complice della linea immaginaria del confine nel nulla, a volte trovata per caso
con umiltà, altre con un raffinato lavoro di contaminazione tra anima e natura, tra il bosco infinito
delle nostre memorie e quello che appare a poco a poco tra grigi, neri, bianchi, come segni ombre
messaggi di una denaturalità dimenticata. Nelle colline bianche vuote, ma riempite da luci
improvvise isolate, appare come unica parola, ma determinante per l’equilibrio della forma, il
segno di alberi che sono testimonianza del respiro di un paesaggio a volte mistificato dall’uomo,
visto dall’artista nella sua vera essenza, nella sua vera energia. Graffi sulla terra colti come ferite e
segni anche d’ amore dell’uomo per il rispetto e la bellezza di una collina mai adorata abbastanza,
che diventa teatro e tavolozza per chi sa sognare e per chi sa vedere la vera linfa di luce che essa
possiede oltre il confine, oltre la materia, oltre la corteccia; l’arte di Renato Luparia sa disegnare
tutto ciò.
Informazioni utili: “Sogno Confine Equilibrio” con Nadia Presotto e Luparia Renato – Manica
Lunga del Castello del Monferrato – Casale Monferrato – dal 8 al 23 ottobre 2016. Visitabile il
sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
allestita presso la Manica Lunga del Castello del Monferrato in Casale Monferrato; in mostra
acquerelli di Nadia Presotto e stampe fine art di Renato Luparia.
La mostra rientra nella rassegna “Arte Pratica in Monferrato - ci comunicata l’ Assessore Daria
Carmi – progetto nato con la collaborazione della Consulta Cultura del Comune di Casale
Monferrato, che anima ormai da sei mesi la manica lunga del Castello del Monferrato con l’
obiettivo di fare ricerca sulla produzione artistica del territorio e si arricchisce ora di un
appuntamento molto atteso: il bellissimo e appassionato duo Nadia Presotto e Renato Luparia. Il
loro è un percorso di vita, un dialogo che continua e “genera” da anni, che studia il paesaggio,
interiore ed esteriore, e lo restituisce trasformato agli occhi del fruitore. La qualità di questi due
artisti, diversi per sensibilità ed espressione formale, genera in questa mostra un terzo punto di
vista, unico e imperdibile, che coniuga mani e occhi e ritrae, con una delicatezza che sa di infinito,
la nostra storia, la nostra terra.
Questo il testo appositamente redatto dal curatore Piergiorgio Panelli: “L’arte oltrepassa i limiti
nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro” - Vasilij Kandinskij -
Sogno Confine Equilibrio
Il tema che caratterizza il confine è il suo essere tale, perché ogni di-visione è, come dice l’etimo
della parola stessa, una doppia visione, un contemplare la diversità insita in ogni alterità che sorge
ogni qualvolta che un limite o un confine viene tracciato. Tracciare un confine è segnare, donare
esistenza alla differenza, cioè creare una distanza pura e viva, pulsante nel suo creare e di-videre.
Ogni segno è quindi un rimando in quanto simbolo o allegoria di qualcosa che richiama
continuamente e più volte all’altro. Il segno ci mette di fronte all’Altro-da- noi, a ciò che ci viene in-
contro. L’ uomo che abita la soglia si fa soglia lui stesso in quanto limite – segreto, però, allo stesso
tempo, frontiera verso l’altro, aperta all’incontro e alla differenza; si fa tollerante perché la soglia –
frontiera è il luogo della tolleranza e rispetto del segreto. L’uomo, facendosi soglia, può fondare una
società in cui la passione e il conflitto cessino di essere distruttivi e si trasformino in un’energia
positiva.
Questo sogno di positività lo possiamo rivedere in questa coppia creativa Nadia Presotto e Renato
Luparia con due linguaggi e scritture diverse ma unite dall’equilibrio dell’armonia di questo viaggio
verso la forma e il confine.
La ricerca di una calibrata e armoniosa fusione tra viaggio fisico reale e viaggio mentale
sovradimensionale rappresenta uno degli aspetti centrali della recente produzione pittorica della
pittrice Nadia Presotto, impostata sul delicatissimo equilibrio gesto-materia- colore-luce. Sono
paesaggi della memoria, metafore ancestrali di un atavico dialogo tra l’uomo e l’infinito e l’oltre,
quasi una ricerca di tracciare una possibilità nell’essenza della poetica visiva per oltrepassare la
bellezza del confine, concentrando ogni energia creativa nel trasportarci dentro il confine. Un
viaggio questo che la Presotto preferisce condurre con la gestualità del silenzio, regalando sul foglio
acquerellato preziose trasparenze riverberanti l’eco del racconto naturale di spazi interrotti da
ombre di alberi - anima per confermare con sicurezza la concretezza di un percorso tra infinito e
reale, tra sotto e sopra, tra cielo e terra . Sulla carta preparata con cura il colore vola e sfiora con
delicate soluzioni la ricerca della propria forma, del proprio essere, come se lì ci fosse sempre stato,
anche in situazioni insospettabili, suggerito dalla natura; il colore diventa ricerca del nostro confine,
dove solo alla fine del viaggio riusciremo a svelarne i misteri. Nell’attesa di questo incontro
viviamo le dolcissime atmosfere di questo reale arcobaleno essenziale, sempre più vicini ai confini
e pronti a superarli con la nostra dimensione interiore.
La fotografia di Renato Luparia nel contesto contemporaneo può essere letta come un linguaggio di
narrazione: l’artista monferrino ha da sempre nei decenni narrato la sua terra con una vivacità
poetica attenta, scavandone le unicità, cercando cromatismi e forme sensibilissime per ritrovare quel
magico profumo del silenzio da sempre respirato. Il silenzio, questo misterioso colore che si scopre
in questa serie di nuovi lavori pensati e lavorati nel bianco e nero, ci conduce all’ Assenza che
regala equilibrio, complice della linea immaginaria del confine nel nulla, a volte trovata per caso
con umiltà, altre con un raffinato lavoro di contaminazione tra anima e natura, tra il bosco infinito
delle nostre memorie e quello che appare a poco a poco tra grigi, neri, bianchi, come segni ombre
messaggi di una denaturalità dimenticata. Nelle colline bianche vuote, ma riempite da luci
improvvise isolate, appare come unica parola, ma determinante per l’equilibrio della forma, il
segno di alberi che sono testimonianza del respiro di un paesaggio a volte mistificato dall’uomo,
visto dall’artista nella sua vera essenza, nella sua vera energia. Graffi sulla terra colti come ferite e
segni anche d’ amore dell’uomo per il rispetto e la bellezza di una collina mai adorata abbastanza,
che diventa teatro e tavolozza per chi sa sognare e per chi sa vedere la vera linfa di luce che essa
possiede oltre il confine, oltre la materia, oltre la corteccia; l’arte di Renato Luparia sa disegnare
tutto ciò.
Informazioni utili: “Sogno Confine Equilibrio” con Nadia Presotto e Luparia Renato – Manica
Lunga del Castello del Monferrato – Casale Monferrato – dal 8 al 23 ottobre 2016. Visitabile il
sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
08
ottobre 2016
Nadia Presotto / Renato Luparia – Sogno Confine Equilibrio
Dall'otto al 23 ottobre 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CASTELLO DEL MONFERRATO
Casale Monferrato, Piazza Castello, (Alessandria)
Casale Monferrato, Piazza Castello, (Alessandria)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Vernissage
8 Ottobre 2016, ore 17
Autore
Curatore