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Nag Arnoldi – I cavalli
La Galleria d’Arte 6° Senso di Roma è lieta di invitarvi all’inaugurazione della personale di Nag Arnoldi, un grande scultore di fama internazionale. In mostra saranno esposte le opere recenti dell’artista insieme ad una serie di disegni preparatori che documentano la fase ideativa delle sculture.
Comunicato stampa
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La Galleria d’Arte 6° Senso di Roma è lieta di invitarvi venerdì 7 maggio 2010 alle ore 19.00 all’inaugurazione della personale di Nag Arnoldi, un grande scultore di fama internazionale. In mostra saranno esposte le opere recenti dell’artista insieme ad una serie di disegni preparatori che documentano la fase ideativa e progettuale delle sue sculture. In occasione della mostra sarà presentata l’ultima monografia di Salvatore Maugeri e Luca Goldoni per l’Edizioni d’Arte Giorgio Ghelfi di Verona.
Biografia Nag Arnoldi
Nato a Locarno nel settembre del ’28, si forma in un primo tempo a Lugano frequentando gli studi di Foglia, Chiattone, Cotti e Boldini; quindi si trasferisce a Murano, presso la Fornace Mazzega, per lo studio della tecnica del vetro. Inizia il suo itinerario artistico dedicandosi alla lavorazione della ceramica e del vetro, materiali presto abbandonati per la pittura e la scultura dove l’intensità espressionistica e drammatica della sua poetica trova più consona e piena espressione. Fin dagli esordi l’immaginario fantastico di Nag Arnoldi si configura in una serie ricorrente di soggetti ruotanti attorno a dei nuclei forti
che egli porterà avanti negli anni con sorprendente coerenza e continuità: il mondo del circo, e quindi anche della maschera, con gli arlecchini, gli acrobati e i clowns; l’uomo e la sua storia, ma anche il suo mistero e i suoi miti, con i guerrieri, gli armigeri e gli astati, cavalli e cavalieri, la vita e la morte; ed infine, ma non l’ultimo, il “sacro”, sia nella sua configurazione religiosa e cristiana, sia nella sua enigmaticità più sfuggente e arcana, come percezione di una presenza oscura e imprescindibile nell’uomo e nella natura. Il carattere profondamente unitario e drammatico dell’opera di Nag Arnoldi, a livello tematico, trova il suo naturale riscontro nella continuità formale di una scultura – sempre in qualche modo monumentale – basata sulla tensione dialettica e contrastiva tra libera espansione delle forme nello spazio e nella loro improvvisa contrazione, tra levigatezza di piani e asprezze materiche, tra superfici acuminate o taglienti in contrappunto con linee curve e libere fluenze ondulari. Numerose le sue esposizioni, sia in Svizzera che all’estero, in consonanza con i ripetuti viaggi o soggiorni effettuati nei paesi europei e dell’america latina; tra le sue più importanti mostre vanno senz’altro ricordate quelle di Firenze (Palazzo Strozzi), Roma (Palazzo Barberini), Mantova (Palazzo Ducale), Orvieto (Chiostro di San Giovanni), Verona (Palazzi Scaligeri), Ferrara (Palazzo dei Diamenti), Lugano-Cureglia (Biennale della scultura all’aperto), Isola di Mainau (parco e castello), Lugano (Parco Saroli e Banca del Gottardo), Losanna (Museo Olimpico), Locarno (Sculture nella città), San Pietroburgo (Accademia Repin) e Bellinzona (Castelgrande).
Biografia Nag Arnoldi
Nato a Locarno nel settembre del ’28, si forma in un primo tempo a Lugano frequentando gli studi di Foglia, Chiattone, Cotti e Boldini; quindi si trasferisce a Murano, presso la Fornace Mazzega, per lo studio della tecnica del vetro. Inizia il suo itinerario artistico dedicandosi alla lavorazione della ceramica e del vetro, materiali presto abbandonati per la pittura e la scultura dove l’intensità espressionistica e drammatica della sua poetica trova più consona e piena espressione. Fin dagli esordi l’immaginario fantastico di Nag Arnoldi si configura in una serie ricorrente di soggetti ruotanti attorno a dei nuclei forti
che egli porterà avanti negli anni con sorprendente coerenza e continuità: il mondo del circo, e quindi anche della maschera, con gli arlecchini, gli acrobati e i clowns; l’uomo e la sua storia, ma anche il suo mistero e i suoi miti, con i guerrieri, gli armigeri e gli astati, cavalli e cavalieri, la vita e la morte; ed infine, ma non l’ultimo, il “sacro”, sia nella sua configurazione religiosa e cristiana, sia nella sua enigmaticità più sfuggente e arcana, come percezione di una presenza oscura e imprescindibile nell’uomo e nella natura. Il carattere profondamente unitario e drammatico dell’opera di Nag Arnoldi, a livello tematico, trova il suo naturale riscontro nella continuità formale di una scultura – sempre in qualche modo monumentale – basata sulla tensione dialettica e contrastiva tra libera espansione delle forme nello spazio e nella loro improvvisa contrazione, tra levigatezza di piani e asprezze materiche, tra superfici acuminate o taglienti in contrappunto con linee curve e libere fluenze ondulari. Numerose le sue esposizioni, sia in Svizzera che all’estero, in consonanza con i ripetuti viaggi o soggiorni effettuati nei paesi europei e dell’america latina; tra le sue più importanti mostre vanno senz’altro ricordate quelle di Firenze (Palazzo Strozzi), Roma (Palazzo Barberini), Mantova (Palazzo Ducale), Orvieto (Chiostro di San Giovanni), Verona (Palazzi Scaligeri), Ferrara (Palazzo dei Diamenti), Lugano-Cureglia (Biennale della scultura all’aperto), Isola di Mainau (parco e castello), Lugano (Parco Saroli e Banca del Gottardo), Losanna (Museo Olimpico), Locarno (Sculture nella città), San Pietroburgo (Accademia Repin) e Bellinzona (Castelgrande).
07
maggio 2010
Nag Arnoldi – I cavalli
Dal 07 maggio al 07 giugno 2010
arte contemporanea
Location
6° SENSO ART GALLERY
Roma, Via Margutta, 43, (Roma)
Roma, Via Margutta, 43, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
domenica su appuntamento
Vernissage
7 Maggio 2010, dalle 19.00
Autore
Curatore