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Naked City Project
Festival biennale di narrazioni urbane organizzato da VISIVA: fotografia, video, webdoc, mapping, vjing, musica, teatro, performances, convegni e presentazioni per raccontare la metropoli in costante evoluzione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La nebulosa urbana della metropoli contemporanea è una realtà sempre più frammentata dal
punto di vista territoriale e sociale, una non città. L’espansione illimitata, i flussi globali di merci e
persone, le crescenti disuguaglianze economiche, la digitalizzazione delle attività e delle relazioni,
sono fenomeni che generano separazioni, estraneità tra cittadini e territorio, perdita di spazio
pubblico. L’unica risposta possibile è ridurre queste distanze attraverso la creazione di reti che
mettano al centro conoscenza, collaborazione, condivisione, ma anche una maggiore integrazione
tra digitale e territorio. VISIVA con Naked City Project, osservatorio urbano interdisciplinare,
insieme a Linux Club Italia, intendono procedere in questa direzione, assumendo come linea di
fuga una digital city fondata sulla conoscenza e sulla partecipazione.
Il 27 e 28 febbraio nel complesso dell’ex cartiera latina si svolge 2NC-Fest, seconda
edizione del festival biennale di narrazioni urbane multimediali: photo screenings, multimedia,
web-doc, videoart, vjing, performance musicali e artistiche, cartografie digitali e convegni, per
raccontare ed esplorare aspetti materiali e immateriali della realtà urbana in costante evoluzione.
Al centro della manifestazione, la ricerca e la produzione collaborativa in ambiente digitale,
l’interdisciplinarietà e le narrazioni multimediali.
Il titolo di questa seconda edizione, multipli-cities, è un chiaro rimando alla crescente complessità
e frammentazione delle metropoli contemporanee, che rappresenta allo stesso tempo un problema
e una risorsa. Per questa ragione, la condivisione di immaginario e conoscenza, la costruzione di
un sapere partecipato, la creazione di reti di esperienze territoriali tese a sperimentare nuovi
modelli di economia e convivenza, sono tutti aspetti di uno sforzo collettivo di “comprensione” e
“trasformazione” della realtà attuale che occorre promuovere e diffondere. Con questa
consapevolezza Naked City Project sperimenta nuovi modelli collaborativi di produzione e
fruizione dell’informazione attraverso modalità interdisciplinari e transmediali d’indagine e
comunicazione, in un panorama che vede il diffondersi dei personal media, l’evoluzione del web
“social” e il moltiplicarsi di nuovi applicativi di gestione condivisa dei dati. Su questa linea di
informazione evolutiva, VISIVA opera tramite Naked City Project tra territori e web per
promuovere percorsi di conoscenza e immaginario condivisi.
NC-Fest è tra gli assi operativi dell’osservatorio che, con Associazione VISIVA e in partnership
con Linux Club Italia, ha ideato e strutturato il festival seguendo come linee guida le identità locali
e i flussi globali, le geografie sociali, gli arcipelaghi e i nuovi margini, il conflitto e le solidarietà.
Tre le sezioni in cui si articola il programma: “foto, musica e visual”, “cartografie, web-doc,
performance”, e “dibattiti”. L’obiettivo generale è quello di riplasmare grandi spazi attraverso le
tecnologie digitali per produrre esperienze collettive attraverso una concentrazione pianificata di
informazioni e stimoli emozionali correlati alla dimensione urbana e prodotti con modalità
collaborative. Produzione e fruizione collettiva mediante esperienze transmediali.
Arti visive e musica
Ad animare la “sala Appia” del complesso, i photo screenings su schermi al plasma si svolgono su
tre linee progettuali: la prima si compone di lavori fotografici selezionati tramite un’open call rivolta
a fotografi professionisti e non professionisti in tutto il territorio dell’area metropolitana romana; la
seconda è il prodotto della mission fotografica del collettivo Naked City Project; la terza
comprende i progetti di noti fotografi relativi a realtà urbane nazionali e internazionali. A plasmare
questo spazio contribuiscono inoltre installazioni di videoart a cura di Valentino Catricalà, che ha
riunito alcuni tra gli artisti più interessanti della scena artistica italiana, tra cui Daniele Spanò e Rä
di Martino, il videomapping show dei NEOCORTEX e il vjing “live visual” del FLxER Team, curati
da Gianluca Del Gobbo, di LPM.
Sarà possibile osservare la suggestiva installazione video e postazione interattiva, Mapping
Foursquare con mappature realizzate mediante il social network di geolocalizzazione Foursquare.
In questa cornice visiva sono previsti i live set musicali del gruppo COMEMAMMAMHAFATTO e
del duo di elettronica che eseguirà una performance di live sampling e processing Filippo
Brancadoro e Luca Spagnoletti, ma anche i dj set di Resonant Mode e di Max Scoppetta.
Cartografie digitali, web-doc e performance
L’interazione di mappature territoriali, mappature emozionali in real time e performance teatrali
sono protagoniste della seconda sezione del festival che anima la “sala Nagasawa”. Il progetto
reTer, curato da Naked City Project, presenta in anteprima una piattaforma digitale di
cartografia critica e partecipata su schermi interattivi, una sperimentazione che intreccia dati e
narrazioni su territorio e società di Roma raccolti attraverso un’ampia rete di realtà territoriali, tra
associazioni, comitati, centri di ricerca, istituzioni. I temi vanno dalle criticità di territori e servizi alle
buone pratiche di economia alternativa, mobilità sostenibile, mutualismo, agricoltura urbana, fino
agli eventi culturali e artistici.
Il progetto HERO (Human Ecosystems Roma), creato dal network di ricercatori e artisti di Art is
open source, fondato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, consiste in un’installazione
interattiva in cui si ricostruisce la geografia emozionale di Roma attraverso l'osservavazione,
l'analisi e la visualizzazione grafica in tempo reale delle conversazioni degli abitanti sui principali
social network. Apprenderemo così dove prevalgono nella città i sentimenti di amore, gioia, rabbia,
angoscia, solidarietà, ribellione.
All’interno della sala saranno installati anche su schermi interattivi due wb-doc innovativi, uno su
Roma e l’altro su Tunisi. 4Stelle Hotel (di V. Muscella e P. Palermo, Web designer M. Bresin,
produzione F. Ragazzo) ci immerge, raccontandolo in modalità multimediale e interattiva, in un
albergo occupato alla periferia di Roma, abitato da più di 200 famiglie provenienti da oltre 20
nazioni diverse, a seguire presentazione alla presenza degli autori. Al centro di Tunisi -
Geografie dello spazio pubblico dopo una rivoluzione è un’inchiesta e una narrazione
geografica multimediale che nasce dalla collaborazione innovativa tra Università di Cagliari,
Politecnico di Torino e agenzia fotografica Prospekt. Dal Web-doc emerge come molti spazi
pubblici di Tunisi, a distanza di due anni dalla rivoluzione, permangono intrisi della carica di auto-
organizzazione dei cittadini.
Collegato al Web-doc su Tunisi, l’installazione del fotografo e artista Giorgio di Noto, Tunisi
8.06.2013, è un esperimento multimediale che racconta la rivolta tramite le immagini realizzate con
gli smartphone dagli stessi cittadini tunisini, che saranno proiettate su schermo ed esposte in un
rotolo di carta fotografica impressionata direttamente dalla luce dei display durante una
performance svoltasi a Tunisi nella data del titolo.
Le azioni performative interagiranno con le installazioni. Da una collezione gestuale e sonora, di e
con Giovanni Impellizzieri, con la partecipazione di Marta Ciappina e Alexio Davoli, traspongono
nella danza osservazioni sullo spazio metropolitano con El mi porto / MEtropoli, mentre Nikky &
Fabio Ciccalè, con muro cieco - coreografia per video e danza, esprimono le interazioni possibili
tra uomo e macchina, realtà e virtualità, attraverso la collaborazione di una Vj e un performer.
Infine vi sarà il Radio-walkshow a cura di Urban Experience, condotto da Carlo Infante con Stefano
Simoncini e gli stakeholder di reTer, che opereranno un’esplorazione urbana tra natura e memoria
del contesto territoriale dell’ex cartiera che culminerà in un digitalstorytelling effettuato mediante la
mappa reTer e il geblog di Urban Experience.
Photoscreening e presentazioni editoriali
Durante il festival sarà possibile assistere a numerose presentazioni editoriali e photoscreening
che forniranno una visione completa su diverse metropoli europee.
Presentazione e photoscreening del libro fotografico Rome, di Anders Petersen (ed. Punctum), a
cura di Marco Delogu. L’artista lavora infatti su un concetto primitivo di città, quello per cui una
comunità si forma attorno ad un luogo.
A seguire photoscreening del libro fotografico Ibidem, di Giovanni Del Brenna che verrà introdotto da
Matteo Di Castro e Marco Pinna. Ibidem è un un progetto sulla globalizzazione, sulla mancanza e perdita
delle radici, sulla mutazione delle città.
Presentazione, photo screening e signing del libro Last Stop (London 2015), del fotografo George Georgiou
con l’autore e il giornalista Claudio Jampaglia dell’Agenzia Prospekt. Il lavoro di Georgiou documenta la
velocità di cambiamento che la metropoli aveva subito. Volevo documentare la città, i suoi movimenti e le
migrazioni, il suo paesaggio e l'architettura, la sua diversità e l’energia. Volevo capire come tante
persone provenienti da tutto il mondo riescono a condividere lo stesso spazio.
La scuola Officine Fotografiche presenta “Roma!”, photoscreening a cura di Tiziana Faraoni
photoeditor del L’Espresso, raccolta di progetti fotografici realizzati dagli allievi nell’ambito del
“master di fotogiornalismo contemporaneo” di Emiliano Mancuso
Presentazione di Exposed Project e Habitat Project (progetti collettivi di ricerca visuale su
trasformazioni della città e questione abitativa), con Andrea Kunkl
Fotografia multimediale
Il festival presenta una grande selezione di lavori fotografici su supporto multimediale, per fornire
una fruizione contemporanea della fotografia. Tra gli Autori in mostra tante guest, tra cui: George
Georgiou - Last Stop (Londra), Giovanni Del Brenna – Ibidem (città globali), Tugba Yuksel -
The Bus (Istanbul), Jason Larkin - Cairo Divided, Gilles Sabrié - A New Urban Landscape
(Cina), Sergio Chiaramonte - Brianza Suburb, Daniele Cametti Aspri - Dark Cities (Roma,
Parigi, Barcellona), Martinn Cregg – Midlands (Irlanda), Digaetano Alessandro – Lost in
Chinese Transition (Cina), Rafael Trapiello - New York, Texas.
Open Call
Il festival ha invitato tutti i fotografi che abbiano realizzato o stiano realizzando progetti fotografici
su Roma a presentare i propri lavori. ll tema di questa edizione, "multipli-cities", rimanda alla
crescente complessità e frammentazione delle metropoli contemporanee. I vincitori selezionati
dalla giuria presieduta da Alessia Tagliaventi di Contrasto e Marco Pinna di National Geographice
sono: Fabio Moscatelli, Alessandro Lacchè,Eva Krampen Kosloski, Nicoletta di Ruocco,
Collettivo RRP, Donato Cirulli, Emilio Barillaro Alessandro Lacché,Simone Crescenzo e Alberto
Urbinati, Nicola Delle Donne, Giuseppe Farcomeni, Emanuele Donazza, Pierangelo Laterza,
Francesca Pompei e Gianluca De Simone, Elio Castellana, Chiara Bandino, Simone
Tramonte, Pierluigi Zolli, Arianna Lodeserto, Gerardo Filocamo, Guido Gazzilli, Marialuisa
Angeletti
Dibattiti
Nella sezione dibattiti, che si svolgerà nella sala conferenze della sede del Parco dell’Appia, è
prevista la presentazione del progetto di reTer durante il convegno dal titolo Reti e territorio: la
collaborazione per conoscere e cambiare la città, nonché un convegno coordinato dal centro di
ricerca CEDRAP (Centro di Documentazione e Ricerca sull’Arte Pubblica) dell’Università “La
Sapienza”, incentrato sul tema Roma opera aperta: arte pubblica tra partecipazione e
rigenerazione urbana.
Questo il programma del festival che si terrà nella suggestiva cornice degli spazi di archeologia
industriale dell’ex Cartiera Latina nel Parco regionale dell’Appia antica, realizzato con il sostegno
di Roma Capitale - Assessorato Cultura e Turismo - Dipartimento Cultura – Servizio
Spettacoli ed Eventi.
Inoltre il progetto ha ricevuto il patrocinio di Roma Capitale municipio Roma VIII.
VISIVA con Naked City Project, attraverso il festival hanno l’ambizione di favorire crescita
culturale e civile, conoscenza del territorio e senso di comunità e una produzione artistica e di
informazione fondata su un approccio collaborativo, partecipato attraverso l’impiego delle
tecnologie digitali e del web interattivo.
punto di vista territoriale e sociale, una non città. L’espansione illimitata, i flussi globali di merci e
persone, le crescenti disuguaglianze economiche, la digitalizzazione delle attività e delle relazioni,
sono fenomeni che generano separazioni, estraneità tra cittadini e territorio, perdita di spazio
pubblico. L’unica risposta possibile è ridurre queste distanze attraverso la creazione di reti che
mettano al centro conoscenza, collaborazione, condivisione, ma anche una maggiore integrazione
tra digitale e territorio. VISIVA con Naked City Project, osservatorio urbano interdisciplinare,
insieme a Linux Club Italia, intendono procedere in questa direzione, assumendo come linea di
fuga una digital city fondata sulla conoscenza e sulla partecipazione.
Il 27 e 28 febbraio nel complesso dell’ex cartiera latina si svolge 2NC-Fest, seconda
edizione del festival biennale di narrazioni urbane multimediali: photo screenings, multimedia,
web-doc, videoart, vjing, performance musicali e artistiche, cartografie digitali e convegni, per
raccontare ed esplorare aspetti materiali e immateriali della realtà urbana in costante evoluzione.
Al centro della manifestazione, la ricerca e la produzione collaborativa in ambiente digitale,
l’interdisciplinarietà e le narrazioni multimediali.
Il titolo di questa seconda edizione, multipli-cities, è un chiaro rimando alla crescente complessità
e frammentazione delle metropoli contemporanee, che rappresenta allo stesso tempo un problema
e una risorsa. Per questa ragione, la condivisione di immaginario e conoscenza, la costruzione di
un sapere partecipato, la creazione di reti di esperienze territoriali tese a sperimentare nuovi
modelli di economia e convivenza, sono tutti aspetti di uno sforzo collettivo di “comprensione” e
“trasformazione” della realtà attuale che occorre promuovere e diffondere. Con questa
consapevolezza Naked City Project sperimenta nuovi modelli collaborativi di produzione e
fruizione dell’informazione attraverso modalità interdisciplinari e transmediali d’indagine e
comunicazione, in un panorama che vede il diffondersi dei personal media, l’evoluzione del web
“social” e il moltiplicarsi di nuovi applicativi di gestione condivisa dei dati. Su questa linea di
informazione evolutiva, VISIVA opera tramite Naked City Project tra territori e web per
promuovere percorsi di conoscenza e immaginario condivisi.
NC-Fest è tra gli assi operativi dell’osservatorio che, con Associazione VISIVA e in partnership
con Linux Club Italia, ha ideato e strutturato il festival seguendo come linee guida le identità locali
e i flussi globali, le geografie sociali, gli arcipelaghi e i nuovi margini, il conflitto e le solidarietà.
Tre le sezioni in cui si articola il programma: “foto, musica e visual”, “cartografie, web-doc,
performance”, e “dibattiti”. L’obiettivo generale è quello di riplasmare grandi spazi attraverso le
tecnologie digitali per produrre esperienze collettive attraverso una concentrazione pianificata di
informazioni e stimoli emozionali correlati alla dimensione urbana e prodotti con modalità
collaborative. Produzione e fruizione collettiva mediante esperienze transmediali.
Arti visive e musica
Ad animare la “sala Appia” del complesso, i photo screenings su schermi al plasma si svolgono su
tre linee progettuali: la prima si compone di lavori fotografici selezionati tramite un’open call rivolta
a fotografi professionisti e non professionisti in tutto il territorio dell’area metropolitana romana; la
seconda è il prodotto della mission fotografica del collettivo Naked City Project; la terza
comprende i progetti di noti fotografi relativi a realtà urbane nazionali e internazionali. A plasmare
questo spazio contribuiscono inoltre installazioni di videoart a cura di Valentino Catricalà, che ha
riunito alcuni tra gli artisti più interessanti della scena artistica italiana, tra cui Daniele Spanò e Rä
di Martino, il videomapping show dei NEOCORTEX e il vjing “live visual” del FLxER Team, curati
da Gianluca Del Gobbo, di LPM.
Sarà possibile osservare la suggestiva installazione video e postazione interattiva, Mapping
Foursquare con mappature realizzate mediante il social network di geolocalizzazione Foursquare.
In questa cornice visiva sono previsti i live set musicali del gruppo COMEMAMMAMHAFATTO e
del duo di elettronica che eseguirà una performance di live sampling e processing Filippo
Brancadoro e Luca Spagnoletti, ma anche i dj set di Resonant Mode e di Max Scoppetta.
Cartografie digitali, web-doc e performance
L’interazione di mappature territoriali, mappature emozionali in real time e performance teatrali
sono protagoniste della seconda sezione del festival che anima la “sala Nagasawa”. Il progetto
reTer, curato da Naked City Project, presenta in anteprima una piattaforma digitale di
cartografia critica e partecipata su schermi interattivi, una sperimentazione che intreccia dati e
narrazioni su territorio e società di Roma raccolti attraverso un’ampia rete di realtà territoriali, tra
associazioni, comitati, centri di ricerca, istituzioni. I temi vanno dalle criticità di territori e servizi alle
buone pratiche di economia alternativa, mobilità sostenibile, mutualismo, agricoltura urbana, fino
agli eventi culturali e artistici.
Il progetto HERO (Human Ecosystems Roma), creato dal network di ricercatori e artisti di Art is
open source, fondato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, consiste in un’installazione
interattiva in cui si ricostruisce la geografia emozionale di Roma attraverso l'osservavazione,
l'analisi e la visualizzazione grafica in tempo reale delle conversazioni degli abitanti sui principali
social network. Apprenderemo così dove prevalgono nella città i sentimenti di amore, gioia, rabbia,
angoscia, solidarietà, ribellione.
All’interno della sala saranno installati anche su schermi interattivi due wb-doc innovativi, uno su
Roma e l’altro su Tunisi. 4Stelle Hotel (di V. Muscella e P. Palermo, Web designer M. Bresin,
produzione F. Ragazzo) ci immerge, raccontandolo in modalità multimediale e interattiva, in un
albergo occupato alla periferia di Roma, abitato da più di 200 famiglie provenienti da oltre 20
nazioni diverse, a seguire presentazione alla presenza degli autori. Al centro di Tunisi -
Geografie dello spazio pubblico dopo una rivoluzione è un’inchiesta e una narrazione
geografica multimediale che nasce dalla collaborazione innovativa tra Università di Cagliari,
Politecnico di Torino e agenzia fotografica Prospekt. Dal Web-doc emerge come molti spazi
pubblici di Tunisi, a distanza di due anni dalla rivoluzione, permangono intrisi della carica di auto-
organizzazione dei cittadini.
Collegato al Web-doc su Tunisi, l’installazione del fotografo e artista Giorgio di Noto, Tunisi
8.06.2013, è un esperimento multimediale che racconta la rivolta tramite le immagini realizzate con
gli smartphone dagli stessi cittadini tunisini, che saranno proiettate su schermo ed esposte in un
rotolo di carta fotografica impressionata direttamente dalla luce dei display durante una
performance svoltasi a Tunisi nella data del titolo.
Le azioni performative interagiranno con le installazioni. Da una collezione gestuale e sonora, di e
con Giovanni Impellizzieri, con la partecipazione di Marta Ciappina e Alexio Davoli, traspongono
nella danza osservazioni sullo spazio metropolitano con El mi porto / MEtropoli, mentre Nikky &
Fabio Ciccalè, con muro cieco - coreografia per video e danza, esprimono le interazioni possibili
tra uomo e macchina, realtà e virtualità, attraverso la collaborazione di una Vj e un performer.
Infine vi sarà il Radio-walkshow a cura di Urban Experience, condotto da Carlo Infante con Stefano
Simoncini e gli stakeholder di reTer, che opereranno un’esplorazione urbana tra natura e memoria
del contesto territoriale dell’ex cartiera che culminerà in un digitalstorytelling effettuato mediante la
mappa reTer e il geblog di Urban Experience.
Photoscreening e presentazioni editoriali
Durante il festival sarà possibile assistere a numerose presentazioni editoriali e photoscreening
che forniranno una visione completa su diverse metropoli europee.
Presentazione e photoscreening del libro fotografico Rome, di Anders Petersen (ed. Punctum), a
cura di Marco Delogu. L’artista lavora infatti su un concetto primitivo di città, quello per cui una
comunità si forma attorno ad un luogo.
A seguire photoscreening del libro fotografico Ibidem, di Giovanni Del Brenna che verrà introdotto da
Matteo Di Castro e Marco Pinna. Ibidem è un un progetto sulla globalizzazione, sulla mancanza e perdita
delle radici, sulla mutazione delle città.
Presentazione, photo screening e signing del libro Last Stop (London 2015), del fotografo George Georgiou
con l’autore e il giornalista Claudio Jampaglia dell’Agenzia Prospekt. Il lavoro di Georgiou documenta la
velocità di cambiamento che la metropoli aveva subito. Volevo documentare la città, i suoi movimenti e le
migrazioni, il suo paesaggio e l'architettura, la sua diversità e l’energia. Volevo capire come tante
persone provenienti da tutto il mondo riescono a condividere lo stesso spazio.
La scuola Officine Fotografiche presenta “Roma!”, photoscreening a cura di Tiziana Faraoni
photoeditor del L’Espresso, raccolta di progetti fotografici realizzati dagli allievi nell’ambito del
“master di fotogiornalismo contemporaneo” di Emiliano Mancuso
Presentazione di Exposed Project e Habitat Project (progetti collettivi di ricerca visuale su
trasformazioni della città e questione abitativa), con Andrea Kunkl
Fotografia multimediale
Il festival presenta una grande selezione di lavori fotografici su supporto multimediale, per fornire
una fruizione contemporanea della fotografia. Tra gli Autori in mostra tante guest, tra cui: George
Georgiou - Last Stop (Londra), Giovanni Del Brenna – Ibidem (città globali), Tugba Yuksel -
The Bus (Istanbul), Jason Larkin - Cairo Divided, Gilles Sabrié - A New Urban Landscape
(Cina), Sergio Chiaramonte - Brianza Suburb, Daniele Cametti Aspri - Dark Cities (Roma,
Parigi, Barcellona), Martinn Cregg – Midlands (Irlanda), Digaetano Alessandro – Lost in
Chinese Transition (Cina), Rafael Trapiello - New York, Texas.
Open Call
Il festival ha invitato tutti i fotografi che abbiano realizzato o stiano realizzando progetti fotografici
su Roma a presentare i propri lavori. ll tema di questa edizione, "multipli-cities", rimanda alla
crescente complessità e frammentazione delle metropoli contemporanee. I vincitori selezionati
dalla giuria presieduta da Alessia Tagliaventi di Contrasto e Marco Pinna di National Geographice
sono: Fabio Moscatelli, Alessandro Lacchè,Eva Krampen Kosloski, Nicoletta di Ruocco,
Collettivo RRP, Donato Cirulli, Emilio Barillaro Alessandro Lacché,Simone Crescenzo e Alberto
Urbinati, Nicola Delle Donne, Giuseppe Farcomeni, Emanuele Donazza, Pierangelo Laterza,
Francesca Pompei e Gianluca De Simone, Elio Castellana, Chiara Bandino, Simone
Tramonte, Pierluigi Zolli, Arianna Lodeserto, Gerardo Filocamo, Guido Gazzilli, Marialuisa
Angeletti
Dibattiti
Nella sezione dibattiti, che si svolgerà nella sala conferenze della sede del Parco dell’Appia, è
prevista la presentazione del progetto di reTer durante il convegno dal titolo Reti e territorio: la
collaborazione per conoscere e cambiare la città, nonché un convegno coordinato dal centro di
ricerca CEDRAP (Centro di Documentazione e Ricerca sull’Arte Pubblica) dell’Università “La
Sapienza”, incentrato sul tema Roma opera aperta: arte pubblica tra partecipazione e
rigenerazione urbana.
Questo il programma del festival che si terrà nella suggestiva cornice degli spazi di archeologia
industriale dell’ex Cartiera Latina nel Parco regionale dell’Appia antica, realizzato con il sostegno
di Roma Capitale - Assessorato Cultura e Turismo - Dipartimento Cultura – Servizio
Spettacoli ed Eventi.
Inoltre il progetto ha ricevuto il patrocinio di Roma Capitale municipio Roma VIII.
VISIVA con Naked City Project, attraverso il festival hanno l’ambizione di favorire crescita
culturale e civile, conoscenza del territorio e senso di comunità e una produzione artistica e di
informazione fondata su un approccio collaborativo, partecipato attraverso l’impiego delle
tecnologie digitali e del web interattivo.
27
febbraio 2015
Naked City Project
Dal 27 al 28 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
EX CARTIERA LATINA
Roma, Via Appia Antica, 42, (Roma)
Roma, Via Appia Antica, 42, (Roma)
Sito web
www.nakedcityproject.com
Curatore