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Nancy Genn – Beyond the Grid
Spoleto torna a coltivare il filo rosso con gli USA con due personali Nancy Genn e Michael Venezia esponenti rispettivamente della scuola di New York e San Francisco del dopoguerra. Entrambi gli artisti ottuagenari saranno presenti all’inaugurazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Palazzo Collicola, sede della Galleria d’Arte Moderna Giovanni Carandente, si appresta ad accogliere un’importante mostra antologica dell’artista californiana Nancy Genn, a conferma della dimensione internazionale della città di Spoleto, sede da oltre 65 anni del Festival dei Due Mondi.
Memore del fortunato riscontro in ambito veneziano (Palazzo Ferro Fini, 2018; Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, 2019) e della più recente personale nel contesto del primo Festival delle Arti a Todi (2020), Nancy Genn sarà nuovamente presente in Italia con una selezione di
opere che abbraccia e compendia un itinerario artistico lungo oltre mezzo secolo.
La rassegna si apre con le tele astratte degli anni Sessanta e Settanta, particolarmente apprezzate dal grande critico d’arte Michel Tapié – il primo a citare l’artista come una delle esponenti più significative dell’arte informale del dopoguerra statunitense (Morphologie Autre, 1960) –, per passare
poi a una selezione di Handmade Papers, carte d’artista realizzate a mano con raro virtuosismo tecnico, frutto tra l’altro di un prolungato soggiorno di studio in Giappone, reso possibile dall’ambita United States/Japan Creative Arts Fellowship (1978-79). Seguono le opere del cosiddetto “periodo romano” (1989-2014), testimonianza di una genuina passione per il viaggio e di un’irrefrenabile curiosità che porta Genn a cogliere infallibilmente il genius loci dei luoghi visitati, inserendo in
paesaggi di impronta architettonica stratificazioni archeologiche, mappe topografiche, frammenti di documenti antichi, criptici messaggi in codice. Di carattere più intimo e meditativo sono i dipinti su carta e su tela realizzati nell’ultimo ventennio, tra il 2000 e il 2023 (The Shape of Water, Rainbars, Patagonia, Gather) in cui il tema dell’acqua, costantemente presente come fonte di rinnovamento e purificazione, invita ad una presa di coscienza sulla risorsa più preziosa del pianeta. Il percorso
espositivo si conclude con tre esemplari di scultura lineare a forma aperta – Expanding Oval (2008), Oriental Magnolia e Continuum (2023)- fusi in bronzo, unici e irripetibili, modellati su autoctone for-lme organiche. La curatrice Francesca Valente individua nel motivo della griglia il filo conduttore del
variegato ed eclettico corpus di opere presentato a Spoleto, definendolo una costante che assume a un tempo carattere formale e filosofico. Da un lato, strumento perno del modernismo, delimita il perimetro creativo dell’artista; dall’altro, diviene un nuovo ground zero che attesta l’autonomia
dell’opera in uno spazio di purezza estetica e di libertà in nome di un’inedita sensibilità percettiva.
La griglia diventa il presupposto fondamentale della conciliazione degli opposti, sempre per citare la curatrice, che non si scontrano ma si incontrano in un’armoniosa complicità formale. L’arte di Nancy Genn quindi “nel vortice di un Occidente dai ritmi frenetici, invita al silenzio e alla riflessione, in una dimensione sospesa e onirica che ristora e rigenera”.
La mostra, realizzata col sostegno della galleria Marignana Arte di Venezia, si svolge in parallelo a quella del coetaneo artista newyorkese Michael Venezia, esponente dell’espressionismo astratto della seconda generazione della New York School, la stessa generazione di Genn, eminente rappresentante del movimento fiorito nella Bay Area negli stessi anni del dopoguerra.
Memore del fortunato riscontro in ambito veneziano (Palazzo Ferro Fini, 2018; Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, 2019) e della più recente personale nel contesto del primo Festival delle Arti a Todi (2020), Nancy Genn sarà nuovamente presente in Italia con una selezione di
opere che abbraccia e compendia un itinerario artistico lungo oltre mezzo secolo.
La rassegna si apre con le tele astratte degli anni Sessanta e Settanta, particolarmente apprezzate dal grande critico d’arte Michel Tapié – il primo a citare l’artista come una delle esponenti più significative dell’arte informale del dopoguerra statunitense (Morphologie Autre, 1960) –, per passare
poi a una selezione di Handmade Papers, carte d’artista realizzate a mano con raro virtuosismo tecnico, frutto tra l’altro di un prolungato soggiorno di studio in Giappone, reso possibile dall’ambita United States/Japan Creative Arts Fellowship (1978-79). Seguono le opere del cosiddetto “periodo romano” (1989-2014), testimonianza di una genuina passione per il viaggio e di un’irrefrenabile curiosità che porta Genn a cogliere infallibilmente il genius loci dei luoghi visitati, inserendo in
paesaggi di impronta architettonica stratificazioni archeologiche, mappe topografiche, frammenti di documenti antichi, criptici messaggi in codice. Di carattere più intimo e meditativo sono i dipinti su carta e su tela realizzati nell’ultimo ventennio, tra il 2000 e il 2023 (The Shape of Water, Rainbars, Patagonia, Gather) in cui il tema dell’acqua, costantemente presente come fonte di rinnovamento e purificazione, invita ad una presa di coscienza sulla risorsa più preziosa del pianeta. Il percorso
espositivo si conclude con tre esemplari di scultura lineare a forma aperta – Expanding Oval (2008), Oriental Magnolia e Continuum (2023)- fusi in bronzo, unici e irripetibili, modellati su autoctone for-lme organiche. La curatrice Francesca Valente individua nel motivo della griglia il filo conduttore del
variegato ed eclettico corpus di opere presentato a Spoleto, definendolo una costante che assume a un tempo carattere formale e filosofico. Da un lato, strumento perno del modernismo, delimita il perimetro creativo dell’artista; dall’altro, diviene un nuovo ground zero che attesta l’autonomia
dell’opera in uno spazio di purezza estetica e di libertà in nome di un’inedita sensibilità percettiva.
La griglia diventa il presupposto fondamentale della conciliazione degli opposti, sempre per citare la curatrice, che non si scontrano ma si incontrano in un’armoniosa complicità formale. L’arte di Nancy Genn quindi “nel vortice di un Occidente dai ritmi frenetici, invita al silenzio e alla riflessione, in una dimensione sospesa e onirica che ristora e rigenera”.
La mostra, realizzata col sostegno della galleria Marignana Arte di Venezia, si svolge in parallelo a quella del coetaneo artista newyorkese Michael Venezia, esponente dell’espressionismo astratto della seconda generazione della New York School, la stessa generazione di Genn, eminente rappresentante del movimento fiorito nella Bay Area negli stessi anni del dopoguerra.
01
aprile 2023
Nancy Genn – Beyond the Grid
Dal primo aprile al 31 maggio 2023
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Orario di apertura
Da mercoledì a lunedì ore 10. 30 - 13 e 15.00 17.30
Vernissage
1 Aprile 2023, 11.30
Ufficio stampa
E
Autore
Curatore
Patrocini