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Napolincroce
Napoli, come luogo dell’immaginario collettivo, è presentata attraverso la rivisitazione di uno dei segni più cari alla storia dell’arte, più rappresentativi della tradizione religiosa e più radicati nel sentimento popolare della città: la croce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A partire da giovedi' 12 giugno 2008 fino all'8 settembre, il Museo Madre ospita la mostra Napolincroce. Partendo dalla riflessione piu' che mai attuale sulla contraddizione bellezza/morte che da sempre (dall'eruzione del Vesuvio alla crisi dei rifiuti) la città di Napoli vive, Antonio Biasiucci, Doriana e Massimiliano Fuksas, Mimmo Paladino e Toni Servillo, propongono nella Chiesa di Donnaregina Vecchia alcune installazioni realizzate ad hoc.
Napoli, come luogo dell'immaginario collettivo, e' presentata attraverso la rivisitazione di uno dei segni piu' cari alla storia dell'arte, piu' rappresentativi della tradizione religiosa e piu' radicati nel sentimento popolare della città: la croce. Simbolo di unione tra terra e cielo, morte e resurrezione, sofferenza e gioia, la croce riflette l'idea di Napoli, città che crocifigge se stessa, che vede nel proprio corpo morente l'estremo rifulgere della bellezza.
Mimmo Paladino propone una via crucis composta da elementi eterogenei, figurativi e materici, che partendo dal pavimento si arrampicano sulla navata fino a condurre all'abside della chiesa. Qui si erge, come una gigantesca icona oldenburghiana, l'installazione di Massimiliano e Doriana Fuksas, composta da tronchi di castagno tenuti insieme da chiodi e puntelli. Sul lato, nella piccola cappella Loffredo, 28 fotografie di ex voto stampate su lastra di metallo da Antonio Biasiucci, invitano il visitatore a scavare nelle infinite sfumature del bianco e nero alla ricerca di nuove visioni e di nuove prospettive. La voce di Toni Servillo e' il segno teatrale che si aggiunge alle immagini artistiche per raccontare una città antica, la cui morte eterna e' lo specchio di una vitalità e una modernità assolute.
Napoli, come luogo dell'immaginario collettivo, e' presentata attraverso la rivisitazione di uno dei segni piu' cari alla storia dell'arte, piu' rappresentativi della tradizione religiosa e piu' radicati nel sentimento popolare della città: la croce. Simbolo di unione tra terra e cielo, morte e resurrezione, sofferenza e gioia, la croce riflette l'idea di Napoli, città che crocifigge se stessa, che vede nel proprio corpo morente l'estremo rifulgere della bellezza.
Mimmo Paladino propone una via crucis composta da elementi eterogenei, figurativi e materici, che partendo dal pavimento si arrampicano sulla navata fino a condurre all'abside della chiesa. Qui si erge, come una gigantesca icona oldenburghiana, l'installazione di Massimiliano e Doriana Fuksas, composta da tronchi di castagno tenuti insieme da chiodi e puntelli. Sul lato, nella piccola cappella Loffredo, 28 fotografie di ex voto stampate su lastra di metallo da Antonio Biasiucci, invitano il visitatore a scavare nelle infinite sfumature del bianco e nero alla ricerca di nuove visioni e di nuove prospettive. La voce di Toni Servillo e' il segno teatrale che si aggiunge alle immagini artistiche per raccontare una città antica, la cui morte eterna e' lo specchio di una vitalità e una modernità assolute.
12
giugno 2008
Napolincroce
Dal 12 giugno al 29 settembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Biglietti
Intero: euro 7 - Ridotto: euro 3.50
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10- 21; sabato e domenica 10-24; Giorno di chiusura il martedì
Vernissage
12 Giugno 2008, ore 19
Autore
Curatore