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Natale Zoppis – Frutti dell’Eden
“Frutti dell’Eden” di Natale Zoppis venne presentato nel 1995 in Slovacchia, in un edificio di archeologia industriale dai connotati ben differenti dalla pagina bianca espositiva di ABF. Oggi come allora verrà eretto un altare laico con le icone di Eva e Adamo e le relative offerte di mele e cenere.
Comunicato stampa
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ABF-Atelier per i Beni Fotografici prosegue la programmazione proponendo in ABF | Scatola Chiara l’installazione dal titolo “Frutti dell’Eden” di Natale Zoppis; con questa nuova personale la stagione espositiva 2012, curata da Daniela Giordi e dedicata ad autori contemporanei e linguaggio fotografico, giunge al suo terzo appuntamento ovvero a metà del suo cammino. Il progetto di quanto oggi esposto
nella Scatola Chiara risale al 1995, quando fu presentato in ben più ampi spazi a Poprad, in Slovacchia. Il lavoro di Zoppis, era stato pensato per l’interno di un edificio di archeologia industriale, dai connotati ben differenti da quelli della scatola espositiva di ABF, la convinzione del successo dell’operazione nasce dalla considerazione che la compiutezza dell’opera la renda autonoma da spazi e luoghi e che la pagina bianca, rappresentata dalla galleria, amplifichi questo lavoro d’autore.
Oggi come allora verrà eretto un altare laico, con due icone e relativi doni in offerta: la prima icona rappresenta Eva, è la fotografia di una ragazza affetta da scoliosi ripresa di spalle, l’immagine
è ottenuta dalla ristampa di un negativo proveniente da un archivio ospedaliero; la seconda icona rappresenta Adamo, contraltare in cui l’autore si è autoritratto anch’esso di spalle; le due stampe sono in bianco e nero e di grande formato, oggi allestite sotto due teche/cornici, operazione che aggiunge
la valenza di reliquia, tema caro all’autore. In offerta troviamo le mele e la cenere.
Quanto presentato é un lavoro maturo e storicizzato, “Frutti dell’Eden” è stato scelto quale esempio di operazione condotta con competenza tecnica, critica e artistica, qualità che consentono
all’installazione di resistere alle correnti di mercato, alle mode e alle tendenze proprie dell’ambito in oggetto. “Frutti dell’Eden” è accompagnato dal Quaderno n.12 che contiene un testo critico di Edoardo di Mauro.
Natale Zoppis è nato a Verbania nel 1952 dove vive e lavora. Nel 1983/84 inizia un articolato percorso di ricerca che ha come base memoria e materia, dove utilizza procedimenti e materiali estranei al processo
fotografico tradizionale, contaminandolo con: decostruzioni, collages, coloriture manuali, lacerazioni
del materiale Polaroid, fotocopie, corda, cartone e graffe metalliche. L’artista usa la fotografia per analizzare i suoi meccanismi costitutivi e la possibilità di dialogo con altri linguaggi, facendo interagire: memoria e identità; eros e thanatos; sacro e ritualità popolare. Interessante citare alcuni titoli dei suoi coerenti cicli di lavoro: “Ritratto della memoria”, “Museo della memoria”, “Ipotesi di donazione”, “Reliquiari”.
nella Scatola Chiara risale al 1995, quando fu presentato in ben più ampi spazi a Poprad, in Slovacchia. Il lavoro di Zoppis, era stato pensato per l’interno di un edificio di archeologia industriale, dai connotati ben differenti da quelli della scatola espositiva di ABF, la convinzione del successo dell’operazione nasce dalla considerazione che la compiutezza dell’opera la renda autonoma da spazi e luoghi e che la pagina bianca, rappresentata dalla galleria, amplifichi questo lavoro d’autore.
Oggi come allora verrà eretto un altare laico, con due icone e relativi doni in offerta: la prima icona rappresenta Eva, è la fotografia di una ragazza affetta da scoliosi ripresa di spalle, l’immagine
è ottenuta dalla ristampa di un negativo proveniente da un archivio ospedaliero; la seconda icona rappresenta Adamo, contraltare in cui l’autore si è autoritratto anch’esso di spalle; le due stampe sono in bianco e nero e di grande formato, oggi allestite sotto due teche/cornici, operazione che aggiunge
la valenza di reliquia, tema caro all’autore. In offerta troviamo le mele e la cenere.
Quanto presentato é un lavoro maturo e storicizzato, “Frutti dell’Eden” è stato scelto quale esempio di operazione condotta con competenza tecnica, critica e artistica, qualità che consentono
all’installazione di resistere alle correnti di mercato, alle mode e alle tendenze proprie dell’ambito in oggetto. “Frutti dell’Eden” è accompagnato dal Quaderno n.12 che contiene un testo critico di Edoardo di Mauro.
Natale Zoppis è nato a Verbania nel 1952 dove vive e lavora. Nel 1983/84 inizia un articolato percorso di ricerca che ha come base memoria e materia, dove utilizza procedimenti e materiali estranei al processo
fotografico tradizionale, contaminandolo con: decostruzioni, collages, coloriture manuali, lacerazioni
del materiale Polaroid, fotocopie, corda, cartone e graffe metalliche. L’artista usa la fotografia per analizzare i suoi meccanismi costitutivi e la possibilità di dialogo con altri linguaggi, facendo interagire: memoria e identità; eros e thanatos; sacro e ritualità popolare. Interessante citare alcuni titoli dei suoi coerenti cicli di lavoro: “Ritratto della memoria”, “Museo della memoria”, “Ipotesi di donazione”, “Reliquiari”.
21
giugno 2012
Natale Zoppis – Frutti dell’Eden
Dal 21 giugno al 28 luglio 2012
fotografia
Location
ABF – ATELIER PER I BENI FOTOGRAFICI
Torino, Via Amedeo Peyron, 18, (Torino)
Torino, Via Amedeo Peyron, 18, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16,00-19,00
Vernissage
21 Giugno 2012, 18,00-21,00
Autore
Curatore